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Mephisto

Aperto da doxa, 05 Ottobre 2025, 18:58:47 PM

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Mephisto, detto anche Mephistophilus o  Mephistopheles, è un diavolo presente anche nella cultura folcloristica tedesca. 

Mephisto è  il nome con cui viene chiamato il demonio nel mito di Faust.

Il Dottor Faust o Dottor Faustus, è il protagonista di un racconto popolare tedesco.  E' un alchimista, impegnato nella ricerca di conoscenze avanzate o proibite. Egli invoca il diavolo, rappresentato da Mefistofele, che si offre di servirlo per un periodo di tempo, 24 anni. Gli consentirà la conoscenza assoluta ma  in cambio vuole la sua anima.

"Sua eccellenza" il diavolo Mephisto viene considerato dallo scrittore, regista e attore tedesco naturalizzato statunitense Ernst Lubitsch (1892 – 1947) nel film  da lui diretto "Heaven can wait" (= Il cielo può attendere) del 1943, un addetto alla reception degli Inferi, come San Pietro lo è alla porta del Paradiso.

Questo film è basato  sulla commedia teatrale "Birthday",  di Leslie Bush-Fekete. Narra, con ironia, il racconto di tutta la vita di un impenitente "dongiovanni" che si trova, dopo morto e alle soglie dell'Inferno, a sottoporre la sua vita al giudizio dell'aldilà.

Da Internet la trama: Un uomo anziano, di nome Henry Van Cleve, giunge all'ingresso dell'inferno, dove è ricevuto personalmente da Sua Eccellenza Mephistopheles.

L'uomo è convinto che quello sia il luogo destinato al suo aldilà, ma il padrone di casa, prima di farlo entrare, preferisce ascoltare direttamente da lui le ragioni di questo convincimento.

Comincia così, in flashback  il racconto di tutta la vita di Henry Van Cleve, dalla culla fino ai 70 anni. Henry nasce nel 1872 da una ricchissima famiglia di New York.  Figlio unico e un po' viziato, vive della rivalità con il cugino Albert, di poco più grande di lui e perfetto in tutto, e cresce sotto l'ala protettrice del nonno Hugo, caratterialmente molto più simile a lui di quanto non lo siano i genitori.

Sempre in cerca di avventure amorose, all'età di 26 anni sembra voler "mettere la testa a posto" quando si innamora di una ragazza conosciuta incidentalmente per strada, ma che lo ha colpito come nessuna prima, e non solo per la bellezza.
Segue la ragazza in libreria, dove si finge commesso per poterla corteggiare e le sconsiglia di acquistare il libro che lei voleva comprare: "How to make your husband happy".

Al ricevimento per il suo compleanno scopre che la ragazza sconosciuta è Martha Strable, la figlia del magnate della carne bovina statunitense, giunta lì con i genitori per presentarsi ufficialmente ai Van Cleve in vista del prossimo matrimonio con il cugino Albert.

Henry, sicuro del fatto suo, appartatosi con Martha le chiede se lei ami suo cugino o lui. Avuta la risposta che attendeva fuggono per sposarsi,  destando un enorme scandalo che determina anche la rottura definitiva dei rapporti tra gli Strables e la loro figlia.



Dieci anni più tardi la coppia ha avuto un figlio e Martha, seppure amata, è stufa degli atteggiamenti di Henry che non ha mai smesso di corteggiare altre donne, e così torna a casa dai suoi. Questi, dopo tanto tempo, la riaccolgono a braccia aperte, convinti anche di aver avuto sempre ragione sull'errore fatto dalla figlia. Questa invece, raggiunta dal marito e dal vecchio nonno che ha architettato tutto, si riconcilia con Henry e fugge una seconda volta con lui.

Quindici anni più tardi Henry si preoccupa per le continue sbandate del figlio che corre dietro a soubrette e ballerine di teatro, e Martha gli fa notare quanto questo sia inutile, e quanto in fondo il figlio non faccia nulla di diverso da quanto abbia fatto lui da giovane.

Poco dopo l'amata Martha muore ed Henry, seppure afflitto, non abbandona la sua vita da dongiovanni; il figlio però lo spinge a mettere la testa a posto. A 70 anni, a letto e malato, una notte, assistito da una bellissima infermiera, Henry muore senza ben capire se l'ultima immagine della sua vita sia stato un sogno o reale.

Ascoltato il racconto della vita di Henry Van Cleve, "sua eccellenza" Mephisto non ritiene di dover ospitarlo "giù", ma anzi lo indirizza verso i piani superiori dove forse dovrà fare un po' di anticamera in Purgatorio, e dove potranno intercedere per lui le tante persone che lì si trovano, che lui ha amato e che non l'hanno dimenticato, soprattutto le tante donne che lui ha corteggiato tutta la vita, non ultima l'amata Martha.

Nell'ultima sequenza (censurata) della versione originale, Henry, entrato in ascensore, si imbatte in una bella signora che si deve fermare in Purgatorio, e la segue (da cui il titolo originale "Heaven Can Wait", cioè "Il Paradiso può aspettare").

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"Il Paradiso può attendere", famoso film del 1978, diretto  dai registi Warren Beatty e Buck Henry. E' un  remake del film del 1941.

"L'inafferrabile signor Jordan" diretto da Alexander Hall con protagonista Robert Montgomery; il tutto cambiandone l'ambiente dal mondo del pugilato al ben più apprezzato – specialmente negli anni '70 – football americano.

"Il Paradiso può attendere" racconta le vicende di Joe Pendleton, un amato campione di football, spericolato al volante, che muore  a causa di un incidente d'auto e si ritrova in Paradiso, dove deve interagire con il signor Jordan, il "boss". Questo stravagante personaggio scopre che la morte di Joe è un errore legato all'inesperienza di un angelo custode che lo ha prelevato troppo presto, in quanto nel destino del quarterback non era scritto che morisse durante quell'incidente ma 50 anni dopo.

Per rimediare all'errore, al malcapitato atleta viene trovato un corpo, quello di un miliardario, che però viene ucciso dalla propria moglie.

Un altro angelo trova un nuovo corpo (di un altro calciatore) e questa volta è quello buono. Per andare in paradiso c'è ancora tempo.

Nel cast di "Il Paradiso può attendere" ci sono  lo stesso regista Warren Beatty, affiancato da una bravissima Julie Christie (che interpreta il personaggio di Betty Logan), da James Mason nel ruolo  del signor Jordan e da Jack Warden nel ruolo di Max Corkle.  A questo film, alcuni anni dopo, seguì l'ulteriore remake "Ritorno in Paradiso".

Julie Christie
, l'attrice da me immaginata come mia fidanzata.  ::)



Andai due volte al cinema per vederla nel film: "Il dottor Zivago",, sceneggiatura tratta dall'omonimo romanzo di Boris Pasternak.

Nel film il suo nome è Larisa,  Lara Antipova,  figlia  diciassettenne di una modista mantenuta da Viktor Ippolitovič Komarovskij, un uomo privo di scrupoli, che non esita ad abusare di lei.

Il film è ambientato negli anni tra la prima guerra  mondiale e la Rivoluzione russa del 1917. Altri attori Omar Shariff e Geraldine Chaplin.

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Torniamo all'Inferno dove ci attende Mephisto per dirci che ispirò il compositore padovano Arrigo Boito per l'elaborazione dell'opera lirica  "Mefistofele", che condensa il dramma in versi  del "Faust", di Johann Wolfgang von Goethe, pubblicato nel 1808.  Questo poema racconta il patto tra Faust e Mefistofele e il loro viaggio alla scoperta dei piaceri e delle bellezze del mondo.

Brevemente vi racconto l'edificante storia.

Durante le celebrazioni della domenica della Pasqua, fra parate militari,  cori e danze dei popolani,
Faust s'interroga sull'amore di Dio verso l'umanità  e incontra il Frate Grigio, alias Mefistofele, al quale concede l'anima in cambio della sapienza e della giovinezza.

Nella seconda scena Mefistofele va con Faust sul monte Brocken per mostrargli una versione romantica del sabba: stregoni e streghe ballano e cantano per onorare Mephisto.

Anche nel quarto atto Mefistofele mostra a Faust un sabba notturno nella versione "classica".

Nel melodramma ci sono fra gli altri falangi celesti, il chorus mysticus, i cherubini, villici e popolane, mentre  coretidi e ninfe rendono omaggio alla bella Elèna di Troia.

Nell'epilogo c'è il "colpo di scena": Faust ormai anziano e morente  non vuole più concedere l'anima a Mefistofele. Compaiono le schiere angeliche che distolgono Faust dal diavolo. Mefistofele cerca di ipnotizzarlo, ma Faust, davanti alle visioni celesti e la previsione della beatitudine eterna sceglie questa anziché il piacere terreno previsto dagli accordi tra i due. Inoltre una penitente celeste intercede per Faust presso Dio,  mentre risuonano i canti delle schiere angeliche che avevano aperto l'opera: l'anima di Faust è salva, Mefistofele sprofonda nella terra, irradiato dalla luce dei cherubini.

Debbo dirvi che tra il Mefistofele di Boito e il romanzo  "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, preferisco quest'ultimo,  ambientato  nel XIX secolo a Londra in epoca vittoriana.

La storia è collegata a un quadro con il ritratto  di Dorian Gray, dipinto da Basil Hallward, amico di Dorian.

Tramite Basil, Dorian incontra Lord Henry Wotton e rimane affascinato dalla visione edonistica del mondo enunciata dall'aristocratico, secondo il quale la bellezza e l'appagamento sensuale sono le uniche cose che valgano la pena di perseguire nella vita.

Comprendendo che la propria giovinezza e  bellezza svanirà, Dorian afferma che avrebbe dato qualsiasi cosa, anche la sua anima, per rimanere eternamente giovane e bello. Il suo  desiderio viene esaudito,  da chissà quale diavolo,  Mephisto ?

Con il passare del tempo  il quadro con l'immagine  di Gray mostra i segni della decadenza fisica mentre lui rimane giovane e persegue una vita gaudente.

Dorian non rivela a nessuno l'esistenza del quadro, che ha nascosto in soffitta e spesso va a guardarlo e schernirlo perché l'immagine ritratta invecchia e si imbruttisce.

In seguito, in  preda alla follia,  uccide il pittore Hallward perché lo criticava.

Stanco della sua malvagia vita, Dorian  lacera il quadro con lo stesso coltello con cui aveva ucciso Hallward. Questo atto fa tornare il quadro alla bellezza originaria, mentre Dorian, ora con le fattezze di un vecchio,  giace a terra, morto, con il coltello conficcato nel petto.