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Messaggi - sapa

#1
Sarò deformato cerebralmente dalla abitudine a ragionare di Dei che si dichiarano, per iscritto, unici e irripetibili, ma vorrei sapere perchè in questa teoria" non merita alcuna attenzione" l'entità superiore che governa, a caso, il tutto, Dio minore compreso, insieme a tutti i noi che siamo come ologrammi generati dalla Psiche del Dio, minore appunto. E inoltre: non posso escludere che le cose stiano proprio come ben descritto in questa ipotesi di teosolipsismo, ma alla fine di un Dio sull'orlo di una crisi di nervi, che ce ne facciamo? Ci mancava anche questa, ci tocca di prenderci cura anche del Dio minore? Ci farebbe piacere che fosse Lui a prendersi cura di noi, non il contrario! Scusate la cavolata, mi è scappata, mi taccio..... 8)
#2
Citazione di: anthonyi il 27 Ottobre 2025, 10:15:16 AMSei sicuro che non esisteva, sapa? Per chi non tributava adeguato rispetto agli Dei, in Grecia, c'era la pena di morte. E questa accusa fu la ragione per la quale Socrate venne condannato a morte. Posso capire che in un mondo politeista il non credente può piú facilmente mimetizzarsi, può sempre dire che che lui é devoto di Vesta invece che di Zeus, ma l'idea che ci siano individui che non credono, è quindi non rispettano gli dei in generale, é comunque realistica.
Socrate, per quel poco che so, fu accusato di empietà, il presunto ateismo fu smontato da lui stesso, che si dichiarò adepto di altri Dei. Non era un ateo, in un contesto poi che l'ateismo lo tollerava bene, purchè non diventasse paradossalmente una religione alternativa. Oggi essere atei è diventato la negazione del Divino. 
#3
Citazione di: anthonyi il 27 Ottobre 2025, 08:45:39 AMFammi capire, iano, tu temi coloro che credono nell'esistenza del bene e del male?
Nella mia opinione, l'idea di bene è di male é un qualcosa che non origina direttamente dalla religione, ma fa parte di meccanismi istintivi umani, di una predisposizione individuale ad adattarsi dell'individuo  al comportamento degli altri individui della comunità.
La religione insiste solo nella definizione dei contenuti di bene e male, nel dire ad esempio che uccidere sia un male quando magari l'individuo é istintivamente portato a pensare che in certe condizioni uccidere sia un bene.
Anche chi afferma di essere ateo ha un'idea di bene e di male, prova ne sia la tendenza dei sedicenti atei ad assumere atteggiamenti accusatori morali nei confronti dei credenti, riferendosi quindi a una certa idea di bene e di male.
E in fondo, anche il tuo "temere" coloro che credono comporta una pregiudiziale, un'aspettativa un po paranoica di aggressività e di oppressione, da parte di coloro che credono in Dio, insieme all'idea implicita che questa aggressività e questa oppressione siano un male.
Per cui vedi, un'idea oggettiva di bene e male c'è l'hai anche tu, esattamente come coloro dai quali ti senti minacciato.
Ciao, però iano diceva nel suo post di temere sì quelli che credono nel bene e nel male, ma in quanto vorrebbero imporre questa concezione a tutti. Perchè  si può avere una morale, senza pretendere che sia condivisa dall'umanità intera. Devo dire che l'idea di una teologia razionale, a mio avviso ben espressa da LB, può suonare quasi blasfema a un credente in altre confessioni religiose, ma ha il fascino profondo, sempre a mio avviso, di poter forse diventare una teologia anche per atei. Ripeto che questo tipo di approccio è tipicamente pagàno, l'ateismo nel periodo dei politeismi non esisteva ed è spuntato con le religioni monoteiste.
#4
Varie / Re: Una strampalata partita a scacchi
25 Ottobre 2025, 17:11:26 PM
Apri con il pedone di regina? Farò altrettanto, per non condannarmi alla difesa: d7 in d5
#5
Citazione di: green demetr il 25 Ottobre 2025, 01:03:31 AMUna teologia che si fonda sul niente.
Una teoria che chiede di essere smentita, prima ancora che essere dimostrata.
Amico mio il tuo è un delirio solipsista, uno dei tanti della modernità, a cui il cristianesimo deve iniziare a fare la lotta, piuttosto che fare la pace.
Ma poi la tua follia di ammettere un Dio, che poi saresti tu, che si compiace del delitto, non trovi che sia persino pericolosa?
Più che il solipsismo  le tue teorie sono vicinissime a quelle dello gnosticismo, di cui gli illuminati si fanno scudo per le loro nefandezze sull'umanità.
Se veramente ti interessasse basterebbe fare un giro su youtube, ormai sono molti i preti che riconoscono nello stato attuale delle cose, la cospirazione di queste sette. E cosa avrebbero le teologie antiche che non va? Il fatto che parlano di obbedienza al Dio? E' un Dio giusto però. Cristianesimo ed Ebraismo da una parte, e tutte le altre dall'altra, volontarie o involontarie amiche del materialismo contemporaneo.
Una teologia senza morale...te lo dico: è grave.
Non basta per smantellare la tua teoria?
Bè, chiamare teologia quella qui proposta da LB è forse prematuro, come del resto mi sembra avesse premesso lo stesso autore. E' una bella storia, almeno a me, che non sono alla ricerca di alcuna teologia e non mi esalto, nè mi offendo per nessuna teoria più o meno ardita,  è piaciuta. Ma ti chiedo: visto che parli di teologie dimostrate, in che senso? Cioè, quali sarebbero quelle dimostrate? LB non ha chiesto di essere smentito, ma ha autoironicamente chiesto di provare a  smontare l' inizio della sua teoria. E' stato furbo,  perchè se si parla di definizione o spiegazione del Divino, non si smonta nè si smentisce praticamente nulla e  non si dimostra alcunchè. Chiedi una morale? Forse non ci siamo ancora arrivati...Ma poi, una morale per chi, se esiste solo Dio alle prese con le Sue allucinazioni? Non mi pare che in un mondo dove esiste solo Dio ci sia bisogno di una morale. Anche se, a ben pensarci, in un mondo dove esiste solo Dio forse non servirebbe nemmeno una teologia...
#6
Certo che questa teologia proposta da Luther Blissett non è male. Riassumo schematicamente: Dio è unico, in quanto c'è solo lui, sia come divinità che come realtà, è eterno, ma non onnipotente, in quanto, a causa della sua stessa divinità, non può nè nascere, nè morire. E nella sua onn-impotenza, è ridotto a cercare avidamente l'esperienza delle sue allucinazioni, che siamo noi. Un Dio minore, dunque, che non si sa bene chi, nè perchè, ha costretto in una situazione da neuro-deliri. Un Dio quasi fantozziano nella sua impotenza, al punto che non si può non sodalizzare con Lui. Quindi, saremmo al punto che le allucinazioni di Dio sentano, per simpatia,  quasi il bisogno di rendere più interessante l'esistenza problematica del Dio minore, perchè no?, con una guerra o con altri eventi degni di nota. Andrà in Paradiso l'allucinazione di Dio, che sarà riuscita ad attirare maggiormente la Sua attenzione. Già, il Paradiso.. Ci sarà anche in questa teologia un Paradiso e potrebbe essere la memoria del Dio minore, cioè tutte quelle allucinazioni degne di essere da Lui ricordate al risveglio. All'Inferno, invece, tutte le allucinazioni Divine ordinarie, quelle grigie, incolori, non degne della Sua nota. Concordo con Luther Blisset, un Dio come questo sarebbe più simpatico e meno complicato. Adesso, però, quale liturgia? Come si venera un Dio come questo? Passo....
#7
Ciao Luther Blissett, sai che il tuo post mi piace molto? E mi complimento con te anche per la chiarezza espositiva, che non era scontata. Mi trovo d'accordo su molte cose,  la  visione di questa tua nuova teologia mi pare una nuova forma di paganesimo, con  un Dio minore soggetto a un Fato imperscrutabile e capace/ansioso di vivere tutte le vite e le morti da lui create, lui condannato all'Eternità. L'immagine che nel tuo testo dai della Natura è per me molto lucida. Quindi, un nuovo paganesimo o un bello spunto per un racconto alla Stephen King! Per me è comunque ok, benvenuto!
#8
Fare domande denota curiosità, che è il primo passo per la ricerca (scientifica, religiosa, umana ecc.). Dare risposte denota volontà di definire, di riferire, di placare la sete della curiosità.  La domanda e la risposta hanno senso insieme, una risposta non è tale senza una domanda e una domanda non ha senso (diverrebbe un'affermazione/negazione, smentendo anche il punto ?, che è un' attesa di risposta) senza una risposta. Secondo me, è più realistico a una domanda offrire una risposta, se c'è, sapendo che essa aprirà gli orizzonti ad altre domande. Una domanda alla quale non c'è risposta è un urlo nel vuoto cosmico, contiene un' unica risposta che è la domanda stessa e tutto si ferma lì. Oppure, è la ricerca di una fede. Questo per dire che io vedo sempre di buon occhio il fiorire delle domande, ma anche perchè mi aspetto delle risposte, che so già che apriranno un mondo di ulteriori domande. Non so se sono stato chiaro, ho qualche dubbio in merito  ???
#9
Attualità / Re: La flottilla
10 Ottobre 2025, 10:09:17 AM
Citazione di: niko il 09 Ottobre 2025, 20:26:59 PMPure il capitalismo reprimere il dissenso verso chi ha il potere, le proteste sono tollerante solo fintanto che sono irrilevanti...

Poi quello della Russia non e' "socialismo", e' solo un sistema vagamente piu' statalizzato e piu' politicamente connotato, e quindi, dal mio punto di vista, piu' concettualmente vicino al socialismo di quanto non lo sia, per esempio il nostro nell'italietta, o negli u.s.a, eccetera.

Ma sono anche esperienze di vita e scelta anche di quali contenuti mediatici fruire e come informarsi... io ti posso solo dire, senza entrare piu' di tanto nei dettagli, che quando nella vita, hai visto come reprime il (vero) dissenso la societa' capitalista formalmente "liberale", non te lo scordi piu'...

gente che muore ammazzata dalla polizia per strada, gente che muore legata al letto in ospedale psichiatrico, pestaggi nelle carceri dal g8 di Genova ai video di Santa Maria di Capua Vetere, intere squadre di agenti di polizia penitenziaria che collaborano a pestare a freddo decine di detenuti di cui uno paralitico in sedia a rotelle... ma come si fa', a dire che il capitalismo liberale ha qualcosa di speciale, nel rapporto tra potete e dissenso?

Oh e questi qui, i soliti noti, dello stato in divisa e non, non pagano mai, lo stato non ha mai seriamente processato se stesso, ad esempio per praticamente nessuna strage bombarola anni settanta, esecutori fascisti, una decina processati, mandanti di stato, non uno che abbia pagato... Falcone e' esploso insieme a mezzo autostrada esecutori, mafiosi, bene o male alla fine hanno pagato, fiancheggiatori, ovverosia servizi segreti, non ha pagato nessuno...  vogliamo parlare di quando ai baldi alleati nato gli scappa il missile o l'acrobazia aerea informale fuori dal vasetto e fanno strage, tipo Cermis e Ustica, ha mai pagato seriamente qualcuno?

Io resto libero di ridere risate amare quando mi si parla delle meraviglie dell'altissima soglia liberal capitalista di tolleranza al dissenso: e' tutto teatro, teatro che pero", finisce bruscamente quando anche solo ti trovi a passare o a soffermarti nel posto sbagliato al momento sbagliato, o tanto piu', quando ti azzardi a rompere minimamente le scatole su un piano reale a qualcuno o qualcosa che minimamente nell'asssetto attuale di questa societa' conti veramente...



Non nego assolutamente che le ingiustizie si verifichino anche nella società occidentale, però parlavamo di reprimere il dissenso politico. Reprimere non già delle manifestazioni in piazza, anche quelle, ma soprattutto convincere, con le buone o con le cattive, gli elettori che è meglio conservare chi è al potere grazie alla falsa politica. Ripeto: che politica è quella del partito unico? Adesso, dimmi tu se è roba che si veda in un qualsiasi paese europeo. Mi dirai che la politica occidentale è anch'essa una falsa politica, democrazie di facciata asservite agli interessi della finanza e del capitalismo? Se me lo dirai, ti risponderò che sono convinto che tu abbia ottime ragioni per crederlo e che in fondo ne sono convinto anch'io. Rimane, però, una domanda inevasa, molto terra a terra, ma credo dirimente: perchè sono più i russi che cercano  di emigrare in occidente, rispetto il percorso inverso? Ci sarà pure una ragione, dico io. Forse, il ragionamento è che sono meglio le briciole che nulla? Poi, vabè, c'è chi dice no, come quelli delle flottiglie, che hanno veramente il mio rispetto, anche se rimangono gesti isolati. 
#10
Attualità / Re: La flottilla
09 Ottobre 2025, 15:35:29 PM
Citazione di: niko il 08 Ottobre 2025, 23:34:42 PMSi dimostrerebbe, in maniera certo ancora grezza e insufficiente, nel mantenere un grado minimo di controllo da parte della politica e dello Stato sull'economia e sulla finanza, sia pure con metodi fascistoidi e mafiosi. Quel grado minimo di controllo che l'occidente euroatlantico ha perso, con la politica ridotta a mero, e ridicolo, e teatrante, "ingranaggio di trasmissione", dell'economia.

E non te lo dice uno che pensa che l'economia e la finanza siano un complotto, una cosa intrinsecamente cattiva, magari fatta di notte  dagli ebrei col nasone grosso e il vestito nero come in certe vignette; te lo dice uno che cataloga, correttamente, la politica in generale, fosse pure quella dei clan mafiosi o delle logge massoniche, dei pidduisti eccetera, tra i processi umani sostanzialmente  personali/volontari, (qui c'e' qualcuno, individuo o gruppo, che decide, per quanto gli esiti, di certe decisioni, possano essere imprevedibili) e la finanza e il commercio tra quelli impersonali/involontari (qui il risultato, di ogni azione, e' autopruducentesi, e fin dall'inizio pensato come tale anche da coloro che vogliano in qualche modo condizionarlo).

Ora, l'idea che l'economia debba essere politicizzata, radice, nel migliore dei casi, del socialismo, e', ed esprime, fiducia, nei processi volontari e coscienti dell'umanita', e nell'aumento di importanza di questi rispetto ad una quota sempre piu' residua di "istintualita' " e fatalismo naturale agente nel mondo umano, in maniera simile a come puo' essere, ad esempio, in certa originaria psicoanalisi; viceversa l'idea che la politica debba essere economicistizzata, e cioe' la radice, e anche tutta la pianta, dello stato di cose attualmente presente in Occidente, esprime, assoluta sfiducia in queste stesse possibilita' e in questi stessi processi, insomma esprime l'idea che le regolazioni ecologiche o istintuali, i condizionamenti autoproducentusi dello sfondo sulla figura, creeranno sempre un modo migliore, rispetto a quello che creerebbero delle scelte "razionali", ricadenti pero' su problemi troppo complessi, per essere "razionalizzati".

Il capitalismo e' divenuto natura, natura rispetto a cui il socialismo e', e si erge, come artificio, e richiede una certa fede, in linea generale, nell'artificio. Laddove con "natura", non si intende (piu') cosmo, totalita', ma totalita' sottratta all'autodeterminazione volontaria umana, fato, e quindi, anche, totalita' che attende l'artificio, l'espediente, il tempo dell'occasine, non per completarsi (e' gia', completa) ma per trasfigurarsi.

La mia scelta va' in una certa direzione, e cioe' sono convinto che gli approcci politicizzanti l'economia, (per quanto mafiosi e fascistoidi, con gente che ogni tanto vola dalla finestra o fa colazione col polonio) siano migliori, dell'automatismo e tecno finanziario completo, che non fa altro che correre verso il baratro, o nel migliore dei casi ri-proporre, a condizioni mutate, antichi "giochi", di autoregolamentazione assolutamente impersonale ed emergente delle varie criticita', scarsita' e sovrabbondanze umane, che magari valevano pure la candela nel passato, ma non la valgono piu', assolutamente, nel presente, primo tra tutti il grande gioco della guerra.

Inoltre, anzi, direi proprio per questo, proprio per questa tendenza, la Russia e' alleata anche a paesi nominalmente socialisti, come Bielorussia, Corea del nord, e anche se abbastanza ambiguamente, Cina. Quelli che sono sopravvissuti, alla sua stessa "grande fine" come paese socialista.

La Russia e' sostenuta da un importante, e non reso illegale, come in Ucraina :D , partito comunista eccetera.

Insomma un certo ordine deve cadere, un certo altro, ne deve sorgere. Nel modo piu' indolore possibile. Che comunque, completamente indolore, non puo' essere. Ma prendere il vento, con le vele, magari, a proposito di flottiglia... e' sempre meglio , che andargli contro.





 


Ok, ho capito. Ti ringrazio molto e condivido il senso, ma non il modo. Provo a spiegarmi: dalla tua analisi risulta che si può definire socialista lo stato a economia statale, quindi politica. Dimentichi che la politica, in Russia ha perso il suo significato. Che politica è quella che reprime il dissenso verso chi ha il potere? Con praticamente solo 2 squadre, Potere vs Dissenso ( e con le logiche disparità di opportunità e di possibilità di vittoria), che campionato vuoi giocare? Quindi, a mio avviso, l'economia che punta a ristatalizzarsi di una Russia non ha più niente di politico è la negazione della politica. Un meccanismo che, per me, non presenta, per il cittadino, nemmeno vantaggi rispetto al modello avverso, quello occidentale. Poi vabè, tu dici che almeno non va verso il baratro (guerre e disastri vari) ma a me sembra che ci stia mettendo molto del suo, e mi riferisco a Putin, gran giocatore, che ci sta sfidando a chi si avvicina più al burrone.
E comunque, le flottiglie continuano ad avere il mio normale rispetto.
#11
Attualità / Re: La flottilla
08 Ottobre 2025, 20:31:08 PM
Domanda in breve anche da parte mia: in che cosa si estrinsecherebbe il socialismo di Putin? Cioè, Putin si può sicuramente associare a dei socialisti, ma la di là del fatto che sia più o meno appoggiato dal partito comunista russo, in che cosa si dimostrerebbe socialista/comunista nelle sue politiche e nella sua visione? Lo chiedo senza retorica, sono veramente ignorante di fatti russi dell'ultimo ventennio. L'immagine che mi sono fatto io di Putin è quella di un personaggio del vecchio establishment, quello tardo-sovietico, che governa come un satrapo con metodi sovietici un paese a sostanziale trazione/vocazione occidentale (così io vedo la Russia, mi posso anche sbagliare). Il socialismo di Putin mi è oscuro. 
#12
Attualità / Re: La flottilla
06 Ottobre 2025, 17:07:19 PM
Citazione di: fabriba il 06 Ottobre 2025, 11:52:00 AMAssolutamente d'accordo, io non trovo traccia del fatto che questo sia un requisito per i trattati di pace tra l'altro, mi sembra veramente improbabile, è più facile che sia io a non saper cercare, risulta ad altri?

--
edit: sul fatto che "Il riconoscimento da parte occidentale c'è e da tempo", la palestina è stata riconosciuta da qualche stato come una entità statale da alcuni stati occidentali negli ultimi mesi, credo che la maggioranza dell'occidente ancora non lo faccia, e in generale non sono sicuro che ci sia "da tempo" anche a livello del sentimento popolare.
Secondo me come c'è molta confusione tra ebreo e israeliano, c'è anche una confusione tra il sentimento islamofobo razzista locale (che a giudicare dal voto sembra avere un suo seguito) e il sentimento antipalestinese.
La mia critica però è solo sul "da tempo", potrebbe essere che questa ondata di manifestazioni propal sia il sintomo di un cambiamento.
" Il riconoscimento da parte occidentale c'è e da tempo" era riferito a ciò per cui tu lo invocavi nel tuo post, cioè al riconoscimento delle  colpe di entrambi e alla mostruosa sproporzione tra azione e reazione.  Infatti, aggiungevo che anche il governo italiano ha denunciato e chiesto la fine immediata delle ostilità. Comunque, la Palestina è riconosciuta all' ONU, forse non come stato, anche perchè oggettivamente è una specie di federazione in un territorio esiguo quasi tribale, nel senso che le varie autorità non sono riconosciute da loro stessi e su tutti aveva il controllo Israele finchè non ha mollato la presa su Gaza. Una situazione così complessa e difficile  non la si ravvisa nemmeno in Libia e in Siria, ad occhio e croce.
#13
Attualità / Re: La flottilla
06 Ottobre 2025, 11:34:03 AM
Citazione di: fabriba il 06 Ottobre 2025, 11:17:09 AMAllo stato attuale hai ragione... gli israeliani però... potrei indicare un certo numero di ebrei che in questo momento storico non hanno particolare piacere ad essere messi nello stesso calderone.
Riecco la narrativa di Israele senza macchia che fa tutto giusto!
La colpa è di entrambi. E finchè non c'è riconoscimento da parte occidentale di questo, è solo normale che dall'altra parte non ci sia riconoscimento delle nostre istanze.
Si può anche dire il contrario: che finché loro non riconoscono le nostre istanze non ci può essere riconoscimento delle loro, e probabilmente c'è un minimo di paternalismo e filo-occidentalismo da parte di chi pensa che in fondo siamo più ricchi belli e biondi*, e non ci sarebbe niente di male se fossimo noi a fare il primo passo, anzi, sarebbe motivo d'orgoglio!

(*si capisce che non è realmente dell'aspetto che parlo vero? ma di un certo atteggiamento di chi in occidente in fondo senza dirlo apertamente, poi si ritiene superiore)
Il riconoscimento da parte occidentale c'è e da tempo, perfino l' odiato attuale governo italiano ha protestato per quanto gli israeliani stanno facendo. Un conto è, però, protestare, un altro interrompere i rapporti diplomatici, mandando magari la nostra portaelicotteri (la portaerei non ce la siamo ancora fatta) a minacciare gli israeliani, come in pratica vorrebbe qualcuno. Il punto è che Israele non permetterà la nascita di uno stato palestinese, finchè non saranno i palestinesi stessi a riconoscere la legittimità dello stato israeliano, come hanno fatto praticamente tutti gli stati  del medio-oriente, tranne le teocrazie più intransigenti.
#14
Attualità / Re: Il Limite Invalicabile
05 Ottobre 2025, 17:53:21 PM
Purtroppo, il limite continua ad essere valicato anche in altre situazioni catastrofiche, alle quali assistiamo da anni nella più totale indifferenza, vedi Sudan. O i limiti invalicabili sono a geometria variabile, o c' è anche una bella retorica politica dietro. Con i relativi interessi.

#15
Estratti di Poesie d'Autore / I vostri figli
05 Ottobre 2025, 11:08:56 AM
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.

Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Perché essi hanno i propri pensieri.

Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime.
Perché le loro anime abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi.
Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.
L'Arciere vede il bersaglio sul percorso dell'infinito, e con la Sua forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.

Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell'Arciere.
Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche l'arco che sta saldo.

(Kahlil Gibran - Il Profeta - 1923)