Citazione di: Eutidemo il 07 Luglio 2020, 07:11:54 AM
Ciao Giopap![]()
Tu sostieni che la mia frase: "...se i due marò dovessero essere ritenuti colpevoli, sconteranno sicuramente tale pena", esemplificherebbe precisamente ciò che tu intendi per "affermazioni goebbelsiane-orwelliane".
Ma non ti accorgi di scrivere cose un tantino prive di senso compiuto?
***
Ed infatti, ammesso che sia davvero necessario spiegare la cosa:
a)
E' ovvio che, se i due marò dovessero essere ritenuti colpevoli, sconteranno sicuramente la pena prevista dall'art.589 C.P., nella misura determinata dal giudice, tenendo conto di eventuali attenuanti ed aggravanti.
Questa non è una mia opinione, bensì semplicemente una constatazione di fatto.
Così come è parimenti una scontata constatazione di fatto, che, se i due marò dovessero essere ritenuti innocenti, verranno assolti, in quanto anche su questo non ci piove!
Spiegami, invece, secondo il tuo illuminato parere di "giurista" (o anche di "moralista"):
- cosa dovrebbe accadere loro, se fossero ritenuti colpevoli;
- cosa dovrebbe accadere loro, se fossero ritenuti innocenti.
Sono davvero curioso di sentire la tua opinione giuridica o etica in proposito!
b)Goebbels era il ministro nazista della propaganda, mentre Orwell era lo pseudonimo di Eric Arthur Blair, uno scrittore, giornalista, saggista, attivista e critico letterario britannico; per cui non vedo proprio cosa abbiano a che fare l'uno con l'altro, nè, tantomeno, con un processo per omicidio colposo nell'Italia del terzo millennio (non del 1984).Le tue esternazioni sono più oscure di quelle della Sibilla Cumana!
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La mia opinione, inevitabile dopo tutto l' indecoroso ambaradano che i governi, i nipotini di Goebbels italiani e conseguentemente l' "opinione pubblica politicamente corretta" nazionale hanno fatto, presentando, con un' unanimità rispetto alla quale i governanti della Bulgaria socialista erano un branco di dilettanti, gli omicidi come "eroi nazionali perseguitati" (fra l' altro sfrontatamente cercando di non mantenere l' impegno assunto a farli tornare nel carcere indiano dopo un permesso, riuscendovi per qualche tempo, e celebrando l' "impresa" come una vittoria della libertà e della giustizia),
"cosa dovrebbe accadere loro, se fossero ritenuti colpevoli"
grammaticalmente si chiama "periodo ipotetico dell' irrealtà (o del terzo tipo)".
E proporlo continuamente come qualcosa di possibile é per un verso goebbelsiano ("ripetete mille volte una falsità e diventerà <<la verità>>"), per un altro orwelliano ("la guerra é pace, la miseria é prosperità, la schiavitù é libetà, ecc.").
Citazione di: Eutidemo il 07 Luglio 2020, 07:11:54 AM
Come d' altra parte sia per me, che, presumo, per qualunque persona dotata di buon senso, risulta assolutamente incomprensibile cosa diamine c'entrino "...le guerre e le aggressioni che l' imperialismo USA con collaboratori vari (Arabia Saudita e Israele in primis) conduce nell' oceano Indiano (guarda caso non si chiama "Americano" o "Italiano"...), nel mar Rosso e in quasi tutto il resto del mondo."
Al riguardo:
a)
Dovresti specificare meglio la differenza che, secondo te, sussiste tra "guerre" e "aggressioni".
b)
Anche volendo omologare i due termini, dovresti specificare meglio, al riguardo:
- date specifiche;
- eventi specifici.
Cioè a quali specifiche "guerre" e "aggressioni" ti riferisci!
c)
Una volta chiarito meglio quanto sopra, dovresti poi spiegare quale diamine sarebbe il "nesso di causalità" tra tali tra "guerre" e "aggressioni" da parte degli USA, e il rischio di pirateria al largo dell'India, che esiste sin da quando gli USA erano ancora una colonia inglese; anzi, storicamente, sin da prima di Cristo.
Idem.
Ed idem per tutte le affermazioni a mio parere eclatantemente goebbelsiane per un verso, orwelliane per un altro verso che seguono.
Un saluto!
