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Islam e ragione

di Nomask Cesarscoin

per Riflessioni.it - gennaio 2006

  • Capitolo 16 - Inutili Stragi

CAPITOLI
01 Le Credenziali
02 Corruzione Nauseante
03 Amputare le Mani al Ladro
04 Controllo della Moralità
05 Guardie di Allah
06 Fiutare la Satanicità
07 Ricercare la Verità
08 Smascherare le Truffe
09 Allah Imbecca la Ragione

10 La coscienza Controlla le Azioni
11 Un Angelo accanto ad ogni Cervello
12 Lo Spirito dei Libri Sacri
13 Eretici e Ortodossi
14 La Verità Scolpita nei Cuori
15 L’Uomo è Nano
16 Inutili Stragi
17 Equilibrare le Tendenze
18 Credere
19 Due “Capricci” di Gesù

Gesù vuole che si impieghi solo l'uso della ragione sincera che è la grazia o il dono concreto di Dio a servizio sufficiente dell'uomo. Il missionario cristiano mediti sulle predicazioni musulmane e il missionario musulmano non dichiari la jihad o guerra santa contro il missionario cristiano che sembra minare il Corano e Allah. Ma lo ascolti e mediti nel suo cuore senza pregiudizi, cioè ripensi criticamente tutta la tradizione islamica. Atei, laici, ebrei, cristiani, induisti, musulmani la smettano di nuocere con la violenza fisica. Nessuno abbia paura di dire parole forti o violente se vuole, per ribadire quello che crede proprio molto importante. Sia impaziente per farsi ascoltare. Ma nessuno continui la tragica commedia di uccidere i contemporanei e riabilitare i passati. Trasmettano tante belle idee e costumi folcloristici. I nipoti li canonizzeranno. Non avranno pretesti validi per condannarli, se non hanno mani sporche di sangue di vittime umane. Inizino per i posteri la vera età dell'oro e l'autentico regno di Dio, cioè della ragione ragionevole e della bontà reciproca. Rompano la catena criminale che segna di una scia rivoltante di orrore e tortura la storia dell'umanità.
Le "squadre" ecclesiastiche religiose e laiche lavorino con solidarietà intensa fino a raggiungere senza sofismi un livello di coordinamento interumano completo anche in certi elementi sociali e rituali, ma sempre apprezzando il sincero o insincero rifiuto di qualche passero solitario che non vuole aderire allo stormo. Il passero solitario e lo stormo evitino solo il ripetersi dei casi esemplari ed esasperati come fra Lutero e il clero cattolico. Lutero predica contro gli abusi clericali con ragione. Molti poveri soffrono sotto certi comportamenti tirannici del clero che aggredisce subdolamente i semplici e disarmati intellettualmente. Lutero però vuole subito liberare gli umili dalla prepotenza e ordina massacri spietati contro i poveri ribelli ai suoi schemi. Così può combattere, anzi deve farlo per soccorrere le sofferenze dei poveri. Ma sarebbe stato davvero grande profeta, se avesse salvato il giusto punto di vista del clero cattolico e non avesse infierito crudelmente contro i "protestanti” non allineati ai suoi metodi.
Certo molto clero è arbitrario nell'uso dell'autorità. E' poco saggio. Ma il clero sente che l'obbedienza a un ordine stabilito è indispensabile alla tranquillità e benessere dei popoli. Le masse ribelli o anarchiche senza criterio provocano disordini e macelli più di quelli delle tirannie. Anzi sono il seme dell’assolutismo. Portano a nazionalismi esasperati che accendono guerre e gettano principalmente i poveri e i loro discendenti in mari di sofferenze inconcepibili come dimostrano quattro secoli di spargimento di sangue da Lutero alle due guerre universali.
In quel tempo l'odiato clero romano vede i pericoli dei nazionalismi e ne fa un bersaglio delle sue scomuniche e dei suoi roghi. Sente che solo l'unità europea può espandere ad ondate concentriche verso la periferia il benessere, la pace, il messaggio cristiano e può conquistare la terra e renderla più umana. Oggi dopo tanti lutti, gli eredi di quelle persone capiscono la validità di questo messaggio. Ironia beffarda! La storia, la mentalità odierna idealizza - senza rendersene neppure conto - l'ideale fisso ‘dell’oscurantismo’ medioevale cattolico, mentre buona parte dei "colti" continuano a infangare il medioevo.
Il nazionalismo sorgente è il bersaglio del clero romano di allora e parte del clero romano rivendica le capacità di saper sbagliare come i vecchi protestanti e rimedia agli sbagli nel ventesimo secolo appoggiando alcuni nazionalismi fascisti. L'egoismo fanatico dei nazionalismi o delle religioni o degli ateismi conduce sempre ad inutili stragi! Ma anche le azioni del clero romano meritano una severa condanna come la meritano le azioni dei luterani. Comunque nessuno può giudicare le coscienze del clero e dei luterani, se non forse nel dire che nella maggioranza di loro prevalevano le buone intenzioni nelle zelo attivo anche se eccessivo.
Il clero a volte si abitua nei secoli a commettere anche certi soprusi. Poi li ritiene un diritto inalienabile e non si sogna di rinunciare alle angherie che perpetra. Non si dimostra sempre e in tutto ispirato da Dio. Abusa del potere, radice di ogni disordine e lo dichiara servizio divino e apostolato in difesa di Dio e della fede.
Il clero si arma contro la protesta e gareggia con Lutero nella crudeltà verso gli innocenti in nome del precetto cristiano dell'amore fraterno. Ecco la chiaroveggenza di clero cattolico e dei luterani e dei loro complici! Lutero e Roma si coalizzano spesso col "braccio" laico e gareggiano a massacrare i popoli in nome di Dio, in nome del popolo per secoli. L'analisi di quattro secoli rivela chiaramente gli eccessi giovanili di quei vecchi padri che rivendicano il diritto ai propri peccati e li chiamano volontà di Dio.
Nella storia cristiani, musulmani, laici fanno sempre così. Ma ora i morti hanno risposto delle azioni e certamente nessuno ha il diritto di giudicare la loro rettitudine o meno, eccetto Dio, se esiste. (Questo è detto a beneficio di inventario di idee in ossequio allo scettico che si trova al bordo dell'onestà completa e prega onestamente dicendo: "Mio Dio, se esisti, salvami l'anima se ce l'ho". Chi varca questo confine, negando il soprannaturale, è dotato di notevole ignoranza innata o culturale).

 

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