La domanda è del giornalista Edgard Snow, la risposta è di Mao Zedong, è posta all'inizio del film "Uccellacci e uccellini" di Pasolini. Si può intendere in tante maniere, ma suscita anche l'interrogativo di dove va la storia o anche semplicemente se la storia ha un senso e se la ragione umana è in grado quantomeno di affrontare il tema.
Se un tempo filosofie della storia, perlopiù derivanti da teologie inquadravano gli avvenimenti in un orizzonte che dava loro un senso che andava oltre l'avvenimento stesso, il méta-récit di cui accenna Lyotard, ora la narrazione, sarà magari sempre più curata e puntuale, ma non sembra andare oltre se stessa.
Il tema dell'Homo faber, che da circa 10.000 anni trasforma l'ambiente e produce la storia, mi sembra sia naturalmente collegabile con quello del senso stesso della storia.
Se un tempo filosofie della storia, perlopiù derivanti da teologie inquadravano gli avvenimenti in un orizzonte che dava loro un senso che andava oltre l'avvenimento stesso, il méta-récit di cui accenna Lyotard, ora la narrazione, sarà magari sempre più curata e puntuale, ma non sembra andare oltre se stessa.
Il tema dell'Homo faber, che da circa 10.000 anni trasforma l'ambiente e produce la storia, mi sembra sia naturalmente collegabile con quello del senso stesso della storia.