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Scrittura e vita, simbiosi perfetta

Scrittura e vita, simbiosi perfetta di Matilde Perriera

di Matilde Perriera

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Sms, che passione…
dididìn… dididìn… dididìn…

Giugno 2015

 

SMS … Giorno e notte, a tavola, per strada, in macchina, al lavoro, al mare, ovunque e sempre, il cellulare squilla o vibra … Gli SMS, “cordone ombelicale del nuovo millennio”(1), si susseguono come una cascata che riversa tutta la sua acqua in un oceano chiamato web ... Tutto avviene rapidamente, un click e via, le consonanti meccaniche si rincorrono ininterrottamente mentre torrenti di notizie viaggiano nell’etere a velocità supersonica “attraverso un linguaggio criptografico, ricco di abbreviazioni, punti esclamativi o interrogativi, faccine sorridenti o tristi, sottrazione di vocali, cercando di far riflettere gli interlocutori sul proprio punto di vista, veicolando quel sostegno che essi inconsciamente richiedono riguardo alle loro scelte e ai loro comportamenti”(2)... Dopo timidi tentativi, l’alba del XXI secolo ha risvegliato tutti con il miracolo dell’elettromatica e i giovani, nitroglicerina pura con il loro potenziale dinamitardo teso a riempire il vuoto che ognuno si trascina vivendo, vi hanno costruito una palestra aperta al confronto dialettico per comunicare, dialogare, cercare uno spiraglio di luce, tendere alla possibilità dell’impossibile, scandagliare le incognite dell’avvenire anche se la pace, il calore, l’armonia sembrano rintanati in altre galassie. A seguito di tali riscontri, intransigenti detrattori si scagliano furiosi contro i codici cifrati … Gli SMS sono metafora della “fragilità narcisistica di chi cerca ogni strumento per essere rassicurato sul proprio valore”(3) … Gli SMS provocano la “Sindrome di De Quervain”(4) con danni talora permanenti …  Gli SMS causano la “cecità da distrazione”(5), persino in semplici attività con poche risorse cognitive … Gli SMS creano un mondo di plastica in cui ogni utente, pago dell’aspetto virtuale di una realtà arricchita da non meno di 100 “amici”, spreca ore preziose mummificato davanti al cellulare e, bersagliato dalle radiazioni luminose, enfatizzando la solitudine, si rinchiude in una stanza semibuia, mentre una vocina dentro il display fa capolino per tentare invano di convincerlo a non lasciarsi accecare dai fari abbaglianti della tecnica moderna … I più reazionari concepiscono, come contraltare, l’anacronistico sogno di bloccare questa vorace "ragnatela mondiale"(6) … “All’improvviso, partono a caso missili nucleari, si collassa la borsa, si staccano le linee telefoniche … Blackout totale e un angelo, da lassù, aiuta a ritrovare il proprio io … anche senza il navigatore satellitare !!!”(7) … Dov’è finita – sentenziano - l‘aura di sacralità della lettera tanto sospirata dai nonni? E l’ansia fremente nell’attesa della risposta che rivelava l’intensità degli amori, delle amicizie, dei legami nascosti in quell’inchiostro? E la fibrillazione all’arrivo, in cui si percepiva il battito del cuore per le manifestazioni del “proprio lui? ...  Al ripescare la vecchia corrispondenza, in effetti, riaffiorano alla mente, con la stessa nitidezza, le connotazioni in apparenza marginali ma fortemente pregnanti registrate da sfumature, anche involontarie, di innegabile seduzione. In quelle pagine sbiadite, tutto parla, il profumo della carta, una "a" un po´ meno rotonda, l’incertezza dei segni grafici … Ogni particolare diviene interpretazione dell’anima, miracolo di idee, forziere di pathos perché ciascun segno, di volta in volta, tradisce struggente languore, ira, incantesimi vissuti con allegria, sofferenza, pena o rivela occhi commossi, innamorati, furiosi, o fa intravedere il solco lasciato da un luccicone caldo che increspa la pagina per la disperazione di un “me ne vado” o dalla tenerezza di un “ti amo” ... Eppure … NO, non è cambiato niente di sostanziale … Quando si ama, non importa la distanza infinita o il mezzo con cui raggiungersi, il sentimento scorre ugualmente tra la sollecitudine di affettuosi sms o tra notifiche mozzafiato inviate con WhatsApp, Messenger; le “diavolerie” condannate aprioristicamente dai più infervorati censori, consentono al destinatore di sconfiggere la “lanterninosofia”(8) di pirandelliana memoria, di creare gruppi, scambiarsi immagini illimitate, appianare gli ostacoli, “di sentirsi parte di un’immensa comunità, di personificarsi, individualizzarsi e farsi individuare”(9), di materializzare, in una significativa climax, i dolcissimi ricordi estivi o le innumerevoli emozioni nascoste nella mente, nel cuore, nell’anima, di rivivere la complicità di una notte stellata, con lo sciabordio delle onde che s’infrangono sugli scogli come delicato sottofondo ... Gli SMS, lingue loquaci dal silenzio assordante  … Quanta gioia nel ricevere la foto di “lui”  seduto su “quel” muretto partecipe della prima stretta di mani, del primo abbraccio, del primo bacio … Quanta struggente nostalgia nell’ascoltarne il respiro con l’audio multimediale … Quanta inquietudine nel “leggerne” le preoccupazioni ritratte dal video ... I fulminei “ping pong”, insomma, brevi solo in apparenza, si caricano spesso di una forte valenza simbolica tanto da specificare un impedimento interiore, scintigrafare una duratura suggestione, sollevare dall’angoscia, dalla rabbia, dalla tristezza, corazzare  contro le frustrazioni e le delusioni, affidare i propri tormenti e le proprie gioie all’amico del cuore, erigere una tenace “social catena”(10) capace di infondere un profondo senso di solidarietà ... Dididìn … dididìn …  dididìn … Buongiorno ... Dididìn … dididìn …  dididìn …Buonanotte … Dididìn … dididìn …  dididìn … TVB … Dididìn … dididìn …  dididìn … E’ nato … Avanti, verso il futuro e oltre! La consapevolezza dell’incidenza delle nuove forme di contatto tra individui di tutte le età ha indotto gli operatori del diritto ad affrontare la difficile problematica del valore probatorio del materiale informatico. Sms, mms, applicazioni di messaggistica WhatsApp, per esempio, costituiscono “documenti telematici con effettivo valore probatorio se non se ne disconosce la provenienza, il contenuto e i riferimenti temporali. Chi ha interesse potrà mostrare il contenuto del messaggio su supporto cartaceo e, se necessario, esibirà al giudice il messaggio originale”(11). Nella disputa lettere-sms, pertanto, nessun vincitore, il canale sarà, di volta in volta, scelto in base alla predisposizione di ciascuno ma, soprattutto, al momento, fortemente condizionato dai ritmi frenetici che, spesso, consentono soltanto veloci notifiche … RITARDO … Si clicca invio e il destinatario ne è subito a conoscenza. Nessun voltafaccia clamoroso, quindi, contro la magica missiva in cui interminabili pensieri danzavano su un foglio bianco, soltanto un arrivederci all’estate prossima, in riva al mare, o alla sera, prima di andare a dormire, quando gli impegni snervanti saranno più magnanimi, con il gusto di scegliere la carta e il colore dell'inchiostro, richiudere la busta con dentro un bel fiore essiccato e sigillarla con le proprie iniziali. Nel petto degli uomini di ogni epoca, infatti, batte lo stesso cuore perché l’umanità non conosce vecchiaia e, anche se molti modelli si vogliono respingere perché superati e altri esaltare perché nuovi, nelle relazioni l’aspetto più rilevante resta la trasmissione dei sentimenti, non importa con quali canali essa si costruirà. Scrivere è arte, dono innato o frutto di legame imperituro, bisogno di intendersi, “è sempre la stessa sinfonia che non nasce dalla legge del DEVI, ma da quella del CHE NE PENSI - CHI SEI - IN COSA CREDI, e soltanto il connubio delle due forze in simbiosi, elettromatica e tradizione, potrà cancellare “la leggenda nera in cui un uomo vive in solitudine”(12). Sempre gradito, dunque, un sms se manifesta, sollecitamente, i propri impulsi interiori con parole che sgorgano dallo spirito e stimolano tutti e cinque i sensi, che sappiano cogliere l’istantaneo  sussurro di un’anima, la musica del cuore, la girandola di pensieri che trova sbocco in virtù della sua profonda intensità”(13)  … Dididìn … dididìn …  dididìn …  “00:01 … Buon cmplnn, piccl e felicitazioni per la cld giornt ke ti asptt.”. Al suo risveglio, la festeggiata sarà invasa dal piacere di essere stata pensata da una persona amica … Dididìn … dididìn …  dididìn …  e il fiume in piena riesce a stringere la mano al momento giusto, cristallizza il timore e sollecita il cortocircuito … Dididìn … dididìn …  dididìn …  e lo specchio permette di raccontare significativi dettagli di vita … Dididìn … dididìn …  dididìn …  e si apre un varco alla speranza di tornare a sorridere ... Dididìn … dididìn …  dididìn … e si riaccende la fiducia ... Dididìn … dididìn …  dididìn … e le aspirazioni si trasformano in realtà  ... Dididìn … dididìn …  dididìn … e l’immediato trait d’union tra emittente-ricevente diventa leva strategica per crescere in armonia, per accarezzare le lucerne che resteranno per sempre accese e uscire della prospettiva soffocante dell’individualismo.

 

      Matilde Perriera

 

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NOTE

1) Generazione sms, www.amando.it

2) Matilde Perriera, La Solitudine del Mondo Giovanile, Psicolab, 03/11/2010

3) Generazione sms, Ibidem

4) Fritz de Quervain, (Sion, 4 maggio 1868 – 24 gennaio 1940); Sindrome di De Quervain, infiammazione cronica dei tendini del polso o della guaina che circonda i muscoli estensore breve e abduttore lungo del pollice; tali patologie ostacolano il movimento del pollice o del polso.

5) Ira E. Hyman, Occhio alla ‘cecità’… da distrazione, Applied Cognitive Psychology, 2010

6) l World Wide Web, abbreviato Web o web, ragnatela mondiale, sigla www

7) Matilde Perriera, Infiniti Pensieri e Fulminei Proiettili, Psicolab, 30/3/2011

8) Luigi Pirandello, Il Fu Mattia Pascal, cap. XIII, 1904

9) Teresa Sampugnaro, Comunicare un’emozione. Organizzazione: Immagine, Promozione, Vendita, Psicolab, 17/11/2010

10) Giacomo Leopardi, La ginestra o il fiore del deserto, 1836

11) Consulenza legale online. Informazioni, pareri e notizie sul mondo delle leggi - Il valore probatorio degli SMS - Il valore probatorio degli SMS, www.legale.guidaconsumatore.com

12) Paul Eluard, Non verremo alla mèta ad uno ad uno,  1916

13) Matilde Perriera, Infiniti Pensieri e Fulminei Proiettili, Psicolab, 30/3/2011


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