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Islam e ragione

di Nomask Cesarscoin

per Riflessioni.it - gennaio 2006

  • Capitolo 07 - Ricercare la Verità

CAPITOLI
01 Le Credenziali
02 Corruzione Nauseante
03 Amputare le Mani al Ladro
04 Controllo della Moralità
05 Guardie di Allah
06 Fiutare la Satanicità
07 Ricercare la Verità
08 Smascherare le Truffe
09 Allah Imbecca la Ragione

10 La coscienza Controlla le Azioni
11 Un Angelo accanto ad ogni Cervello
12 Lo Spirito dei Libri Sacri
13 Eretici e Ortodossi
14 La Verità Scolpita nei Cuori
15 L’Uomo è Nano
16 Inutili Stragi
17 Equilibrare le Tendenze
18 Credere
19 Due “Capricci” di Gesù

Dunque le regole coraniche comprendono anche cose insignificanti alla mentalità occidentale moderna, ma racchiudono sempre una saggezza basica e garantiscono il rispetto della dignità umana. Certo gli atteggiamenti pazzeschi per la sensibilità del duemila sono tanti e rendono irragionevole l'Islam in quei punti. La lotta, la Jihad, in servizio di Allah con tutto il fervore e l'abilità possibile, è esemplare. Ma diventa satanica se porta a trasformare miti e buoni musulmani a boia di persone che non riescono onestamente a conformarsi a etichette islamiche. Ognuno deve difendere un altro musulmano che viene attaccato per la sua fede. E' bello stare accanto a chi soffre ingiustamente sia islamico sia cristiano sia ebreo sia induista sia ateo. Ma difendere sparando col fucile contro chi attacca con la parola, è palese ingiustizia anche fra i barbari più primitivi nella storia. Il duello, se uno guarda anche una giustizia istintiva molto antica, viene subito regolamentato e diventa legge del taglione, cioè pena equilibrata. Il duello si combatte solo ad armi pari. Denunciare come cattivo musulmano chi non spara in bocca a chi dice cose poco gradite alle orecchie coraniche, è il sommo dell'ingiustizia e il tradimento dello spirito di Maometto.
Chi è buono e misericordioso verso il "bestemmiatore" assomiglia ad Allah che può stecchire qualsiasi malvagio nell'attimo di compiere azioni cattive e non lo fa attendendo il giudizio finale. Perciò non è un musulmano dubbioso o ipocrita o insincero o inosservante chi nel suo intimo disapprova le bestemmie e pratica le devozioni esteriori, ma non vendica con violenza l'onore di Allah o Maometto. Un'unica macchia imbratta religioni, ideologie, governi e suscita scandalo e ripugnanza. E' una sconfinata chiazza di sangue. Essa inonda la terra e si riversa sulle teste di tutti i Caini. I rappresentanti spirituali e laici del popolo commettono spesso crimini fisici in difesa della "verità" o contro il pensiero diverso. Essi uccidono Abele e poi lo vendicano. Fanno giustizia, cioè applicano la legge del taglione dell'occhio per occhio e dente per dente e così affogano nei delitti come i loro padri. Essi non possono perdonare come l'ingenuo Gesù. Essi sono inflessibili. Non permetteranno mai che si secchi la sorgente del sangue. Devono bere e abbeverare.
La grandezza di Maometto è nella sua idea iconoclastica contro il politeismo disonesto dei suoi tempi. Egli intende unire nell'onestà tutti gli uomini disorientati dalla proliferazione di superstizioni e culti che irretiscono sempre più la gente semplice e ingenua. Questa concezione geniale di Maometto viene tradita lungo i secoli dalla rigorosissima applicazione di norme coraniche o di "autentiche interpretazioni" delle abitudini di Maometto e così fabbricano nuovi idoli che tiranneggiano la gente più crudelmente di quelli frantumati da Maometto.
Allah rivela a Maometto le leggi universali che governano gli affari dell’uomo e della natura. Maometto le detta ai collaboratori. Se un musulmano infrange le leggi coraniche, pecca contro la comunità e Allah. Allah alla fine lo punirà severamente. Chi crede sinceramente, deve compiere le leggi. Allah è padrone del cielo e della terra e di quanto è in essa e ha il potere su tutte le cose. Il Corano, parola di Allah, tratta anche norme dietetiche. Proibisce l'alcol e il gioco d'azzardo. Sono vizi collegati con i riti pagani. Sono sporche abitudini introdotte fra gli uomini da Satana, cioè dalla stupidità umana per impedire loro di prosperare.
Il Corano scoraggia il male con sanzioni precise, come amputare nettamente le mani dei ladri sia dell'uomo sia della donna. Li punisce Allah per le cattive azioni e per dare un insegnamento esemplare a tutti. Un'altra punizione frusta con cento colpi il fornicatore e la fornicatrice e con ottanta colpi chi accusa di fornicazione qualcuno senza portare prove valide e quattro testimoni. Allah maledice i bugiardi.
Queste disposizioni coraniche sono davvero la rivelazione di Allah. Esprimono il senso innato della giustizia. Vogliono prevenire i mali sociali che ogni mente sana condanna. Non sono ordini di tortura, ma di giustizia e verità. La tortura è soprattutto del ventesimo secolo. Ora le autorità tiranniche esteriormente condannano la tortura. Nei fatti studiano tutti i mezzi più scientifici per massacrare le povere vittime senza lasciare segni visibili. Se il torturato sopravvive alla tortura e mostra qualche traccia di violenza che non sono riusciti a mascherare, le autorità assassine dichiareranno che quei lividi sono soltanto l'effetto di carezze generose e vigorose praticate sul delinquente. Le leggi tremende del Corano e perfino dell'inquisizione, per quanto ripugnanti alla sensibilità attuale, ai loro tempi la gente le ritiene ovvie e doverose e vengono praticate in pubblico senza vergogna. D'altronde non si sa allora con che altri interventi deterrenti difendere la società efficacemente dalla malavita senza quei metodi.
Lo spirito del Corano è pertanto sano. E' parola di Allah. Ma il pensiero di Allah viene sempre applicato dalla luce della mente e la riflessione dell'uomo cresce nei secoli e precisa - secondo lo spirito di giustizia, amore e verità - il senso di rettitudine delle persone ispirate. Maometto, il messaggero di Allah, è certamente un esempio eccellente di ricercatore della verità e il suo spirito gli dimostra - appunto perché è profondamente sincero nel dire quello che pensa o riceve come rivelazione - di essere infallibile.
Il Corano come ogni codice deve dirigere le menti. La storia di questi magnifici documenti è maestra della vita. Ma a scuola i discepoli - i bravi discepoli solo - possono sapere automaticamente più del maestro. I grandi inventori che avviano il progresso moderno lasciano un ricordo indimenticabile nella storia. Ma il primo grammofono di Edison per esempio è uno sgorbio in confronto ai sofisticatissimi riproduttori di CD moderni. La fedeltà a Edison non è continuare a produrre e usare i mostriciattoli ingombranti creati da lui. I suoi "religiosi" e intelligenti ammiratori sviluppano le sue idee geniali nella perfezione moderna.
Se nessuno avesse potuto rendere il primo grammofono più pratico e più fedele alla voce umana, l'invenzione sarebbe rimasta al massimo un oggetto di curiosità, ma inutilizzabile dalle masse. Si sarebbe dimenticato perfino il nome di Edison. Si pensi pure a Marconi con i suoi ridicoli trabiccoli. Ora i "fedeli" di Marconi mettono il mondo nel palmo della mano. Ecco un gioiello di radiolina tascabile davvero mini, portatile come un pacchetto di sigarette. E' digital e le dimensioni sono centimetri undici per sette per due. Un vero miracolo miniaturizzato ad onde corte. Riceve Inghilterra, Americhe, Cina, Russia, Trieste. Questa scatoletta preziosa che cattura le vibrazioni sonore del pianeta è la gloria di Marconi.

 

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