Citazione di: Phil il 31 Maggio 2017, 10:56:57 AMC'è da dire, però, che per quanto ne sappiamo, anche il tappare quelle falle (che poi bisognerebbe disquisire meglio sulle ''falle'') può essere un dogma, un qualcosa ''che bisogna fare'' e su cui non avremo mai dei perché convincenti (oltre che la ''sicurezza'' che sia quella la strada giusta). Ho provato a continuare la metaforaCitazione di: quasar97 il 30 Maggio 2017, 23:27:35 PMDirei di no, piuttosto (stavolta l'esempio non è mio, ma del neopositivismo) ci troviamo in mezzo al mare e dobbiamo tappare le falle nello scafo della nostra nave, potendo usare solo quello che abbiamo a bordo, ingegnandoci al meglio
Posso essere d'accordo con il dover tagliare con il richiamo metafisico e sulla temporalità (ottimo esempio anche questa volta), però mi viene spontaneo chiedermi: stiamo rincorrendo la tartaruga di Zenone?
Citazione di: quasar97 il 30 Maggio 2017, 23:27:35 PMSappiamo di non poterla raggiungere ma vogliamo avvicinarci sempre di più, perchè?Questa "volontà (di) metafisica" e lo pseudo-problema che essa pone, dovrebbero essere un buon motivo per ripensare "a monte" la metafisica stessa...

Citazione di: green demetr il 31 Maggio 2017, 14:51:30 PMVedo proprio che ogni tanto, ritornano gli scettici su questo forum. Evidentemente gli piace farsi del male.I ragionamenti non sono vizi in partenza, perchè l'intera storia della filosofia sta lì a dimostrarlo. Come al solito prendo Hegel. Le sensazioni sono i dati primari, non c'è fondazione, senza il cemento che la possa fortificare. Negare i sentimenti è sciocco, lo scettico è sciocco dunque. Ma in questo ennesimo inutile 3d, stiamo parlando dell'intelletto. Come se esistesse qualcosa come l'intelletto, essendo l'intelletto non una sostanza ma una modalità della ragione. (la quale ragione è esistente, pena l'inesistenza degli enti, in quanto non vedremmo enti, senza separarli: ragione è uguale a razione, a parte.) L'intelletto è quella facoltà di unire le parti con cognizione di causa, abduttiva, induttiva, deduttiva. L'intelletto dunque non viene prima della ragione. E' passibile certo di errori. Sopratutto nelle sue forme abudttive e induttive (che richiederebbero per un concetto di verità assoluto, la fine della storia etc...). La filosofia non è filosofia che si inventa le cose, non è una mera opinione, La filosofia metafisica, è fondazione, fondazione su ciò che è vero. L'ente è tale solo se è un ente e non un altro. Il genio maligno di Cartesio è stupido se applicato alla ragione, in quanto un ente non sarà mai il suo opposto, bianco non sarà mai nero. Il genio maligno ha senso solo se si parla dell'intelletto. In questo caso passiamo al formale, ai processi di diacronia del linguaggio, dalla sua casualità e dei suoi eventuli errori. (ma gli errori si riferiscono al senso, e non al formale, benchè esistano anche errori formali, e se ne è parlato in questo 3d). Bene fa lo scettico a dubitare, ma non a impiantarsi su questa posizione, che di fatto è un blocco alla prassi. E anzi se andiamo a vedere è esattamente quello che vuole, bloccare delle prassi, che lui, scettico, ritiene nel suo delirio, essere pratiche a lui avverse. Come se il soggetto non fosse sempre all'interno delle pratiche. (ma questa per chi mi segue sa che è tutt'altro discorso). La stupidità dello scettico, va ben oltre alle solite cose che si dicono riguardo gli scettici. C'è della malvagità calcolata in questi individui. Quindi ben venga la domanda...ma vediamo di liquidarla al più presto.
Mi fermo a quello che ho evidenziato in rosso senza continuare a leggere quello che si configura come un vaniloquio.
Dire che le sensazioni sono dati primari inconfutabili è la cosa più folle che abbia mai sentito. Come se non esistessero casi reali di ''sfasamento'' dei sensi, che danno senza subbio adito a delle speculazioni sull'inesattezza di questi.
''I ragionamenti non sono vizi in partenza perchè l'intera storia della filosofia stà lì a dimostrarlo''
Oltre a delle giustificazioni, per la tua conclusione, a dir poco patetiche, ti ricordo che anche questa tua osservazione si propone come verità assoluta ed è di fatto indimostrabile.
L'arroganza è la qualità che detesto maggiormente, bisognerebbe essere più umili sia parlando di filosofia che nella vita in generale.