Un pizzico di presunzione ci vuole.

Aperto da iano, 31 Ottobre 2025, 14:44:13 PM

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iano

La presunzione, intesa nel suo significato negativo corrente, non è appunto una cosa buona, ma un pizzico, quando scappa, ho notato per mia esperienza esser utile.
Mi capita ad esempio di leggere libri dei quali la mia comprensione è parziale, che di fatto vale ben un non averci capito niente, per cui non  potrei spiegarne ad altri il contenuto, senonché  mi capita di farlo, ed è quindi con sorpresa che nel cercare di farlo riesco spesso a completare la  comprensione di ciò che ho letto.
Forse perchè a quella comprensione mancava solo il passo finale, provare a ridirlo con parole mie.
Insomma, sia chiaro, io imparo molto da voi, e questo è banale, ma mai mi sarei aspettato di ''imparare tante cose da me stesso'' grazie a voi.
Succede anche a voi?
Nel caso non abbiate timore di confessare la vostra presunzione. :)
O meglio fatelo solo se non credete di esservi costruita una autorevolezza nel tempo, per cui non avete nulla da perdere, come  è per il mio caso. :)
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Adalberto

Sì certo, scrivere è una strettoia che ci impone di guardare il nostro pensiero  per quello che è e non per come lo vediamo nella nostra mente e questo atto ci modifica. E' il salto cognitivo che citavi con Koba l'altro giorno.
Per quanto riguarda l'ambito della comprensione però il mio presumere gioca più sull'altra  sfumatura del verbo, visto che spesso ho la sorpresa di vedermi smentito anche da me stesso.. diciamo che  galleggio .
Nell'azione, per quanto mi mantenga cordiale nei rapporti, sono invece presuntuoso, nel senso che ne indosso la maschera quando entro in qualcosa perché spinto dalla pulsione di farlo, anche se privo di buone carte da giocare, ma imparo a trovarmele facendo. Solo nel poker non son bravo a bluffare, peccato. :)
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

fabriba

Va beh, quella è perdonabile... la peggiore è quando l'ignoranza inconsapevole si scontra con l'ignoranza consapevole.

Per esempio: 
Mettiamo che Tizio ha letto 2 libri di testo di psicologia, per cui sa di non sapere quasi niente.
Però quella conoscenza lo mette sopra al 75mo percentile (nel senso che il 75% della popolazione ha letto meno di 2 libri di testo di psicologia).
Quando Caio gli chiede "sai qualcosa di psicologia?" mancando di presunzione Tizio dice di no, e si trova a farsi spiegare che i sogni son desideri. 
Alla fine dello spiegone poi ci sono 2 possibilità: o Tizio dice "no guarda...qualcosina forse allora lo so, e non tutti i sogni son desideri", oppure non lo dice.

Meglio essere tra i Tizi che avrebbero voluto essere presuntuosi e dire che sapevano di più, oppure trai Cai che sono stati messi alla berlina più di qualche volta per essere stati presuntuosi?

Forse la presunzione dei Cai, se unita ad un pochino di faccia tosta, permette di fare più strada... quindi si... forse un pizzico di presunzione ha un valore nella vita!