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Testi per riflettere

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La mente allo specchio

Antologia del buddhismo Ch'an

A cura di Leonardo Vittorio Arena - Mondadori

 

Trattato della perfetta comprensione (Yuan-ming lun)


Nota introduttiva:

Non si sa con esattezza chi sia l'autore del Yuan-ming lun. Per tradizione l'opera viene attribuita ad Ashvaghosha, autore della Buddhacarita, una biografia del Buddha.
In realtà il trattato dovrebbe essere stato ricavato dalle lezioni di Shen-hsiu (606-706), patriarca fondatore della scuola del nord, o da quelle d'un altro importante maestro della medesima.

 

 

Immagine e realtà

Domanda: "Le montagne, i fiumi e la grande terra sono privi di passioni, mentre l'uomo ne ha. Come si può asserire che i mondi privi di passioni siano prodotti dalla mente?
Benché lo si possa credere, in realtà è difficile condividere una tale convinzione".


Risposta: "Te lo spiegherò con una storia. Due persone, marito e moglie, ignoranti e sciocche, si controllano a vicenda, e mentre fanno il vino si ubriacano. Si chiedono se il vino sia già fermentato, il marito va a guardare nella giara. Il vino è chiaro e limpido, e costui vede la propria immagine riflessa nel liquido; infuriandosi, comincia a picchiare la moglie.
La donna chiede una spiegazione: "Cosa ho fatto?".
Il marito le risponde: "Perché hai preso un altro uomo e lo hai nascosto nella giara?". La moglie non crede alle parole del marito, e va a guardare nella giara. Quando vede la propria immagine riflessa nel vino, infuriandosi a sua volta, e ancora più del marito, gli dice: "Perché hai preso un'altra donna e l'hai nascosta nella giara, senza farmi sapere nulla?". Così marito e moglie si picchiano a vicenda, poiché nessuno dei due riconosce la propria immagine riflessa nel vino. Si picchiano a vicenda, ciascuno nell'intento di uccidere l'altro. I vicini accorrono per prestare soccorso, e chiedono il motivo della colluttazione. Ciascuno dei due litiganti fornisce la sua spiegazione dell'accaduto, in base al proprio punto di vista, prima esposto. Il paciere spiega alla coppia come stanno le cose, ma i due non gli credono. Così, egli esorta marito e moglie a guardare le immagini riflesse nella giara. Essi vi vedono le immagini di tre persone, ma continuano a non credere alla spiegazione del paciere.
"Se queste sono le nostre immagini, dovrebbero trovarsi tutte al di fuori della giara, in quanto noi ne siamo al di fuori: perché si trovano al suo interno?".
Il paciere disse: "Se queste non sono le vostre immagini, allora voi due e io siamo tutti dentro la giara". Rivolgendosi alla donna, il paciere aggiunse: "Tu vedi chiaramente tre immagini riflesse nella giara, sai che questa è quella di tuo marito".
A queste parole, la donna s'infuria ancora di più, e dice: "C'è un uomo che gli sta portando una donna!". Così i due continuano a picchiarsi a vicenda, senza interruzione.
In ultima analisi, non hanno mai creduto che le figure nella giara fossero le loro immagini riflesse". Gli uomini comuni sono così. Non capiscono che le montagne, i fiumi, il sole e la luna, le stelle e i corpi celesti, sono manifestazioni dell'attività della mente naturale; sono tutte immagini della mente naturale. Perché gli uomini comuni non le definiscono prodotti mentali, e non credono assolutamente che esse siano tali?
Perché essi si trovano in una situazione analoga a quella delle due persone, marito e moglie, che disputavano in merito all'affinità reciproca delle rispettive immagini, e non credevano assolutamente che si trattasse semplicemente di queste, cioè delle loro immagini.
In origine i dharma non esistono. L'unico motivo per cui gli uomini comuni vedono le montagne, i fiumi e la grande terra è che essi non hanno esaurito le loro false concezioni. Se avessero esaurito le loro false concezioni, in ultima analisi, non vedrebbero più nulla. Poiché non esiste più alcuna occasione a ostacolare i Buddha e i bodhisattva - unicamente in quanto questi individui hanno esaurito le loro false concezioni -, costoro non vedono più le montagne, i fiumi e la grande terra. Dopo aver attinto questa chiara consapevolezza, si capirà che tutti i dharma sono semplicemente manifestazioni dell'attività della mente.

Brano inviato da Alfio

 

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