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Vecchio 24-03-2008, 14.25.29   #1
Socrate78
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-05-2007
Messaggi: 107
La scandalosa banalizzazione della storia nei libri di testo

Come insegnante di storia ed appassionato di questa disciplina spesso noto con forte rammarico una grave banalizzazione delle vicende storiche nei libri che girano nelle scuole. Molti libri di testo (non tutti, ovviamente ) semplificano troppo gli avvenimenti più importanti e, quindi, tendono a banalizzare la storia, che viene propinata in pillole e in facili slogan.
Soprattutto mi sembra scandalosa la riduzione della parte legata all'antichità, molti libri liquidano in pochi paragrafi i Fenici, i Sumeri, gli Assiri e perfino i Greci;inoltre (cosa ancor più grave ) spesso si notano faziosità e serie alterazioni della verità dei fatti, ad esempio si dedica tantissimo spazio a parlare dei crimini nazifascisti (verissimi, per carità!) ma non si citano gli orrori dei Gulag comunisti, i Giacobini francesi (spesso fanatici e crudeli ) vengono presentati quasi come degli eroi e via discorrendo....
In alcuni casi ho riscontrato libri di testo che, oltre a semplificare in modo estremo, presentavano anche un povero repertorio di documenti e di immagini, non sfruttavano nè il codice verbale nè quello visivo, costringendo chi insegna a propinare un sacco di appunti e fotocopie sostitutive!
Spesso noto una forte tendenza a banalizzare anche nei colleghi con cui mi confronto, una volta una mia collega mi disse perfino che era inutile soffermarsi sui popoli dell'antichità per approfondire il Novecento e l'attualità; io restai sbalordito, infatti com'è possibile comprendere il presente se non si ha idea del passato da cui proveniamo?
Anche il Ministero, con la sua ossessione per le epoche più recente, produce poi una forte sottovalutazione di ciò che è accaduto nel passato, che va a detrimento della disciplina nel suo insieme.
Quale strategie di controllo e di verifica si dovrebbero attuare per far sì che i libri di storia siano meno faziosi, più equilibrati e culturalmente migliori? Vi è nel Forum qualche docente di storia?
Ciao
Socrate78 is offline  
Vecchio 24-03-2008, 20.31.42   #2
Coccodimare
Ospite
 
Data registrazione: 05-01-2008
Messaggi: 31
Riferimento: La scandalosa banalizzazione della storia nei libri di testo

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
Spesso noto una forte tendenza a banalizzare anche nei colleghi con cui mi confronto, una volta una mia collega mi disse perfino che era inutile soffermarsi sui popoli dell'antichità per approfondire il Novecento e l'attualità; io restai sbalordito, infatti com'è possibile comprendere il presente se non si ha idea del passato da cui proveniamo?
Anche il Ministero, con la sua ossessione per le epoche più recente, produce poi una forte sottovalutazione di ciò che è accaduto nel passato, che va a detrimento della disciplina nel suo insieme.

Concordo in pieno, e te lo dice uno che queste cose le vive tutti i giorni
Coccodimare is offline  
Vecchio 02-04-2008, 17.19.28   #3
marcogiannone
Ospite
 
Data registrazione: 17-01-2007
Messaggi: 14
Riferimento: La scandalosa banalizzazione della storia nei libri di testo

Ciao, volevo rispondere a Socrate 78,
concordo, specie sull'attuale diffusione della cultura storica (e dunque anche politica) per mezzo di stolidi e faziosi slogan. Sono uno studente-ricercatore di storia moderna, ma sono particolarmente sensibile anche alle problematiche di questo tipo. Proprio l'altro giorno ho inviato una email al webmaster del'ANPI (l'associazione nazionale dei partigiani d'Italia) per discutere, anzi, per tentare di aprire un dialogo con loro riguardo alla storia resistenziale 43-45 etc. etc. Dubito che mai pubblicheranno il mio scritto sul loro sito, scritto che non si incentrava sul dibattito vertente i crimini dell'Urss, Cambogia, Cuba, titini, vecchio PCI ed altro ancora. Tutto questo risultava, certo, implicito nelle mie righe. Il mio scritto era però per lo più inerente la mistificazione che della storia la politica e la cultura italiana ha fatto durante il lungo bipolarismo USA-URSS. Per cui, cercare di revisionare il passato é stato cretinamente bollato come un tentativo politico d'oltranzismo destrista. Nulla di più lontano dalla verità. Amo spesso citare il caso di Renzo de Felice, storico illustre tuttaltro che di destra. Com'è noto e come certamente saprai, egli fu storico contemporaneo autore d'una monumentale opera sul Duce e sul ventennio. Giacché de Felice "si era permesso" di riaprire una pagina della storia italiana che non doveva venir riaperta (era questa l'antifona del PCI e lo è ancora nei partiti che dal PCI sono derivanti) venne proposta la sua estromissione dall'Università.
Comunque, penso sarai più o meno d'accordo con me. Ma d'altronde parimenti la pensano intellettuali, giornalisti, storici e scrittori come Paolo Mieli, Sergio Romano, Indro Montanelli, Silvio Bertoldi, Francesco Perfetti e tanti, tanti altri ancora, che di certo non sono né ignoranti né dei faziosi.
marcogiannone is offline  

 



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