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Messaggi - Kobayashi

#1
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
10 Luglio 2023, 22:34:35 PM
Citazione di: InVerno il 10 Luglio 2023, 20:13:58 PMHo un sospetto del perchè non dice quello che sostieni tu, ed è un motivo molto semplice, perchè non è vero, e siccome lui è letto da russi e non da italiani con le idee confuse, forse ci tiene alla sua reputazione. Ben inteso, Putin ha sicuramente portato ordine in Russia nei suoi primi due mandati, il costo di questi "treni in orario" non è specificato in etichetta, ma noi da italiani un idea ce l'abbiamo di come funzione la passione ferrotramviera. Magari non lo ricordi ma Putin venne salutato dal mondo intero come colui che avrebbe riformato la Russia e l'avrebbe portata su binari liberisti, e infatti ha fatto esattamente quello. Certo, le industrie chiave (solo quelle estrattive, quelle produttive erano troppo complesse e le ha vendute seduta stante, oggi la Russia non produce neanche i bulloni) sono rimaste in mano a persone con il passaporto russo. Che culo! Questi hanno reinvestito il loro introiti sul sacro suolo della madre patria? No, hanno comprato mezza Londra (la famosa "Londonstan") mezza costa toscana, migliaia di yacht, paesi arabi.. qualsiasi posto fuorchè la Russia. Pensa che consolazione sapere che il capo di Gazprom si chiamasse "Dimitri", quando la patria chiama l'oligarca è ad AbuDabi. E non era un "formula americana" ma una formula tutta di Putin, aveva portato ordine in Russia, ma questo ordine si basava sul fatto che gli oligarchi sarebbero si stati in competizione tra di loro, ma all'estero, non in Russia, in Russia le cose dovevano rimanere "in ordine" e l'ordine lo decideva Putin. Era un ordine anche costoso, perchè il pizzo per Putin era circa del 10%, diventando così l'uomo più ricco del pianeta in poco tempo. Pensa, anche i norvegesi stanno seduti su tonnellate di idrocarburi, loro il 10% lo mettono in fondo statale per pagare pensioni, e hanno il reddito procapite tra i più alti del mondo. In Russia, come dici tu, il reddito procapite è effettivamente salito durante il regno di Putin, più o meno nella stessa quantità di Kazakistan e Uzbekistan, tre volte meno che nei baltici, Ceca, Polonia, persino in Romania e Bulgaria è andata meglio, ma se sul grafico ci metti solo la Russia, tutto sommato la situazione sembra entusiasmante. E' un peccato in effetti che Yudin non abbia parlato degli '90, governati dal famoso John Eltsin, non un prodotto sovietico, non un alcolizzato come metà della popolazione maschile russa, non capo di uno stato in bancarotta, ma uno studente della Columbia, un "liberale" (lo chiamano così in Russia, per rimarcare che Eltsin era un prodotto americano) che sparava coi carri armati contro il parlamento.
Sinceramente ne ho piene le scatole della tua arroganza. Gli italiani con le idee confuse sarebbero tutti coloro che la pensano diversamente da te? Pensi che il problema dei russi fosse la puntualità dei treni? Conosci la differenza tra superare un inverno russo con 50 kg di patate o con 200 dollari di reddito mensile? Potrei citarti autori etc. come ho fatto spesso, proprio per evitare queste contrapposizioni, per sottolineare il fatto che tali analisi non sono il frutto della mia ideologia "malata", ma non c'è verso di rimanere sulla valutazione delle idee, sul soppesare con tutta calma altre interpretazioni.
Basta così. Un forum filosofico in cui la finalità è essere il più arguto nel disprezzare chi ha idee differenti dalle proprie non serve a niente.
#2
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
10 Luglio 2023, 15:19:03 PM
[Sull'intervista a Yudin]

Non riesco a credere che un politologo, parlando del risentimento russo nei confronti degli Usa iniziato con il crollo dell'Urss lo possa spiegare in termini così semplicistici, come effetto psicologico dell'atteggiamento di superiorità dei tecnici e dei politici occidentali, e si dimentica che i geni di Harvard mandati a Mosca dal dipartimento di Stato avevano l'obiettivo di preparare il grande sacco delle risorse russe. Il trasferimento delle ricchezze energetiche e minerarie di un'intera nazione verso i soliti gruppi del capitalismo anglo-americano.
Nella testa bacata e corrotta di questa gentaglia tale truffa viene di solito definita come "riforme strutturali".
Per fortuna della Russia è arrivato Putin (per quanto ora sia, giustamente, maledetto da tanti)... Basta guardare la traiettoria del reddito pro capite dei russi nei primi dieci anni del suo governo.

Altra cosa insensata dell'intervista: l'idea che la Russia sia condannata dal carattere di Putin ad una guerra perpetua.
La guerra con l'Ucraina finirà quando gli Usa smetteranno di rifornire gli ucraini di... tutto, non solo di armi, ma ormai di tutto...
Quindi inutile psicoanalizzare Putin, piuttosto andrebbe studiata la società americana.
Perché la stanchezza e la rabbia di classe media e classe lavoratrice per le spese di mantenimento dell'impero sono ormai, secondo molti, a un passo dall'avere ripercussioni politiche importanti.
Classe media e classe operaia che da 40 anni a questa parte si sono impoveriti (riuscendo a mantenere alti i consumi solo con la facilità dell'indebitamento) e soprattutto perso fiducia nell'America.
#3
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Luglio 2023, 09:56:16 AM
Attenzione: l'articolo non aveva come obiettivo la giustificazione parziale o meno dell'invasione russa, ma quello di comprenderla sottoponendo ad analisi la strategia tenuta dagli Usa negli ultimi decenni, giudicandola infine come inefficace o controproducente, non come immorale etc.

Da qui il consiglio di un mutamento di atteggiamento in vista delle trattative che seguiranno al probabile stallo della contro offensiva ucraina (che tanto eccita il soldatino Anthony...).
#4
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
05 Luglio 2023, 09:51:16 AM
Citazione di: InVerno il 04 Luglio 2023, 21:33:20 PM[...] stando a tutti i sondaggi disponibili la maggioranza degli ucraini erano d'accordo con questa scelta. E' importante oppure non ce ne frega niente?
Per noi, gente comune, è importante. Non lo è per Mosca, Pechino, Washington etc.
Non lo sapevi?
#5
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
04 Luglio 2023, 20:28:47 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Luglio 2023, 19:27:27 PMUn riassunto molto fantasioso, Kobayashi.

Tale ricostruzione "fantasiosa" la ritrovi, ben documentata, a pagina 96 dell'ultimo numero di Limes.
#6
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
04 Luglio 2023, 18:15:34 PM
Riassumendo.
Zelens'kyj nell'aprile 2022 era sul punto di firmare un accordo di pace con Putin che avrebbe posto fine alle ostilità in cambio della neutralità dell'Ucraina, quando Boris Johnson direttamente dal suo pub si precipita a Kiev per chiarire che "anche se l'Ucraina è pronta a firmare alcuni accordi sulle garanzie con Putin, noi (l'Occidente, la Nato) non lo siamo".
A quel punto Zelens'kyj capisce che il ruolo assegnato al suo Paese non è quello di cercare una pace accettabile, un compromesso, ma di fiaccare la Russia.
Si trattava infatti di punire la Federazione russa per aver osato ribellarsi all'ordine mondiale americano, e nello stesso tempo di lanciare un monito alla Cina sulla questione Taiwan.
Finora la guerra finanziata dagli occidentali sta distruggendo l'Ucraina nella speranza di indebolire la Russia (l'anno scorso l'economia ucraina è crollata del 30%, quella russa solo del 3%).

L'aggressione militare all'Ucraina, spogliata di ogni ideologia, è il plateale atto di ribellione di Mosca al disegno americano di cancellare la sua influenza dallo spazio post-sovietico attraverso l'allargamento della Nato.
Questo è quanto. Inutile chiudere gli occhi.
Ora, gli esperti di cose militari danno per scontato che la contro offensiva dell'esercito di Kiev otterrà solo di spostare il fronte di pochi chilometri a est (al costo di altre migliaia di vite umane, e ormai, per la sola Ucraina si parla di 100mila soldati morti dall'inizio della guerra).
Dunque arriverà l'inverno e si dovrà trattare. Ma dopo tutti questi morti, dopo tutta questa distruzione, sarà molto più complicato rispetto all'aprile dell'anno scorso.
Che cosa hanno ottenuto gli Usa? Saranno in grado di cambiare strategia? Ma veramente Germania, Francia e Italia sono sempre costrette ad assecondare le strategie degli Usa anche quando cozzano platealmente con i propri interessi?
In attesa che l'Impero americano decida se essere ancora tale o iniziare a contemplare un equilibrio fatto da più potenze...

[per approfondimenti, fonti, etc., Limes 5/2023, p.95]
#7
Ogni cammino spirituale o come si voglia definire presuppone una specifica verità sull'uomo.
Non si può da una parte insistere sull'artificiosità culturale dei valori morali e dall'altra perorare la causa della conoscenza di sé.
Piuttosto bisogna saper riconoscere la presenza di due piani.
Il primo è quello della critica che porta necessariamente al relativismo culturale.
Il secondo è quello della vita concreta e comporta, altrettanto necessariamente, la dimenticanza del primo e l'affermazione di una verità, di una certa concezione del bene e del male.
Per esempio: tutti gli esercizi filosofici contro l'etnocentrismo vengono subito cancellati di fronte alla possibilità di mettere le mani su chi pratica ancora l'infibulazione, che sia in Africa o in qualche comunità di immigrati in Europa.
Nella prassi, per quanto io sia consapevole della relatività dello sviluppo e dei risultati della mia civiltà, entra in scena la mia fede nei suoi valori (o in alcuni di essi), sperimentata come spontanea e indiscutibile e giusta.

Inizialmente ci hai detto che l'uomo è creatore di se stesso, è extra-natura e non dipende da alcun dio (e siamo nel livello della critica). Poi hai suggerito la via della responsabilità e della bildung: però qui siamo passati al secondo livello...
#8
Non capisco però come si possa addestrare il singolo alla responsabilità senza l'uso di almeno una delle seguenti spiegazioni:
- un elemento metafisico esterno: è Dio a chiederlo;
- una concezione specifica di natura umana: è la tua natura di mammifero empatico che te lo impone, e lo vedi da te se solo riuscissi a liberarti dalle menzogne dell'individualismo;
- un cammino esistenziale o spirituale: la necessità di essere responsabile emergerà nel corso della trasformazione interiore, effetto secondario di un'"illuminazione" di qualche tipo.

Si dovrebbe mutare atteggiamento etico solo per effetto della preoccupazione per il futuro della razza umana?
Funzionerebbe?
#9
Citazione di: Duc in altum! il 15 Giugno 2023, 16:07:06 PMPure Mussolini e Pablo Escobar hanno fatto anche delle cose buone.
Ti stai specializzando in luoghi comuni. Sono contento comunque che ci sia qualcuno a cui piacciono.
#10
Citazione di: anthonyi il 15 Giugno 2023, 16:29:45 PMKobayashi, nella domanda l'anche avversativo non c'era. Quel 55 % pensa cioè che Berlusconi abbia fatto cose buone e basta.
Quindi se qualcuno mi chiedesse "hai fatto cose buone nella vita?" io potrei rispondere di sì solo se avessi fatto esclusivamente cose buone? Avendo fatto cose buone e cose discutibili dovrei rispondere di no?
#11
Al di là dell'assurdità indiscutibile della questione del funerale di stato e del lutto nazionale, tenete presente che ieri a Milano davanti al Duomo o ad Arcore c'erano centinaia forse migliaia di dipendenti ed ex dipendenti Fininvest. Avete mai parlato con chi ha lavorato in Fininvest negli anni Ottanta o Novanta? Sentire solo sincera riconoscenza. Questo è un fatto. Lo dico da persona che lo ha sempre detestato dal punto di vista politico...
Quanti ex dipendenti saranno presenti ai funerali di De Benedetti, degli Elkann, dei Benetton?
Voglio dire che uno strano connubio di spregiudicatezza e bisogno di essere amato hanno fatto di lui un imprenditore tutt'altro che portatore dello spirito individualista incarnato invece alla perfezione da un Trump.
Trump si trova a suo agio soprattutto nel licenziare, Berlusconi non faceva che assumere (che a volte sembrava un comprare...), anche tra i suoi avversari.
Tutto questo spiega almeno in parte il processo di beatificazione degli ultimi giorni, che pubblicamente è stato infatti espresso, più che dai politici, soprattutto da giornalisti, gente della tv, ex sportivi, cioè da suoi ex dipendenti.
Quindi sì, chi risponde "Silvio Berlusconi ha fatto anche delle cose buone" non è un imbecille, dice qualcosa di storicamente fondato.
#12
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
14 Giugno 2023, 09:01:15 AM
Citazione di: Duc in altum! il 13 Giugno 2023, 19:16:12 PMMa il frate non può dirlo perché ha Gesù ("Io sono la verità") come certezza dell'intuizione e della rivelazione personale.
E' tutto lì il gioco: credere in Gesù (quale compimento della Rivelazione) o credere in altro che non sia Gesù.


No, per la precisione il gioco sta nel scegliere di credere in Gesù.
Una scelta viene fatta quando mancano elementi tali da costringerci per una sola specifica opzione.
Quando ci sono alternative.
Una volta fatta la scelta c'è poi chi fa di tutto per dimenticarsi di questo spazio di indeterminatezza recitando la parte di chi ha certezze definitive, e chi invece continua a ricordarselo.

Che sia il caso di ascoltare meno i preti e leggere di più Pascal?
#13
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
14 Giugno 2023, 08:43:14 AM
Citazione di: Freedom il 13 Giugno 2023, 17:23:52 PMComincio dalla fine per rispondere al tuo post. Questa tua sensibilità è molto interessante. E rivela una rara sensibilità spirituale. Non trascurerei questa intuizione.La rivelazione è frutto di un cammino, un percorso. Talvolta può avvenire in un baleno come Paolo sulla via di Damasco, ma sono casi rari.La verità non è inconoscibile ma la si afferra per gradi. La natura non fa salti. Tu ti sei convinto che la religione è tutta fuffa simbolica e ogni convinzione, ogni sensibilità va rispettata. Mi domando solo se le hai tentate tutte o, sconfortato e demotivato, hai deciso di rinunciare. Lo chiedo perché hai accennato alle settimane ignaziane e non ho compreso se lo hai fatto per sentito dire o per esperienza diretta.

Cerchiamo di intenderci.
Qualcosa che ci trascende appunto perché al di là di ogni esperienza non può essere conosciuta. Può essere sentita, intuita, investigata in qualche modo a livello di mondo interiore, ma non conosciuta in senso stretto. Non si può dire che sia vera o falsa, in quanto avremmo bisogno di quel piano che chiamiamo realtà per stabilirne la corrispondenza. E questo prima ancora che si ponga la questione della problematicità del realismo.
Nello stesso tempo, questo non significa affatto che in quanto inconoscibile in senso stretto sia un niente.
Per cui me ne guardo bene dal ritenere la materia religiosa coma "fuffa simbolica". I simboli della religione sono anzi gli "agganci", la materia, diciamo così, attraverso cui ci si può orientare nel proprio percorso interiore: ovvero la realizzazione di ciò che chiamiamo esperienza spirituale.
L'ambivalenza che si può trovare negli ambienti religiosi di cui ho parlato nei precedenti post sta nell'ammettere ciò che ho scritto qui e nello stesso tempo far finta che si disponga di verità granitiche, quasi ovvie. Quella continua oscillazione tra l'interpretazione simbolica, spirituale e quella letterale.

Una volta un giovane frate domenicano mi dice testualmente: "eh sì, quando Dio vuole farsi capire si fa capire!".

È chiaro che quella detta dal giovane frate è una menzogna, certo non voluta, ma pur sempre una menzogna, perché Dio non parla a nessuno, e questo è quanto, e allora o si accetta il pericolo di un percorso così accidentato ma che può essere anche interiormente ricchissimo, oppure, se si ha bisogno di afferrare continuamente realtà, fatti, etc. si deve avere il coraggio di lasciar perdere e di ritornare alle cose concrete del mondo.

Preciso che dire che Dio non parla a nessuno non significa negare che si possa realizzare una vicinanza a Dio, che ci si possa sentire più vicino a Dio. Ma anche qui, il devoto onesto saprà districarsi tra semplici suggestioni psicologiche e passi avanti del proprio cammino.

In ultimo sugli esercizi ignaziani, visto che sembra interessarti in modo particolare: tra i tanti ritiri spirituali che ho fatto ce ne sono stati un paio condotti da gesuiti, sul modello degli esercizi ignaziani, ma non quelli standard organizzati sulle quattro settimane.
#14
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
13 Giugno 2023, 17:04:05 PM
Citazione di: Freedom il 11 Giugno 2023, 12:07:38 PMScusa se insisto ma leggo e rileggo le tue parole e, certamente per causa mia, non ho ancora compreso cosa ti passa nella mente e soprattutto nel cuore.
Hai fatto gli esercizi ignaziani? Tutte e quattro le settimane o solo in parte?
Perché parli di simbolismo degli esercizi? Essi sono talmente reali da esserlo, a volte, più della realtà stessa che viviamo (perché in certi casi quest'ultima è da noi esperita in modo parzialmente o, addirittura totalmente, illusoria).

Circa 15 anni fa ero in un eremo francescano per un lungo ritiro.
A tavola, la sera, uno dei frati, un uomo di grande cultura, ex maestro dei novizi, psicologo e docente di spiritualità in una facoltà teologica, parlando alla buona intorno al tema della conversione fa l'esempio di Matrix: pillola blu, si continua a credere in questo mondo, pillola rossa (la verità del cristianesimo), la realtà inizia a mostrare di essere solo un'illusione.
Sul momento mi era piaciuta l'audacia dell'analogia, poiché noi siamo abituati a percepire l'esatto contrario: anomalie dell'interpretazione religiosa del mondo segnalate spietatamente, una dopo l'altra, da scienza e storia.
Tuttavia ho capito poi nei giorni successivi che l'elemento di debolezza del discorso è il seguente: Neo, nel film, non viene convertito alla verità all'interno di Matrix, perché questa sarebbe la nostra posizione, interni a Matrix, parzialmente scettici su Matrix, osservatori di anomalie, ma pur sempre impossibilitati alla fuga. Mentre Neo viene letteralmente strappato fuori da quella realtà illusoria, si sveglia nella sua capsula in un campo i cui gli uomini vengono coltivati, poi viene trasportato sulla Nabucodonosor etc.
Quella di Neo non è propriamente una conversione, ma una rivelazione. La realtà "vera" gli viene mostrata, la può vedere con i suoi occhi, toccare con le sue mani.

Questo è solo un esempio di propensione quasi inconscia a mentire.
Infatti il racconto religioso non ci rivela la verità come fa la pillola rossa, piuttosto ci accompagna attraverso i suoi simboli verso una verità che rimane comunque inconoscibile.
Quello che il frate avrebbe dovuto dire è che non ci sono pillole rosse ma che anche noi come Thomas Anderson sentiamo che qualcosa non torna, che la verità è al di là di ciò che ci appare, che questa nostra intuizione è vera, è credibile, ma che non ci sono certezze.
#15
Tematiche Filosofiche / Re: De dignitate homini
13 Giugno 2023, 13:12:48 PM
Citazione di: Alberto Knox il 13 Giugno 2023, 02:18:04 AM[...] noi siamo protagonisti della nostra ontologia!, che noi possiamo , tramite il nostro pensare, attivare o no alcune parti del nostro essere , che se non sono attivate non esistono.

Quindi se penso di essere immortale attivo la mia immortalità, divento immortale?