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In due parole

Aperto da Jacopus, 17 Dicembre 2025, 00:18:01 AM

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Jacopus

In due parole o poco più, Hervé Clerc definisce il buddismo: "dolore e liberazione dal dolore". Pascal, quattro secoli prima, aveva dato una definizione altrettanto concisa del cristianesimo: "corruzione e riparazione".
Due definizioni che sintetizzano storie religiose imponenti. In entrambe vi è una constatazione pessimista della vita a cui segue una risposta. Ma nei due casi sia la constatazione che la risposta sono diversissime. Nel buddismo il dolore non è causato, proviene dalla stessa natura del mondo. Nel cristianesimo vi è un piano perfido che tende a "corrompere" ciò che prima, evidentemente non lo era. Ma anche il passaggio successivo è interessante. Da una parte la liberazione dal dolore come una specie di "libera nos a malo" e che quindi nasce da uno stato interiore, da una conquista che non sta nelle opere ma nel pensiero. Nel cristianesimo invece occorre "riparare". C'è pertanto la necessità di agire nel mondo come novelli Prometei. La riparazione è una azione, la liberazione dal dolore non necessariamente lo è. Da qui il nesso inevitabile: dal Cristianesimo proviene la tecnologia, o meglio dal nucleo fuso di ebraismo, ellenismo e cristianesimo. Dal buddismo non poteva sorgere nessuna tecnocrazia. Eppure la tecnica si è ora impossessata di ogni cultura, non solo di quelle cristiane. Ecco allora come le diverse tradizioni religiose vengono schiacciate dal monoteismo reale di oggi: la tecnica.
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Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Sono d'accordo con la premessa, mentre il Cristianesimo é attivo nel superamento del male, il Buddismo propone un superamento psichico dello stesso. 
Non sono d'accordo però sulla conclusione, la tecnica non sostituisce automaticamente la costruzione di senso, che é caratteristica propria delle religioni. Perché questo accada é necessario comunque che vi sia una disponibilità umana a farsi costruire un senso interiore specificamente direzionato, e comunque tale senso sarà comunque derivato dalla volontà di un altro essere umano.
Insomma possiamo ragionare certamente in termini di rapporti di potere tra individui per effetto della tecnologia, ma non di un cambiamento strutturale del rapporto tra religione e costruzione del senso umano. 
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