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Riflessioni sulla Psicosintesi

Riflessioni sulla Psicosintesi

di Fabio Guidi     indice articoli

 

L'uomo quantistico

Luglio 2014

 

 

 

«L'universo comincia a sembrare più simile ad un grande pensiero
che non a una grande macchina»
- James Jeans, astronomo e fisico -

 

 

La medicina ufficiale ci ha insegnato che l'organismo umano è una realtà materiale fatta di atomi, i quali si raccolgono in molecole e danno vita a tessuti, organi e apparati. Tuttavia, anche la realtà materiale del corpo umano - così come ci dice la fisica quantistica – non è costituita da ‘mattoni fondamentali’, da particelle piccolissime, ma si dissolve in configurazioni di onde di probabilità. Tutta la materia è energia, e sotto al livello energetico c’è un livello «informazionale», una sorgente del tutto immateriale della vita, il cosiddetto vuoto identificabile con la Coscienza. Il vuoto è la vibrazione cosciente che sta alla base del mondo fisico. La realtà è la coscienza! Ciò è in netta antitesi con la convinzione tradizionale di ancora molti scienziati, i quali vedono la coscienza come un epifenomeno, cioè come il risultato dei numerosi processi elettro-chimici che avvengono nel cervello. Secondo questa visione materialistica – frutto di tre secoli di ricerca scientifica indirizzata alla realtà macrocosmica - sarebbe il cervello la vera realtà, ma questo punto di vista non ha alcuna base empirica rigorosa, è semplicemente una credenza fra le altre.

Invece, secondo ciò che emerge dalla nuova scienza quantistica, la vita nascerebbe da un’intelligenza che abita la natura più profonda del reale, e la coscienza individuale dell'uomo sarebbe una proprietà fisica fondamentale, che compare direttamente dal vuoto e che il cervello individuale elabora - o 'riduce', se vogliamo - in base alla sua condizione particolare. É semplicemente la natura particolare del nostro cervello ad interpretare la realtà come ‘mondo materiale’, ma in senso stretto tutti gli oggetti fisici, compreso il nostro cervello, non sono materiali, ma onde caratterizzate da una frequenza vibrazionale specifica e che a loro volta emergono dal campo unificato, dalla Coscienza.

Biologicamente, il cervello è costituito da più di dieci miliardi di neuroni. Ad ogni punto di contatto tra un neurone ed un altro, un segnale elettrico provoca l’emissione di un agente chimico (il neurotrasmettitore), presente nel cervello in quantità infinitesimali. Tali punti di contatto sono chiamati sinapsi, che dunque permettono la trasmissione d’informazioni all’interno del corpo umano sotto forma di scarica elettrica a bassa frequenza e nell’ordine dei microvolt, quindi ad un voltaggio molto ridotto.

È in questo modo che vengono generate le «onde cerebrali», le quali costituiscono l’attività elettrica prodotta dal cervello e, coinvolgendo milioni di neuroni, attraversano la materia cerebrale in modo da poter essere rilevate con l’elettroencefalogramma. La frequenza delle onde cerebrali, cioè la velocità vibratoria dell’impulso elettromagnetico, viene misurata in cicli/secondo (Hz) e determina il livello di attività cerebrale, riflettendone i diversi stati. Ad esempio, la condizione media dell’attività del cervello, cioè quando siamo nello stato di veglia, coscienti dello spazio e del tempo e con gli organi di senso vigili, registra una frequenza intorno ai 20 Hz, cioè onde Beta, le quali variano dai 13 ai 30 cicli al secondo. Può essere interessante notare che la produzione di onde Beta avviene anche durante il sonno, ma nella sua fase REM, cioè quando sogniamo e l’attività cerebrale è più intensa. Quando salgono ad una frequenza vibratoria intorno ai 30Hz, rappresentano uno stato di tensione medio. La continua permanenza in questo stato di coscienza durante il quale la nostra attenzione è molto attiva, come nella incessante ricerca della soluzione di un qualche problema, costituisce un’attività faticosa con un notevole dispendio energetico.

L’attività elettrica del cervello è ancora più intensa durante la produzione di onde Gamma, caratterizzate da una frequenza vibratoria superiore ai 30 Hz fino ad arrivare ai 100 cicli al secondo. Le onde Gamma denotano un elevato stato di tensione, come quando si è sottoposti ad un’impegnativa performance mentale o anche in occasione di intensi rapimenti estatici o comunque di condizioni di grande eccitazione. Più recenti sperimentazioni hanno rilevato frequenze fino a 200 Hz, chiamate onde Lambda, di difficile misurazione, che pare si riferiscano a stati di energia psichica ancora più elevata. Sono ancora oggetto di attento studio.

Sul versante opposto, e cioè ad una frequenza inferiore alle onde Beta, le onde cerebrali tendono ovviamente a registrare uno stato psichico più calmo. Le onde Alfa hanno una frequenza superiore agli 8 Hz fino ai 13 e sono tipiche di una coscienza che mantiene la vigilanza, ma, nel contempo, è rilassata. La mente è tranquilla e ricettiva, ma concentrata insieme, una condizione tipica di una moderata attività meditativa e maggiormente orientata all’introspezione. Quando predominano le onde Alfa si assiste ad una maggiore produzione, da parte del cervello, di endorfine, sostanze ormonali prodotte dall’ipofisi, i cui effetti sono simili alla morfina. Producono, infatti, uno stato generale di benessere psicofisico, aumentando la tolleranza alla stanchezza e al dolore e regolando il tono dell’umore, con effetti ansiolitici e antidepressivi. Inoltre, in presenza di onde alfa, gli emisferi cerebrali – il sinistro più analitico, astratto, verbale e il destro più sintetico, concreto, non verbale - tendono ad essere più armonizzati tra di loro.

Ad una frequenza tra i 4 e gli 8 Hz si attestano le onde Theta, che sono prodotte ad occhi chiusi e si verificano durante il sonno o l’ipnosi, ma anche in uno stato di meditazione profonda, in una condizione in cui è più facile la comunicazione con il mondo inconscio. Lo stato di coscienza che si ottiene varcando la soglia degli 8 Hz ci introduce, dunque, nelle profondità del nostro mondo psichico, là dove si connette strettamente con la fonte creativa dell’universo e può aver luogo ogni trasformazione e ogni guarigione. Si è inoltre osservato che entrare nello stato Theta, ad una frequenza inferiore agli 8Hz, rende possibile il superamento della barriera costituita dai nostri organi di senso e delle dimensioni dello spazio e del tempo, aprendo la strada alla varietà delle facoltà extrasensoriali e dei fenomeni cosiddetti occulti. In altre parole, rende possibile all’uomo di lavorare direttamente con l’energia, oltrepassando gli ordinari limiti fisici. Quando la coscienza attraversa uno stato di sonno profondissimo, di anestesia totale o addirittura di coma, il cervello rilascia onde Delta, la cui frequenza scende ulteriormente, al di sotto dei 4 Hz. Ultimamente sono state rilevate onde ancora più basse, a meno di 0,5 Hz, chiamate onde Epsilon.

Ciò che importante tenere a mente è che ogni tipo di frequenza elettromagnetica, ogni tipo di onda cerebrale dominante in un dato momento è strettamente connessa ad uno stato di coscienza particolare, sia esso vigile o rilassato, depresso o eccitato… In definitiva, più si abbassa la frequenza delle onde cerebrali e più siamo introdotti in uno stato di completo abbandono e si realizza una ‘deconnessione’ tra la nostra coscienza e il corpo fisico. È in questa particolare condizione psichica che lo psichismo entra in connessione con un livello di realtà sub-quantica e hanno luogo i profondi processi di autotrasformazione e autoguarigione.

É di fondamentale importanza comprendere il principio secondo il quale i contenuti psichici – i quali non sono altro che frequenze energetiche - tendono a condensarsi progressivamente a livello della nostra struttura biologica, secondo leggi inflessibili quanto quelle fisiche. La psiche compenetra ogni cellula del nostro corpo ed è intimamente legata all’ambiente circostante e quindi anche alle altre strutture psichiche individuali. In altre parole, l’uomo è immerso in un campo energetico indivisibile, o meglio: l’uomo è un campo energetico indivisibile. Quando interagiamo con un’altra persona il nostro campo energetico si fonde con il campo energetico dell’altro, e avviene uno scambio di elettroni, cediamo e acquisiamo energia dall’altro. In altre parole, ci trasformiamo.


     Fabio Guidi

 

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