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Vecchio 16-02-2005, 20.40.15   #21
iStantaNea
...?
 
 
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Benvenuto SaXa
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Vecchio 16-02-2005, 21.41.32   #22
Vale
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Messaggio originale inviato da SaXa
questo e il mio primo post, quindi prima cosa un saluto a tutti

il piano Marshall è stato pagato con le riserve aurifere del Regno d'Italia, sconfitto e umiliato, e non è stato quello ke i nostri politici ci anno propinato...
Aiuti veri e propri, nel consuntivo finale non risultano una gran cosa: enorme fu invece il clamore propagandistico che li accompagnò.
In rapporto alle richieste italiane e le effettive erogazioni del piano Marshall, si deve notare che per il grano le richieste furono decurtate del 43 %, per il carbone dell'80%, per l'accaio del 90%, per i prodotti petroliferi del 44%. In compenso i finanziamenti per macchinari andarono al di là delle richieste, perchè l'obbligo era di acquistare solo dall'industria americana e ciò andava incontro alle esigenze di smaltimento dell'industria americana, in quegli anni molto sentite.
Va tenuto anche conto dello sperpero che accompagnò gli aiuti.
Il governo italiano alienava questi aiuti a favore dei privati, a prezzi inferiori dal 40 al 60% rispetto a quelli di mercato, oppure gli aiuti venivano ceduti gratuitamente a enti ecclesiastici, che contribuivano a sostenere le campagne elettorali democristiane.
Praticamente la gente comune continuava a fare la fame nera.
L'effetto realmente positivo del piano Marshall fu quello di tipo psicologico sul mercato italiano perchè riuscì a migliorare le aspettative.
Da parte americana il piano Marshall comportò la possibilità di smaltire il surplus agricolo e industriale, di penetrare stabilmente nei mercati europei, di influire sulla costruzione di una economia europea conforme alle esigenze del capitalismo americano.
Gli Stati Uniti subordinavano la concessione e la continuazione degli aiuti alla stipulazione di accordi bilaterali per il loro utilizzo.
La finalità del piano Marshall, così come era già ab origine nelle intenzioni americane, fu quella di determinare in buona parte il processo evolutivo dell'economia dei paesi partecipanti, secondo le esigenze, i bisogni e le linee di sviluppo dell'economia americana.
Accadeva infatti che molte merci non richieste venissero fornite con gli aiuti del piano: si trattava di beni di cui l'Europa non necessitava e che talvolta produceva in concorrenza con gli Stati Uniti, con conseguente di distorsione nei mercati interni e internazionali dei paesi europei.
Il significato politico che il piano Marshall doveva avere (ed ebbe) in Italia era quello di consentire una più forte legittimazione interna, come fattore di consenso, e internazionale, della classe dirigente centrista (leggi De Gasperi).


benvenuto Saxa
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Vecchio 17-02-2005, 11.02.12   #23
SaXa
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Vecchio 24-02-2005, 11.55.19   #24
Mr. Bean
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Vale
Aiuti veri e propri, nel consuntivo finale non risultano una gran cosa: enorme fu invece il clamore propagandistico che li accompagnò.
In rapporto alle richieste italiane e le effettive erogazioni del piano Marshall, si deve notare che per il grano le richieste furono decurtate del 43 %, per il carbone dell'80%, per l'accaio del 90%, per i prodotti petroliferi del 44%. In compenso i finanziamenti per macchinari andarono al di là delle richieste, perchè l'obbligo era di acquistare solo dall'industria americana e ciò andava incontro alle esigenze di smaltimento dell'industria americana, in quegli anni molto sentite.
Va tenuto anche conto dello sperpero che accompagnò gli aiuti.
Il governo italiano alienava questi aiuti a favore dei privati, a prezzi inferiori dal 40 al 60% rispetto a quelli di mercato, oppure gli aiuti venivano ceduti gratuitamente a enti ecclesiastici, che contribuivano a sostenere le campagne elettorali democristiane.
Praticamente la gente comune continuava a fare la fame nera.
L'effetto realmente positivo del piano Marshall fu quello di tipo psicologico sul mercato italiano perchè riuscì a migliorare le aspettative.
Da parte americana il piano Marshall comportò la possibilità di smaltire il surplus agricolo e industriale, di penetrare stabilmente nei mercati europei, di influire sulla costruzione di una economia europea conforme alle esigenze del capitalismo americano.
Gli Stati Uniti subordinavano la concessione e la continuazione degli aiuti alla stipulazione di accordi bilaterali per il loro utilizzo.
La finalità del piano Marshall, così come era già ab origine nelle intenzioni americane, fu quella di determinare in buona parte il processo evolutivo dell'economia dei paesi partecipanti, secondo le esigenze, i bisogni e le linee di sviluppo dell'economia americana.
Accadeva infatti che molte merci non richieste venissero fornite con gli aiuti del piano: si trattava di beni di cui l'Europa non necessitava e che talvolta produceva in concorrenza con gli Stati Uniti, con conseguente di distorsione nei mercati interni e internazionali dei paesi europei.
Il significato politico che il piano Marshall doveva avere (ed ebbe) in Italia era quello di consentire una più forte legittimazione interna, come fattore di consenso, e internazionale, della classe dirigente centrista (leggi De Gasperi).


benvenuto Saxa


Quindi è "l'eterno discorso"? Cambiano gli attori ma le parti recitate restano le medesime?
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Vecchio 24-02-2005, 14.24.32   #25
nectario
la metafisica stanca
 
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Quindi è "l'eterno discorso"? Cambiano gli attori ma le parti recitate restano le medesime?

probabilmente questa è una metafora più che valida in questo caso: l'uomo cambia le cose, ma non sa cambiare sè stesso...
Semplicemente perchè il patrimonio intellettuale è tramandamible soltanto per vie "extracorporee"; i geni, in questo, purtoppo non c'entrano
nectario is offline  
Vecchio 16-03-2005, 16.30.22   #26
Mr. Bean
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Chi sarà il prossimo Impero a governare il mondo, ammesso che non collassi tutto prima?
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Vecchio 18-03-2005, 09.51.57   #27
Giuliano
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Re: U.s.a. E Impero Romano

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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
L'impero romano è stato una grande potenza dei suoi tempi, gli Usa lo sono dei nostri. Cosa accomuna queste due superpotenze e cosa le distingue? A volte penso che, se i romani avessero avuto armi sofisticate come hanno oggi gli Usa, forse non saremmo qui a parlare e scrivere ora. E' vero che i "se" e i "ma" non fanno la storia, tuttavia mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero al riguardo. Sono maggiori le analogie o le differenze? Grazie.

se i romani avessero avuto armi cosi' sofisticate no n saremmo qui a...non capisco bene la natura della tua domanda,forse non saremmo qui a raccontarci le nostre storie perche' qualche imperatore degenerato di un qualche successivo decadente regno romano-barbarico le avrebbe usate indiscriminatamente
ma ricorda che l'impero al massimo del suo fulgore,nel suo periodo d'oro,aveva al suo vertice Marco Aurelio,Giulio Cesare,Augusto,Adriano

giunti a cio' che sentivano il massimo della loro espansione,raffinarono le leggi,il cui corpus rappresenta la base giuridica di tutto l'Occidente,le arti,hai mai visto la Domus Aurea?,la filosofia ,hai mai letto nulla di Marco Aurelio?

l'Impero non si basava poi su un sistema capitalistico moderno,non aveva bisogno di espandersi all'infinito per sopravvivere

in fondo come il piu' o meno contemporaneo Impero Cinese cercava un euilibrio in se stesso
difatti la flotta cinese che era ben altra cosa dalla povera flottiglia di Colombo,anche per conoscenze di navigazione,fu richiamata indietro dall'Imperatore,anche se aveva tutte le possibilita' tecniche di conoscere l'universo mondo

ma loro sentivano di bastare a se stessi,come Augusto,che stabilito il massimo limite dei limes,si impegno a migliorare l'impero stesso

Saluti
Giuliano is offline  
Vecchio 23-03-2005, 19.01.11   #28
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Re: Re: U.s.a. E Impero Romano

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Messaggio originale inviato da Giuliano
se i romani avessero avuto armi cosi' sofisticate no n saremmo qui a...non capisco bene la natura della tua domanda,forse non saremmo qui a raccontarci le nostre storie perche' qualche imperatore degenerato di un qualche successivo decadente regno romano-barbarico le avrebbe usate indiscriminatamente
ma ricorda che l'impero al massimo del suo fulgore,nel suo periodo d'oro,aveva al suo vertice Marco Aurelio,Giulio Cesare,Augusto,Adriano

giunti a cio' che sentivano il massimo della loro espansione,raffinarono le leggi,il cui corpus rappresenta la base giuridica di tutto l'Occidente,le arti,hai mai visto la Domus Aurea?,la filosofia ,hai mai letto nulla di Marco Aurelio?

l'Impero non si basava poi su un sistema capitalistico moderno,non aveva bisogno di espandersi all'infinito per sopravvivere

in fondo come il piu' o meno contemporaneo Impero Cinese cercava un euilibrio in se stesso
difatti la flotta cinese che era ben altra cosa dalla povera flottiglia di Colombo,anche per conoscenze di navigazione,fu richiamata indietro dall'Imperatore,anche se aveva tutte le possibilita' tecniche di conoscere l'universo mondo

ma loro sentivano di bastare a se stessi,come Augusto,che stabilito il massimo limite dei limes,si impegno a migliorare l'impero stesso

Saluti

Io credo che anche Bush & co. sentano di bastare a se stessi. Anche a loro non interessa espandersi all'infinito, bensì consolidare la propria potenza.
Credo altresì che la Natura sia equilibrata, così come l'Esistenza. Ciò non può essere che un bene. Infatti gli uomini di ogni epoca hanno avuto strumenti e armi adatti alla loro epoca. Io mi immagino cosa sarebbe successo se (lo so che i se e ima non fanno la storia, ma mi piace fantasticare....) per esempio Nerone avesse avuto la bomba atomica. Probabilmete nessuno di noi sarebbe qui a raccontare alcunché. Oppure se Caligola avesse avuto i B52? Il mio quesito era in tal senso.
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Vecchio 24-03-2005, 18.21.09   #29
Giuliano
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Bush e compagni non possono bastare a se stessi , il Mercato deve necessariamente espandersi e lo sta facendo , includendo sempre piu' paesi nel sistema occidentale di produzione,basta chiedere a qualsiasi manager ti dira' che in un sistema competitivo e necessario cercare nuovi mercati. Si tratta inoltre,per Bush e per tutti, di conquistare zone geostrategiche prima di altri,come la Cina ad es.(per noi europei l'unica forse e accordarci con loro)
Anch'io penso che la natura tenda a ritrovare sempre un suo equilibrio,se cosi' possiamo chiamarlo,ma siccome la natura e' matrigna,o meglio se ne sbatte delle nostre sofferenze,questo equilibrio puo' benissimo fare a meno di noi come specie(o del nostro benessere).

I romani dalla sconfitta di Cartagine non avevano piu' nessuna potenza a contrastarli veramente,le invasioni barbariche arrivarono quando la loro civilta' era gia' in piena decadenza

Saluti



sembrera' strano ma Nerone , Caligola,Catilina si sta scoprendo,con autorevoli studi,che non erano affatto quei mostri che la tradizione ,in primis quel genio si ma stronzetto di Cicerone,ci ha voluto far credere
Giuliano is offline  
Vecchio 04-04-2005, 12.35.39   #30
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Messaggio originale inviato da Giuliano
Bush e compagni non possono bastare a se stessi , il Mercato deve necessariamente espandersi e lo sta facendo , includendo sempre piu' paesi nel sistema occidentale di produzione,basta chiedere a qualsiasi manager ti dira' che in un sistema competitivo e necessario cercare nuovi mercati. Si tratta inoltre,per Bush e per tutti, di conquistare zone geostrategiche prima di altri,come la Cina ad es.(per noi europei l'unica forse e accordarci con loro)
Anch'io penso che la natura tenda a ritrovare sempre un suo equilibrio,se cosi' possiamo chiamarlo,ma siccome la natura e' matrigna,o meglio se ne sbatte delle nostre sofferenze,questo equilibrio puo' benissimo fare a meno di noi come specie(o del nostro benessere).

I romani dalla sconfitta di Cartagine non avevano piu' nessuna potenza a contrastarli veramente,le invasioni barbariche arrivarono quando la loro civilta' era gia' in piena decadenza

Saluti



sembrera' strano ma Nerone , Caligola,Catilina si sta scoprendo,con autorevoli studi,che non erano affatto quei mostri che la tradizione ,in primis quel genio si ma stronzetto di Cicerone,ci ha voluto far credere


Segno dei tempi che cambiano?
Mr. Bean is offline  

 



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