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La bisessualità

Pregiudizi sul Sesso

di Davide Ragozzini   indice articoli

 

La bisessualità

Luglio 2013

 

Negli ultimi anni, sta emergendo una disinibita propensione da parte delle ragazzine di scambiarsi effusioni tra di loro.
Non è facile sapere se il fenomeno stia aumentando o semplicemente sia soltanto più visibile, perché le nuove generazioni lo considerano normale, abbattendo così un tabù.
Come non è facile capire se il vero significato non possa essere ritrovato solamente in un atteggiamento “alla moda”.
Sicuramente oggi le tendenze e i gusti sessuali sono vissuti molto allo scoperto dai nostri giovani, che si sentono sessualmente più liberi; tra l’altro inizia molto più presto l’età della “prima volta”, e le ragazzine sono molto disinvolte nell’approccio al sesso.
Anche fra i ragazzini c’è una maggior tranquillità nel vivere rapporti o relazioni omosex, sia occasionali che più profondamente sentiti, desiderati e cercati ma in modo molto diverso rispetto alle femmine, più discreto forse.
Succede molto spesso di vedere ad una festa o in un locale-disco, o sulla spiaggia nelle feste estive, ragazzine che si baciano tra loro magari con i loro ragazzi lì vicino che le guardano.
Spesso viene fatto anche con l’intenzione di dare spettacolo.
Per loro è normalissimo e sembra che i ragazzi non ci facciano molto caso anche se spero per loro che ne traggano comunque molta eccitazione.
Ai miei tempi era rarissimo assistere ad una scena così e se fosse successo i maschi sarebbero andati letteralmente in visibilio. Sarebbe stato un evento che si sarebbe raccontato per giorni e in tutti i modi ci avrebbe eccitato notevolmente.
La bisessualità ho imparato a conoscerla dalle ragazze. Ho amiche che hanno avuto relazioni sia con ragazze che con ragazzi e anche molto lunghe, ma non ho mai conosciuto o sentito parlare di uomini che facessero lo stesso mentre ho conosciuto moltissimi gay dei quali alcuni molto bene fino ad arrivare ad una buona amicizia.
Questo significa soltanto che un uomo vive la sua bisessualità ancora come qualcosa da nascondere.
Non è facile sapere se esistono più bisex femmine o bisex maschi ma sicuramente le donne hanno meno problemi a mostrarsi.
Se è vero che le donne ci invidiano da secoli possibilità e libertà che loro non hanno mai avuto sia per le condizioni sociali ed economiche determinate dal patriarcato, sia per ragioni culturali e religiose che le condannavano per la sola appartenenza al genere femminile, si potrebbe dire che con la maggior visibilità della loro bisessualità, oggi, si sono prese una certa rivincita.
Sono molto più libere di noi uomini e spesso la vivono con una naturalezza tale da riuscire a farsi amare ancora di più.
Molte donne, al di là del pregiudizio, provano un po’ di fastidio nel vedere due uomini che si scambiano effusioni. Al contrario vedere due donne baciarsi crea subito un’atmosfera erotica incredibile, questo per quasi tutti i maschi – non mi sento di generalizzare – ma anche per le donne che si definiscono assolutamente etero.
Due donne insieme sono un concentrato di femminilità che crea un’energia potentissima che eccita molto il maschio medio e non infastidisce quasi mai la femmina anche se è solamente etero.
Anzi è possibile che in una donna che da sempre abbia affermato di essere attratta solo dagli uomini, scoprendo da spettatrice quel particolare mondo, si aprano delle fantasie così da dilatare la sua sfera erotica.
Infatti moltissime persone, uomini o donne, scoprono questo lato della sessualità in età già adulta.
La bisessualità sembra che sia innata, lo sosteneva già Freud.
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, la spiegazione dell’omosessualità latente o manifesta, ci porta diritti alla conclusione che una predisposizione alla bisessualità sia presente in tutti gli individui.
Del resto abbiamo già avuto modo di capire che, nel feto, il sesso si determina solo dopo la sesta settimana dal concepimento. Fino a quel punto non si è né maschi né femmine, o forse tutt’e due. Gli organi genitali maschili e femminili si sviluppano dagli stessi tessuti. Infatti in casi di alterazioni ormonali nel processo produttivo si possono verificare dei casi dove i sessi sono presenti entrambi; sono gli ermafroditi, individui bisessuali da un punto di vista fisiologico.
Anche se la scienza definisce tale fenomeno come rara disgenesia gonadica.
Il fatto che la bisessualità sia vissuta con molta più tranquillità dalle donne è possibile spiegarlo con una fortissima radicalizzazione del modello patriarcale nel quale l’uomo si identifica da millenni.
Un uomo non è uomo se non è virile, forte, coraggioso. Non deve mai piangere, non deve mai sciogliersi in emozioni sdolcinate. Questo è il modello che abbiamo ereditato e fortunatamente in questo momento storico sta decadendo non prima però di aver avuto un incredibile picco negli anni ’80 con l’avvento del culturismo che ne è diventato un vero e proprio cult grazie anche e sopratutto a produzioni televisive e cinematografiche come “Conan il barbaro” o ancor di più “L’incredibile Hulk”.
Abbiamo dovuto gonfiare i muscoli per contrapporci al risveglio dell’identità femminile che stava portando i suoi risultati dopo il ‘68. Quindi se non c’era spazio per essere sentimentalmente sensibili, figuriamoci se ci si poteva permettere di essere bisessuali.
La donna se lo può permettere perché anche se la sua femminilità è sempre stata negata e molto spesso repressa, non le è mai stata imposta una mascolinità e sopratutto non si è soffocata da sola ma è stata vittima del modello maschile.
E questo modello maschile ha finito per danneggiare anche l’uomo stesso che per secoli non si è riconosciuto in quelle meravigliose virtù umane delle emozioni.
Preoccupati a gonfiare i muscoli e a controllare tutto, i maschi erano anche in competizione tra loro perché da sempre spaventati dalla donna e della sua energia, dovevano dimostrare a lei e agli altri uomini chi era il più forte.
Si può arrivare ad ipotizzare che questa tendenza maschile sia la radice dalla quale si crea la violenza e la guerra in una visione molto “freudiana”.
Le donne invece, unite nel loro essere vittime, sono da sempre predisposte ad un abbraccio auto consolatorio che se in parte è vero che oggi non trova più origine nella struttura e nei condizionamenti della società diventa semplicemente un appuntamento per un piacere sottile e raffinato.
Infatti le ragazze sono molto più portate a scambiarsi affetto e coccole in una loro delicata intimità.
Quindi oggi, cari maschietti, siamo un po’ in ritardo nella capacità di vivere il nostro essere maschio profondamente autentico, che non può esprimersi al cento per cento se non riconosciamo e liberiamo l’energia femminile che sta dentro di noi.
La natura maschile è qualcosa di completamente diversa dal modello virile, impeccabilmente improntato su una immobilità emotiva, rigida e preoccupata di prestare attenzione a non lasciar trapelare emozioni e sentimenti, come se la nostra anima fosse un contenitore dal quale non deve uscire niente.
Questo non vuol dire che la bisessualità, tra gli orientamenti sessuali, sia la normalità assoluta, la normalità assoluta è lasciare che le nostre normali pulsioni (quelle sane) agiscano indisturbate e non sottomesse dai pregiudizi e dalle false convinzioni.
Molti maschi potrebbero essere solamente convinti che essere Uomo rispecchi determinate qualità e caratteristiche così da assecondare un concetto fasullo o incompleto, mentre la loro natura più profonda potrebbe spingerli ad essere molto più liberi quantomeno nelle fantasie che molto spesso non sono proprio così lontane dall’essere realizzate.
La bisessualità viene definita come un orientamento nell'avere rapporti sessuali e/o provare attrazione o sentimenti erotico-affettivi nei confronti di individui sia del proprio che dell'altro sesso.
Tale orientamento può manifestarsi nell'adolescenza e rimanervi circoscritto, oppure proseguire per l'intero periodo sessualmente attivo dell'interessato o, ancora, comparire nell’età adulta.
Può essere solo una fantasia erotica; infatti non è significativo, ai fini della definizione, che l'orientamento bisessuale si concretizzi realmente in rapporti sessuali, né che il ruolo assunto dal soggetto nel rapporto sessuale sia “attivo” o “passivo”.
E al contrario non è definibile bisessuale chi vive fantasie, anche realizzandole, su aspetti o pratiche specifiche con un individuo del solito sesso, perché  nella definizione è compresa tutta una sfera emozionale ed erotico affettiva che va al di là di un singolo atto fine a se stesso.
In sostanza la bisessualità comprende l’attrazione fisica, mentale e un istinto ad unirsi in una relazione, così come succede nella coppia etero, verso entrambi i sessi.
Può essere un momento della vita oppure potrebbe trattarsi di uno slancio verso una persona in particolare.
Un atto sessuale in sé non determina la bisessualità completa, infatti più recentemente sono stati coniati differenti termini che definiscono livelli e sfumature molto diverse tra loro.
Ad esempio per le donne è stato inventato il nome di flexisexual definendo così quelle donne eterosessuali che hanno la tendenza a giocare con un atteggiamento di ambiguità sessuale essendo attratte profondamente dalla bellezza femminile.
Queste non sono però né omosessuali, né bisessuali poiché continuano a preferire gli uomini per fare sesso e perché nel loro atteggiamento si nota solo un interesse all’atto sessuale in sé.
Questo termine e questa visione aperta della sessualità è comunque applicabile anche a comportamenti maschili rivolti verso il  loro stesso sesso.
La sessualità, che noi cerchiamo da sempre di controllare, di definire e di stabilire quale tra i comportamenti possibili siano normali o meno, evolve più velocemente della nostra capacità di comprenderla e sembra quasi che ci stia insegnando ad essere come lei, liberi da schemi perché è un’energia incontenibile.
La sessualità non è né maschile né femminile, è un’energia; punto.
Siamo noi che limitati dal nostro essere cerchiamo di separare cose che non sono separabili. Qui di seguito riporto una storia vera tratta da“Coccole e carezze”, un  saggio sulla sessualità scritto da Elisabetta Leslie Lionelli, a sua volta tratto da “Essere uomo, essere donna” Money J., Tuckner P., Feltrinelli Milano 1980.

 

“Negli anni '60 una giovane coppia di contadini statunitensi portò i suoi due gemelli di sette mesi nel vicino ospedale per farli circoncidere. Per incidere il prepuzio di un gemello il medico decise di usare un ago elettrico cauterizzante. Ma l'apparecchio non funzionava bene e il dottore aumentò più volte la corrente. Al terzo tentativo uscì dal cauterio un calore tale da cuocere tutto il piccolo pene. Dopo pochi giorni questo cadde disseccato come cade il cordone ombelicale. I genitori sconvolti dall'accaduto, portarono a casa il loro bambino mutilato e poco dopo cominciarono a chiedere aiuto ai medici del luogo. Continuando il loro pellegrinaggio finirono al John Hopkins Hospital dove si stava lavorando a un programma di studio e di assistenza per i bambini ermafroditi. Qui un'équipe di specialisti prospettò ai due genitori le alternative per il loro piccolo. La prima era di aspettare quando fosse stato adulto per modellargli, con la chirurgia plastica, un pene rudimentale, operazione di riuscita poco sicura, poiché raramente porta a buoni risultati, in quanto costruisce un'apparenza di pene, però privo di sensibilità. La seconda alternativa era di attribuire al piccolo un nome e un'identità femminili, intervenendo subito chirurgicamente per rimuovere i testicoli, modellare i genitali esterni femminili e di allevarlo poi come una bambina. Verso i dodici anni gli avrebbero poi somministrato ormoni per femminilizzare definitivamente il suo corpo, e da grande si sarebbe potuta ricostruire, con la chirurgia plastica, una vagina artificiale che gli avrebbe consentito di avere rapporti sessuali, provare piacere e anche l'orgasmo. Sarebbe potuta diventare un'ottima madre anche se, ovviamente, adottiva. L'importante, per il momento, era di prendere subito una decisione, prima che i bambini imparassero a parlare. I genitori dei gemelli non erano molto istruiti ma poiché erano sensibili e intelligenti, conclusero che a quel punto era meglio che il bimbo diventasse femmina e accettarono, sia pure a malincuore, la castrazione. Una volta all'anno i gemelli, insieme ai genitori, tornarono al John Hopkins per un controllo generale e per ricevere consigli di tipo psicologico, quando i gemelli avevano quattro anni si distingueva senza possibilità di errore quale era il maschietto e quale la femmina. A cinque anni la bambina già preferiva la gonne ai pantaloni, le piacevano molto i nastri nei capelli, i braccialetti e le bluse ornate di gala, ed era per lei un'immensa gioia essere la cocca di papà...` La madre ha raccontato che le bambole erano in cima all'elenco dei doni che aveva chiesto per Natale, sempre quando aveva cinque anni.”

 

Questo caso - spiega la Lionelli -  è la prova, nata da una necessità drammatica, che sentirsi e comportarsi e pensare da uomo o da donna non è un fatto innato ma una costruzione intorno all'idea propria o altrui di essere maschio o femmina.

Nello stesso saggio in cui si tratta dell'identità di genere, Money scrive con Patricia Turker:

 

"Gli imperativi biologici fissati per tutti gli uomini e per tutte le donne si riducono a quattro: solo un uomo può fecondare, solo una donna può avere mestruazioni e gravidanze e allattare. Tutte le altre differenze sessuali, differenze connesse alle quattro fondamentali; come il seno e la barba, sono per così dire, negoziabili..."

 

Essere maschio o femmina sembra dunque un ruolo dettato dalla cultura e dal costume o dalle convinzioni. Al di là della base biologica, l’identità sessuale è qualcosa che non può essere definita statica, assoluta.

L’identità maschile e femminile si sviluppa attraverso una coscienza biologica ma anche dai condizionamenti sociali.

Esistono delle specie animali che nel corso della loro vita cambiano più volte il sesso.

Oggi sembra che siano identificabili nuovi profili dell’essere uomo e dell’essere donna. Sono sempre esistiti i modelli maschili e femminili ai quali in qualche modo si era costretti a ricorrere per identificarci in uno o nell’altro che peraltro sono in evoluzione anche essi stessi.

Ma oggi sempre più uomini e donne non riescono a riconoscersi completamente in questi modelli ideali perché se è vero che nasciamo diversi nel sesso biologicamente, siamo tutti psicologicamente ambisessuali.

Nella scelta sessuale che vogliamo o che siamo indotti a fare, neghiamo la parte che appartiene all’altro sesso che continua a manifestarsi spesso inconsciamente.

Eventuali problemi insorgono quando un individuo cerca di sopprimerla.

La questione non è, come si potrebbe interpretare, un male di oggi; è il frutto invece di un percorso evolutivo che se inizialmente sembra generare confusione, non è altro che una liberazione da vecchi schemi per giungere ad una sorta di completezza e di unione.

All’interno di ogni individuo esiste la possibilità di vivere la propria sessualità nel modo che più ci piace a seconda dei momenti, delle situazioni e delle persone che incontriamo, e sopratutto a seconda di come ci sentiamo.

Tutta la corrente esoterica e spirituale ha anticipato già da molti anni il concetto di uno stadio evolutivo imminente dove si vedrà l’unione del Maschile con il Femminile.

Più precisamente si parla di una controversione energetica dove prevarrà quella (energia) femminile su quella maschile.

In questa visione si inserisce la bisessualità come una  possibilità di manifestare eroticamente sia la parte maschile che femminile presente in ognuno di noi.

I pochi studi sulla bisessualità hanno fatto comunque emergere la convinzione che il bisessuale sia un essere ambiguo, mezzo uomo e mezzo donna, nella realtà invece risultano persone felici di esserlo fuori da un unico modello e pronti a sperimentare i diversi gradi e le diverse sfumature.

Sembrano essere, in sostanza, l’umanità del futuro.

 

Qui sotto riporto un’altra lettera inviata al Dott. Piscitelli che nello specifico ci aiuta a far emergere una situazione nella quale molte persone e sopratutto giovani,  sembrano provare una sorta di disorientamento.

 

www.clubclassic.net › Talk
Salve dottore ho una domanda da porle.

Sto con una ragazza da circa 2 anni e mezzo e anke in passato ho avuto rapporti sessuali con molte donne ma da circa 3 anni mi eccita andare anke con gli uomini, xo sempre in maniera attiva.

Cosa sarà mai?e un\'altra cosa: nei rapporti con ragazze nn vengo mai, proprio mai ho una resistenza spaventosa,mentre con gli uomini mi gusta e vengo pure.

 

Dott. Massimo Piscitelli:

Evidentemente il sesso praticato da attivo con i maschi le permette di vivere la sessualità con maggiore libertà e quindi potendone trarre il piacere necessario a raggiungere l'orgasmo più facilmente.

Se lei cercasse di capire le differenze che prova nelle due differenti situazioni forse potrebbe capire meglio quali sono le sue esigenze in campo sessuale e quindi poter vivere tutti i rapporti con la medesima intensità e coinvolgimento.

La bisessualità, cioè il piacere di coinvolgersi sessualmente con uomini e donne, esprime il suo bisogno di sperimentarsi in situazioni diverse.

Il fatto che lei mantiene il ruolo attivo potrebbe indicare che nel rapporto sessuale con i maschi non è interessato ad assumere posizioni tradizionalmente connotate come più femminili (l'essere penetrato), ma piuttosto sottolineare il suo ruolo maschile forse per rafforzarlo ulteriormente.

Sono solo ipotesi che solo un analisi dei suoi vissuti può verificare.

   Massimo Piscitelli

 

 

POST

http://forum.alfemminile.com/forum/f257/__f1599_f257-Donna-con-donna.html

 

mancimari

Donna con donna

sono 2 anni che mi eccita solo il pensiero di fare sesso con un'altra donna.....
a voi ragazze succede? e chi l'ha fatto mi pu raccontare com'è?

 

savina21
l'ho fatto.... e ci ho preso gusto!!!  qualche volta mi ero eccitata e toccata insieme a una mia amica... ma non eravamo nude del tutto,insomma ci siamo aiutata a masturbarci poi... il tipo con cui sto mi ha chiesto di farlo con lui e sua moglie gli ho detto di sì per paura di perderlo, e quando sono stata lì ho capito che anche sua moglie lo faceva per non perderlo (è davvero un bell'uomo e bravo a scopare) per fortuna è una bella donna, anche se piu' grande di me - credo sui 40 lui ci ha lasciate fare, e ho preso io l'iniziativa ho fatto quello che facevo alla mia amica, ho iniziato a carezzarla sulle cosce, in alto lei chiudeva le gambe...e io con le mani salivo  sapere che lui ci guardava ci eccitava, era una gara a chi lo faceva eccitare di piu' tra noi due... io con la mano salivo... e quando ho sentito il caldo tra le sue cosce... mi sono bagnata tutta ho sentito il pelo... e o messo un dito nella fessura umida ero eccitatissima... a quel punto le sono saltata addosso, l'ho stretta tra le mie cosce sotto di me e l'ho fatta girare ha un cul0 sodo e pensavo a lui quando la ... ... le ho infiltao due dita nel cul0, e la tr0i@ c'è stata so che lui la ... lì, quindi era abituata ho strofinato la mia fic@ sul suo cul0, la sentivo gemere le ho messo le mani sul sen0... lui ci guardava sempre piu' da vicino e vedevo che era grossissimo l'ho leccata tutto, dappertutto... e le apriva le gambe, o se le apriva certo che ha una gran bella tr0ion@ a casa il mio uomo mentre ero inginocchiata sopra di lei a leccarla lui si è avvicinato, con il coso duro e mentre la leccavo mi ha ficcata da dietro... e abbiamo goduto tutti e tre.... il massimo ogni tanto ci ritroviamo io e lei... senza di lui una cosa nostra ci sembra di tradirlo, e di rimetterci in pari con quello che lui fa passare a noi, a farlo senza di lui ma ci eccitiamo da morire,,,, e ci piace tanto.... non è solo per fare rabbia a lui quando mi masturbo ora penso al suo cul0 e alle sue tette... che cul0 ragazze, gli uomini non ce l'hanno così... con una donna è diverso, ma comunque bellissimo!!!!

 

jenny3879

Beh.....Io te lo consiglio, anche perchè come la lecca una donna non la lecca nessuno!

 

tettissima
io avevo una amica che non riusciva a venire...  così ho deciso di aiutarla...sai come donna sapevo dove e come toccarla, e l'ho fatta goder così tanto che impazziva...è bellissimo vedere una donna che impazzisce mentre la tocchi, la sfiori, gliela fai gonfiare e bagnare ma non la fai venire fino a che non ti rpega e allora, sai come fare, premi l'interuttore e lei viene bagnandosi tra le tue meni tremando tutta...bellissimo...

 

technofolletta
a me piacerebbe provare...è un esperienza sicuramente stupenda La bisessualità

 

sunmoon197
Anche io, è una cosa che mi ha sempre eccitato..ci ho sempre pensato. Ora questa fantasia è sempre più assillante...anche grazie alle sottili richieste del mio compagno che mi ha detto che gli piacerebbe provare con un'altra donna....chissà cosa succederà..

 

pupa894
io sono stata con una donna ieri per la prima volta.. e ti assicuro che è una cosa stupenda!!! all'inizio era bo..strano..ma come lei mi ha infilato la mano nelle mutande ho cambiato immediatamente idea.. è una cosa davvero eccitante.. cosa aspetti? trova qualcuna e soddisfa la tua voglia piu ke comprensibile!! non te ne pentirai!

 

sconosciuta87
È bellissimo immaginarlo e farlo....perchè nessuno pu capirti meglio di un'altra donna...che sa interpretare le tue pulsazioni, i tuoi desideri senza bisogno che tu li dica...provalo

 

pestoallagenoves
Cosa aspetti???la mia compagna ha scoperto un anno fa (con il mio aiuto hihihiii!!!) la sua bisessualità. Ora è felicemente appagata e ci capita spesso di trascorrere meravigliose serate di sesso sfrenato con le sue compagne di giochi (e relativi compagni)...prova e vedrai che ti si apre un mondo meraviglioso....

 

colorfl
Ank'io...ciao,ank'io...fino a poco tempo fà avevo il tuo stesso sogno..ci pensavo sempre..poi una sera con la mia migliore amica (che si è sempre dichiarata contro questo genere di cose...) e un'altra ragazza..un p brille ce le siamo leccate alla grande,è stata una bella esperienza,ma posso anche dire che il mio ragazzo me la lecca meglio...sicuramente è più eccitante...per provaci!

 

COMMENTINO

Come avrete notato a esporsi nel post che ho riportato sono solo ragazze.
Gli uomini sono intervenuti per testimoniare le esperienze che hanno avuto le loro partners e ci hanno raccontato come in qualche modo sono stati d’aiuto per realizzare quello che sembra essere stato il sogno e il desiderio delle loro donne.

È un chiaro esempio di come la bisessualità sia comunque vissuta in modo molto tranquillo.

Anche se molte di loro esitano un pochino e sono alla ricerca anche attraverso i blog di un po’ di sicurezza, tutte quante affrontano l’argomento con serenità.

La primissima risposta pare molto un fake (nel gergo dei blog significa un falso) anche se ovviamente non possiamo saperlo ma ha tutta l’aria di essere soltanto un racconto.

L’ho comunque voluta lasciare perché in ogni caso non è assolutamente lontana dalla realtà e dà a questo libro un tono decisamente piccante.

È significativo notare come viene consigliato da tutti di provare e addirittura le chiedono cosa sta aspettando.

Questo è un post che riporta esperienze femminili.

Post con esperienze maschili di bisessualità sono molto più rari.

Questo conferma quello che abbiamo detto sul fatto che l’uomo ha ancora molte reticenze se non a viverla quanto meno a condividerla e potrebbe essere stimolante per i maschietti essere a conoscenza delle sensazioni e delle emozioni che vivono le ragazze nei rapporti tra di loro nella speranza che chi ne è predisposto si incuriosisca e venga stimolato a cercare dentro di sé questa sua parte nascosta.

Indipendentemente dalle occasioni di provarla sul serio, riconoscere dentro di sé aspetti così profondamente ritenuti lontani è sicuramente molto positivo in un traguardo di crescita ed evoluzione psicologica e spirituale.

 

   Davide Ragozzini

 

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