Inizialmente sembrava uno slogan elettorale di significato più che altro economico. Indice di una politica americana volta a restituire agli USA l'egemonia economica mondiale. Ma dopo i missili in Siria, dopo la MOAB in Afghanistan, dopo le provocazioni a Russia NCorea e in qualche modo anche alla Cina, questo "America first" potrebbe suonare più sinistro, quasi un sogno (incubo) di hitleriana memoria.
Desidero ardentemente di essere smentito, di alzarmi di soprassalto nella notte e accorgermi che era solo un brutto sogno, che il mondo non è in mano a dei bambini che giocano con le bombe.
In effetti, l'"America first" di TRUMP, comincia a ricordare un tantino l'"Anthem" tedesco: "Deutschland über alles!"; nonchè un manifesto ritorno a quello che, un tempo, si chiamava "la politica delle cannoniere".
Ma il guaio è che TRUMP è solo un epifenomeno locale (per quanto pericoloso), del più generale del fenomeno dei risorgenti esasperati nazionalismi ed imperialismi; Putin, Sadat e Kim Jong-un, secondo me, non sono meno pericolosi di lui (se non di più)...per non parlare dell'ISIS e compagnia bella. :-\
Forse la Cina è la potenza che, attualmente, ha più a cuore la stabilità mondiale...forse... perchè ha dei crediti da riscuotere! ;)
E, con le prossime elezioni, c'è il rischio che vadano al potere anche altre forze ultranazionalistiche.
Oggi, tali forze, si chiamano ingannevolmente "sovraniste", perchè, appunto, in prima battuta mirano soltanto a "rinchiudersi economicamente" e "migrazionisticamente" in sè stesse, senza alcuna velleità militare; ma, come la storia ci insegna, le autarchie, le barriere doganali, le svalutazioni monetarie competitive, prima o poi, allentando i vincoli solidaristici internazionali...conducono inevitabilente alla guerra.
Il che diviene tanto più probabile, visto che il mondo dell'EST, sta ESPLODENDO!
I fantasmi del passato, a volte, ritornano. :'(
https://www.youtube.com/watch?v=I98KeKV_F9g
Mi dispiace, ma, secondo me, il tuo non è affatto un brutto sogno, da cui sia tanto facile destarsi! :(
Citazione di: Eutidemo il 14 Aprile 2017, 07:47:56 AMMa il guaio è che TRUMP è solo un epifenomeno locale (per quanto pericoloso), del più generale del fenomeno dei risorgenti esasperati nazionalismi ed imperialismi; Putin, Sadat e Kim Jong-un, secondo me, non sono meno pericolosi di lui (se non di più)...per non parlare dell'ISIS e compagnia bella.
A parte il fatto che hai scritto Sadat mentre forse volevi dire Assad, pensare che i tre personaggi nominati (e anche l'ISIS) siano più pericolosi di una nazione nata con la vocazione imperiale, con l'intenzione di sottomettere il mondo intero al proprio "way of life" (tutta la sua storia, dagli albori, ne è la la più chiara conferma), con centinaia di basi militari sparse in tutto il globo, con l'esercito più potente e tecnologicamente avanzato del mondo, che ha un arsenale atomico che conta 10.000 testate nucleari e che fra l'altro rimane l'unico che ha utilizzato la bomba atomica su civili inermi, che ha usato più volte le armi chimiche che ora pare aborrire (dal Vietnam a Falluja), che ha creato ad arte una serie di "casus belli" per poter intervenire nei conflitti in corso, che ha presentato al mondo prove false per poter giustificare l'invasione dell'Iraq che ha completamente distrutto un paese già in ginocchio mentre è sempre pronta a denunciare gli "altri" per crimini contro l'umanità, che da 16 anni occupa l'Afghanistan senza ottenere nulla che non sia un continuo massacro (vedi la "mother of all bombs" lanciata ieri) e si potrebbe continuare per ore mi pare un giudizio un tantino azzardato; ma solo un tantino eh...
Mentre invece parlare del "commander in chief" di questa nazione come un "epifenomeno locale" si può chiaramente e senza ombra di smentita considerare una clamorosa gaffe.
Citazione di: cvc il 13 Aprile 2017, 20:56:39 PM
Inizialmente sembrava uno slogan elettorale di significato più che altro economico. Indice di una politica americana volta a restituire agli USA l'egemonia economica mondiale. Ma dopo i missili in Siria, dopo la MOAB in Afghanistan, dopo le provocazioni a Russia NCorea e in qualche modo anche alla Cina, questo "America first" potrebbe suonare più sinistro, quasi un sogno (incubo) di hitleriana memoria.
Desidero ardentemente di essere smentito, di alzarmi di soprassalto nella notte e accorgermi che era solo un brutto sogno, che il mondo non è in mano a dei bambini che giocano con le bombe.
Bisogna fare un passo indietro per capire l'errore di analisi politica.
Gli Usa sanno che nella bilancia mondiale il loro apice di potenza lo hanno già toccato. ora devono saper gestire la curva discendente.
Il secondo aspetto è la globalizzazione.
Il cretinismo politico, perchè di questo si tratta, sponsorizzò la globalizzazione come portatrice di ricchezze e sviluppo a livello mondiale, come dire "saremo tutti più ricchi, più civili, più buoni........."
Chi conosce la storia, sa che i barbari di oggi saranno i padroni di domani, perchè tutte le civiltà conoscono una crescita e infine una decadenza e consegnano il testimone della potenza ad altre aree , popoli.
Oggi cogliamo i frutti di quel cretinismo politico che sponsorizzò la globalizzazione e l'allargamento in Europa a venti e più Stati.
E mi spiace dirlo ,ma sono state le "sinistre" politiche, i cosiddetti progressisti a condurci a questo punto.
I Trump sono figli di cecità politiche e strategiche dei democratici.
La storia ci dice che nazismo e fascismo, nascono in reazione a strategie politiche sbagliate delle sinistre storiche, perchè da quel sociale vengono il nazismo e fascismo, amplificate dalle crisi economiche (allora fu la mitica crisi del "Venti" in USA) e dal dopoguerra della Prima Guerra Mondiale.
Le cosiddette sinistre storiche non hanno più alcuna idea di come progettare una governabilità di in sistema globale(ma nemmeno quello nazionale...) e hanno fallito la sponsorizzazione ai poter forti capitalistici, pensando che li avrebbero foraggiati con dispense e denaro
La frammentazione della ex URSS, la globalizzazione, ha portato a costruire fabbriche in Paesi privi di cooscenze tecnologiche: hanno imparato. Per farla breve, il barbaro impara conoscenze dal più civile e tecnologico, prima copiando e poi creandosi una propria autonomia. Se aumenta la ricchezza, la prima cosa che fa e lo fecero già le "trigri asiatiche" (questa Corea.....) prima del "dragone" cinese è aumentare la potenza militare , comprando valigette al plutoni arricchito, comprando ex generali, comprando scienziati.
A questo è servita la ricchezza distribuita globale.Ma non è un'invenzione della storia recente, da sempre .
E' impensabile oggi ritenere possible che una o due Stati possano governare il mondo, perchè la tecnologia di base dell'atomo è talmente conosciuta che il livello di rischio sale automaticamente. Prima solo URSS e USA possedevano la tecnologia atomica, oggi praticamente chiunque è in grado di costruirsela.
Questo imporrebbe una regia globale e che coinvolga tutti. Se qualcuno riterrà di essere il più potente di altri, deve stare attento che quelli immediatamente potenti non si coalizzino fra loro proteggendosi a vicenda.
Oggi cogliamo i frutti di scellerate incapacità di visioni del mondo dal crollo del muro di Berlino.
O se vogliamo essere estremamente realisti: non poteva che finire così............
Citazione di: donquixote il 14 Aprile 2017, 08:48:56 AM
Citazione di: Eutidemo il 14 Aprile 2017, 07:47:56 AMMa il guaio è che TRUMP è solo un epifenomeno locale (per quanto pericoloso), del più generale del fenomeno dei risorgenti esasperati nazionalismi ed imperialismi; Putin, Sadat e Kim Jong-un, secondo me, non sono meno pericolosi di lui (se non di più)...per non parlare dell'ISIS e compagnia bella.
A parte il fatto che hai scritto Sadat mentre forse volevi dire Assad, pensare che i tre personaggi nominati (e anche l'ISIS) siano più pericolosi di una nazione nata con la vocazione imperiale, con l'intenzione di sottomettere il mondo intero al proprio "way of life" (tutta la sua storia, dagli albori, ne è la la più chiara conferma), con centinaia di basi militari sparse in tutto il globo, con l'esercito più potente e tecnologicamente avanzato del mondo, che ha un arsenale atomico che conta 10.000 testate nucleari e che fra l'altro rimane l'unico che ha utilizzato la bomba atomica su civili inermi, che ha usato più volte le armi chimiche che ora pare aborrire (dal Vietnam a Falluja), che ha creato ad arte una serie di "casus belli" per poter intervenire nei conflitti in corso, che ha presentato al mondo prove false per poter giustificare l'invasione dell'Iraq che ha completamente distrutto un paese già in ginocchio mentre è sempre pronta a denunciare gli "altri" per crimini contro l'umanità, che da 16 anni occupa l'Afghanistan senza ottenere nulla che non sia un continuo massacro (vedi la "mother of all bombs" lanciata ieri) e si potrebbe continuare per ore mi pare un giudizio un tantino azzardato; ma solo un tantino eh...
Mentre invece parlare del "commander in chief" di questa nazione come un "epifenomeno locale" si può chiaramente e senza ombra di smentita considerare una clamorosa gaffe.
CitazioneConcordo -purtroppo- al 100% ! ! !
Faccio anche notare che l' uso reiterato della bomba atomica (oltre agli altri suoi innumerevoli crimini contro l' umanità) da parte dell' unica potenza criminalissima che l' abbia mai fatto avvenne maramaldescamente contro un nemico già sconfitto allo scopo di intimidire sulla pelle della popolazione giapponese quello che era ancora un alleato in una grandissima guerra nella quale aveva dato un contributo elevatissimo di sangue e di eroismo per la vittoria.
E noto inoltre che se la relativamente povera Corea settentrionale (che non ha mai aggredito nessuno) non ha ancora fatto la fine dei ben più ricchi Iraq e Libia e la "quasi-fine" della Siria é solo perché ha impiegato con molta prudenza e oculatezza la sua relativamente scarsa ricchezza cercando di dotarsi di armi in grado (si spera vivamente!) di dissuadere gli USA dal distruggerla.
Ma i giornalisti irresponsabili leccaculi e complici dei nemici dell' umanità presente e futura e probabili umanicidi sono scandalizzatissimi che
LA RDP DI COREA "MINACCIA" (!) DI DIFENDERSI ! ! !
(con armi il più possibile adeguate al nemico che ha di fronte)
MA COME SI PERMETTE ! ! !
S I C ! ! !
Caro Donquixote (e Sgiombo),
volevo scrivere ASSAD, ovviamente.
E comunque sono perfettamente d'accordo con te circa quello che scrivi sugli USA, soprattutto con riguardo al genocidio di HIROSHIMA; sebbene non dobbiamo dimenticare nè quello di DRESDA, nè quello di TOKIO, che subirono -poco prima- lo stesso numero di vittime in una stessa notte (anche se con bombe convenzionali).
Secondo me furono veri e propri "crimini di guerra"; sebbene ne avessero a loro volta commessi sia i Giapponesi che i Tedeschi...ma questo di certo non li giustifica!
Concordo, al riguardo, con quanto scrive Sgiombo, e, cioè, che la bomba atomica fu maramaldescamente usata contro un nemico già sconfitto allo scopo di intimidire la popolazione giapponese; ma, a mio avviso, aggiungerei che la bomba fu usata SOPRATTUTTO "a futura memoria", per intimidire le popolazioni gialle in generale...e far loro capire il futuro ruolo egemone degli USA in oriente.
Però, tanto per la precisione storica, non è vero che la Corea settentrionale "non ha mai aggredito nessuno", perchè, nel 1950, fu lei ad invadere (non provocata) la Corea meridionale.
Nè mai nessuno si è sognato di voler invadere la Corea settentrionale (nè USA, nè URSS, nè CINA).
Peraltro, la politica USA non è sempre stata del tutto stabile ed uniforme (a seconda delle diverse amministrazioni); sebbene sempre tendenzialmente abbastanza aggressiva...per usare un blando eufemismo.
Nè tale aggressività, secondo me, è giustificata dal fatto che i loro avversarsi (in genere), siano stati i peggiori bastardi che la storia ricordi; per cui non piango una lacrima sulla loro meritatissima fine.
Piango, invece, per le vittime innocenti di tutte le guerre!
Quanto a Trump, sicuramente ribadisco che è un "epifenomeno locale" del globale "fenomeno-ipernazionalista" (o "sovranista"/"populista" che dir si voglia) che sta dilagando ovunque; e cioè, una manifestazione d'oltreoceno di esso, per capirci meglio...tanto è vero che la sua elezione risultò graditissima anche ai "sovranisti" di casa nostra.
Avevo anche detto che è difficile dire chi sia peggio tra lui e gli altri...ed infatti anche quelli non scherzano mica: si tratta di "dittatori sanguinari" come Assad e Kim Jong-un (che è pure mezzo pazzo, perchè solo un deficiente penserbbe mai di invadere la Corea del Nord), o "semidittatori criminali" espansionisti, come Putin.
Sarebbe sciocco chiudere gli occhi sulla realtà, e dire che i soli "cattivi" sono gli USA!
Non è così!
Forse sarebbe più esatto, dire, come diceva Biante: "οἱ πλειστoι κακoί" ("I più sono cattivi.")
Stiamo messi davvero bene!!! :(
Citazione di: Eutidemo il 14 Aprile 2017, 14:57:02 PMAvevo anche detto che è difficile dire chi sia peggio tra lui e gli altri...ed infatti anche quelli non scherzano mica: si tratta di "dittatori sanguinari" come Assad e Kim Jong-un (che è pure mezzo pazzo, perchè solo un deficiente penserbbe mai di invadere la Corea del Nord), o "semidittatori criminali" espansionisti, come Putin. Sarebbe sciocco chiudere gli occhi sulla realtà, e dire che i soli "cattivi" sono gli USA! Non è così! Forse sarebbe più esatto, dire, come diceva Biante: "οἱ πλειστoι κακoί" ("I più sono cattivi.") Stiamo messi davvero bene!!! :(
Io non esprimo alcun giudizio sulla maggiore o minore "cattivera" di uno rispetto agli altri, prima di tutto perchè so per esperienza che le informazioni che ci vengono propinate nei confronti di capi di stato o di governo di paesi che dal nostro punto di vista vengono definiti "canaglia" vengono artatamente manipolate e/o enfatizzate (quando non addirittura falsificate) in funzione dell'acquisizione del consenso dei paesi cosiddetti "democratici" in vista di eventuali "azioni" contro i medesimi (mentre sappiamo bene che in altri casi molto simili le informazioni sono assenti o molto edulcorate, vedi Arabia Saudita e relativa guerra in Yemen, paese peraltro splendido con gente affabilissima), e poi perchè rimango convinto che ogni stato dovrebbe potersi organizzare la propria vita interna senza alcuna ingerenza dall'esterno (se un popolo non è contento del suo governo lo fa cadere, com'è successo in innumerevoli occasioni in tutto il mondo). Diversa è invece la valutazione sulla pericolosità di uno rispetto ad un altro: questa dipende perlopiù dalla concreta possibilità di manifestare tale pericolosità, e la potenza bellica a disposizione di Trump, sparsa in ogni angolo del globo, lo rende oggettivamente il più pericoloso senza alcuna possibilità di confronto con gli altri. D'altronde io posso essere l'uomo più "cattivo" che sia mai apparso sulla terra, ma se ho a disposizione solo un temperino la mia pericolosità sarà alquanto limitata, mentre viceversa se anche fossi l'uomo più tranquillo della terra il fatto di avere a disposizione un arsenale che mi permette di distruggere il mondo costituirebbe una tentazione assai difficile da tenere sotto controllo.
Caro Donquixote.
***
INFORMAZIONE
Il discorso che tu fai sull'informazione, è sostanzialmente corretto, ma un po' incompleto, in quanto esso è "reversibile"; ed infatti, ormai, su INTERNET l'INFORMAZIONE E' GLOBALE, ed è attingibile ORIZZONTALMENTE...non più come ai tempi della propaganda della GUERRA FREDDA.
Voglio dire che le informazioni, su INTERNET (che contiene in "streaming" anche le trasmissioni televisive di tutti i Paesi del mondo), ci vengono propinate DA TUTTE LE FONTI, e noi possiamo consultarle tutte, da qualsiai parte del mondo provengano.
Cioè:
- sia nei confronti di capi di stato o di governo di paesi che dal punto di vista "occidentale" vengono definiti "canaglia", essendo artatamente manipolate e/o enfatizzate (quando non addirittura falsificate) in funzione dell'acquisizione del consenso dei paesi cosiddetti "democratici" in vista di eventuali "azioni" militari contro di loro;
- sia nei confronti di capi di stato o di governo di paesi che dal punto di vista "orientale" vengono definiti "diavoli", essendo anche esse artatamente manipolate e/o enfatizzate (quando non addirittura falsificate) in funzione dell'acquisizione del consenso dei paesi "totalitari" e/o "integralisti" in vista di eventuali "azioni" terroristiche contro di loro.
Per cui, se manipolazione ed enfatizzazione delle notizie c'è (come anche io credo che ci sia), su INTERNET c'è in tutti sensi; divertitevi a vedere come le stesse notizie vengano diversamente presentate da paesi antagonisti (e/o deuteragonisti).
Se non conoscete le varie lingue, usate il traduttore di GOOGLE, che traduce anche testi lunghi.
https://translate.google.it/
Per esempio, traducetevi questo articoletto russo in cui, si critica TRUMP, dicendo che: ".... l'attacco in Siria è solo un esempio di quanto le decisioni di politica estera Trump sono diverse dalle sue promesse." (che, secondo me, è vero):
https://meduza.io/feature/2017/04/13/tramp-otkazalsya-ot-predvybornyh-obeschaniy-vo-vneshney-politike
Ovvero, quest'altro in arabo:
https://www.alaraby.co.uk/politics/2017/4/8/%D9%87%D9%83%D8%B0%D8%A7-%D8%A7%D8%AA%D8%AE%D8%B0-%D8%AA%D8%B1%D8%A7%D9%85%D8%A8-%D9%82%D8%B1%D8%A7%D8%B1-%D8%A7%D9%84%D8%B6%D8%B1%D8%A8%D8%A9-%D8%A7%D9%84%D8%A3%D9%85%D9%8A%D8%B1%D9%83%D9%8A%D8%A9-%D9%81%D9%8A-%D8%B3%D9%88%D8%B1%D9%8A%D8%A9
Ed altri ancora, di tutti i colori e di tutti i Paesi...non c'è CENSURA!
***
INDIPENDENZA
Sul fatto che ogni Stato dovrebbe potersi organizzare la propria vita interna senza alcuna ingerenza dall'esterno , sono perfettamente d'accordo con te; anche se non è sempre ed ovunque vero che, un popolo che non è contento del suo governo, lo possa far cadere senza problemi.
E' sicuramente vero che tentativi del genere sono sempre stati fatti, un po' in tutto in tutto il mondo ed in tutte le epoche; ma, nel caso degli stati totalitari, non sempre tali tentativi hanno avuto successo (a volte SI', a volte NO, a volte NI come ora in Siria).
***
PERICOLOSITA'
Quanto alla valutazione sulla pericolosità militare di uno STATO rispetto ad un altro, hai perfettamente ragione nel dire che questa dipende da vari fattori, ma, soprattutto:
a) Dal potenziale bellico; che gli USA hanno in massimo grado, e, che quindi, sotto tale profilo, li rende molto pericolosi;
b) Dai limiti e controlli all'uso di tale potenziale bellico da parte del governo e dei militari; e, da questo punto di vista, poichè Trump ha contro il Congresso e tutte le altre Istituzioni dell'UNIONE, ciò rende "attualmente" gli USA meno pericolosi, almeno per quanto riguarda una eventuale guerra globale (ma non per attacchi estemporanei, come quello alla Siria).
Comunque, concordo sul fatto che la potenza bellica a disposizione di Trump, sparsa in ogni angolo del globo, lo rende oggettivamente MOLTO pericoloso, ma sicuramente con ampia possibilità di confronto con le altre GRANDI POTENZE, che sono "appena" meno potenti degli USA
***
GRANDI POTENZE
Hai ragione nel dire che:"... io posso essere l'uomo più "cattivo" che sia mai apparso sulla terra, ma se ho a disposizione solo un temperino la mia pericolosità sarà alquanto limitata, mentre viceversa se anche fossi l'uomo più tranquillo della terra il fatto di avere a disposizione un arsenale che mi permette di distruggere il mondo costituirebbe una tentazione assai difficile da tenere sotto controllo."
Però, anche se gli USA restano la più grande POTENZA MILITARE DEL MONDO, un un arsenale in grado di distruggere il MONDO, ce l'hanno pure la RUSSIA e la CINA, sia pure in misura appena minore.
Anzi, la Russia ha un potenziale atomico per distruggere il mondo molto superiore a quello USA : RUSSIA N. di Testate Nucleari: 8484 , contro USA N. di Testate Nucleari: 7506 .
Peraltro, il SATAN 2 (RS-28 Sarmat) voluto pervicacemente dal pacifico ed inoffensivo PUTIN, il più recente missile nucleare russo, E' IL PIU' POTENTE DEL MONDO; ed infatti è 2000 volte più potente della bomba di Hiroshima, e ne basterebbe uno solo per radere al suolo d'un colpo solo l'intera Italia.
Alla faccia del "temperino" ;D
Per non parlare dei carri armati: RUSSIA N. di Carri Armati: 15.000, USA N. di Carri Armati: 8.325.
La Cina, invece, ha ha un potenziale atomico per distruggere il mondo molto scarso: appena 250 missili balistici nucleari...ma più di 7 milioni di soldati armati fino ai denti (il doppio di USA e RUSSIA messi insieme).
Per cui, un arsenale in grado di distruggere il mondo, non ce l'hanno solo gli americani (bastano 100 missili per distruggere due volte il pianeta...SATAN a parte).
:( !
Qui c'è l'elenco delle prime dieci potenze militari del mondo.
http://www.travel365.it/classifica-paesi-piu-militarizzati-eserciti-piu-potenti-del-mondo.htm
***
Citazione di: Eutidemo il 14 Aprile 2017, 14:57:02 PM
Caro Donquixote (e Sgiombo),
volevo scrivere ASSAD, ovviamente.
E comunque sono perfettamente d'accordo con te circa quello che scrivi sugli USA, soprattutto con riguardo al genocidio di HIROSHIMA; sebbene non dobbiamo dimenticare nè quello di DRESDA, nè quello di TOKIO, che subirono -poco prima- lo stesso numero di vittime in una stessa notte (anche se con bombe convenzionali).
Secondo me furono veri e propri "crimini di guerra"; sebbene ne avessero a loro volta commessi sia i Giapponesi che i Tedeschi...ma questo di certo non li giustifica!
Concordo, al riguardo, con quanto scrive Sgiombo, e, cioè, che la bomba atomica fu maramaldescamente usata contro un nemico già sconfitto allo scopo di intimidire la popolazione giapponese; ma, a mio avviso, aggiungerei che la bomba fu usata SOPRATTUTTO "a futura memoria", per intimidire le popolazioni gialle in generale...e far loro capire il futuro ruolo egemone degli USA in oriente.
Però, tanto per la precisione storica, non è vero che la Corea settentrionale "non ha mai aggredito nessuno", perchè, nel 1950, fu lei ad invadere (non provocata) la Corea meridionale.
Nè mai nessuno si è sognato di voler invadere la Corea settentrionale (nè USA, nè URSS, nè CINA).
CitazioneQuesta é la versione politicamente corretta occidentale.
In realtà la divisione della Corea (unica, con un' unica lingua e un' unica cultura da secoli se non da millenni) fu imposta dagli USA dopo la liberazione dei Giapponesi che l' avevano invasa, alla fine della seconda guerra mondiale; e il governo di Pyongyang non aggredì o invase alcun paese straniero (come invece hanno fatto innumerevoli volte gli Stati Uniti) ma cercò di riunificare il paese.
Comunque da più di 60 anni, cioé dall' armistizio in poi, al contrario degli USA, la Corea Settentrionale é sempre stata in pace con tutti e ha fatto innumerevoli proposte di disarmo nucleare dell' intera penisola mai accettate dagli USA (e dai suoi fantocci "del sud") che hanno invece proclamato ai quattro venti di essere pronti a usare le bombe atomiche per primi quando gli pare e piace.
A questo punto La RPD di Corea, più che giustificatamente, ha provveduto per legittimissima difesa a dotarsi di armi atomiche e relativi vettori.
Peraltro, la politica USA non è sempre stata del tutto stabile ed uniforme (a seconda delle diverse amministrazioni); sebbene sempre tendenzialmente abbastanza aggressiva...per usare un blando eufemismo.
Nè tale aggressività, secondo me, è giustificata dal fatto che i loro avversarsi (in genere), siano stati i peggiori bastardi che la storia ricordi; per cui non piango una lacrima sulla loro meritatissima fine.
CitazioneNo, in genere sono stati popoli in lotta per la loro indipendenza e i loro legittimi governi.
Ma anche ammesso e assolutamente non concesso che alcuni di essi fossero governi "bastardi" (casomai lo erano e sono quelli fantocci imposti con la violenza bellica in mezzo mondo dagli USA!) ciò non giustificherebbe minimamente le innumerevoli aggressioni terroristiche e in continua violazione dei trattati internazionali sulla conduzione delle guerre e i limiti da rispettare a difesa delle popolazioni civili perpetrate dagli USA.
I peggiori bastardi di tutti sono a mio parere gli imperialisti USA (a pari "merito" col nazismo e con Israele).
Piango, invece, per le vittime innocenti di tutte le guerre!
Quanto a Trump, sicuramente ribadisco che è un "epifenomeno locale" del globale "fenomeno-ipernazionalista" (o "sovranista"/"populista" che dir si voglia) che sta dilagando ovunque; e cioè, una manifestazione d'oltreoceno di esso, per capirci meglio...tanto è vero che la sua elezione risultò graditissima anche ai "sovranisti" di casa nostra.
Avevo anche detto che è difficile dire chi sia peggio tra lui e gli altri...ed infatti anche quelli non scherzano mica: si tratta di "dittatori sanguinari" come Assad e Kim Jong-un (che è pure mezzo pazzo, perchè solo un deficiente penserbbe mai di invadere la Corea del Nord), o "semidittatori criminali" espansionisti, come Putin.
CitazioneSi, certo, "mangiatori di bambini", come impone -orwellianamente- di dire il pensiero unico politicamente corretto!
Sarebbe sciocco chiudere gli occhi sulla realtà, e dire che i soli "cattivi" sono gli USA!
Non è così!
Forse sarebbe più esatto, dire, come diceva Biante: "οἱ πλειστoι κακoί" ("I più sono cattivi.")
Stiamo messi davvero bene!!! :(
CitazioneFacendo falsamente di tutte le erbe un fascio si rende oggettivamente un grosso servigio ai nemici dell' umanità dell' imperialismo USA.
CON QUESTO INTERVENTO CHIUDO LA DISCUSSIONE DA PARTE MIA IGNORANDO PROBABILI ULTERIORI BALLE POLITICAMENTE CORRETTE.
Tanto chi ha occhi per vedere e raziocinio e senso critico per ragionare dispone già di più che sufficienti elementi per valutare, che non potranno certo essere superati da reiterazioni e/o nuove versioni dei luoghi comuni politicamente corretti, per quanto "ben confezionate" (à la Goebbels!), senza che mi imbarchi in una orrenda, inutile, deprimente, probabilmente offensiva (almeno nei miei propri riguardi) polemica.
L'antiamericanismo, per chiunque non sia americano, penso sia una posizione di partenza.. ma di basso stimolo intellettuale? Suvvia..il primato americano porta con se delle responsabilità e decisioni di grandezza inaudita, spesso la critica puzza di demagogia perchè presenta alternative raffazzonate e improprie se relazionate agli ordini di grandezza in gioco. L'eccezionalismo tipico american giustifica, ma la massima di Biante rimane attuale, la moltitudine licenzia la cattiveria, e la moltitudine qui è rappresetanta dagli alleati. Che significa america first? E' il sintomo di una parabola discendente, a mio sentire, non tanto di un mondo che non accetta più il primato americano, quanto di un mondo che non accetta più primati in generale.
Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2017, 21:51:28 PM
L'antiamericanismo, per chiunque non sia americano, penso sia una posizione di partenza.. ma di basso stimolo intellettuale? Suvvia..il primato americano porta con se delle responsabilità e decisioni di grandezza inaudita, spesso la critica puzza di demagogia perchè presenta alternative raffazzonate e improprie se relazionate agli ordini di grandezza in gioco. L'eccezionalismo tipico american giustifica, ma la massima di Biante rimane attuale, la moltitudine licenzia la cattiveria, e la moltitudine qui è rappresetanta dagli alleati. Che significa america first? E' il sintomo di una parabola discendente, a mio sentire, non tanto di un mondo che non accetta più il primato americano, quanto di un mondo che non accetta più primati in generale.
Io non sono affatto pregiudizialmente "antiamericano", ma non si può negare che spesso il loro interventismo militare non era affatto giustificato; ovvero era giustificato da motivazioni fasulle (come le presunte "armi di distruzione di massa" detenute da Saddam, che, invece, non esistevano). ;)
Caro Sgiombo,
lungi da me voler riaprire una diatriba con te su certe cose, ma ci tengo a chiarire che la mia non è affatto la "versione politicamente corretta occidentale", bensì la "corretta ed oggettiva versione della storia documentale".
:-)
***
COREA 1950
Ed infatti (discutibili ragioni a parte), NON C'E' ALCUN DUBBIO CHE NEL 1950 LA COREA DEL NORD ABBIA INVASO LA COREA DEL SUD.
Vogliamo vedere cosa è successo?
Nel 1945, i sovietici occuparono la penisola coreana fino al 38º parallelo, mentre gli Americani l'occuparono fino a tale parallelo da sud; e tutte le potenze vincitrici accettarono tale spartizione in attesa che un governo nazionale s'insediasse.
*
Nel 1947 l'ONU fissò le date per le elezioni generali, ma ai suoi funzionari fu impedito l'ingresso nella zona d'occupazione sovietica, perchè i Russi non volevano che le elezioni avvenissero sotto il controllo e le garanzie internazionali (chissà perchè, forse l'intero mondo cospirava contro di loro); per cui le due Coree restarono divise.
*
All'inizio dell'estate del 1950, quasi tutte le forze armate statunitensi avevano abbandonato la Corea del Sud, che era quasi del tutto disarmata (se vuoi ti fornisco anche i dati); per cui era assolutamente INPENSABILE che potesse aggredire la Corea del Nord, che, invece, era armata fino ai denti (se vuoi ti fornisco anche i dati).
*
Il 21 giugno 1950 tutto l'esercito nordcoreano era ormai segretamente a ridosso del confine, e subito dopo accusava la Corea del Sud di aver iniziato un pesante bombardamento d'artiglieria nei due giorni che precedettero l'attacco nordcoreano, ovvero il 23 e 24 giugno 1950, ed addirittura di esser penetrato per diverse ore nella città nordcoreana di Haiju; cosa assolutamente RIDICOLA, vista la disparità di forze in campo, ed il fatto che gli Americani se n'erano andati quasi del tutto e che ricorda molto il "casus belli" creato ad arte da Hitler per invadere la Polonia (il 31 agosto 1939 truppe tedesche, travestite con delle divise polacche, attaccarono la stazione radiofonica di Gleiwitz).
*
Il 25 giugno i Nordcoreani cominciarono l'invasione, che gli riuscì facilmente, visto che avevano forze tre volte superiori a quelle Sudcoreane.
*
Il 26 giugno, rimasta inapplicata la risoluzione dell'ONU (cioè di TUTTI I PAESI DEL MONDO, non degli USA) per il cessate il fuoco con ripristino dello status quo, i nordcoreani continuarono a dilagare, senza curarsene minimamente.
*
Pertanto, su mandato delle Nazioni Unite (cioè di TUTTI I PAESI DEL MONDO, non solo degli USA), si creò una forza internazionale comprendente 18 paesi: Corea del Sud, Stati Uniti d'America, Gran Bretagna, Canada, Australia, Filippine, Turchia, Paesi Bassi, Francia, Nuova Zelanda, Thailandia, Etiopia, Grecia, Colombia, Belgio, Sudafrica, Lussemburgo e, come supporto navale, Giappone, per contrastare l'illegittima aggressione della Corea del nord...che, PER FORTUNA, alla fine ebbe la peggio.
QUESTA E' STORIA DOCUMENTATA, non la ""versione politicamente corretta occidentale": carta canta!
:-)
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COREA 2016
Sempre per correttezza storica, però, non ho nessuna difficoltà a convenire con te che da più di 60 anni, la Corea Settentrionale é sempre stata in pace con tutti ed ha anche fatto alcune proposte di disarmo nucleare dell' intera penisola mai accettate dagli USA .
A questo punto, sono d'accordo con te che La RPD di Corea, più che giustificatamente, ha provveduto per legittimissima difesa a dotarsi di armi atomiche e relativi vettori.
Perchè mai dovrei contestarti quando hai ragione? :)
Quello che mi preoccupa, però, è che sia l'attuale leader della RPD di Corea, sia l'attuale leader USA, mi sembrano entrambi un tantino fuori di testa!!!
Per cui LA VEDO NERA (a prescindere da chi ha torto o ha ragione)!!!
https://www.youtube.com/watch?v=uMq66DhYUmM
:-<
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AGGRESSIVITA' USA
Quanto all'aggressività USA, vedi il mio commento a Davintro.
:-)
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BIANTE
Ripeto, con Biante, che "οἱ πλειστoι κακoί" ("I più sono cattivi.").
Però trovo alquanto scortese che tu consideri le mie "BALLE POLITICAMENTE CORRETTE", perchè le mie possono anche essere opinioni errate, ma, comunque, sempre sorrette da argomentazioni oggettive, e per niente "schierate". :)
:-)
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BUONA PASQUA (almeno spero per tutti noi)! ::)
Eutidemo non ha tutti i torti a definire Trump un fenomeno locale, nel senso che l'escalation militare pare un rimedio alle sue difficoltà di consenso interne. La guerra, come già avvenne con Bush Jr, ha la forza di coalizzare l'opinione pubblica di uno stato mossa dall'inconscio collettivo del sentimento nazionale. Ma il fenomeno potrebbe essere generalizzato. I leader mondiali, per rafforzare il consenso nel loro paese, fanno a gara a chi ce l'ha più grosso (l'ordigno ovviamente). C'è quello che spara lo zio col razzo, quello che annuncia l'attacco missilistico (all'Iraq..hops, no alla Siria) mentre gusta una squisita torta al cioccolato, ma c'è anche chi si limita più modestamente a far sparire gli avversari interni facendoli semplicemente morire misteriosamente, c'è chi (probabilmente) inscena fittizi colpi di stato per consolidare il suo potere.
I capi deille grandi potenze governano con metodi mafiosi, mentre la Cina comunista predica il liberalismo economico...
Sono lontani i tempi in cui l?america era simbolo di libertà e progresso. Ha ragione InVerno, il grido "America first" sembra il colpo della disperazione di un pugile suonato
Citazione di: Eutidemo il 14 Aprile 2017, 19:43:04 PMCaro Donquixote. *** INFORMAZIONE + INDIPENDENZA + PERICOLOSITA' +GRANDI POTENZE+
per quanto concerne l'informazione dovresti considerare quante persone si informano solo in tv o tutt'al più, in rete, sui siti dei principali quotidiani e quante invece fanno tutto quel lavoro che tu citi, che per quanto teoricamente possibile presuppone innanzitutto una capacità di scelta dei siti più affidabili e un impegno di tempo inconcepibile per la quasi totalità delle persone.
Riguardo l'indipendenza se la maggioranza di un popolo vuole rovesciare il governo lo può sempre fare; non lo possono fare certo qualche decina di migliaia di persone che vanno in piazza su una popolazione magari di decine di milioni. Certo però che se queste poche migliaia vengono finanziate e armate da potenze straniere che hanno interesse a provocare il caos per poi poter intervenire imponendo un proprio "ordine" allora la situazione cambia, ma allora non si può più parlare di indipendenza.
Per quanto riguarda la pericolosità bisogna tenere presente che innanzitutto la potenza militare statunitense non è minimamente paragonabile a quella degli altri stati. Le guerre moderne si combattono più nei cieli che a terra, e il numero di veicoli da combattimento e di portaerei degli USA è pari o superiore a quello di tutto il resto del mondo. D'altronde il numero dei carri armati è quasi irrilevante ai fini della potenza militare attuale soprattutto se si considera che gli USA sono circondati da oceani e arrivarci coi carri armati lo trovo piuttosto complicato. Sarebbe come considerare uno stato molto potente militarmente perchè possiede diecimila catapulte.
Non bisogna inoltre dimenticare, come faceva peraltro notare un bravo giornalista di Limes stamattina, che gli USA sono di fatto una potenza esclusivamente imperiale, sono nati da un impero e si sono sviluppati nel medesimo senso. Non hanno una cultura, non hanno un radicamento in quelle terre, rubate ai loro abitanti, non hanno un'identità comune costituiti come sono dalla più grande varietà di razze e culture di tutto il mondo, e l'unico modo che hanno di stare in piedi è la costante e continua espansione e manifestazione della propria potenza imperiale. Il preteso isolazionismo di Trump è durato lo spazio di un mattino perchè si è scontrato con la realtà di uno spirito imperialistico che se venisse meno farebbe crollare gli USA disgregati dalle loro infinite contraddizioni interne. L'unico collante di quella nazione (che non ha alcun valore condiviso che non sia meramente strumentale) è il mantenimento e lo sviluppo del loro "way of life", che si può ottenere solo con lo sviluppo sempre più ampio del mercato e, nei tempi di crisi, con la guerra che da un lato smaltisce la scorta di armamenti prodotti incrementandone la produzione, e dall'altro presuppone una successiva ricostruzione dei paesi che hanno subito la guerra alimentando un business che garantirà per diversi anni il "way of life" americano.
Caro Donquixote,
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INFORMAZIONE
Per quanto concerne l'informazione, forse non hai tutti i torti.
Però, almeno nel mio ambiente (che pure non è particolarmente tecnologicizzato), per informarsi usano quasi tutti INTERNET; io, per esempio, da quando si ruppe nel 2009, non ho più usato il classico apparrecchio televisivo, che ora giace abbandonato in cantina.
Comunque, dalle rilevazioni statistiche, in Italia e altrove, risulta che c'è stato un enorme calo dell'influenza dei "media" tradizionali (giornali e TV), per mezzo dei quali i Governi potevano tentare di influenzare l'opinione pubblica.
Ti cito solo qualche dato.
1) Dal 1990 al 2010, l'influenza della carta stampata è calata dal 39% al 25%;
2) Dal 1993 al 2010, l'influenza della TV è calata dal 46% al 22%.
Dati non ufficiali relativi al 2014, danno il calo per aumentato geometricamente, anche perchè le platee dei più "vecchi" si vanno assottigliando per motivi naturali.
Risulta, invero, che praticamente solo gli anziani di età superiore ai 60/70 anni, continuano a seguire abbastanza giornali e TV, e si fanno abbindolare dalla "propaganda".
Al di sotto di tale età, invece, prevale l'informazione non "a stella" (TV e giornali), ma "a rete" (INTERNET).
Tanto che molti -io, tra gli altri- la televisione e i giornali non li vedono quasi mai, ma ne filtrano in streaming i contenuti per il tramite di INTERNET, con i commenti a margine degli internauti; di modo che, l'infomazione non è più unilaterale, ma condivisa e discussa orizzontalmente.
Sempre davanti a uno schermo stai, ma non usi solo -passivamente- occhi e orecchie; usi anche le mani, e intervieni nei dibattiti (anche televisivi) per email o chat: ovvero nei FORUM, come qui.
Lasciando il "tuo" segno; e, così, contribuendo ad una informazione diffusa, discussa e dibattuta fra tutti.
La riprova delle statistiche (peraltro indiscutibili), è stato dato dal TONFO renziano al REFERENDUM; ed infatti, sebbene il ducetto toscano si fosse avvalso massivamente di tutti i media tradizionali, non ha potuto evitare il disastro. :P
A dire il vero, ha provato anche a fare propaganda su INTERNET, ma la cosa gli è riuscita male, perchè, pur essendo giovane, NON LA SA USARE AFFATTO!
Peraltro, lo stesso Burlesconi, pur con sei televisioni in mano (tre sue, e le altre tre quasi), e con qualche giornale in saccoccia (anche se minore)...ha finito per fare definitivamente FLOP...perchè di INTERNET non ha mai capito una sega.
Ragazzi:"Tempora mutantur et nos mutamur in illis!"
:-)
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INDIPENDENZA
Quanto al fatto che "se la maggioranza di un popolo vuole rovesciare il governo lo può sempre fare", mi dispiace, la tua è una convinzione rispettabilissima, ma assolutamente ingenua ed erronea; ti potrei fare dozzine di esempi, in cui questo, non si è verificato...ma dovrei scrivere un libro.
Anzi, in genere, le rivoluzioni, OGGI, hanno successo SOLO se c'è un aiuto (aperto o nascosto) di una Potenza straniera.
Però sono d'accordo con te che (salvo in casi di necessità estrema), le Potenze straniere NON DOVREBBERO MAI INTERVENIRE; e, se del caso, solo con MANDATO ONU (come avvenne nel 1950 ed in qualche altro caso)
:-)
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PERICOLOSITA'
Per quanto riguarda la "pericolosità", tu sei rimasto ancora alle vecchie teorie della "superiorità aerea" di Giulio Douhet (1869 - 1930), che ormai sono del tutto superate.
Ed infatti, ogni arma (aerea, terrestre, marittima), ha la sua specifica efficacia funzionale in determinati contesti, e non in altri; per cui non c'è NESSUNA di esse che sia "in assoluto" superiore alle altre.
Tutto dipende DA COSA VUOI FARE!
Ad esempio, l'indubbia superiorità aerea USA, è determinata da vari fattori, il principale dei quali è POLITICO; ed infatti, l'opinione pubblica americana (ed occidentale in generale) è piuttosto sensibile alla perdita di uomini sul terreno, per cui, "se possibile", sul terreno preferisce far combattere le forze "indigene", usando l'arma aerea per supportarle in modo massiccio dall'aria.
Inoltre, le forze aeree, associate a quelle marittime, sono l'ideale per proseguire nel XXI secolo la "politica delle cannoniere"; cioè, di poter eseguire attacchi intimidatori in qualsiasi parte del mondo, quando la cosa giovi a fini dimostrativi.
Però, l'apparato militare USA, è poco adatto ad una politica di tipo "annessionistico", perchè questa richiede grandi forze corrazzate e di fanteria, PER OCCUPARE IL TERRENO; ed infatti, sebbene non abbiano recentemente "annesso" tecnicamente nessuna nazione straniera (come, ad es,fece la Germania con la Cecoslovacchia, noi con l'Albania ecc.), laddove abbiano comunque truppe sul terreno (Iraq e Afghanistan), gli Americani sono comunque in affanno, perchè il loro apparato militare non è predisposto per quello.
I Russi, al contrario, poichè la loro politica, almeno in potenza, è di carattere "annessionistico", SOVRABBONDANO in carri armati (15.000, quasi il doppio di quelli USA), che sono l'ideale per "tenere il terreno"...e quanto a TESTATE NUCLEARI BATTONO DI GRAN LUNGA tutti gli altri; per cui, forse, i più "pericolosi" sono loro.
E' vero che gli USA sono circondati da oceani e arrivarci coi carri armati lo trovo anche io piuttosto complicato, ma noi siamo in Europa, mica in America; ho una vicina Lituana, e degli amici Polacchi ed Ukraini, i quali tutti si stanno "cagando addosso" (con licenza parlando) al pensiero del 15.000 panzer russi, nonche dei loro 3000 cacciabombardieri.
Comunque ogni Nazione eccelle nel tipo di arma più consona ai suoi scopi, per cui direi che le 3/4 prime potenze mondiali, sono TUTTE più o meno PERICOLOSE (almeno in potenza), e non solo gli USA.
I quali, semmai, "adesso" sono sicuramente tra i più pericolosi perchè li comanda TRUMP!
:-)
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IMPERALISMO
Quanto all'"imperialismo" americano, hai ragione.
Ma non ritengo meno pericoloso "l'imperialismo" russo, che, anzi, è l'unico "IMPERO COLONIALE" rimasto al mondo; oltre gli Urali, invero, ci sono sostanzialmente altre etnie, sottomesse con la forza (ed infatti, in costante ribellione).
Entrambe le potenze hanno velleità "IMPERALISTICHE", ma di tipo diverso; mentre solo la Russia ha velleità "tecnicamente" "IMPERIALI", non certo gli USA.
Ed infatti, il giornalista che citi, temo che abbia poca dimistichezza sia con l'italiano che con la storia; ed infatti "IMPERIALE" è, almeno in genere, un POTERE che si estende "statualmente" su più popoli e/o etnie, geograficamente distinte e separate tra di loro (Impero Romano, Persiano, Russo ecc.).
Gli USA, invece, sono una FEDERAZIONE DI STATI, in cui, però, i diversi popoli e/o etnie (bianchi, gialli, neri, ispanici ecc.), sono geograficamente mescolati a livello orizzontale, in quello che si definisce il classico MELTING POT di razze.
L'unico IMPERO COLONIALE (coevo a quello Russo) con cui gli Americani hanno avuto a che vedere, è stato quello Inglese; da cui si dichiararono indipendenti a fine '700.
:-)
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BUONA PASQUA :)
Citazione di: cvc il 15 Aprile 2017, 09:47:58 AM
Eutidemo non ha tutti i torti a definire Trump un fenomeno locale, nel senso che l'escalation militare pare un rimedio alle sue difficoltà di consenso interne. La guerra, come già avvenne con Bush Jr, ha la forza di coalizzare l'opinione pubblica di uno stato mossa dall'inconscio collettivo del sentimento nazionale. Ma il fenomeno potrebbe essere generalizzato. I leader mondiali, per rafforzare il consenso nel loro paese, fanno a gara a chi ce l'ha più grosso (l'ordigno ovviamente). C'è quello che spara lo zio col razzo, quello che annuncia l'attacco missilistico (all'Iraq..hops, no alla Siria) mentre gusta una squisita torta al cioccolato, ma c'è anche chi si limita più modestamente a far sparire gli avversari interni facendoli semplicemente morire misteriosamente, c'è chi (probabilmente) inscena fittizi colpi di stato per consolidare il suo potere.
I capi deille grandi potenze governano con metodi mafiosi, mentre la Cina comunista predica il liberalismo economico...
Sono lontani i tempi in cui l?america era simbolo di libertà e progresso. Ha ragione InVerno, il grido "America first" sembra il colpo della disperazione di un pugile suonato
Essì.
Tra qualche secolo ci sarà un nuovo GIBBON che scriverà la "Storia della decadenza e della caduta dell'Imper(ialism)o Americano. ;D ;D ;D
BUONA PASQUA :)
"America first", ma forse non vi siete accorti che c'è pure "Prima gli italiani", ma anche "Britain First"
Le vostre paure avrebbero senso se si capisse la reale e principale radice dei mali delle nostre società: L'uomo non riesce mai (finora almeno non lo è stato) ad essere EQUILIBRATO, nella storia è stato quasi sempre estremista, in un senso o nell'altro, in un modo o in un altro.
Come diceva un antico filosofo, "in medio stat virtus", ma pochissime volte i capi di Stato, politici e militari sono grandi in questa virtú.
A mio parere è OVVIO che oggi si cerchi un dietro front dalle (false) solidarietà tra le nazioni. È OVVIO che nascano nel cuore del popoli desideri identitari e nazionalistici (tra i quali mi annovero io).
Dopo il forzato e dannoso mondialismo realizzato sostansialmente a fini economici, dopo la globalizzazione attuata con la complicità delle sinistre e che ci ha impoverito tantissimo. Dopo la perdita di importanti diritti conquistati col sudor della fronte, dopo una voluta, incotrollata e pazzesca invasione a cui siamo forzatamente sottoposti che ci sta facendo collassare sotto tutti i punti di vista. Dopo la tanto declamata "società multirazziale" il cui risultato è un melting pot fatto di quartieri etnci chiusi, povertà, miseria, degrado, delinquenza e malavita spicciola, tra cui il grave problema delle comunità maomettane che pian piano accampano sempre piú diritti per affermare e poi imporre l'ideologia politico-religiosa islamica che urta vergognosamente con le Costituzioni occidentali e con la Carta dei Diritti Umani... e si tende a lasciarli fare, a difenderli pure. Tutto questo a scapito sempre degli autoctoni.... Allora capite che si è tirato troppo la corda in questo senso.
Siamo letteralmente schifati dalla situazione attuale e temiamo il peggio. Allora, se non si comprende questo, se non si vuole capire che si è tirato troppo la corda, volenti o meno, ma la corda è arrivata al massio della tensione e sta perspezzarsi.
Ora bisogna fare dietro front, rmettere in ordine e in tranquillità le società, far prevalere il buon senso anziché continuare con la stronzata della liberté, egalité fraternité che, col guazzabuglio che si è creato, si sta trasformando in una bomba che ci scoppierà in mano.
Certo, per evitare grandi disastri ed altre insopportabili dittature, per attuare il cambiamento che noi identitari ci auguriamo, occorrono uomini in gamba, seri, determinati, con le idee chiare, uomini di buona volontà con la pace nel cuore, la fede nella giustizia e la saggezza nella mente, che pratichino l'antico detto: In medio stat virtus.
Poi dal punto di vista sociale la questione è ben testimoniata da Farheneit, pargoli che hanno succhiato e strasucchiato dalla mammella dell'egalitè\fraternitè, e con ancora la bocca sporca di quel latte urlano e schiamazzano per il ritorno di un darwinismo sociale nazionalista. Con l'aggravante americana che questi pargoli sono della rust belt, non solamente una questione di carbone ma una questione di industria pesante, pesante e arruginita. Il paradosso è presto detto, america first vuol dire coccolare la rust belt e puntare su una ripresa immediata e drogata di finanziamenti e manovre ad hoc per preservare posti di lavoro fuori mercato. L'idea malsana è che il riscaldamento globale sia una bufala made in China per rallentare i propri competitors e i Trumpisti sarebbero quei furboni che non se la danno a bere continuando a investire sul carbone della rust belt per mantenersi sul mercato nonostante le "fake news" cinesi. Quando il presupposto politico è cosi gravemente errato, ci si possono solo aspettare conseguenze drammatiche. Quando fra vent'anni l'America sarà un una nazione a carbone,, vedremo quale sarà la soluzione per "america first", di sicuro più il declino americano si approfondità più il grido "america first" diventerà forte e assordante per tutti. L'Europa ha finalmente l'occasione di abbandonare i cugini un po cialtroni d'oltre mare, e farlo prima che scalcino cosi forte da provocare qualche conflitto. I rapporti Tedeschi con Turchia e China sono preziosi più che mai e gli inglesi che si sono schierati con la vecchia colonia avranno le loro gatte da pelare.
Un punto che non viene quasi mai dibattuto in Europa e io stesso non ho menzionato ma è ben conosciuto in america è l'influenza della filosofia di Ayn Rand e la corrente oggettivista sul liberismo moderno. Parlando con amici americani della questione, ho avuto nette impressioni sull'influenza di questa scrittrice sulla cultura americana e sulla corrente dei tea party. Ayn Rand sta all'adolescente americano come Nietzsche sta all'adolescente europeo voglioso di "filosofia col martello", salvo che il paragone tra i due pare perlomeno improprio nei contenuti. America first, che potrebbe tranquillamente essere riprodotto in "me first" è anche questo, la degenerazione del partito repubblicano americano, passato dal conservatorismo di illustri presidenti all'egotismo del recentissimo Trump, non una questione sottotraccia tuttavia. E mentre l'imperialismo americano ha subito alti e bassi indipendentemente dal partito alla presidenza, questioni tipiche del conservatorismo sono passate dalla conservazione alla demolizione. In primis la questione ambientale già citata e che rappresenta per noi europei forse il più imminente pericolo. Basti sapere la linea Reagan o Nixon, se non addirittura Bush senior, e confrontarla con la linea Trump per tracciare questa metamorfosi della conservazione, dalla conservazione per principio alla conservazione di se stessi, dalla conservazione del sistema alla conservazione del momento attuale e dei benefit immediati. Come ha recentemente sottolineato in note satiriche Bill Maher, la domanda per il repubblicano medio si è trasformata da una generica domanda di conservazione a "what would a dick do?" ("che cosa farebbe una testa di cazzo?") E qui si ritorna ad Ayn Rand, che pare onestamente ossessionata nel porsi questa domanda e fornire peraltro risposte convincenti nella formazione dei suoi eroi, emerite teste di cazzo alla sempiterna ricerca di mantenere e conservare questo status "alternativo" composto di scelte al limite della sociopatia e l'anafettività, scelte operate "col martello" nel tentativo di divinizzare se stessi, la generica moda di rendersi odiosi e astiosi per rendersi felici e famosi. Da non dimenticare poi l'endorsement di Putin, un altra traccia importante per comprendere come "america first" stia realmente in piedi. Chi segue anche lontanamente la retorica putiniana sa bene che la difesa retorica di Putin davanti ai criticismi sia principalmente puntare il dito contro l'america. Lo scopo principale della retorica di Putin è quello di dimostrare che gli U.S.A. sono uguali se non peggio, per esempio i media russi sono i primi a segnalare eventuali brogli nelle elezioni americane per il semplice scopo di dimostrare che non esiste un "mondo migliore" e che le elezioni per esempio sono "sempre corrotte, anche in America". Putin non poteva trovare miglior alleato per le prossime presidenziali e specialmente per l'elaborazione del motto della prossima campagna elettorale, sdoganato abilmente dall'alleato dalla capigliatura arancione. E questo non solo offre un dejavu di guerra fredda, ma anche e specialmente un esempio di come "America first" potrebbe diventare il primo tassello di un domino di reazione a catena per tantissimi altri stati connessi. Ayn Rand, bisfrattata e poco considerata in Europa, potrebbe in realtà diventare una pensatrice fondante della nuova Europa, basata sull'individualismo sfrenato in un campo già preparato dal neoliberismo. La nota positiva è che solitamente queste società durano molto poco, la nota negativa è come e perchè finiscono.
Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2017, 11:06:27 AM
Un punto che non viene quasi mai dibattuto in Europa e io stesso non ho menzionato ma è ben conosciuto in america è l'influenza della filosofia di Ayn Rand e la corrente oggettivista sul liberismo moderno. Parlando con amici americani della questione, ho avuto nette impressioni sull'influenza di questa scrittrice sulla cultura americana e sulla corrente dei tea party. Ayn Rand sta all'adolescente americano come Nietzsche sta all'adolescente europeo voglioso di "filosofia col martello", salvo che il paragone tra i due pare perlomeno improprio nei contenuti. America first, che potrebbe tranquillamente essere riprodotto in "me first" è anche questo, la degenerazione del partito repubblicano americano, passato dal conservatorismo di illustri presidenti all'egotismo del recentissimo Trump, non una questione sottotraccia tuttavia. E mentre l'imperialismo americano ha subito alti e bassi indipendentemente dal partito alla presidenza, questioni tipiche del conservatorismo sono passate dalla conservazione alla demolizione. In primis la questione ambientale già citata e che rappresenta per noi europei forse il più imminente pericolo. Basti sapere la linea Reagan o Nixon, se non addirittura Bush senior, e confrontarla con la linea Trump per tracciare questa metamorfosi della conservazione, dalla conservazione per principio alla conservazione di se stessi, dalla conservazione del sistema alla conservazione del momento attuale e dei benefit immediati. Come ha recentemente sottolineato in note satiriche Bill Maher, la domanda per il repubblicano medio si è trasformata da una generica domanda di conservazione a "what would a dick do?" ("che cosa farebbe una testa di cazzo?") E qui si ritorna ad Ayn Rand, che pare onestamente ossessionata nel porsi questa domanda e fornire peraltro risposte convincenti nella formazione dei suoi eroi, emerite teste di cazzo alla sempiterna ricerca di mantenere e conservare questo status "alternativo" composto di scelte al limite della sociopatia e l'anafettività, scelte operate "col martello" nel tentativo di divinizzare se stessi, la generica moda di rendersi odiosi e astiosi per rendersi felici e famosi. Da non dimenticare poi l'endorsement di Putin, un altra traccia importante per comprendere come "america first" stia realmente in piedi. Chi segue anche lontanamente la retorica putiniana sa bene che la difesa retorica di Putin davanti ai criticismi sia principalmente puntare il dito contro l'america. Lo scopo principale della retorica di Putin è quello di dimostrare che gli U.S.A. sono uguali se non peggio, per esempio i media russi sono i primi a segnalare eventuali brogli nelle elezioni americane per il semplice scopo di dimostrare che non esiste un "mondo migliore" e che le elezioni per esempio sono "sempre corrotte, anche in America". Putin non poteva trovare miglior alleato per le prossime presidenziali e specialmente per l'elaborazione del motto della prossima campagna elettorale, sdoganato abilmente dall'alleato dalla capigliatura arancione. E questo non solo offre un dejavu di guerra fredda, ma anche e specialmente un esempio di come "America first" potrebbe diventare il primo tassello di un domino di reazione a catena per tantissimi altri stati connessi. Ayn Rand, bisfrattata e poco considerata in Europa, potrebbe in realtà diventare una pensatrice fondante della nuova Europa, basata sull'individualismo sfrenato in un campo già preparato dal neoliberismo. La nota positiva è che solitamente queste società durano molto poco, la nota negativa è come e perchè finiscono.
Interessante questa analisi sociologica di una deriva individualista e nazionalista dell' intellighenzia americana che, se da un lato non se ne capisce bene la necessità, d'altra parte si vede bene dove porterà: alla distruzione di quei valori di liberismo e progresso che sono l'essenza stessa degli Usa, perlomeno nella nostra concezione ideale d'oltre oceano.
Ma la cosa più sconcertante è il livello di un uomo che dimostra deficit cognitivi, compie gaffe tremende, parla davanti al mondo confondendo in continuazione i nomi dei paesi dimostrando una cultura inesistente e pur avendo sempre dichiaratamente difeso i più ricchi, è stato eletto col voto dei poveri. Certo dev'essere un'America strana se nemmeno lo star System riesce più ad avere influenza sull'immaginario della popolazione. È un'America che credo abbia perso il contatto con la realtà e sta vivendo una psicosi collettiva. Ma, pur non essendone profondo conoscitore, credo esista anche una parte di America sana che lotterà per recuperare il lume della ragione. Sperando che nel frattempo non si scateni una guerra atomica.
Io continuo a pensare che il meccanismo delle primarie è una pianta velenosa che sta dando i suoi frutti.
Citazione di: cvc il 19 Aprile 2017, 11:51:13 AMMa, pur non essendone profondo conoscitore, credo esista anche una parte di America sana che lotterà per recuperare il lume della ragione. Sperando che nel frattempo non si scateni una guerra atomica.
L'america "sana" , o per meglio dire l'opposizione, a mio avviso vive in maniera quasi stupefacente gli stessi problemi che l'Italia visse nell'affrontare il fenomeno Berlusconi.
Difficoltà di contrastare l'aritmetica delle balle, che raccontate a valanga sfruttano quello che si potrebbe chiamare "effetto Goebbels" riguardo all'efficacia delle bugie ripetute e l'impossibilità di verificarle tutte. Ne deriva un incapacità di tenere una linea politica di reale contrasto, tanto che già i democratici sono piegati a sperare nell'empeachment per le infiltrazioni russe tanto quanto la sinistra Italiana aspettava speranzosa le sentenze. La polarizzazione politica avviene intorno alla persona di Trump anzichè alle vicende politiche, degenerando la precedente frattura sociale (del presidente nero) come in Italia fu mani pulite. Trump dal canto suo , cerca di mantenere lo status di permanente campagna elettorale come da manuale del buon populista. Tante sono le similitudini nella reazione al Trumpismo, molte di più di quante ce ne sono (e sono state vagamente sottolineate) nelle specifiche figure dei due leaders in questione. Ciò che va a vantaggio americano, nel senso che potrebbe accorciorare la loro permanenza in questo stato narcolettico rispetto all'esperienza italiana, sono la questione del controllo dei media e in generale il peso specifico dell'individuo se rapportato all'economia nazionale, che nel caso di B era notevolmente più ampio. Inoltre l'opinione pubblica si destreggia in un onesto e sano esercizio di dialogo nel capire quale sia la migliore strategia di opposizione e sembra aver già digerito alcuni concetti che in Italia si sono capiti decenni dopo.D'altro canto loro sono la patria dello star sistem, se non hanno loro i mezzi culturali per contrastareun fenomeno mediatico, non li ha nessuno.
Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2017, 13:42:11 PM
Citazione di: cvc il 19 Aprile 2017, 11:51:13 AMMa, pur non essendone profondo conoscitore, credo esista anche una parte di America sana che lotterà per recuperare il lume della ragione. Sperando che nel frattempo non si scateni una guerra atomica.
L'america "sana" , o per meglio dire l'opposizione, a mio avviso vive in maniera quasi stupefacente gli stessi problemi che l'Italia visse nell'affrontare il fenomeno Berlusconi.Difficoltà di contrastare l'aritmetica delle balle, che raccontate a valanga sfruttano quello che si potrebbe chiamare "effetto Goebbels" riguardo all'efficacia delle bugie ripetute e l'impossibilità di verificarle tutte. Ne deriva un incapacità di tenere una linea politica di reale contrasto, tanto che già i democratici sono piegati a sperare nell'empeachment per le infiltrazioni russe tanto quanto la sinistra Italiana aspettava speranzosa le sentenze. La polarizzazione politica avviene intorno alla persona di Trump anzichè alle vicende politiche, degenerando la precedente frattura sociale (del presidente nero) come in Italia fu mani pulite. Trump dal canto suo , cerca di mantenere lo status di permanente campagna elettorale come da manuale del buon populista. Tante sono le similitudini nella reazione al Trumpismo, molte di più di quante ce ne sono (e sono state vagamente sottolineate) nelle specifiche figure dei due leaders in questione. Ciò che va a vantaggio americano, nel senso che potrebbe accorciorare la loro permanenza in questo stato narcolettico rispetto all'esperienza italiana, sono la questione del controllo dei media e in generale il peso specifico dell'individuo se rapportato all'economia nazionale, che nel caso di B era notevolmente più ampio. Inoltre l'opinione pubblica si destreggia in un onesto e sano esercizio di dialogo nel capire quale sia la migliore strategia di opposizione e sembra aver già digerito alcuni concetti che in Italia si sono capiti decenni dopo.D'altro canto loro sono la patria dello star sistem, se non hanno loro i mezzi culturali per contrastareun fenomeno mediatico, non li ha nessuno.
Più che di raccontar balle si tratta di dire alla gente quello che vuole sentirsi dire. Se tu indovini quello che uno vorrebbe sentirsi dire poi difficilmente lo metterà in discussione. Cesare docet: gli uomini credono facilmente in ciò che sperano. Come dicevo riguardo al populismo oramai i politici non si pongono più il problema di inventare soluzioni, leggono semplicemente il pensiero della gente (che coi social deve essere piuttosto facile) e propongono di conseguenza le soluzione auspicate ( dalla massa incompetente) come portate che si ordinano al ristorante. È il verificarsi della profezia di Le Bon: siamo nell'era delle folle. Tutte disposte a farsi comandare (saranno loro stesse a volerlo profetizzava Le Bon) dal meneur de folle, un qualsiasi energumeno dall'oratoria stringente e insolente, dai temi semplici e istintivi, che dispensano i più dal supplizio di dovere ragionare con la propria testa.
Sono in disaccordo, innanzitutto con qualsiasi teoria che vede la voglia di farsi comandare come un fenomeno recente se non nelle forme, ma sopratutto sul fatto che questi leader siano in grado di tastare il polso alle persone, tutt'altro (al di la degli strumenti statistici che la tecnologia offre e sono comprensibili anche ad un demente, parlo anche solo di un guizzo di intuito). Prendendo per esempio il caso Trump e uno dei suoi "tormentoni" più famosi, ovvero la questione messicana. Per quanto ne so, la questione non era esattamente sulle prime pagine dei giornali nonostante ci fosse un normale e fisiologico discontento in alcune zone di confine. Ora è tutto un fiorire di analisi costi\bilanci sull'immigrazione messicana, che ben vengano, ma testimoniano come la problematica sia stata ingantita a dismisura dalla campagna elettorale di Trump che voleva differenziarsi tralaltro dagli altri candidati repubblicani che non avevamo (almeno nelle fasi iniziali quando non si era capito il potenziale di Trump) posto molta enfasi su una questione che non pareva stando ai sondaggi cosi drammaticamente sentita e si era spenta dopo il 92 (prima parte di muro made in Clinton). Invece la CNN si è scusata pubblicamente per aver dato troppo spazio mediatico a Trump nelle prime batute delle primarie inseguendo i suoi strafalcioni, prendendosi parzialmente la responsabilità dello "snowball effect" della campagna di Trump. Il tempismo con cui Trump le spara è millimetrico tanto che ormai è facile capire il gioco, il giorno che Trump tweeta che Parigi è la capitale del portogallo, andate a vedere cosa sta firmando nel frattempo...se non è un gioco delle balle questo!
Sicuramente ci sono menzogne montate ad arte ma, secondo me, anche il cogliere del pulsare profondo dell'inconscio collettivo. Trump nell'immaginario popolare interpreta l'uomo forte che mette ordine, una speranza per le paure che attanagliano le persone, terrorismo e povertà in primis. Secondo me anche un bambino capirebbe che con un approccio mercantilista non si genera alcuna ricchezza aggregata. Ma quando si è in balia della paura o dell'avidità si accoglie volentieri chi da risposte immediate. Come l'idea che lanciare qualche missile qua e la possa riequilibrare la situazione in scenari dove si combatte da anni.
Certo che si dicono grandi menzogne, come quella che gli Usa non si sarebbero immischiati nelle situazioni internazionali che non li riguardano