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Salute e alimentazione naturale

Del dott. Giacomo Bo   indice articoli

 

Arriva l’Autunno.
Rinforziamo il nostro sistema immunitario con il giusto cibo

Settembre 2009

 

Con i primi freddi autunnali è facile che la salute ne risenta. Di giorno la temperatura ancora apprezzabile e il ricordo del caldo estivo ci fanno abbassare la guardia e non prestiamo attenzione al freddo pungente della sera e della mattina.
AutunnoUn colpo di freddo abbassa immediatamente le difese immunitarie ed è facile ritrovarsi con l’influenza, un mal di schiena o il raffreddore.
Come già più volte abbiamo detto in precedenza, l’alimentazione moderna ha perso la sua caratteristica fondamentale di seguire l’evoluzione delle stagioni a favore di un cibo pressoché identico tutto l’anno, con la conseguenza di non poter più acquisire tutti i benefici che madre natura mette di volta in volta nei cibi a seconda della stagione e del clima. Non a caso infatti d’estate abbondano cibi come la frutta ricchi di acqua (per favorire l’abbassamento della temperatura corporea) mentre d’inverno i cibi sono più ricchi di proteine e grassi (per favorire il grasso corporeo come protezione dal freddo).
Le stagioni di mezzo, ossia l’autunno e la primavera, sono considerate di passaggio e servono appunto per prepararsi ai grandi caldi o ai freddi estremi.
Nel nostro caso, l’autunno si caratterizza per una graduale e costante diminuzione della temperatura, della luce e del calore, un aumento dell’umidità, una riduzione dei cicli vitali della natura che ci circonda. Sarebbe saggio quindi seguire questo movimento con un’alimentazione adeguata che tenga conto di tali caratteristiche. Così facendo, daremo modo al nostro corpo di adeguarsi al meglio al cambiamento e di giungere pronto per il lungo inverno che ci aspetta.
In linea generale, man mano che la temperatura diminuisce, aumenta la necessità ed il piacere di cibi caldi. Ecco che le preferenze andranno verso quei cibi che si consumano cotti mentre quelli crudi saranno sempre meno richiesti.
Un primo punto cardine sono i cereali. Solitamente abituati a mangiare solo pasta e riso (in verità più estivi), esistono anche molte altre varietà interessanti. Ad esempio, l’avena, ricca di proteine, di sali minerali e di grassi, è un tipico cereale invernale perché produce più calore mentre viene digerito. Di sapore leggermente dolciastro, è indicata per la preparazione di dolci e creme, ma è pure ottima nelle minestre. Anche il grano saraceno andrebbe riscoperto come cereale (e non solo nei pizzoccheri). Il miglio - oggi usato quasi esclusivamente come alimento per animali -  è un ottimo cereale ricco di proteine e di grassi. Tutti questi apportano calore nel corpo e aiutano a contrastare l’abbassamento della temperatura esterna.
Altro punto fondamentale sono le verdure. Piano piano abbandoniamo le zucchine, i cetrioli, i pomodori, l’insalata… ricchi di acqua e quindi utili per sopportare meglio il caldo estivo ma controproducenti per il freddo autunnale. Diamo la preferenza alle zucche, ai cavoli, alle patate, alle carote, al radicchio, meno acquosi e più ricchi di sali minerali.
Per quanto riguarda la frutta vale un discorso simile. Finisce il tempo per le pesche, i meloni, l’anguria e ritroviamo le mele, le pere, l’uva. In linea generale, più fa freddo meno frutta bisognerebbe mangiare, perché qualunque frutto raffredda il corpo, ad eccezione delle castagne che sono straordinarie e che andrebbero consumate come piatto principale del pasto. (N.d.r. vedi: Autunno in Salute. La Castagna, il dono più prezioso della natura)

Un discorso a parte meritano i frutti oleaginosi (spesso chiamati impropriamente frutta secca), come noci, mandorle, nocciole, pinoli, anacardi, arachidi, semi di zucca, semi di girasole ecc. Questi piccoli frutti sono ricchi di lipidi straordinari e di ottime proteine e sali minerali, producono calore e per queste ragioni sono espressamente indicati per l’alimentazione invernale. (N.d.r. vedi: Una noce al giorno. Un interessante studio del Policlinico di Barcellona)

Quando le giornate si accorciano e le sere arrivano sempre prima, una buona minestra calda di legumi è perfetta! Sono una buona fonte di amidi e proteine e, se abbinati con i cereali, possono sostituire le proteine di origine animale.
Anche i prodotti di origine animale, come la carne, le uova e i formaggi, saranno via via maggiormente consumati, perché forniscono più calore, sono più grassi e maggiormente proteici. Attenzione però a non esagerare perché questi prodotti hanno molte controindicazioni per la salute.
Un discorso specifico meritano la vitamina C e i probiotici. La prima è un potente antiossidante, antivirale, antibatterico, antibiotico, quindi è fondamentale per rinforzare il sistema immunitario contro le infezioni del periodo invernale. E’ presente soprattutto negli agrumi, nei kiwi, nei melograni, nelle mele, nei cavoli. I probiotici sono batteri che rinforzano la flora intestinale – e quindi di nuovo sono utili contro le infezioni. Li troviamo soprattutto nei prodotti fermentati, come lo yogurt, i crauti, il pane di pasta acida, le verdure fermentate. Tutti questi alimenti andrebbero però preparati in casa perché più ricchi di batteri rispetto a quelli industriali.
Mangiando seguendo queste indicazioni si rispetterà l’andamento della natura, la quale ha una propria saggezza che sostiene la vita in modo molto semplice, con il cibo che – come una madre - essa ci prepara ogni giorno.

 

Nadia e Giacomo Bo
www.ricerchedivita.it


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