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Riflessioni sui Nativi Americani

Riflessioni sui Nativi Americani

di Alessandro Martire  - indice articoli

 

Dove la leggenda divenne storia

Dicembre 2011

L'incontro tra i MicMac e i Cavalieri Templari

 

Il 2012 sarà l’anno in cui verrà celebrato il Navigatore Italiano Amerigo Vespucci e le sue imprese, che seguirono quelle di Cristoforo Colombo, per la  “scoperta del Nuovo mondo”. L’America. Con questa mia breve testimonianza, vorrei narrare e riportare circa quei tragici eventi di cui anche il mio antenato: Pietro Martire d’Anghiera fu testimone e che riportò nel suo libro il “De Orbe Novo” scritto nel 1516. Io quale Membro onorario della Nazione Lakota Sicangu Sioux, e nel rispetto profondo dell’incarico affidatomi nel 1994 da mio “Padre adottivo”  Chief Leoanrd Crow Dog Senior della Nazione Lakota; mentre declino su questo cammino terreno, mi accingo a descrivere in questo scritto, degli eventi terribili e tremendi di cui in parte un tempo, fui io stesso testimone, e che oggi mi è chiesto di raccontare. Che il Grande Sacro “Wakan Tanka”, mi conceda di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto allora avvenne in luogo remoto che alcuni Europei non sapevano esistesse, e che avendo avuto la “pretesa” di “ scoprirlo” furono poi la causa del più terribile genocidio che la storia possa ricordare. Si, come ho detto: “alcuni Europei”…, perché da quanto è emerso nelle leggende e nella storia sappiamo che già i Vichinghi, San Brandano ed altri Europei, molto prima del navigatore Genovese, approdarono sulle coste del Continente della “tartaruga” (così noi nativi Americani siamo soliti chiamare l’America). Di ciò, ne abbiamo traccia evidente dalla storia della nobile famiglia Sinclair, di cui sono Onorato di far parte, ed alla quale va il mio devoto e continuo “servizio”, quale Cavaliere per il bene dell’ordine e nel ricordo della mia tradizione familiare.

Parlando con il Nobile Membro della Famiglia Sinclair: Sir Ian Sinclair, nella sua qualità di archivista e storico del Clan: molte volte abbiamo affrontato l’argomento della navigazione dei Cavalieri Templari del Clan sulle terre abitate a quel tempo, dai mie fratelli Nativi: I MicMac. Prove di tale viaggio e contatto le si possono chiaramente vedere nella famosa “cappella di Rosslyn”, dove sono evidenti le raffigurazioni stilizzate delle piante del Mais e della pianta grassa dell’Aloe. Qualità botaniche non conosciute prima della così detta “scoperta dell’America”. Ma ciò è vero? No!

I Cavalieri Templari, guidati dai leaders della Famiglia Sinclair, ebbero importanti contatti con i Mic Mac circa 45 anni prima dell’arrivo di Colombo.

Fino ad adesso la leggenda si intrecciava con la storia del Nobile Clan Scozzese, ma lo scorso agosto qualcosa di più è emerso.

Chi ha avuto od avrà la possibilità di visitare la famosa cappella di Rosslyn a nord di Edimburgo, potrà notare fra le tante simbologie iniziatiche, anche la rappresentazione della pianta del Mais e della pianta grassa conosciuta come Aloe. Ma dove appresero quei Maestri Costruttori e “massoni operativi” della esistenza di dette piante circa 45 anni prima della tragica così detta “scoperta dell’America” vantata erroneamente da Cristoforo Colombo? La storia del Clan Sinclair ci riporta che fu proprio il Nobile Sinclair a riportare in Scozia la notizia e alcuni esemplari di dette piante, sino allora sconosciuti nell’Europa. Durante la danza del sole, svoltasi a Rosebud nell’estate del 2011, presso mio padre adottivo: Chief Leoanrd Crow Dog Senior, io stesso quale “danzatore del sole”, sono venuto a contatto con un membro della Nazione MicMac. Durante la nostra conversazione raccontai di questa “storia o leggenda” che si narra. Egli sorridendo mi riportò che fra la sua gente ancora oggi, si ricorda l’incontro di questi uomini che provenivano dalla “grande acqua”. Si ricorda la fraterna amicizia che si creò fra loro nonché dell’importante scambio di notizie e di “conoscenza”. I Cavalieri Templari Scozzesi, narrarono ai MicMac di come fu loro possibile attraversare la grande acqua sulle loro imbarcazioni in legno, e ciò anche grazie ad importanti “simboli di potere” che erano riportati sulle insegne dei Templari. I MicMac appresero e vollero conoscere la forza di queste simbologie “sacre” dei Nobili cavalieri, tanto che in un loro gioco di società che è simile al nostro gioco dei dadi, i MicMac iniziarono a riportare non più simboli di animali, sino allora usati, ma iniziarono a incidere su questi dadi realizzati in osso animale i simboli di “forza e potere” di cui gli Amici Templari parlarono loro. Oggi, nel Museo di new York “National Museum of Natural History”, possiamo osservare in una delle sale dedicati ai Popoli aborigeni del nord America e proprio in riferimento ai MicMac, dei reperti antichi e datati prima dell’arrivo di Colombo che riportano due simboli importanti e basilari per l’ordine Templare: La croce patente ed il fiore della vita a sei petali. Riporto di seguito le immagini da me realizzate nell’estate del 2011, scattate in occasione della mia visita nel predetto museo e che provano senza ombra di dubbio, questo “scambio conoscitivo” fra l’ordine scozzese Templare di Sir William Sinclair ed i MicMac. Spesso i simboli ci descrivono molte cose e molte antiche verità, siamo noi che sovente non siamo in grado di comprenderne il loro significato. Un significato storico, importante e che testimonia l’incontro degli Europei con i Nativi ben prima della inesatta “verità della scoperta dell’America”!

 

MicMac      MicMac


MicMac
MicMac

Inoltre si riporta fra i MicMac, che l’incontro con i Nobili Cavalieri, fu molto fraterno e rispettoso: L’approccio dei Templari con i nativi, non ebbe le caratteristiche della dominazione, della cristianizzazione forzata a fil di spada, e del genocidio ed etnocidio, che invece iniziò proprio con Colombo, ed i navigatori ed esploratori che lo seguirono in quel tragico capitolo della storia dell’uomo. I MicMac ricordano, ancora oggi, nelle loro storie di questa fraterna amicizia che durò alcuni anni.

Forse furono proprio i miei Fratelli nativi MicMac, che per primi nel continente della Tartaruga, conobbero ed apprezzarono le virtù di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, che poi furono recepite dalla Massoneria speculativa moderna?

 

Alessandro Martire - Oyatenakicijipi
Membro Onorario della Nazione Lakota Sioux
Cavaliere del Tempio

 

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