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La Riflessione   Indice

 

Islam e ragione

di Nomask Cesarscoin

per Riflessioni.it - gennaio 2006

  • Capitolo 02 - Corruzione Nauseante

CAPITOLI
01 Le Credenziali
02 Corruzione Nauseante
03 Amputare le Mani al Ladro
04 Controllo della Moralità
05 Guardie di Allah
06 Fiutare la Satanicità
07 Ricercare la Verità
08 Smascherare le Truffe
09 Allah Imbecca la Ragione

10 La coscienza Controlla le Azioni
11 Un Angelo accanto ad ogni Cervello
12 Lo Spirito dei Libri Sacri
13 Eretici e Ortodossi
14 La Verità Scolpita nei Cuori
15 L’Uomo è Nano
16 Inutili Stragi
17 Equilibrare le Tendenze
18 Credere
19 Due “Capricci” di Gesù


I musulmani proteggono i cristiani e i giudei. (Certamente se questi “infedeli” si comportano bene. Cioè se agiscono come i musulmani credono corretto e giusto). Li lasciano liberi di seguire la propria religione. I cristiani e gli ebrei - duri di cervice - non capiscono ancora il Corano e i musulmani tollerano le loro limitate capacità intellettuali.
Malgrado questa comprensione esplicita verso la lentezza di apprendimento dei cristiani ad apprezzare pienamente la rivelazione musulmana, Allah non nasconde la sua rabbia verso di loro che osano affibbiargli un figlio. Allah non ha figli né legittimi né bastardi. Non è uno dei tanti dei pagani o dei signorotti di tutti i luoghi e tempi - specialmente coranici - che sfornano figli dovunque si incontrano a passare un po di ore. Allah non ha bisogno di compagnia divina e tantomeno di successori. Anzi non vuole figli naturali per non metterli in tentazione di spodestarlo e rimpiazzarlo. Non è ingenuo. Sa che Urano è detronizzato dal figlio Crono e Crono lo spiazza il figlio Giove. Allah ha imparato la lezione dalla storia e non riconosce nessun figlio anche se ne ha generato qualcuno in stato d'ebbrezza. Egli è eterno verso il passato e verso il futuro. E' come una retta che esiste, ma non ha inizio e non ha fine e non si ripiega mai su se stessa.
La rabbia di Allah verso i cristiani non si mitiga neppure col fatto che gli scelgono un figlio, Gesù, che è il migliore esemplare della razza umana prima di Maometto. Ma certamente Allah non perdonerà né in questo mondo né nell'altro i politeisti che osano attribuirgli centinaia di confratelli divini. Tanti dei! Orrore! Allah non ha rivali o partners nella divinità. E' solo. Se avesse avuto altri soci, avrebbe giocato in altro modo le sue carte. Ora può fare solo il solitario e perciò crea mondi sperimentali con animali e uomini che alla fine gli tengano compagnia nella sua solitudine.
Quando ad Allah dicono la prima volta che gli uomini gli hanno dato un figlio, Gesù, per poco sconvolge tutta la natura. Sente un brivido, un ribollimento interiore e quasi straccia i cieli, fa a pezzi la terra e sbriciola le montagne, come confida autenticamente nel Corano, fedele resoconto delle parole divine.
Maometto nella sua onestà e grande intelligenza sente e capisce la voce di Allah. Non può approvare la degenerazione religiosa e morale che regna in quell'ambiente storico. Il politeismo più volgare lo usano truffatori svergognati per sfruttare l'ignoranza superstiziosa della povera gente. Quel sistema religioso è un peccato di una malvagità imperdonabile. Lo possono vedere tutti ad occhi nudi, se non vogliono accecarsi come talpe. Ogni persona onesta lo vede e Maometto, che gira nel mondo dei commercianti e ascolta molte campane, con la sua intelligenza chiara, aperta e sincera, intende subito chiaramente, dopo anni di riflessione (capisce subito dopo anni di riflessione!), quale è l'antidoto alla corruzione o quale è l'autentico messaggio di Allah.
Neppure i cristiani possono avere completamente ragione. Non si sottraggono alle più sarcastiche denunce di infedeltà all'amore fraterno e alle verità base. Non sono più un cuore solo e un'anima sola. Non perdonano, non amano sempre i propri nemici e neppure i correligionari. Sono divisi fra di loro. Lottano anche sulla divinità o meno di Isa o Gesù. Molti cristiani della scuola ariana ritengono Gesù Figlio di Dio, ma di grado inferiore, non Dio come il Padre. Gesù è creato. Perciò non è eterno.
Maometto sente sinceramente dentro di sé che Allah vuole purificare tutte le religioni tramite lui. Vuole disinfestare e disinquinare anche l'ebraismo e il cristianesimo certamente religioni ispirate, ma già molto corrotte.
Maometto è umanamente un genio nel concepire il suo ideale religioso e politico. Si è allenato nell'onestà. E' un uomo "fidato" che onora i suoi impegni. Nella sua onestà e intelligenza si stomaca dei culti pagani del suo tempo e del suo ambiente. Quei culti seguono usanze odiose, rivoltanti e crudeli. Fanno ancora sacrifici umani e soprattutto è comune l'infanticidio delle bambine. Ci sono almeno 360 idoli.
Maometto decide di purificare la Casa di Allah. Egli frantuma gli idoli prima nel suo cuore, nella sua mente onesta e poi materialmente in quelle tradizioni blasfeme e sanguinarie. Maometto scopre realmente la verità che mostra la corruzione nauseante del suo tempo.
L'uomo deve adorare solo Allah. Le parole di Maometto nel Corano sono veramente, in quel momento storico, le parole autentiche di Allah o della ragione o della ragionevolezza. Perciò il Corano è una legge vincolante. Colpisce prima di tutto i politeisti che danno gloria agli idoli, cioè all'egoismo, allo sfruttamento dei poveri, all'abuso di ogni genere, invece che ad Allah soltanto. Poi prende le armi e percuote decisamente gli aberranti che seminano odio e divisione fra la gente.
Allah si arrabbia anche con i parenti di Maometto. In questo modo il Corano dimostra di essere un regolamento pratico e deve progredire e adattarsi alle situazioni. Come ogni norma saggia anche il Corano è sempre in evoluzione e mai definitivo. Lo spirito solo, che anima il Corano, è sempre valido. Questo libro sacro lo permea il desiderio profondo e indomabile dell'uomo alla giustizia e verità. Come tale va studiato e rispettato. Il Corano è composto di conclusioni sofferte ed evidenti di Maometto e delle persone sagge con cui le discute e le registra. Così parla Allah. E questo Allah coranico è perciò automaticamente giudice e maestro dei credenti e non credenti.
Maometto sperimenta anche dei fenomeni straordinari. Per esempio "vola cavalcando un animale alato più piccolo di un mulo e più grande di un asino".
Maometto è coraggioso e mercanteggia anche con Allah che vuole ordinare un orario di preghiere estremamente pesante. Allah vuole che i fedeli preghino 50 volte al giorno. Maometto obietta con forza contro questo irragionevole onere insopportabile e riduce Allah a più miti consigli. Alla fine Allah accetta uno schema di preghiere che vincola il fedele cinque volte al giorno. Maometto rende ragionevole Allah.
Anche la storia vera o falsa dei versetti satanici - cioè l'accettazione di tre divinità femminili oltre Allah - rivela la grande saggezza di Maometto, che intuisce la diabolicità di ammettere altri dei nell'Islam. Questa dottrina sarebbe stata la mina vagante dentro il Corano.
Anche la famosa Jihad, la guerra santa, è un ovvio provvedimento di Maometto o di Allah contro gli oppositori violenti alla diffusione dell'Islam.

 

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