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Riflessioni sul Senso della Vita

Riflessioni sul Senso della Vita

di Ivo Nardi

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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Giovanni Domma

Novembre 2009

 

Giovanni Domma è nato a Cosenza nel 1941 e vive a Milano.

Maestro Massone, esoterista, erborista, appassionato di informatica, la sua poliedrica personalità richiama alla memoria gli Umanisti del Rinascimento.

Funzionario dello Stato in pensione, è stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana nel 1982.

Dal 2005 è delegato per la regione Lombardia del GITE, l’organizzazione internazionale che fornisce servizi ai Massoni in viaggio.

1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?

Dare una risposta univoca non è semplice. Ognuno di noi ha un proprio modo di valutare la felicità. E’ uno stato di serenità interiore che è temporale, è caratteriale, è irrazionale… è libertà.

 

2) Cos’è per lei l’amore?

L'amore va classificato in vari generi: amore verso se stesso, verso il prossimo, amore spirituale, sentimentale e materiale. Per me, comunque, l'amore è qualche cosa di vivo che dà senso alla vita, è il fuoco di uno stato di passionalità desta che va alimentato continuamente.

 

3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?

Per me la sofferenza, il dolore, la miseria, la povertà sono maestri, il cui scopo è di destare in noi una reazione che trasforma il negativo in positivo, ci fa migliorare e ci rende liberi.

 

4) Cos’è per lei la morte?

La morte è la distruzione della materia, ma non dello spirito. E’ la fine delle sofferenze, del dolore, della felicità, dell'amore sensoriale ma non del nostro vero essere.

 

5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?

Sembrerà strano, ma per me l’obbiettivo è sognare. Sognare significa orientarsi verso ciò che realmente vorremmo dalla nostra vita, liberarci dall’ansia e dalla negatività, superare qualsiasi ostacolo iniziando a fidarci di noi stessi e delle nostre possibilità, usare tutta l'energia positiva e andare avanti sulla nostra strada. Se dovessimo trovare degli ostacoli, dobbiamo fermarci un po’ e rilassarci con qualcosa che ci piace; poi, quando avremo la mente libera, ricominceremo a sognare, dando energia al cervello e riaprendo il cassetto della creatività.

 

6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?

Per me è crearsi una famiglia e fare tutto il possibile per renderla felice e poterne essere orgoglioso.

 

7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?

L'individualismo è un male molto antico che da molto tempo si è introdotto nel tessuto sociale come un fantasma, imponendo la regola del più forte a discapito del più debole ed esaltando un falso dio, il nostro io. Si dovrebbe dare più potere alla realizzazione della pluralità sociale e alla iniziativa di gruppo, favorendo la solidarietà.

 

8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?

Il Bene e il Male sono due aspetti complementari della vita, simbolicamente raffigurati mediante due colori: il Bianco e il Nero.
Il Male è tutto ciò che genera odio, dolore e negatività. Esiste in ognuno di noi, e va considerato come una parte inevitabile dell’esperienza di vita, che ci aiuta a crescere.
Il Male si infiltra nei nostri comportamenti abituali. Non è altro che una parte di noi ancora immatura: dovremmo fare un lavoro su noi stessi per dominarlo, per trasformare l’incoscienza in coscienza, il buio in luce. Questo è il vero lavoro alchemico.

 

9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?

Senza diffondersi in dettagli: mi ha aiutato e mi aiuta ancora… tutto quanto fa parte della nostra esperienza quotidiana. L’io dell’uomo è molto fragile e debole, in quanto creato dai concetti e dalle immagini interiori di se stesso; questa fragilità deve essere rafforzata in qualche modo liberandosi dall'ansia e dai dubbi, aggrappandosi a tutto ciò che ci rende liberi e ci fa sentire sereni e felici.
In poche parole: lasciare le cose così come sono e vivere la vita giorno per giorno. Solo così si scopre la vera natura delle cose e della vita.

 

10) Qual è per lei il senso della vita?

L'insieme delle precedenti risposte.


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