In pochi mesi di governo, questa è la terza colossale castroneria (per non dir peggio) pronunciata pubblicamente dal nostro Presidente del Consiglio; per cui, se lui è il "meglio del meglio" che il nostro Paese è in grado di esprimere, allora vuol dire che stiamo messi veramente molto "male"!***Ed infatti:1)La sua prima castroneria, fu quando se la prese con gli psicologi che si prenotavano per vaccinarsi senza rispettare il criterio dell'età anagrafica; non riflettendo, però, che lo facevano perchè era stato lui stesso che li aveva obbligati a farlo con un decreto.2)La sua seconda castroneria, fu quando se la prese con Letta, perchè voleva elevare di un pochino l'imposta di successione sui grandi patrimoni (per adeguarla "almeno" alla metà della media europea), proclamando che "per lo Stato è il momento di dare, e non di prendere"; senza considerare, però, che lo Stato non può "dare" neanche un soldo, che prima non sia stato "preso" ai cittadini (salvo facendo ricorso ai "buffi", al pagamento dei cui interessi, però, sono sempre i cittadini a dover provvedere con le loro tasse).3)Adesso, con ineffabile faccia tosta, riguardo alla "delega fiscale", ha avuto il coraggio di dire: "Si procederà anche ad una revisione delle rendite catastali, adeguandole a quelle che sono le rendite di mercato. Ma, per far questo, a parte che per farlo ci vorranno cinque anni, il governo prende l'impegno che nessuno pagherà di più o di meno! Cioè le rendite su cui si basa oggi la tassazione restano invariate. Quindi è solo un'operazione di trasparenza e bla bla bla vari!" Ascoltatelo con le vostre orecchie, perchè si tratta di una "performace" dialettica davvero eccezionale; almeno per prendere per i fondelli gli allocchi:https://www.youtube.com/watch?v=-vERWB3OWoA***Draghi, infatti, dice testualmente che "...si procederà ad una revisione delle rendite" (adeguandole a quelle più elevate di mercato), ma che, però, "le rendite su cui si basa oggi la tassazione restano invariate".Il trucco dialettico è fin troppo evidente, in quanto, lui dice che, per adesso -cioè fino a che non verranno "revisionate"- le rendite su cui si basa oggi la tassazione <<restano>> invariate.Bella scoperta: fate attenzione al "tempo" dei verbi (indicativo futuro e indicativo presente)!***Se ci fate caso, infatti, quel gran paravento non dice affatto che, una volta che saranno state "revisionate", le rendite su cui si basa attualmente la tassazione <<resteranno>> invariate così come sono oggi; ed infatti la cosa sarebbe oggettivamente impossibile, per la "contradizion che nol consente"! Caro Draghi, "forse tu non pensavi ch'io loico fossi!" ***Ed invero è logicamente e tecnicamente impossibile "revisionare" la consistenza di una rendita catastale lasciandola "invariata" ai fini della tassazione; E' UNA COSA CHE SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE!Neanche Mandraghi può compiere una magia del genere, se non a chiacchiere!***Per cui, se il Presidente del Consiglio fosse stato onesto, avrebbe dovuto dire un'altra cosa.E, cioè: "Cari ragazzi, nei prossimi cinque anni adegueremo le rendite "catastali" a quelle "commerciali", per cui, quando avremo completato la revisione, vi beccherete una stangata fiscale tale da scorticarvi la pelle; però, nel frattempo, le rendite restano provvisoriamente quelle che sono oggi, per cui, nei prossimi cinque anni, nessuno pagherà di più o di meno. Godetevele finchè potete!".Questa sì che sarebbe stata "un'operazione di trasparenza", e non soltanto uno squallido tentativo di carpire la buona fede dei cittadini."Cavete"!https://www.youtube.com/watch?v=4iqO88ig5ko*** Quanto ai criteri con i quali verranno revisionate le rendite, ancora non mi risulta che siano stati resi pubblici; quando li conoscerò, li commenterò.Però sin d'ora faccio al riguardo una facile previsione:- sicuramente nessuno pagherà di meno;- certamente quasi tutti pagheranno di più.***Accetto scommesse! ;)
***
Ciao eutidemo, quando parla di soldi draghi non dice panzane, dice quello che è più opportuno per convincere i bambini ad ingoiare la pillola amara.
Draghi ha detto sostanzialmente che le imposte sulle case non aumenteranno ora, ma che lui sta predisponendo tutto per gli aumenti che in futuro potranno farsi se necessari.
Naturalmente é certo che questi aumenti saranno necessari perché i debiti sono quelli che sono.
Secondo me salvini ha sbagliato a fare tutto questo rumore sulla questione della riforma fiscale, draghi non si ferma e certamente lui non vuole uscire dal governo, anche perché correrebbe il rischio di spaccare ulteriormente la lega.
Per cui si ritroverà a fare un'altra figura barbina come con il green pass.
Sta un po' succedendo quello che abbiamo visto con il governo tecnico di Mario Monti: ci si risveglia lentamente dall'idillio iniziale. Come era avvezzo fare quando presiedeva la BCE , Draghi sa usare le parole per dire e nascondere allo stesso tempo, tanto che all'epoca gli analisti "pesavano" anche le mezze parole per far partire gli acquisti o le vendite. Ha i suoi obiettivi bene in mente ed è convinto che nessuno lo fermerà. Temo nel caso un'autentica macelleria sociale. A Salvini conviene staccare la spina del governo Draghi, perché altrimenti l'abbraccio mortale con forze contrarie agli interessi del suo elettorato affosserà la Lega, come abbiamo già visto in parte domenica. La linea moderata dei Giorgetti non intercetta il malumore profondo che serpeggia nella piccola impresa e nell'artigianato (anche per la vicenda del GP obbligatorio che sta creando grossi problemi con parte della forza lavoro).
Non è così, Alexander, gli interessi reali delle categorie economiche del nord italia sono in linea con l'azione di draghi, qualche protesta, semmai, viene dalle aree della rendita, immobiliaristi, costruttori.
Comunque se salvini é tanto stupido da uscire dal governo, al riguardo draghi lo ha sfidato in conferenza stampa, si accomodi, sarà un occasione per perdere altri voti.
La riforma del Catasto, basata sulla superficie e non più sui vani delle abitazioni e sui valori di mercato degli immobili, non comporta necessariamente un aumento delle entrate complessive dell'IMU e delle altre imposte immobiliari. La sostanza della promessa di Draghi è perciò fattibile se l'invarianza è riferita all'insieme delle entrate immobiliari. Non è fattibile a livello di singoli perchè comporterà sicuramente una redistribuzione delle relative imposte.
Sono comunque perfettamente d'accordo sull'opportunità e necessità di procedere con la riforma del Catasto.
Aggiungo che è evidente che Draghi non è preparato sulla materia in questione.
Questo conferma che Draghi non ha nulla di eccezionale o di straordinario, è un amministratore pubblico di tendenza politica moderata che emerge rispetto ad una maggioranza di mediocri politici ed amministratori.
Apprezzo molto la sua decisa reazione politica come Presidente della Banca Centrale Europea al tempo della crisi dell'euro.
Una riforma "top to down" (come dicono gli anglosassoni) del catasto, è una trovata populista di pessimo gusto.
Racconto una breve storia: ho in mio possesso quello che è attualmente un rifugio di montagna, non è servito da gas, acquedotto, fognatura, e strada di accesso.
Quando fù accatastato era una abitazione agreste, di modeste finiture ma funzionante. Fù accastata già allora come A3, su una base tarriffaria che per qualche motivo era simile a quella del paese (pur essendo a quasi venti chilometri da esso).Tuttavia, è praticamente in disuso come abitazione da una decina d'anni. Morale della favola: la casa non è più abitabile, non è certamente collabente, ma non è sicuramente meritorea di quella categoria e quella classe, come non lo era venti anni fa. Risultato, pago per essa altrettanto che per un immobile vista mare di stessa metratura.
Non ho neanche provato a mandare una richiesta di revisione, perchè so che vengono scartate d'ufficio, ufficialmente o meno. Invece di fare cretine riforme dall'alto di adeguazione delle rendite, perchè non dare valore alle revisioni di parte, azichè cestinarle immediatamente? Altrimenti come farebbe, uno che fosse stato colpito ingiustamente dalla mannaia "top to down" a difendersi dalle sperequazioni? Va a finire che sto rifugio senza cesso mi costa più che un posto barca, bravi.
Ciao inverno, la riforma del catasto serve anche per difendere da queste sperequazioni, naturalmente deve essere una riforma fatta dall'alto costruendo moderni criteri di valutazione. Se infatti questi criteri non vengono costruiti su che cosa si potrà basare un giudice tributario per rivedere la rendita di un immobile?
Ciao Anthony. :)
Non so se quando Draghi parla di soldi dica o meno "panzane", ma quando parla di tasse le dice senz'altro; e pure "in grande stile!"
Ed infatti non è assolutamente vero che "... gli aumenti potranno farsi in futuro, solo se necessari", in quanto, se verranno variate le rendite catastali per adeguarle a quelle "di mercato":
a)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite base" ai fini dell'IRPEF (nei casi in cui tale tassazione è prevista).
b)
Automaticamente aumenterà anche l'imposizione sulle "rendite rivalutate" ai fini:
- dell'IMU
- delle imposte indirette (IVA, REGISTRO, SUCCESSIONI).
Questo è poco, ma è sicuro!
***
Cioè non è assolutamente vero che se verranno variate le "rendite catastali" per adeguarle a quelle "di mercato", questo potrà limitarsi, come dice Draghi, ad una mera "operazione di trasparenza" o "statistica", senza aumentare l'imposizione; ed infatti, una volta effettuata la "revisione catastale", è "inevitabile" che debba aumentare anche la "tassazione immobiliare".
Questo, in quanto, in determinati casi, le "rendite catastali" sono per loro natura l'unico parametro di riferimento per la tassazione degli immobili; a parte il caso delle locazioni, laddove la questione è diversa e diviene più complessa.
***
Per cui Draghi ha palesemente cercato di "imbrogliare" gli Italiani, lasciando loro credere (come nel tuo caso), che l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, sarà solo "ipotetico", e non necessariamente conseguente alla sua revisione delle rendite; mentre, invece, è proprio così, in quanto l'aumento dell'imposizione, tra cinque anni, non sarà affatto solo "ipotetico", bensì sarà la "necessaria conseguenza" della sua revisione delle rendite.
"Simul stabunt aut simul cadunt!"
***
Come dire che, se spari a qualcuno dalla distanza di 500 metri, ovviamente non lo uccidi subito, nel momento in cui premi il grilletto; ed infatti il proiettile deve percorrere ben 500 metri prima di colpire il bersaglio!
:D :D :D
***
Benchè io detesti Salvini, per amore della verità, in questo caso non posso che essere perfettamente d'accordo con lui!
Ed infatti, giusto o meno che debba considerarsi l'aumento dell'imposizione immobiliare, non c'è dubbio alcuno che, al riguardo, Draghi stia cercando di prendere in giro gli Italiani (per non usare un'espressione più forte).
E, purtroppo, vedo che in molti casi ci riesce!
:'(
***
Come giustamente scrivi tu: "Naturalmente é certo che questi aumenti di tasse saranno necessari perché i debiti sono quelli che sono."
Però, se si variano le rendite catastali adeguandole a quelle di mercato, gli aumenti delle tasse immobiliari saranno automaticamente conseguenti a tale revisione, senza alcuna possibilità di ulteriori scelte future in base all'indebitamento.
***
Quanto sopra, da parte mia, è una mera "constatazione" della realtà giuridica della tassazione catastale.
Diversamente, se debbo cercare di capire il perchè di una "scelta" del genere, non posso che esprimere delle mere "opinioni"; che valgono solo in quanto tali.
Cioè:
a)
Mentre la "ricchezza mobile" è molto elusiva (rectius "evasiva"), diversamente la "ricchezza immobile" è molto più semplice da tassare; pertanto il Fisco, come uno "spadaccino zoppo" (e per giunta pure un po' "miope"), preferisce di gran lunga fare a duello con dei "manichini", piuttosto che con degli altri "spadaccini".
Perchè, ovviamente, i "manichini" stanno fermi, e sono quindi molto più facili da infilzare!
;)
b)
In secondo luogo, aumentando la tassazione sugli immobili, si fa un gran favore alle banche; ed infatti, il povero disgraziato che si trova a dover investire il suo capitale, magari il TFR, piuttosto che acquistare immobili ed essere subissato di tasse, alla fine si rassegna ad essere rapinato da un fondo di investimento bancario.
;)
***
Ma queste sono soltanto delle mie congetture sulle motivazioni che hanno spinto Draghi a promuovere una revisione delle rendite catastali, con conseguente -sia pur procrastinato- aumento della relativa tassazione.
***
Un saluto! :)
***
Citazione di: Alexander il 06 Ottobre 2021, 17:21:46 PM
Sta un po' succedendo quello che abbiamo visto con il governo tecnico di Mario Monti: ci si risveglia lentamente dall'idillio iniziale. Come era avvezzo fare quando presiedeva la BCE , Draghi sa usare le parole per dire e nascondere allo stesso tempo, tanto che all'epoca gli analisti "pesavano" anche le mezze parole per far partire gli acquisti o le vendite. Ha i suoi obiettivi bene in mente ed è convinto che nessuno lo fermerà. Temo nel caso un'autentica macelleria sociale. A Salvini conviene staccare la spina del governo Draghi, perché altrimenti l'abbraccio mortale con forze contrarie agli interessi del suo elettorato affosserà la Lega, come abbiamo già visto in parte domenica. La linea moderata dei Giorgetti non intercetta il malumore profondo che serpeggia nella piccola impresa e nell'artigianato (anche per la vicenda del GP obbligatorio che sta creando grossi problemi con parte della forza lavoro).
Questa volta, almeno in parte, sono d'accordo con te; ed infatti, sebbene io sia d'accordo con la politica di Draghi in campo vaccinale, sono invece decisamente in disaccordo con lui per quanto riguarda la sua politica fiscale.Mi dispiace che lui, a causa del mio disaccordo, abbia perso il sonno; ma sono sicuro che, prima o poi, se ne farà una ragione! :D :D :D
Citazione di: anthonyi il 06 Ottobre 2021, 17:41:52 PM
Non è così, Alexander, gli interessi reali delle categorie economiche del nord italia sono in linea con l'azione di draghi, qualche protesta, semmai, viene dalle aree della rendita, immobiliaristi, costruttori.
Comunque se salvini é tanto stupido da uscire dal governo, al riguardo draghi lo ha sfidato in conferenza stampa, si accomodi, sarà un occasione per perdere altri voti.
Al riguardo, a mio avviso:a)Gli immobiliaristi e i costruttori, sotto il profilo "strettamente fiscale", verranno solo incidentalmente colpiti dall'aumento delle rendite: perchè, nel loro caso, in genere gli immobili vengono allocati nelle "rimanenze commerciali" o tra i "beni strumentali".b)Gli immobiliaristi e i costruttori, però, verranno colpiti di riflesso dalla circostanza che il loro possibili clienti verranno disincentivati dall'acquistare i loro immobili, vista l'incipiente arrivo di una stangata fiscale conseguente alla revisione delle rendite.***I più fregati di tutti, saranno coloro che, per loro sventura, sono già proprietari di immobili! :'(
***
Citazione di: baylham il 06 Ottobre 2021, 19:28:12 PM
Aggiungo che è evidente che Draghi non è preparato sulla materia in questione.
Questo conferma che Draghi non ha nulla di eccezionale o di straordinario, è un amministratore pubblico di tendenza politica moderata che emerge rispetto ad una maggioranza di mediocri politici ed amministratori.
Apprezzo molto la sua decisa reazione politica come Presidente della Banca Centrale Europea al tempo della crisi dell'euro.
Sottoscrivo parola per parola quello che hai scritto riguardo a Draghi:- sia in senso positivo;- sia in senso negativo ;)
Ciao eutidemo, chi inganna gli italiani è salvini, facendogli credere che con la sua opposizione propagandistica impedirà l'aumento di certe tasse.
Draghi invece non dice che le tasse dovranno aumentare, e questo potrà essere fatto sia applicando, sia non applicando i nuovi criteri di valutazione catastale, e quindi semplicemente aumentando le aliquote.
Se il governo futuro non applicherà i nuovi criteri, non vi sono ragioni per le quali questi possano modificare il valore catastale. Se invece decidera di applicare questi nuovi criteri, questo dovrebbe portare a una maggiore equità perché si ridurranno i paradossi con immobili stimati catastalmente di più del loro valore reale, e immobili(di solito proprio quelli detenuti dai più ricchi) stimati molto meno del loro valore reale.
Ciao Inverno. :)
Hai perfettamente ragione di lamentarti; ma, purtroppo, secondo me, hai sbagliato a non "reagire" nelle sedi competenti per far valere le tue ragioni.
Ed infatti io ho vissuto personalmente un'esperienza abbastanza simile alla tua; però ho reagito!
***
Anni fa, infatti, ricevetti un avviso di variazione in aumento della rendita catastale di un appartamento che possedevo a Roma, sul quale c'era scritto: "La rendita del suo immobile è stata rettificata in base al valore di due immobili similari al suo (NCEU A345667 e NCEU B876567 ), ubicati nella stessa area topografica della città."
Ovviamente, non avendomi fornito gli "indirizzi" di tali immobili, non mi avevano dato modo di verificare nè l'esattezza nè la congruità e delle loro gratuite affermazioni; pertanto feci ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale (che è un "organo giurisdizionale" al pari di un qualsiasi Tribunale), eccependo "la carenza di motivazione" dell'atto di variazione della rendita.
***
Ed infatti, in base all'art.7 della Legge n. 212
del 27/07/2000, gli atti dell'amministrazione finanziaria devono essere motivati secondo quanto prescritto dall'articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente la motivazione dei provvedimenti amministrativi; cioè, indicando i "presupposti di fatto" e le "ragioni giuridiche" che hanno determinato la decisione dell'amministrazione.
***
Pertanto l'Ufficio Finanziario, nella sua "comparsa di risposta" davanti all'organo giudicante, fu "costretto" a fornire gli indirizzi civici dei due immobili similari al mio (NCEU A345667 e NCEU B876567 ).
Controllando tali indirizzi, constatai e potei di conseguenza documentare di fronte alla Commissione, che:
- uno dei due immobili, si trovava nella mia stessa area topografica, ma si trattava di un'ambasciata straniera dalle caratteristiche immobiliari completamente diverse dal mio appartamento (e, ovviamente, più pregiate);
- l'altro immobile, invece, aveva caratteristiche simili al mio appartamento, ma si trovava in un'area topografica completamente diversa, e, cioè, nel centro storico della città, i cui valori medi immobiliari erano circa il doppio di quelli della mia zona.
***
Di conseguenza, la Commissione Tributaria annullò la variazione catastale, condannando persino l'amministrazione fiscale a pagarmi le spese di giudizio; cosa, che, in verità, accade alquanto di rado.
***
Il tuo caso è un po' diverso, in quanto, ricorrendone le condizioni, dovresti eventualmente invocare l'istituto dell'autotutela previsto dall'articolo 2-quater, Dl 564/1994 (convertito dalla legge 656/1994) e il Dm 37/1997, per il riesame della rendita attribuita.
Sono perfettamente d'accordo con te che "non ti si fileranno di pezza"; però, contro il "diniego espresso" alla tua richiesta di autotutela, ed anche contro il probabile "silenzio rifiuto", è ammesso ricorso davanti alla commissione tributaria provinciale in relazione alla legittimità del rifiuto, ma non in ordine al merito (nell'esame del quale si potrà proseguire in caso di legittimità della richiesta stessa).
***
A tal fine, per l'applicazione dell'autotutela, è necessario:
- o documentalmente provare come l'attuale classamento del tuo immobile sia affetto da un errore grossolano, evidenziabile portando a confronto casi di immobili del tutto similari;
- ovvero, se la problematica si dovesse riscontrare in generale per la totalità degli immobili similari, si dovrebbe eccepire l'iniquità del sistema catastale relativo a tali immobili.
***
Però mi fermo qui:
- sia perchè non conosco con esattezza la situazione specifica del tuo immobile;
- sia perchè non è deontologicamente consentito fornire "specifiche" consulenze legali online (ma solo generiche considerazioni di carattere generale).
***
Per cui ti suggerisco di rivolgerti ad un legale e ai suoi periti, per valutare in modo più circostanziato le tue concrete opportunità di revisione della rendita.
Non credo che ti costerà troppo, soltanto sapere se ne vale o meno la pena!
***
Un saluto! :)
***
Citazione di: anthonyi il 06 Ottobre 2021, 22:19:09 PM
Ciao inverno, la riforma del catasto serve anche per difendere da queste sperequazioni, naturalmente deve essere una riforma fatta dall'alto costruendo moderni criteri di valutazione. Se infatti questi criteri non vengono costruiti su che cosa si potrà basare un giudice tributario per rivedere la rendita di un immobile?
Non è richiesto un giudice tributario per istituire una rendita (processo molto più arbitrario del variarla) nè per variarla per alterazioni della consistenza, una perizia di parte che volesse variare una rendita non si scontrebbe con un libro sacro.. ma con un'altra perizia di parte precedente. Quello che sto facendo notare è che l'Agenzia del Territorio non recepisce per prassi qualsiasi altra variazione, figurarsi quelle di mercato. E questo è grave per un sistema che vorrebbe aggangiarsi al mercato. Ricorrere al giudice può portare "giustizia tributaria", ma se l'aspirazione è quella di avere un catasto agganciato al mercato, i primi ad essere coinvolti dovrebbero essere i proprietari.
Quali mirabolanti strumenti pensi useranno, loro che vogliono farlo dall'alto? I valori OMI, peccato che sono talmente sensibili al mercato che non registrano nessuna flessione dopo la crisi del 2008 (forse perchè fare una transazione al di sotto, significa portarsi in casa la finanza) legare le rendite agli OMI non ha granchè a che fare con il mercato, è solita "
tabella che rimanda ad altra tabella" della burocrazia italica. Se davvero agganciassero le rendite al mercato, ci sarebbero persone che hannomolto da perdere, ma anche persone che hanno molto da guadagnare, per questo alla fine Draghi potrebbe dire che "non ha aumentato le tasse", nel senso della media. Quello che stanno cercando di fare ovviamente è alzare le rendite a tutti, senza ampliare i sistemi di autotula del cittadino. Da quando l'AT è diventata una succursale dell'AE, la "mission" dell'ufficio si è trasformata dalla rappresentazione accurata del patrimonio italiano, alla pesca a strascico di soldi, e questo non può avere nessun buon risultato in termini di "aggancio al mercato" , useranno il mercato come scusa per spremerti, di rappresentare il patrimonio non gli interessa già più da molto.
Citazione di: InVerno il 07 Ottobre 2021, 08:05:39 AM
Citazione di: anthonyi il 06 Ottobre 2021, 22:19:09 PM
Ciao inverno, la riforma del catasto serve anche per difendere da queste sperequazioni, naturalmente deve essere una riforma fatta dall'alto costruendo moderni criteri di valutazione. Se infatti questi criteri non vengono costruiti su che cosa si potrà basare un giudice tributario per rivedere la rendita di un immobile?
Non è richiesto un giudice tributario per istituire una rendita (processo molto più arbitrario del variarla) nè per variarla per alterazioni della consistenza, una perizia di parte che volesse variare una rendita non si scontrebbe con un libro sacro.. ma con un'altra perizia di parte precedente. Quello che sto facendo notare è che l'Agenzia del Territorio non recepisce per prassi qualsiasi altra variazione, figurarsi quelle di mercato. E questo è grave per un sistema che vorrebbe aggangiarsi al mercato. Ricorrere al giudice può portare "giustizia tributaria", ma se l'aspirazione è quella di avere un catasto agganciato al mercato, i primi ad essere coinvolti dovrebbero essere i proprietari.
Quali mirabolanti strumenti pensi useranno, loro che vogliono farlo dall'alto? I valori OMI, peccato che sono talmente sensibili al mercato che non registrano nessuna flessione dopo la crisi del 2008 (forse perchè fare una transazione al di sotto, significa portarsi in casa la finanza) legare le rendite agli OMI non ha granchè a che fare con il mercato, è solita "tabella che rimanda ad altra tabella" della burocrazia italica. Se davvero agganciassero le rendite al mercato, ci sarebbero persone che hannomolto da perdere, ma anche persone che hanno molto da guadagnare, per questo alla fine Draghi potrebbe dire che "non ha aumentato le tasse", nel senso della media. Quello che stanno cercando di fare ovviamente è alzare le rendite a tutti, senza ampliare i sistemi di autotula del cittadino. Da quando l'AT è diventata una succursale dell'AE, la "mission" dell'ufficio si è trasformata dalla rappresentazione accurata del patrimonio italiano, alla pesca a strascico di soldi, e questo non può avere nessun buon risultato in termini di "aggancio al mercato" , useranno il mercato come scusa per spremerti, di rappresentare il patrimonio non gli interessa già più da molto.
Scusa, inverno, ma se il criterio di mercato, comunque lo si definisca, non è valido, a quale criterio dobbiamo affidarci?
Qualunque perizia tecnica come può fare una valutazione se non si basa sul mercato?
E il riferimento al mercato è equo o no?
Lo sai che in questo nostro paese le case nuove in periferia pagano molte più tasse di quelle vecchie al centro della città che normalmente hanno quotazioni più che doppie?
Che ci sono immobili in prossimità di piazza Navona a Roma accatastati come case popolari, con quotazioni da 20 mila euro al mq?
Il problema del nuovo catasto non è neanche economico, è proprio culturale e dato dal contrasto tra immobilisti e riformatori, laddove in Italia hanno sempre prevalso i primi, quelli che non vogliono cambiare nulla perché hanno paura del cambiamento.
Ciao Anthony.
Sul fatto che Salvini inganni gli italiani non nutro alcun dubbio , in quanto è ovvio che, con la sua opposizione, meramente propagandistica, non riuscirà certo ad impedire l'aumento dell'imposizione immobiliare; però ha perfettamente ragione nel sostenere che una revisione delle rendite catastali, una volta portata a compimento, comporterà automaticamente un aumento dell'imposizione immobiliare.
***
Quanto a Draghi invece, "mente per la gola", perchè, nel caso in cui venga effettuata una revisione delle rendite catastali, questa comporterà "automaticamente" un aumento dell'imposizione immobiliare; nel caso di specie, infatti, non è tanto una questione di "aliquote", quanto, piuttosto, è una questione di "imponibile".
***
Ed infatti, ad esempio, i contribuenti che possiedono immobili non locati nello stesso comune in cui si trova l'abitazione principale, sono tenuti ad assoggettare a tassazione IRPEF il 50% della "rendita catastale rivalutata del 5% ed aumentata di 1/3"; per cui, se la rendita catastale viene aumentata da Draghi, aumenta automaticamente anche l'"imponibile" fiscale IRPEF, e, quindi, la tassazione aumenta a prescindere dall'"aliquota progressiva" IRPEF applicata, la quale non riguarda il singolo reddito immobiliare, bensì il reddito complessivo netto del contribuente.
Ovviamente, se tale "rendita catastale" viene aumentata da Draghi, aumenta automaticamente anche l'"imponibile" fiscale IMU, che si ottiene capitalizzando la "rendita catastale", ed applicando sul "valore catastale" così determinato l'"aliquota proporzionale" prevista da ciascun Comune per tale imposta; e lo stesso dicasi nel caso in cui il proprietario intenda vendere l'immobile, perchè in tal caso l'acquirente dovrà pagare un'IMPOSTA DI REGISTRO maggiorata, con conseguente minore appetibilità del cespite, e con influenza negativa su suo prezzo di mercato.
Insomma, è una "fregatura" complessiva!
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Un eventuale governo futuro, una volta revisionato il catasto da Draghi, sarà tecnicamente costretto ad applicare le imposte sui nuovi imponibili che ne scaturiscono; l'unica cosa che, teoricamente, un nuovo governo potrebbe fare, sarebbe quella di effettuare una ulteriore revisione complessiva al ribasso delle rendite catastali.
Ma la cosa mi sembra molto improbabile, e, comunque, ci vorrebbero altri cinque anni.
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Semmai, un eventuale governo futuro, per compensare l'aggravio fiscale dei proprietari di immobili, potrebbe ridurre i "coefficienti di rivalutazione" delle rendite ai fini IMU, REGISTRO, DONAZIONI e SUCCESSIONI (oltre a restringere al ribasso il "range" di scelta delle aliquote dei Comuni ai fini IMU); ma questo non sarebbe molto facile, e, comunque, non influirebbe sulla maggiore imposizione IRPEF.
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Quanto al fatto che una "limitata" revisione del catasto sarebbe opportuna per poter realizzare una maggiore equità, riducendo i paradossi per cui alcuni immobili vengono stimati catastalmente di più del loro valore reale, mentre altri immobili vengono stimati meno del loro valore reale, questo sarebbe senz'altro "teoricamente" corretto nel caso di un mercato immobiliare "a bocce ferme"; il che, però, non è molto facile che si verifichi!
In ogni caso, secondo me, come avevo già scritto, con la "revisione Draghi":
- sono certo che quasi tutti pagheranno molto di più sui loro immobili;
- ritengo molto improbabile che qualcuno pagherà di meno, perchè gli verrà cortesemente variata la rendita al ribasso (salvo che non ricorra giudizialmente).
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Un saluto
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Citazione di: anthonyi il 07 Ottobre 2021, 11:04:53 AM
Scusa, inverno, ma se il criterio di mercato, comunque lo si definisca, non è valido, a quale criterio dobbiamo affidarci?
Qualunque perizia tecnica come può fare una valutazione se non si basa sul mercato?
E il riferimento al mercato è equo o no?
Lo sai che in questo nostro paese le case nuove in periferia pagano molte più tasse di quelle vecchie al centro della città che normalmente hanno quotazioni più che doppie?
Che ci sono immobili in prossimità di piazza Navona a Roma accatastati come case popolari, con quotazioni da 20 mila euro al mq?
Il problema del nuovo catasto non è neanche economico, è proprio culturale e dato dal contrasto tra immobilisti e riformatori, laddove in Italia hanno sempre prevalso i primi, quelli che non vogliono cambiare nulla perché hanno paura del cambiamento.
Il criterio di mercato è valido se esistono modi affidabili per misurarlo, essendo che l'OMI non lo è perchè il suo scopo è attualmente più che altro di lotta all'evasione anzichè di rappresentazione del mercato, io magari parlerò troppo presto, ma la vedo male. E sopratutto rimarco demagogia quando si parla di "aggangio al mercato" senza specificare COME, che potrebbe fare la differenza tra il giorno e la notte. Gli strumenti attuali, più che agganciare al mercato, agganciano ad altre tabelle fittizie. Se ci sono immobili a piazza Navona accatastati come case popolari, è perchè una perizia di parte (cioè l'accatastamento originario) in barba a qualsiasi valore di mercato li ha così categorizzati, e sono rimasti fermi lì proprio perchè il sistema è estramente statico ed impermeabile alle variazioni nel tempo e del contesto. Il paradosso è che sono gli strumenti puntuali del catasto ad essere insufficienti. Un catasto accurato dovete coinvolgere i proprietari e perizie puntuali, a chi interessa un catasto preciso, agli altri interessa incassare. Per tutti gli immobili assurdamente ipovalutati, ci sono intere zone di territorio italiano che un mercato manco ce l'hanno (o perlomeno sarebbe assurdo basare una stima di mercato su un numero risibile di transazioni), allora il governo avrà l'onestà di dichiarli immobili a rendita zero? Se vabbè buonanotte!
Citazione di: Eutidemo il 07 Ottobre 2021, 11:27:39 AM
Semmai, un eventuale governo futuro, per compensare l'aggravio fiscale dei proprietari di immobili, potrebbe ridurre i "coefficienti di rivalutazione" delle rendite ai fini IMU, REGISTRO, DONAZIONI e SUCCESSIONI (oltre a restringere al ribasso il "range" di scelta delle aliquote dei Comuni ai fini IMU); ma questo non sarebbe molto facile, e, comunque, non influirebbe sulla maggiore imposizione IRPEF.
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Sbagli Eutidemo, è una operazione facilissima. Se, in seguito alla valutazione ai prezzi di mercato degli immobili, il valore catastale e quindi imponibile aumenta mediamente del 30% rispetto agli attuali valori, basta applicare un moltipicatore di 0,77 per mantenere invariata la tassazione complessiva sugli immobili. Già oggi il valore catastale degli immobili è calcolato utilizzando dei moltiplicatori, oltretutto diversi in base alle singole imposte.
Questo, secondo me, intendeva di promettere Draghi. La castoneria è quella di riferire l'invarianza del gettito fiscale al singolo immobile piuttosto che all'insieme degli immobili.
Ciao Baylham. :) Guarda che quello che dici adesso tu, l'avevo già premesso io, scrivendo che: "Semmai, un eventuale governo futuro, per compensare l'aggravio fiscale dei proprietari di immobili, potrebbe ridurre i "coefficienti di rivalutazione" delle rendite ai fini IMU, REGISTRO, DONAZIONI e SUCCESSIONI."***Però, elevare l'attuale "valore catastale" di un immobile da 1.000.000 di euro ad un presunto "valore commerciale" di 1.300.000 euro (130%), per poi ridurlo nuovamente ad un "valore fiscale" di 1.000.000 di euro, al fine di mantenere invariata la tassazione complessiva sugli immobili, mi sembra:- un'operazione di carattere "pisichiatrico", più che "tributario", perchè, a questo punto, tanto varrebbe lasciare le cose come stanno;- sarebbe comunque un'operazione intrinsecamente assurda ed inutile, perchè i "valori commerciali" ce li fornisce già l'ISTAT, senza bisogno di revisionare il catasto.***Se si revisionano i valori catastali, è ovvio che lo si fa precipuamente allo scopo di aumentare la tassazione sugli immobili!Semmai "forse", si salveranno solo coloro i cui valori catastali sono già sopravvalutati; ma, di sicuro, nessuno glieli "abbasserà" (salvo ricorso in Commissione Tributaria)!***Ormai sono troppo vecchio per farmi abbindolare dal "gioco delle tre carte"; anche se a provarci è un imbonitore della classe di Draghi."Experto crede Ruperto!" ;) https://www.youtube.com/watch?v=NNCeP1Rw6z0***Un saluto! :) ***
Ciao eutidemo, l'operazione descritta da baylham non è per nulla di carattere psichiatrico, come dici tu. Nel nuovo accatastamento avremo profonde differenze nella rivalutazione degli immobili, per cui un'eventuale riduzione omogenea dei coefficienti, fatta per eguagliare il peso fiscale, comunque comporterebbe una perequazione tra i vari immobili.
Che poi questa riduzione sia poco probabile sono d'accordo, d'altronde l'incremento della tassazione delle rendite fa parte delle richieste che ci fa l'Europa da decenni, e in tempi di PNRR bisogna farli contenti.
Ciao Anthony :)
Insisto nel dire che l'operazione congetturata da Baylham sarebbe decisamente di carattere psichiatrico, perchè per conoscere il valore commerciale degli immobili non serve affatto di revisionare il catasto; ed infatti, quando si revisionano le rendite catastali, ciò avviene "esclusivamente" per aumentare la tassazione immobiliare (come, peraltro, è sempre accaduto in passato), e non per altri motivi.Solo chi è nato ieri, può credere alla chiacchiere di Draghi sulla "trasparenza" e la "statistica". :D
Ma che mi facesse il piacere! :D
https://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8***D'altronde tu stesso ti rendi molto ragionevolmente conto che la revisione del catasto, ha precipuamente lo scopo di venire incontro alle richieste che ci fa l'Europa da decenni; ed infatti, visto che il nostro Fisco è troppo "pippa" per tassare la "ricchezza mobile", e troppo "succube" per tassare la "ricchezza finanziaria", l'unico modo sicuro per cuccare qualche soldo in più (con cui restituire i prestiti che ci fa l'Europa), consiste nell'incremento della tassazione delle rendite catastali, tassando i soliti poveri fessi.***Ed infatti, richieste dell'Europa a parte:a)Mentre la "ricchezza mobile" è molto elusiva (rectius "evasiva"), diversamente la "ricchezza immobile" è molto più semplice da tassare; pertanto il Fisco, come uno "spadaccino zoppo" (e per giunta pure un po' "miope"), preferisce di gran lunga fare a duello con dei "manichini", piuttosto che con degli altri "spadaccini".Perchè, ovviamente, i "manichini" stanno fermi, e sono quindi molto più facili da infilzare! ;) b)In secondo luogo, aumentando la tassazione sugli immobili, si fa un gran favore alle banche; ed infatti, il povero disgraziato che si trova a dover investire il suo capitale, magari il TFR, piuttosto che acquistare immobili ed essere subissato di tasse, alla fine si rassegna ad essere rapinato da un fondo di investimento bancario. ;) ***Un saluto! :) ***
Ciao eutidemo, comprendo la tua posizione di parte, ma non puoi venirmi a dire che i proprietari immobiliari in Italia sono dei poveri fessi. Storicamente in Italia la tassazione degli immobili è sempre stata più bassa di quella che c'è negli altri paesi sviluppati.
Di contrasto la tassazione di lavoro e impresa è sempre stata più alta.
In questa anomalia tutte le analisi economiche vedono una delle ragioni della sclerosi del nostro sistema economico che è quello che è cresciuto di meno negli ultimi trent'anni tra tutti i paesi OCSE.
Ciao Anthony :)
Non so se i proprietari di immobili siano dei "fessi", ma ti garantisco che -assieme ai lavoratori dipendenti-, sono sicuramente i più "tartassati" ingiustamente dalle tasse; forse perchè non hanno una "lobby" abbastanza potente a proteggerli, ovvero perchè i loro cespiti reddituali sono più difficilmente occultabili.
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Può darsi che il mio giudizio, sia "di parte", ma questo non toglie che, nel contempo, sia assolutamente "oggettivo"; come posso dimostrarti in molti altri modi (oltre quelli ai quali ho già fatto ricorso)!
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Solo per farti due esempi, delle numerose "angherie fiscali" di cui sono stato vittima:
1)
Tempo fa, per due anni e mezzo, sebbene il mio inquino si rifiutasse di pagarmi l'affitto di un mio negozio ed io non riuscissi a cacciarlo via, tuttavia fui costretto a pagare egualmente l'IRPEF sul reddito risultante dal contratto; ed infatti, ai sensi dell'articolo 26 del DPR 917/86, i redditi degli immobili concorrono a formare il reddito complessivo dei soggetti che li possiedono " indipendentemente dalla loro percezione".
Ritengo superfluo precisare che i soldi dei fitti non li vidi mai; per cui, in sostanza, ho pagato delle tasse su redditi inesistenti, e, di sicuro, neanche quelle nessuno me le restituirà mai.
2)
Da circa dieci anni, ho ereditato un locale bar di mio padre sulla costa adriatica, che, però, non riesco nè ad affittare nè a vendere, perchè quella zona è contesa dalla "Sacra Corona Unita" e da una potente famiglia Rom; nessuno, quindi, è interessato a un immobile "in zona di guerra", esposta al rischio di un "doppio pizzo".
Però, ogni anno, mi tocca pagarci circa 1.500 euro di IMU (perchè mai, di grazia?); così mi ritrovo cornuto e mazziato!
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Un saluto! :)
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L'attuale procedura di valutazione catastale basata sulle caratteristiche dell'immobile e sulle tariffe zonarie essendo rigida, statica ha comportato nel corso dei decenni una sproporzione tra i valori catastali e quelli di mercato, determinando una iniqua tassazione degli immobili, avvantaggiando alcune aree e svantaggiandone altre.
Va adottata perciò una procedura di valutazione ai fini fiscali più flessibile, dinamica, che tenga conto dei cambiamenti in senso positivo e negativo dei valori commerciali degli immobili in tempi brevi, sulla base di parametri facilmente verificabili in modo da limitare il contenzioso.
Ad esempio l'adozione dei metri quadrati in sostituzione dei vani è sicuramente un progresso.
La riforma del Catasto è perciò una necessità indipendentemente da considerazioni di invarianza dell'imposizione complessiva sugli immobili, la quale ripeto è una scelta politica e sulla quale ciascuno può dare i suoi giudizi.
Ripeto che l'invarianza del gettito fiscale a livello di singolo immobile a seguito di una riforma del catasto è sicuramente una fesseria mentre la sostanziale invarianza del gettito complessivo sull'insieme degli immobili è facilmente ottenibile. Redistribuire il carico fiscale complessivo tra i proprietari di immobili tenendo conto del loro valore commerciale non è una operazione folle, ma razionale.
Ciao Baylham :)
Su questo discorso, almeno in generale, sono abbastanza d'accordo; però, secondo me, pur rivalutando l'aspetto dei metri quadri, bisognerebbe adottare un sistema misto ponderato "metri quadri/vani" (in quanto anche i secondi hanno il loro valore ai fini di un corretto estimo).
Comunque attendo che vengano resi pubblici i concreti criteri specifici per mezzo dei quali verrà effettuata la revisione!
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Quanto al fatto che "l'invarianza del gettito fiscale a livello di singolo immobile a seguito di una riforma del catasto è sicuramente una fesseria", sono perfettamente d'accordo con te; non sono invece affatto d'accordo con te circa la sostanziale invarianza del gettito complessivo sull'insieme degli immobili, perchè nessun governo farebbe mai un'operazione del genere "a guadagno complessivo zero", solo per una questione di "perequazione" e di mero "riordino" del catasto.
Ci servono soldi, per pagare i debiti!
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Un saluto! :)
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