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Riflessioni sul Senso della Vita

Riflessioni sul Senso della Vita

di Ivo Nardi

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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Bizhan Bassiri

Aprile 2013

 

Di origini persiane, Bizhan Bassiri giunge a Roma nel ’75 dove si forma all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja. Comincia a esporre nel 1981, partecipando a mostre personali e collettive. Dal 1995 realizza interventi permanenti.
La ricerca artistica di Bizhan Bassiri inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di cartapesta e di acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. E’ interessato al fluire magmatico della materia, sempre in relazione con lo spazio architettonico. Il suo intento è quello di coniugare il linguaggio artistico con quello poetico, letterario, teatrale e musicale, attraverso una ricerca che trova fondamento nel suo Manifesto del Pensiero Magmatico.

 

1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?

La felicità è la convergenza delle particelle del sentire che danno vita all’elevazione liberandosi dalla forza gravitazionale.

 

2) Cos’è per lei l’amore?

Amore è il fulmine che colpisce la fronte e anticipa la ragione. Tutto quello che ne consegue è solo una questione di fortuna.

 

3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?

La sofferenza ha la forma della sofferenza. E’ la nostra sensibilità, forza, intelligenza, cultura che variano il suo grado di penetrazione nel nostro sentire.

 

4) Cos’è per lei la morte?

La campana a morto è il suono che più rappresenta la morte. Il suono abbandona il corpo con una particolare frequenza e scivola via tra gli alberi, monti, l’alba e i mari, forse non si disperde ma quello dipende dal corpo che ha vissuto quel suono e la sua densità finché era in vita.

 

5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?

La mia missione nella vita è quella di dare corpo ai miei sogni ricevuti a occhi aperti.

 

6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?

No, non tutti, la maggior parte della gente vive e basta.

 

7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?

No, non mi sembra così lineare il processo, viviamo un’epoca con delle sue caratteristiche e la cosa mi sembra più che normale, invece l’involuzione culturale trova le sue origini nel deperimento del linguaggio, nulla giustifica la volgarità, arroganza e urlare continuo, come quello che succede con questo signore Grillo, un po’ predicatore, un po’ guru e tanto compiaciuto. Allora penso che non bisogna allontanarsi dalla complessità delle cose e non aggregarsi per paura di rimanere soli. Un errato approccio porterebbe la società a assomigliare sempre di più ad una comunità di tossico dipendenti, che non può fare a meno di un individuo supremo che gli indichi la strada. Nel pollaio indicato si avrà paura di sedimentazione e il valore si polverizza e non resta che la respirazione bocca a bocca o meglio la fine della civiltà per via di una mal interpretazione della democrazia.

 

8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?

Se fossi spettatore della vita ci sarebbe modo di riconoscere il male e il bene ma visto che la vita la viviamo, solo per intuito si possono avvertire delle avvisaglie che cambiano aspetto fenomenologicamente e si mutano di continuo, un divenire costante e ci tocca guardare bene e non irrigidirsi.

 

9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?

In fede giuro di non avere mai avuto paura dell’ignoto, ignoto è la madre che nutre la religione, la filosofia e la ragione ma soprattutto l’arte.

 

10) Qual è per lei il senso della vita?

La vita di per sé non ha senso, solo gli uomini sensati danno senso alla vita e gli altri vagano.


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