I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi : l'ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c'è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, ll'insoddisfazione per l'esistenza del mondo.
F. Pessoa
Non è una poesia, ma c'è qualcosa in queste parole che mi collpisce per la semplice corrispondenza al reale.
Almeno per me.
Scusate se non mi sono presentata dove richiesto.
È il mio primo post.
Pur non essendo una poesia, è una frase che racchiude molta verità e molta "inquietudine". Devo dedurre dai pochi elementi a disposizione che, come minimo, sei un grande estimatore di Pessoa, visto che un suo libro famoso si intitola Il libro dell'inquietudine, come fai notare con il titolo del post.
Grazie per aver risposto.
Si sono un'estimatrice di Pessoa, forse perché lo sento molto affine. Ci sono molte riflessioni nei suoi libri, così profonde e così immediate allo stesso tempo.
E spesso mi chiedo se anche altri vedano in quelle parole ciò che vedo io.
È la nostalgia dell'Uno.
L'esistenza implica la separazione. Ma l'anima sensibile, vive la necessaria separazione del nostro esserci mondano come una perdita. Perdita di ciò che realmente è.
L'amore ci riporta man mano all'unità.