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Riflessioni sul Senso della Vita

Riflessioni sul Senso della Vita

di Ivo Nardi

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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Pierre Dalla Vigna

Agosto 2012

 

Pierre Dalla Vigna, dottore di ricerca in filosofia, vive e lavora a Milano. Ha al suo attivo saggi di carattere storico, filosofico ed estetico pubblicati su varie riviste, tra cui «Millepiani». Attualmente è direttore della Mimesis Edizioni.

 

1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?

Evitare di inciampare in domande escatologiche come queste. Scherzi a parte, mi sembra che la definizione buddhista di “assenza di dolore” sia appropriata.

 

2) Dottore Dalla Vigna cos’è per lei l’amore?

Un doloroso diversivo rispetto al lavoro.

 

3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?

Fa parte del gioco, che non è stato inventato per noi. Prendere o lasciare.

 

4) Cos’è per lei la morte?

La liberazione da un incubo.

 

5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?

Ho fatto quel che dovevo, ho fatto quel che potevo. I talenti della famosa parabola evangelica li ho utilizzati più o meno tutti. Non mi aspetto grandi ricompense, va come va...

 

6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?

Come faccio a saperlo? Posso eventualmente parlare per me, non certo per il mio prossimo.

 

7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?

È una domanda che contiene già una risposta predefinita. La liberazione dai vincoli familiari, sociali, culturali tradizionali è comunque un fattore positivo, anche a rischio di dissoluzione.

 

8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?

Sì, il difficile è descriverli e universalizzarli.

 

9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?

Intorno agli 8/10 anni la lettura regolare del Corriere dei piccoli. Successivamente Marx, Nietzsche, Freud ecc. Ultimamente Cioran.

 

10) Qual è per lei il senso della vita?

Lavorare, consumare, riprodursi e morire.


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