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Messaggi - salvom77

#1
Citazione di: Carlo Pierini il 12 Luglio 2018, 16:01:19 PM
Citazione di: salvom77 il 12 Luglio 2018, 14:14:49 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 12 Luglio 2018, 14:07:32 PM
Citazione di: salvom77 il 12 Luglio 2018, 14:02:16 PM
Semplicemente chi è ateo crede di avere già la verità rivelata, ciò la non esistenza di Dio.

CARLO
"Verità rivelata" DA COSA?
SALVOM77
Dalla scienza.


CARLO
La scienza si occupa di grandezze materiali misurabili, non di esperienze spirituali. Su Dio non ha assolutamente niente da dire.
Non la pensa così l' ateismo. Per l'ateo ciò che non è misurabile e non è quantificabile non esiste. Non esiste l'anima, non esiste lo spirito. I nostri impulsi e i nostri sentimenti in realtà sono frutto del funzionamento meccanico del nostro cervello. L'ateismo nega l'esistenza di esperienze spirituali e la scienza diventa l'unica discriminante per determinare ciò che esiste e ciò che non esiste. Proprio perché la scienza su Dio non ha nulla dire, per l'ateo è la prova che Dio non esiste. Se ti leggi gli scritti di grandi esponenti del pensiero ateo, ti accorgerai che è così.
#2
Citazione di: Carlo Pierini il 12 Luglio 2018, 14:07:32 PM
Citazione di: salvom77 il 12 Luglio 2018, 14:02:16 PM
Semplicemente chi è ateo crede di avere già la verità rivelata, ciò la non esistenza di Dio.

CARLO
"Verità rivelata" DA COSA?
Dalla scienza.
#3
Se uno crede che Dio non esiste, vuol dire che crede che Dio non esiste. Punto. Non gli si può dire che questo suo stato è temporaneo, in attesa di una verità ultima. Semplicemente chi è ateo crede di avere già la verità rivelata, ciò la non esistenza di Dio. Gli atei non cercano altre verità, altrimenti non sarebbero atei, ma gnostici.  Parlare a chi è ateo che esiste una verità che si deve ancora rivelare, è come dire a un matematico che prima o poi gli sarà chiaro che 2+2 fa 5.
Ovviamente il pensiero che esiste una verità che si deve rivelare è un pensiero rispettabilissimo, ma rimane un pensiero che fa parte dell'insieme dei pensieri personali, soggettivi, ma non dimostrabili scientificamente. E' un pensiero che si può accettare solo attraverso la speranza che esista qualcosa di diverso oltre all'universo materiale e non spirituale, cosa che però non desiderano tutti.
Ripeto il pensiero che tu esprimi è rispettabile, come qualsiasi altro pensiero, ma non riesce ad escludere tutte le altre teorie, rimane solo un'ipotesi.
Che il cristianesimo decada con la tecnologia, sinceramente, nell'epoca attuale, non mi sembra una cosa così tanto evidente. Si vedrà solo nel futuro, ma al momento non sembra.
#4
Citazione di: InVerno il 05 Luglio 2018, 10:12:17 AM
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2018, 06:35:26 AM
Citazione di: salvom77 il 04 Luglio 2018, 21:39:31 PM
Tutte le volte che sento di gente che si comporta in modo del tutto irrazionale, godendo del male che fa, io, sinceramente, penso che quella è la prova che il diavolo esiste.

Ciao salvom77, operare il male non è irrazionale, è un agire razionale finalizzato al male, ed è a mio parere la principale prova dell'esistenza del Diavolo. Se il male fosse un errore comportamentale umano, l'uomo potrebbe correggersi, se invece il male è un comportamento voluto, allora non vi sono ragioni per cambiarlo, e infatti vediamo che il male molto spesso diventa ripetizione ossessiva, lo vediamo nella dipendenza dalle droghe, nei comportamenti violenti che diventano compulsivi, nel vizio del gioco, nelle ossessioni sessuali.
Un saluto.
Pensavo che avessimo abbandonato questa concenzione dove l'espressione di un disagio è il "male". Se una persona ha comportamenti compulsivi-distruttivi, è molto probabile che essi siano generati da stati non voluti dovuti a contesti pregressi etc ed egli ripete semai la sintomatologia ma non la fonte di essa. Da quando il sintomo di un disagio è il "male" e non il disagio stesso? (dopo il medioevo si intende). In generale, il "Diavolo" può identificare molte cose che non si conoscono (similarmente a Dio), può essere la sifilide quando non si conoscono i batteri, può essere la depressione quando non si ha un nome per essa, può essere un terremoto se non si conosce la tettonica a placche, tante cose, ma non il demone sulla spalla di Ambra Angiolini, interpretazione teologica moderna che va per la maggiore tra chi ci crede.

Voglio precisare il concetto da me espresso in precedenza. Si è detto che il male è razionale. Invece io sostengo che non lo è. L'uomo è un essere razionale, perchè fa le cose per riceverne un tornaconto. L'amore, sentimento a mio avviso superiore all'uomo, è un sentimento irrazionale, perché spinge a fare cose senza un senso, o almeno umanamente non hanno senso. Ma per la logica umana, terrena, strettamente pratica l'amore è irrazionale. Il male è irrazionale come l'amore, gode di se stesso, non ha terze finalità.
Se io essere umano uccido per gelosia, quello che faccio non è la purezza del male, in questo caso il male si esprime macchiato dalla mia logica razionale, cioè uccido perché quella donna deve essere solo mia, c'è un po' di razionalità umana, ma anche un po' di irrazionalità diabolica (perché quella donna deve essere solo mia? Perché devo per forza uccidere? Non ci sarebbero cose più razionali da fare?). Il male in purezza si esprime nel diavolo. Egli è quell'essere che non ha alcuna razionalità umana, la sua logica perversa, sfugge al modo di pensare umano. Il suo agire non è espressione di un disagio. Non agisce per un motivo particolare, solo perché per lui il male è bello. Il male puro gode di se stesso. Non a caso il diavolo è raffigurato come quell'essere che ride sempre. La logica del diavolo all'uomo appare irrazionale. Non è che non abbia logica, ma a noi appare sempre irrazionale, questo perché nessun essere umano, normalmente, agisce solo perché il male gli piace, solo perché il male è bello, solo perché la sofferenza fa divertire e fa ridere. Un essere umano, non soggiogato completamente dal diavolo, non può minimamente sopportare tale modo di pensare, totalmente incomprensibile per noi. Un essere umano può essere ingannato dalla cosiddetta "tentazione", il modo di agire umano ha comunque, normalmente sempre una logica umana, anche se macchiata da un qualcosa di diabolico. Se è un essere umano si comporta in modo totalmente folle è perché, normalmente,  ha un disagio, un problema, un motivo che lo spinge verso un comportamento malato e sbagliato, non è il diavolo, ma un essere umano. Appunto gli esseri umani si spingono perché mossi da un disagio o perché hanno un tornaconto. Il diavolo no. Il modo di comportarsi del diavolo è per l'umanità totalmente irrazionale, perché per noi, esseri terreni è totalmente incomprensibile, nessuno essere umano , normalmente, fa qualcosa solo per il piacere del male, non spinto da nessun disagio o interesse particolare. Un uomo può comportarsi male perché è geloso, arrabbiato, desideroso di vendetta, spinto da interessi di guadagno, spinto da sete di potere, ma mai spinto da un puro desiderio di  male disinteressato. Ecco ciò che prova il diavolo è qualcosa di disinteressato, disinteressato com'è del resto il vero amore, ed ecco perché, per l'uomo, il diavolo  è qualcosa di totalmente incomprensibile e terribile. Eppure a volte si sente di gente che ride e si diverte solo perché qualcuno più debole, innocente, non colpevole di nulla,  soffre,  ecco questo tipo di atteggiamento non è affatto umano.,
#5
Tutte le volte che sento di gente che si comporta in modo del tutto irrazionale, godendo del male che fa, io, sinceramente, penso che quella è la prova che il diavolo esiste.
#6
Scienza e Tecnologia / Il tempo elastico
28 Giugno 2018, 13:26:40 PM
Tempo fa, 2 ricercatori, su una rivista scientifica, Physical Review D, hanno sostenuto che che il valore della velocità della luce sarebbe stato molto più elevato durante le primissime fasi della storia cosmica.
Ma io la penso diversamente e vorrei esprimere un mio parere. Einstein ha dimostrato che il tempo è relativo. Infondo il tempo è una dimensione, come larghezza, altezza, profondità. Ma sappiamo anche che l'universo è in espansione.
Quindi io penso che all'inizio, quando ci fu il big bang, l'universo fosse più contratto, le dimensioni "spaziali" erano sicuramente più ridotte, ma anche la dimensione tempo era più ridotta, il tempo era quindi una cosa molto diversa da ciò che conosciamo oggi, era molto più rapido. La velocità della luce si è sempre mantenuta costante, ma il concetto di velocità si basa su due variabili, distanza percorsa e tempo. Se il tempo è relativo e se il tempo allora era molto più contratto, la velocità della luce, pur mantenendosi costante, risultava allora molto più rapida, ma non perché la luce fosse più veloce, ma perché era il tempo ad esserlo, la costante del rapporto "distanza percorsa dalla luce/tempo" rimane comunque sempre la stessa. Quello che voglio dire è che molto probabilmente le cose, all'inizio, si sono svolte in modo più rapido di quanto si possa pensare, perché la dimensione tempo era diversa. Il tempo si espande insieme all'universo, ma mano che l'universo progredisce, il tempo rallenta.
Quindi secondo la mia ipotesi, Einstein quando asserisce la costanza della velocità della luce non sbaglia affatto (anzi questo è un principio fondamentale), ma il tempo è elastico come l'universo.
Secondo voi questa mia ipotesi può essere plausibile?
#7
Salve a tutti. 
Ho 40 anni, sono di Trapani. Mi piace scrivere poesie e mi piace riflettere ed indagare su vari temi.