NEL TERZO MILLENNIO LA DETERMINAZIONE DEI CONFINI NON DEVE AVVENIRE IN BASE ALLA "FONIA"!Ho notato che, in questo FORUM, alcuni confondono il concetto di "
fonìa" con quello di "
filìa"; ed infatti, ad esempio, essere "
russofoni" non significa necessariamente essere anche "
russofili", e, quindi, desiderare di diventare cittadini russi.
***Ed infatti, ad incidere sulla scelta di chi abita in zone di confine, non è soltanto la "
lingua" che parla, ma è anche e soprattutto il "
tipo" di Paese a cui desidera appartenere.
***Per cui, ad esempio:
- un "
russofono" che desidera vivere in un Paese di tipo "
occidentale", anche se parla russo, preferirà vivere in Ucraina e non certo in Russia;
- un "
ucrainofono" che, invece, desidera vivere in un Paese di tipo "
orientale", anche se parla ucraino, preferirà vivere in Russia.
NEL TERZO MILLENNIO LA DETERMINAZIONE DEI CONFINI NON DEVE AVVENIRE GIOCANDO A "RISIKO"!In ogni caso, decidere l'appartenenza di una popolazione di confine solo in base all'occupazione territoriale ottenuta con la forza delle armi (e con i conseguenti "
referendum farsa"), come se si giocasse a
RISIKO, secondo me costituisce una colossale violazione:
- del "
diritto delle genti";
- del "
diritto di autodeterminazione dei popoli".
l'ONU che ci sta a fare?
NEL TERZO MILLENNIO LA DETERMINAZIONE DEI CONFINI DEVE AVVENIRE SOLTANTO IN BASE ALLA (AUTENTICA) VOLONTA' DEI RESIDENTISecondo me, invece, a decidere dell'appartenenza ad una Nazione o ad un altra in conflitto, deve essere esclusivamente l'effettiva "
filìa" (ovvero la "
propensione ad aderire") della maggioranza delle popolazioni "
contese"; la quale deve essere "
oggettivamente" accertata e verificata per il tramite di consultazioni "
serie" e veramente "
libere", effettuate sotto lo stretto controllo degli organi, dell'ONU.
Una statistica delle diverse "
fonìe" non serve assolutamente a niente; se non a meri fini "
pronostici"!
NECESSITA' DI NUOVI REFERENDUMPer cui, come da me argomentato nel mio TOPIC
<<Esiste una soluzione "logica" ed "equa" per risolvere la guerra?>>, l'effettiva "
filìa" delle popolazioni del DONBASS e della CRIMEA in ordine alla loro
"appartenenza nazionale", può essere decisa soltanto per mezzo di
"VERI REFERENDUM", da tenere sotto il controllo internazionale e l'osservazione di soggetti indipendenti.
Ovviamente, le minoranze che non condivideranno il risultato del referendum, saranno libere di trasferirsi nell'altro Stato.
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/esiste-una-soluzione-logica-ed-equa-per-risolvere-la-guerra/
***Come spiegato nel mio TOPIC, è un'ipotesi di soluzione che, attualmente, presenta
seri problemi e gravi ostacoli (quasi ai limiti dell'utopia); però, secondo me, ogni altra soluzione, basata sulla "
fonìa", su
"referendum farsa", o sul territorio conquistato con i "
carri armati", non servirà a niente!
Ed infatti, anche se alla fine si addivenisse ad un eventuale
"trattato di pace obtorto collo" basato sui meri rapporti di occupazione territoriale, non si otterrà altro che prolungare a tempo indeterminato un conflitto latente; il quale comporterà una tensione continua ed un persistente stato di guerriglia.
***Quindi regaliamo a Putin e a Zelensky un bella confenzione di
RISIKO; giocassero con quella, e lasciassero decidere ai loro popoli di confine a quale nazione vogliono "
veramente" appartenere!
(https://i.postimg.cc/pXHpd3Z8/RISIKO.jpg)