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Riflessioni sulla Tecnosophia di Walter J. Mendizza

Riflessioni sulla Tecnosophia

di Walter J. Mendizza - indice articoli

 

Tecnosofia e scuola

- Seconda parte

Novembre 2016

 

L’articolo del mese scorso prendeva atto del fallimento della scuola. I bambini a 5 anni entrano amando i libri ed escono, sia nella materna e ancor più nelle medie, con un disinteresse assoluto verso il libro, nemico da rifuggire. Abbiamo accennato all’appiattimento educativo e alla conseguente difesa dei ragazzi attraverso l’intruppamento e la ragnatela di ignavia qualunquista. Che fare dunque?
Su Youtube mi sono imbattuto in questo clip: I JUST SUED THE SCHOOL SYSTEM !!! dove il rapper americano Prince Ea fa da avvocato difensore degli studenti di fronte a un presunto tribunale e spiega il perché del disastro scolastico parlando a ritmo di rap. A questo link c’è la versione tradotta in italiano: Ema Pesciolinorosso. Ritengo opportuno riportare in questa rubrica, la “difesa” dell’avvocato, in quanto assai pertinente all’indirizzo della tecnosofia. Il nostro avvocato si presenta alla corte con un pesce rosso nella sua boccia e inizia il suo discorso:


Albert Einstein disse un giorno: tutti siamo dei geni, tuttavia se giudicassimo un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi su un albero, vivrà tutta la vita pensando di essere stupido. Signore e signori della giuria, oggi sotto processo abbiamo l’istruzione scolastica moderna. Mi fa piacere che possiate assistere, perché tale educazione non solo pretende di far salire i pesci sugli alberi, ma li fa anche scendere e li fa correre per 10 km! Dimmi scuola: sei orgogliosa di ciò che hai fatto? Ti sembra divertente trasformare milioni di persone in robot? Lo trovi divertente? Ti rendi conto di quanti ragazzi si identificano in questo pesce? Nuotando sempre controcorrente in classe, mai scoprendo le proprie capacità… pensando di essere stupidi, credendo di essere inutili?

 

Ora è arrivato il tempo, non ci sono più scuse… Chiamo la scuola al banco degli imputati, con l’accusa di uccidere la creatività, l’individualità e di abusare dell’intelligenza. Essa è una istituzione antica, sorpassata, sopravvissuta troppo a lungo. Quindi, vostro onore, con questo concludo la mia arringa iniziale e, se mi date la possibilità di dimostrare la mia tesi, io ve ne darò le prove. … (il giudice dice di procedere).

 

Prova A: qui avete un telefono attuale, lo riconoscete? (e mostra la foto di uno smartphone) e qui avete un telefono di 150 anni fa (mostrando un antico modello a muro); grossa differenza, giusto? Seguitemi. Qui avete un’automobile attuale (mostrando una Lamborghini) e qui invece, una macchina di 150 anni fa (mostrando addirittura un carro trainato da un cavallo). Grande differenza, no? Ebbene, adesso guardate attentamente: questa è una classe come attualmente la conosciamo (foto di un’aula di scuola) e questa era la classe di 150 anni fa (praticamente una foto identica ma in bianco e nero). Non è una vergogna? Praticamente in più di un secolo non è cambiato nulla! Tuttavia voi pretendete di preparare gli studenti al futuro? Ma con queste prove io devo chiedere: state preparando gli studenti al futuro o al passato? Ho fatto un controllo sulla vostra storia professionale e i risultati evidenziano che voi siete stati preparati per insegnare alle persone a lavorare nelle fabbriche, e questo spiega perché mettete gli studenti tutti in fila, educati e ordinati, dicendo loro di stare seduti e di alzare la mano se vogliono parlare. Concedete loro una piccola pausa per mangiare, e poi li mettete in concorrenza per ottenere il massimo dei voti. Un voto che determina la qualità del prodotto, come se fossimo bistecche al supermercato. Ho capito che i tempi passati erano diversi. Tutti abbiamo un passato, ma io non sono Gandhi. Oggigiorno non abbiamo bisogno di creare robot, zombie. Il mondo è progredito, adesso abbiamo bisogno di persone che pensino in modo creativo, innovativo, critico e autonomo. Con la capacità di connettersi.

 

Ogni scienziato vi dirà che non ci sono due cervelli uguali, e ogni genitore con più due o più figli vi potrà confermare questa affermazione. Quindi vi prego di dirmi perché trattate gli studenti come fossero degli stampini? O come quei berretti piatti che vengono fatti con una taglia unica uguale per tutti: una m***da! (Qui il giudice interrompe sollecitando l’avvocato di stare attento al linguaggio, e questo si scusa). Scusate vostro onore, ma se un medico prescrivesse esattamente la stessa identica medicina a tutti i pazienti il risultato sarebbe tragico. Molte persone sarebbero ancora malate. Ciononostante, quando si tratta della scuola, è questo ciò che accade esattamente! Insegnate in modo sbagliato. Questa è negligenza educazionale: quando un insegnante si trova di fronte a 20 studenti, ognuno di loro con diverse forze, diversi bisogni, diverse capacità, diversi sogni, e tu stai insegnando la stessa cosa nello stesso modo? È terribile!

 

Signore e signori, la difesa non dovrebbe essere dichiarata innocente. Questo deve essere ritenuto uno dei peggiori crimini mai commessi. A meno che non ci dite il modo in cui trattate i vostri impiegati. (Qui l’avvocato della difesa interrompe dicendo “Obiezione!”, ma il giudice la rigetta dicendo che vuole ascoltare). È una vergogna, voglio dire, gli insegnanti hanno il lavoro più importante al mondo e ciononostante sono sottopagati. Non c’è da stupirsi che molti studenti diano il minimo. In tutta onestà, gli insegnanti dovrebbero guadagnare tanto quanto i medici, perché un medico può operare al cuore e salvare la vita di un ragazzo, ma un grande insegnante può raggiungere il cuore di quel ragazzo, e consentirgli di vivere in modo autentico. Vedete, gli insegnanti sono eroi che spesso vengono accusati, ma loro non sono il problema. Lavorano in un sistema senza molte opzioni, un sistema dove non ci sono scelte e diritti. I curricula sono fatti da politici che non hanno mai insegnato nella loro vita. Sono solo ossessionati da test standardizzati. Pensano che il successo sia determinato da risposte seriali… questa è una pazzia. Di fatto questi test sono troppo primitivi per essere utilizzati e dovrebbero essere abbandonati. Ma queste non sono mie parole, sono quelle di Frederick J. Kelly, l’inventore di questi test standardizzati, che disse: “questi test sono troppo primitivi per essere utilizzati, e dovrebbero essere abbandonati”.

 

Signore e signori della giuria, se continuassimo su questa strada i risultati saranno letali. Non ho molta fiducia nella scuola, ma ho fiducia nelle persone. Se riusciamo a personalizzare la sanità, le automobili, le pagine di Facebook, allora il nostro dovere è fare lo stesso con l’istruzione, per aggiornarla, per cambiarla. Lasciamo perdere il c.d. “impegno scolastico” che non serve a nulla, a meno che non lavoriamo per tirar fuori l’impegno da ogni studente. Questo dovrebbe essere il nostro obiettivo, non più obiettivi standardizzati, ma dovremmo raggiungere il centro di ogni cuore in ogni classe. Certo, la matematica è importante, ma non più di materie come arte o danza. Diamo a ogni talento le stesse opportunità. So che sembra solo un sogno, ma alcuni paesi come la Finlandia stanno ottenendo risultati impressionanti, le lezioni sono più brevi e gli insegnanti hanno stipendi dignitosi, i compiti a casa non esistono e si dà importanza alle collaborazioni, anziché alle competizioni. E qua arriva la parte migliore: il loro sistema educativo ha risultati migliori rispetto a quello di ogni altro paese al mondo. Anche altri paesi come il Singapore stanno riuscendo a migliorare il loro sistema di istruzione rapidamente: scuole come la Montessori, programmi come quelli dell’Accademia Khan, dove non ci sono soluzioni uniche. Dobbiamo muoverci: perché mentre gli studenti rappresentano il 20% della nostra popolazione, essi sono il 100% del nostro futuro. Quindi prendiamoci cura dei loro sogni e vedrete che risultati otterremo. Questo è il mondo in cui credo, un mondo dove i pesci non sono più costretti ad arrampicarsi sugli alberi.
Non ho altro da aggiungere.

 

   Walter J. Mendizza

 

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