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Vecchio 27-09-2006, 19.08.30   #1
Eschatos
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Data registrazione: 21-08-2006
Messaggi: 27
Ci piacciono i complotti?

Una cosa interessante che si può notare nella storiografia, anche in quella non ufficializzata dai maitre a pensée o dagli intellettuali, é lo scorrere parallelo alle vicende storiche evidenti di una oscura serie di decisioni occulte i cui risultati possono essere quelli empirici, visibili a tutti, ma le cui cause non sono quelle ufficiali.
E' l'idea del grande complotto, o dei grandi complotti.
Se cercassimo nei passati studiosi di storia, come Livio o Tacito (con i distinguendo per il modus operandi dell'epoca) non troveremmo queste idee, se non relegate agli ambienti di palazzo, macchinazioni o tradimenti, che vanno a colpire personaggi scomodi per qualcuno.
Invece ora basta guardare un attimo la serie infinita di teorie più o meno credibili, volte a spiegare, non più omicidi o sparizioni, ma addirittura guerre stesse; complotti nati in seno al paese attaccato perché potesse ESSERE ATTACCATO.
Naturalmente mi riferisco alla patria spirituale per gli "occultisti della storia": gli USA.
Pearl Harbor, Kennedy, 11 settembre: sembra che dozzine di prove o indizi portino a supporre l'esistenza di poteri oscuri che tacevano su quanto sarebbe successo per poterne sfruttare i futuri risvolti. Ma anche in Italia, durante la guerra fredda, la storia ufficiale sembra aver avuto delle cause scatenanti eteroguidate, non i semplice fattori sociali o politici, ma strutture segrete che questi fenomeni favorivano oppure smorzavano a seconda delle necessità. Appunto il mistero Gladio, la P2 o tutti i golpe che erano pronti a scattare tra gli anni 60 e 70.
Quello che mi chiedo io non é tanto la veridicità di tali affermazioni, ma come questa visione, ormai entrata nell'immaginario collettivo, possa aver raggiunto i livelli attuali. Bellissimo e significativo il libro di Umberto Eco "il pendolo di Fucault", dove per tutta la storia d'Europa viene trovata una sorta di filo conduttore oscuro, organizzato da gruppi nascosti, che determina ogni evento che normalmente si addita ai rapporti di causa-effetto interni al consorzio umano.
Forse nel passaggio tra un secolo e l'altro si sono sviluppati sistemi di comunicazione così raffinati, o organismi dirigenti così complessi, da aver favorito la visione "esoterica" dello scorrere storico, oppure deriva dai tempi in cui le società segrete hanno cominciato ad entrare negli alti ambienti dello stato; sta di fatto che ora abbiamo anche il sospetto che la nascita degli USA sia opera della massoneria, non una classica sollevazione anti-tirannica. O addirittura spuntano libercoli mezzi copiati riguardanti Da Vinci e Gesù…non farò nomi, o altra pubblicità
Cosa ci sia di vero nei grandi complotti, impossibile saperlo, ma perché sia siano affermate con tanto fervore queste interpretazioni credo sia interessante, almeno per lanciare un allarme.
Che non diventi una psicosi collettiva atta a separare l'effettivo potere del popolo nella vita politica e relegare in una visione quasi eterna ed intangibile la "politica" nei confronti della quale possiamo solo indagare e lasciarci manovrare; indignati, ma impotenti.
Grazie
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