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Messaggi - Efonyo

#1
Se inseriamo una madre incinta dentro la macchina del tempo, e la facciamo viaggiare in una via costantemente transitoria verso il passato, e partorisce la bimba durante il viaggio nel tempo, allora la data di nascita della bimba quale sarà? Anche questo può sembrare paradossale, dato che la bimba sarebbe nata nel 1876 A. D., 98 anni prima della madre. Ma la madre è tale perché precede la nascita della figlia! Ed invece è nata dopo di lei.

Può essere comunque che nel tuo esempio, assassinare la nonna non porterebbe alla tua scomparsa, possibilmente perché il tempo cercherà un'altra raison d'etre per metterti al mondo, cercherà per te una sostituta di tua nonna, ed in qualche modo il passato si riarrangia in base ai risultati del futuro e non viceversa!
#2
La risposta a questa domanda dipende dalla risposta ad un altro quesito: dove si trova la coscienza?

Se la coscienza attraversa le cose, allora essa non pilota alcun tipo di organismo, lascia che il corpo ed i pensieri scorrano su di essa, è un fiume dell'esistenza. La sua volontà non è altro che il fluire del mondo, in pratica non possiede una volontà, la consapevolezza illude la nostra anima che egli controlli il mondo materiale ed i suoi eventi.

Ma se associamo la mente ad un pilota automobilistico, che ha a disposizione sterzo, marcia e freni, ed il corpo è l'auto, allora di conseguenza noi risulteremo responsabili delle nostre azioni, risultati.

Quando elaboro le mie idee e visioni fantastiche spesso i risultati che ottengo come rappresentazioni mentali non coincidono con la mia volontà, la volontà si ferma su ciò che la mia anima conosce, non su ciò che sconosce!

Se io mi prefisso di disegnare ad esempio un sole carnivoro con statue al posto dei denti, alla fine invece immagino una rana dalla pancia a ventilatore dove fuoriesce l'intestino con otto occhi di dinosauro e alette d'angelo!

Quindi? Siamo responsabili in parte delle nostre azioni, il pensiero è una forma di comando ma il suo potere è ridotto nel mondo materiale e neurologico, quindi finisce che il sistema nervoso controlla la nostra anima e i suoi pensieri, la coscienza non ha proprio massimo controllo su sé stessa, quindi siamo responsabili su quei piccoli particolari in cui ci stiamo concentrando nel momento.
#3
Tematiche Filosofiche / Re:Problema Irrazionalità
28 Novembre 2017, 12:08:22 PM
Per lucidarsi sulla relazione fra razionale ed irrazionale basta citare il paradosso degli insiemi elencato da Russell: <<un enciclopedia è un insieme di libri, ma cosa se ci fosse un'enciclopedia dentro un libro? A quel punto il libro è un enciclopedia o l'enciclopedia è un libro? >>.

Razionale è pensare che il piede si trova dentro la scarpa, ma irrazionale speculare che la scarpa si trova dentro il piede?

Razionale è affermare che dentro la pentola c'è la pasta, ma irrazionale invece è postulare che dentro ogni spaghetto c'è una pentola? Cosa se dentro un aragosta c'è una scuola? Questo è irrazionale?

Si, è irrazionale, ma l'irrazionalità si pone lo scopo di cambiare l'ordine dell'esistenza, di mescolare enti diversi, e irrazionale non deve coincidere con impossibile, dato che tali follie speculative possono in potenza attuarsi nella realtà concreta.

Alla fine dei conti sia logica che irrazionalità creano nessi, con la differenza che la logica coglie la sensatezza del collegamento, mentre si giudica irrazionale quando non si riesce a cogliere il senso del collegamento. Ma ogni contenuto irrazionale può essere ragionato e reso razionale.

Sempre stando alla teoria degli insiemi, la ragione umana è un insieme che contiene al suo interno razionale ed irrazionale, entrambi sono una forma di ragionamento, l'irrazionale però ci meraviglia di più perché fa emergere a galla la nostra ignoranza, quel fattore <<non so spiegarmi perché questa cosa è così.. o perché si comporta così.. Ma mi piace!>>
#4
Dio essendo onnisciente ed onnipatico non può essere altrettanto un sadico per due ragioni:

1. Se Dio ha come qualità l'onnipatia, la capacità di percepire le sensazioni, sentimenti e dolori di tutti gli esseri viventi, recar del male ad essi equivarrebbe ad un atto di masochismo, quindi Dio più che sadico risulta masochista. Anche se per speculazione di puro gusto antitetico supponiamo che Dio non è onnipatico, allora ciò significherebbe che non è neanche onnisciente, dato che un essere onnisciente deve conoscere i sentimenti di tutti servendosi dell'onnipatia.

2. Dio è perfetto, trascende l'imperfezione del mondo, e la malvagità è figlia delle imperfezioni del mondo, di un dato sistema. Si ruba perché esiste la povertà, si invidia perché esiste l'inferiorità, una tigre uccide una lepre perché ha fame ed il suo corpo se non si alimenta muore. Se il mondo non avesse problemi neanche la malvagità avrebbe senso di esistere. Se Dio è malvagio allora ha dei difetti, problemi, bisogna assumere per dato fatto che Dio è un essere imperfetto, ma a questo punto perde la sua qualità divina.

Dio non è neanche buono, dato che la bontà esiste per risolvere i problemi, si pone come soluzione, ed un essere divino non ha problemi, non conosce la bontà, non riconosce problemi negli esseri imperfetti, perché solo un essere imperfetto riconosce nell'altro i difetti e problemi. Quindi Dio non riesce a capire le imperfezioni del suo creato, pensa che siano perfetti come lui, presupponendo giustamente che un essere perfetto non ha problemi e non li riconosce in sè, come può per ipotesi riconoscere i problemi negli altri?

Dio è incurante nei confronti del suo creato, crea per emanazione senza una precisa volontà che la detti, senza che Dio dia dei giudizi sulla sua opera. Semplicemente inventa e basta.
#5
Tematiche Filosofiche / Re:Le invenzioni non esistono
28 Novembre 2017, 00:33:42 AM
La differenza sostanziale fra invenzione e scoperta è che entrambi riguardano novità, ma nella scoperta quell'ente era già esistente, è nuovo alla nostra coscienza che prima pensava non esistesse nel cosmo. Una cosa si definisce invenzione invece quando quel determinato ente non è mai oggettivamente esistito e la nostra creatività lo ha reso esistente, da ni-ente siamo passati ad ente.

I virus che si trovano nel nostro corpo esistono da milioni di anni, ma li abbiamo scoperti grazie al microscopio, questa è scoperta.

Ma la brain radio che serve a captare le onde cerebrali per sintonizzarsi nei pensieri altrui è un invenzione perché oggettivamente in natura o in cultura ancora non esiste. Diventa una scoperta perché tale idea emerge nella nostra coscienza, è stata creata e allo stesso tempo scoperta.

È normale che se io attualmente immagino una zanzara a forma di stufetta che emette calore, ho creato una nuova forma di vita, ma allo stesso tempo l'ho scoperta perché tale rappresentazione mentale si è manifestata nella mia coscienza.

In un certo senso il nostro subconscio è l'inventore, mentre il nostro conscio lo scopritore? La coscienza è un Edwin Hubble della psiche, mentre il subconscio un demiurgo che si diverte a costruire il cosmo?

Domanda: se io osservo la mela la sto scoprendo o la sto inventando con le mie percezioni? Logos inteso come log-os, log in into the operative system, il logos come tentativo di loggarsi dentro la mente, accedere ai suoi contenuti e renderli visibili all'utente che sarebbe la coscienza. Cosa se questo sistema operativo mentale arrangia gli atomi in forme concrete e ben definibili? Proprio come dei pixels si arrangiano per costruire immagini concrete? Stessa cosa accade quando osserviamo la mela?