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Messaggi - Rude63

#1
Citazione di: bobmax il 09 Aprile 2021, 14:50:20 PM
Sì, il libero arbitrio non esiste.
Concordo con la tua analisi.

A cui aggiungerei che non vi è neppure bisogno della legge di causa-effetto per dedurre che non vi è libero arbitrio.
Perché anche supponendo che sia possibile un evento non causale... questo non può che essere dovuto al caso.
Qualsiasi evento è infatti dovuto o al caso o a una causa, che non hanno nulla a che vedere con la libera scelta.
(Che poi il caso esista davvero è un interrogativo da esplorare...)

Vi sono comunque ulteriori motivazioni che portano a concludere che il libero arbitrio non può esistere.
Queste sono ancor più pregnanti del ragionamento logico razionale.
Sono infatti motivazioni etiche e spirituali.

Hai fatto bene e riproporre questo tema.
Perché la sua importanza non è tanto nel libero arbitrio in sé, ma nelle conseguenze che la constatazione della sua inesistenza ha su noi stessi.

"Chi sono io?"

Una domanda cruciale.

Spiace solo che anche in questo forum, uno dei pochi luoghi ancora disponibili alla riflessione, per merito di chi generosamente si prodiga per tenerlo attivo, siano più le voci che cercheranno di affossare il tuo desiderio di ricerca, che non quelle di condivisione del problema.

Ma così sta andando ormai il mondo. E' l'imbrunire della prossima notte oscura. Ma non importa, non è proprio in questo deserto che si annuncia la sfida necessaria?


Dal mio punto di vista il caso non esiste, così come i concetti di fortuna e sfortuna, pensiamo banalmente alla roulette del casinò, per iniziare a far roteare la pallina bisogna che qualcuno imprima a questa una forza e dia a questa una direzione, studiando la forza, la direzione e tutti gli altri fattori fisici possiamo dire in anticipo dove finirà la pallina, non è un caso e così tutti gli altri fenomeni che possono sembrare casuale sono spiegabili e se non lo sono è solo perché non siamo in grado di spiegarlo noi, non significa che sono eventi casuali o mistici.
Mentre concordo pienamente sulle conseguenze catastrofiche che ha questa cosa (per le persone che non riescono a comprenderla nella sua interezza), verrebbero questionati concetti come il bene e il male, la religione sarebbe piegata e non vado oltre per non allungarmi.
#2
Citazione di: viator il 09 Aprile 2021, 11:40:12 AM

Salve Rude63 e benvenuto. Negare l'esistenza del libero arbitrio, smascherando il rigido determinismo del mondo, purtroppo uccide la speranza. Io la penso come te ma nessuno di coloro che la pensano diversamente da noi si farà mai convincere a mollare il proprio salvagente.



Purtroppo hai ragione, uccide la speranza e lancia le persone in un profondo stato di sconforto, a questa riflessione ci sono arrivato da solo (visitando un po' il forum ho visto come sia un tema che sia già stato affrontato però volevo comunque dare la mia visione) da quasi tre anni, ho cercato una soluzione, qualcosa che potesse confutare questa idea (tra cui la religione) ma non sono riuscito nell'impresa e ormai mi sono messo il cuore in pace e l'ho accettato anche se questo non rende le cose più facili ma è comunque la verità e non si può ignorare.
Concordo anche sul fatto che la maggioranza delle persone non accetterà mai questa idea in quanto serve loro come salvagente come dici tu, mollare questo salvagente per molte persone oltre ad essere impossibile sarebbe un evento traumatico che non riuscirebbero ad elaborare.
Tuttavia non mi sento di linciare queste persone, non riescono a liberarsi dalle catene che tengono loro legati ma non è colpa loro, non possono fare niente al riguardo in quanto non sono liberi di scegliere se liberarsi o meno, il loro destino è già scritto.
#3

Ciao, con questo post volevo condividere dei miei ragionamenti inerenti l'esistenza del libero arbitrio.
L'uomo nella mia visione non è troppo diverso da un qualsiasi congegno meccanico o tecnologico, funzioniamo secondo un rigido principio di causa effetto, riceviamo degli stimoli interni o esterni, che poi elaboriamo, e reagiamo di conseguenza.
Dal mio punto di vista però questa reazione non è libera, non siamo noi a scegliere ma le nostre scelte sono frutto di reazioni biochimiche che avvengono nel nostro cervello.
Provo a spiegarmi meglio facendo un esperimento mentale.
Pensiamo ad una persona che sta camminando lungo una strada dritta, ad un certo punto quella strada si divide in due, la persona è di fronte ad un bivio. Quella persona a quel punto avrà un infinità di scelte, potrà andare a destra, a sinistra, tornare indietro, rimanere fermo, uscire dalla strada, andare prima a destra e dopo un po' tornare in dietro e prendere un'altra strada e così via.
Il concetto del libero arbitrio ci direbbe che in realtà è lui a fare questa scelta, ha il completo controllo della strada che può intraprendere e di come intraprenderla, può infatti camminare veloce o piano, può strisciare o saltellare.
Ma è davvero libero di scegliere la strada che vuole e di scegliere come percorrerla? O tutto questo è già scritto, è già deciso?
Beh la mia risposta come potete immaginare dal titolo è che la strada sia già stata decisa. Ma cosa determina la scelta di questa strada? Come si può dire che quella strada era destinata ad essere percorsa in quel determinato modo?
La risposta sta nella scienza, come ho detto le nostre decisioni sono determinate da stimoli esterni che il nostro cervello elabora, questa persona magari alla vista del bivio si spaventa, significa che con gli occhi vede queste due vie, l'informazione arriva al cervello, inizia a pensare a cosa fare, se scegliere una delle due strade o se fermarsi lì ma questi pensieri non sono altro che reazioni che avvengono nel cervello. La strada non la sceglie lui ma è obbligato a sceglierla, non potrebbe sceglierne un'altra.
Se noi tornassimo indietro nel tempo e osservassimo per un numero infinito di volte questa persona (senza ovviamente modificare minimamente l'ambiente) la vedremmo percorrere per infinite volte la stessa strada, se noi potessimo studiare questa persona con una conoscenza completa di tutte le reazioni che avvengono nel suo corpo (studiare il suo cervello, quali sono le reazioni biochimiche che avvengo specificatamente nel suo cervello, queste reazioni sono personali, cambiano da individuo ad individuo per differenze biologiche e di esperienze) potremmo determinare ogni sua risposta ad ogni singolo stimolo, potremmo sapere che strada percorrerebbe ancora prima che la percorresse come possiamo sapere che una penna cade se lanciata o come possiamo sapere che il telefono si accenda quando viene schiacciato il suo tasto di accensione.
Rispondo già a chiunque pensasse "eh ma se il telefono è rotto allora non si accende anche se lo schiaccio, non posso sapere se si accenderà o meno". E invece posso, se conoscessi esattamente la meccanica del telefono in ogni suo istante saprei anche che schiacciandolo non si accenderebbe in quanto è rotto.
Ovviamente non possiamo sapere in ogni istante come sia lo stato del telefono ma era per rendere l'idea che di fatto che il telefono si accenda o meno è già stato deciso, è qualcosa di inevitabile.
Spero di essere stato chiaro e scusatemi se è lungo.