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Messaggi - daniele22

#1
Citazione di: Il_Dubbio il 14 Giugno 2025, 10:24:22 AMAllora me lo sono perso.

Proprio a proposito di quello che uno sa o non sa di quello che pensano gli altri, provo ridisegnare una parte delle cose che io so confrontanto quello che so con quello che penso.

Io so per certo che Alan Turring è stato il primo ad immaginare una macchina che potesse avere le stesse funzioni di un pensiero umano. Le macchine allora non esistevano ancora, ma il concetto di Turing è rimasto identico, ancora oggi che quelle macchine esistono e funzionano anche piuttosto bene.
Turing così crea un test per mettere alla prova una macchina, se la macchina supera il test allora le sue risposte saranno da ritenere indistinguibili da un pensiero umano.
Oggi quel test è vecchio, le macchine hanno già superato quel test.
Oggi esistono infatti molte variazioni di quel test.

Un passo indietro. Perchè ideare un test per sapere se una macchina "ragiona" come un uomo?
Il test rappresenta ciò che chiamiamo esperimento.
Ma la teoria qual è?
La teoria sostiene che il modo come pensa un uomo è equiparabile ad un calcolo.

Le macchine vengono programmate in modo che quei calcoli vengano effettivamente svolti.

Chi, come me, volesse mettere in dubbio questa equivalenza, dovrebbe trovare un modo per distinguere il pensiero umano da una macchina. Ovvero un test che una macchina non potrà mai superare.

Chiaramente partiamo tutti con dei ragionamenti simili, del tipo: un uomo è vivo, pensa in modo diverso dalle macchine, le quali non hanno tutte quelle sensazioni di esistere nel tempo ecc. ecc.

nonostante tutto quello che crediamo ci sia di differente tra un uomo ed una macchina, non possiamo stabilire se anche quelle differenze non possano essere colmate da programmazioni sempre piu sofisticate inserite in una macchina.
Non possiamo saperlo prima di tutto perchè non sappiamo quale sia la differenza incolmabile tra una macchina ed un uomo. Anche l'uomo calcola. Anche la visione, o tutti i sensi sono predisposti a far ricevere un segnale esterno in un modo abbastanza comprensibile. Una macchina può vedere, se ha dei sensori, si ferma se trova un ostacolo (questo solo per fare un esempio).

Ma come riportato dall'autore del topic (che ho preso a prestito dopo averlo resuscitato) in linea di massima un insegnante può essere sostituito da una macchina?
Ancora non riesco a trovare un argomento che faccia saltare il banco. Io dico si, oggi non ha tutti gli elementi per poterlo fare, ma non c'è una caratteristica che l'insegnante ha, che non si possa riprodurre in una macchina.

Per cui io sono alla ricerca di quella caratteristica...ovvero una qualità non programmabile in grado di cambiare anche la qualità delle risposte di un uomo rispetto ad una macchina.
Certo sarebbe che uno potrebbe anche pensare di essere preso in giro. Guarda che quello che ti sei perso te l'ho detto poco più di un mese fa nel post nr. 60 (tematiche filosofiche - realtà, che cosa intendiamo), l'ultima in ordine cronologico dopo averlo detto e ridetto più volte a tutta la platea e in varie forme. Basta che tu ti rilegga le ultime righe dell'intervento. Il problema sarebbe tutto tuo pertanto e anche abbastanza significativo, comunque per spiegarmi meglio riporto il mio primo post in questo forum e che considero buono per questa occasione:
"Ho letto il problema posto da Socrate. Secondo me gli animali sanno benissimo quel che fanno. Certo, agiscono d'istinto, ma nessuno ha mai dimostrato che noi non lo facciamo. Potrebbe benissimo essere che noi d'istinto ci si rivolga alla ragione, e questa, di conseguenza, moduli nei modi più convenienti l'istinto selvaggio. Se si prova a immaginare un mondo senza regole orali o scritte, probabilmente anche noi vivremmo di puro istinto." Questo naturalmente non significa che l'istinto sia svincolato dall'intelligenza. 
Proseguendo quindi, sembra pure, anche attraverso la risposta che dai a Phil, che tu non comprenda, che non accetti il fatto che la natura dell'intelligenza possa essere emotiva. Quindi, quando dici "....... perchè non sappiamo quale sia la differenza incolmabile tra una macchina ed un uomo." io ti dico che questa differenza incolmabile è semplicemente data dalla sfera emotiva.
Strana comunque la tua posizione di pensiero, dato pure che dici di andare in cerca di qualcosa che ti manca. In ogni caso, dato che mi sento esausto, buona estate a tutti 
#2
Citazione di: Alberto Knox il 13 Giugno 2025, 11:43:53 AMpenso che sarà bene approfondire cosa si intende con "ordine universale".  Infatti dicendo siamo l'anitinomia mi riferisco alla contraddizione della vita umana che può amare o odiare , che può fare arte con le propie mani e poi con quelle stesse mani strangolare suo figlio, di una stessa madre che allatta e della stessa madre che colpisce , a morte, con un mestolo la testa del bimbo di un anno. Siamo in grado di generare armonia e allo stesso tempo di generare disarmonia. E siamo anche fabbriche di desideri certo , e bisogna precisare che la stra gran maggioranza di questi desideri sono stati creati dall uomo per assecondare precise esigenze di mercato , create a tavolino per il mercato. E quanti di questi desideri spingono l'essere umano verso valori profondi? i valori profondi si traducono in benessere ,il benessere in motivazione e la motivazione in produttività. La grande sfida non è tanto il crescere a livello economico ma anche il crescere a livello valoriale. Perciò non è tanto il sovvertire ma quanto il rivoluzionare il sistema ecome si rivoluziona il sistema? accusando se stessi tanto per cominciare perchè come ho detto ciascuno di noi si porta dentro tutto, male e bene , Amore e odio , giustizia e ingiustizia , pensieri nobili e pensieri ignobili.
Fermo restando quanto già detto devo dire che sei certamente un gran coraggioso perché la paura non ti entra proprio nella capa. Sarà la terza volta che la nomino e tu puntualmente la schivi. Pensa invece che io sarei quasi tentato di scommettere che il malanimo (la crisi valoriale) sia generato più dalla paura che dai desideri. Per mio conto è quindi perfettamente normale che uno possa detestare chi mina la salute degli "oggetti" del proprio amore e non vi sarebbe quindi alcun problema in questo senso (l'artista e la madre che strangolano il figlio mi sembrano esempi forzati).
Sarebbe inoltre senz'altro un pregiudizio dire che: "..e bisogna precisare che la stra gran maggioranza di questi desideri sono stati creati dall uomo per assecondare precise esigenze di mercato , create a tavolino per il mercato."
Può essere infatti che Dio esista e può essere quindi come dici tu, ma in primo luogo il mercato si regge perché sostenuto da individui perfettamente in grado di intendere e volere ... e aggiungo pure di dovere ah! ah ah aaaah!
Detto questo, il problema è sì di accusare se stessi, ma di cosa?
La mia risposta è quella di essere profondamente ignoranti cioè di non comprendere la natura dell'essere umano ... soprattutto perché non la si vuole vedere pur essendo palese.
E intanto si assiste all'orrore delle guerre che più ci toccano da vicino, quasi contenti di puntare il dito contro l'uno o contro l'altro, di fatto autotranquillizzandosi assurdamente utilizzando la scusa che c'è molta gente che la pensa come te. Complimenti

#3
Non è che io ponga la questione come se fossimo spinti alla vita dallo spirito santo; mi sembra infatti di aver già detto più volte chiaro e tondo cosa sia secondo me la conoscenza e di conseguenza pure l'intelligenza. Che voi lo accettiate o no è altra cosa. Facevo quindi solo un distinguo di un certo peso tra la nostra intelligenza e quella artificiale. Noi siamo sempre vivi e più o meno all'erta, l'AI no.
La paura di morire può entrare in un algoritmo, ma pure la voglia di vivere. L'intensità di queste componenti però, almeno in noi, non è facilmente intruppabile all'interno della successione di istanti di vita in cui siamo costantemente calati ... non ne avremmo pure noi piena consapevolezza 
#4
Oltre ai pregi e difetti che possa avere un'AI (tra l'altro sembra anche un tantino subdola), si dovrebbe tenere conto in primo luogo che il pensiero di questa non è un pensiero che si pone in opposizione come lo è quello umano. Nel senso cioè che lei non è dotata di un pensiero che ambisce alla vita. La nostra intelligenza sarebbe invece fondata da questa ambizione, sempre a mio modesto parere
#5
Vorrei portare la discussione a un livello più colloquiale. Io posso dire di essere un flaneur. Non sono il solo a esserlo perché si tratta più che altro della polarizzazione di una tendenza, ma purtroppo, natural-mente, il nostro mondo è governato da quelli che non sono dei flaneur. Infatti, per sua natura il flaneur non si organizza con altri per governare il mondo, tuttavia deve accettare anche suo malgrado le determinazioni che quelli che, organizzandosi anche in conflitto tra loro, pretendono di governarlo. Accade così che questi ultimi manipolino di fatto il flaneur prepotentemente costringendolo magari in circostanze in cui egli debba pure imbracciare un'arma ... tanto per dire la più eclatante.
Tutto questo pensiero per esporre assai sinteticamente quelle che sono le nostre interazioni con la realtà
#6
Citazione di: Alberto Knox il 07 Giugno 2025, 00:02:39 AMSiamo anche desiderio. ognuno di noi desidera e questo è struttura della natura in quanto viventi.
Già Shopenauher metteva in guardia dal desiderio (la voluntas) ma senti cosa diceva William Shakespeare a proposito del desiderio già nel 1500 . Parole che sono ancora attuali, ancora vive. " E tutto avrà nome potere e il potere volontà e la volontà desiderio. E il desiderio, assecondato doppiamente dalla volontà e dal potere lupo universale farà dell intero universo la sua preda per poi alla fine , divorare se stesso. " Troilo e Cressida atto primo scena terza. Questo è Shakespeare e parla del nostro tempo. Non stiamo forse consumando anche la nostra casa noi come genere umano?
A metà del post di  apertura del topic dici: "Siamo l'antinomia, siamo la contraddizione". Immagino tu intenda che facendo questo ci opponiamo all'ordine universale. E c'è da considerare che nel mondo della vita questa opposizione sembra ineluttabile. È infatti per questo che suggerivo nel post nr. 3 di chiederci quali siano le nostre pretese piuttosto che cercare scopi del nostro essere qui. Riprendendo il mio post hai detto "Siamo anche desiderio" seguito da una mezza filippica nei confronti dei desideri. A parte che tieni da parte le paure, parli poi con altri di un ruolo che dovrebbe avere l'essere umano su questo pianeta. Beh, che l'essere umano debba chiedersi se sia il caso di darsi una regolata mi sembrerebbe il minimo sindacale a prescindere da cosa debba poi decidere. Allora, riguardo alle nostre pretese, la nostra assurda pretesa, che non è certo la pretesa di tutti gli esseri umani, nel senso che non è acutizzata pure se in tutti sarebbe latente, sembra essere quella di volere sovvertire l'ordine universale. Ma non sarebbe così scontato che a muovere tale istanza possa essere il desiderio piuttosto che la paura
#7
Citazione di: green demetr il 08 Giugno 2025, 02:18:30 AMCi sta se stai parlando di identità, ma non puoi avere dubbi se sei maschio. guardati allo specchio, il tuo bacino è quello di un uomo o di una donna?
E' semplice no?
Che tempi!
Parlavo di percezione senza entrare nel merito di una più approfondita percezione sensitiva
#8
I virus possono pure sopraffarci per quello che ne so, e non solo occasionalmente come può farlo una tigre.
È la ragione umana a dirci che la distinzione tra naturale e artificiale non ha alcun valore, almeno a livello filosofico.
Se le citate (da me) pretese umane si rivolgono alla giustizia, impariamo a usare la ragione anziché la pancia come facciamo ora. Cerchiamo dunque i motivi per cui sempre ora usiamo la pancia anziché la ragione.
Un po' alla volta impareremo a rispettare i nostri simili e pure gli altri, senza per questo camminare scopando la strada davanti a noi per paura di uccidere qualche anima microscopica
#9
Belle argomentazioni, ma da quando più o meno giustamente si è voluto fare a meno della divinità regolatrice si è prodotto solamente molta confusione. Sembra che a voi tutto ciò faccia molto piacere 
#10
Più che altro bisognerebbe chiederci: quali sono le nostre pretese?
#11
Citazione di: Ivo Nardi il 06 Giugno 2025, 10:21:37 AMVolevo avvisarvi che presto inserirò dei banner pubblicitari. Le donazioni ricevute, nel tempo sono peggiorate. In questi giorni ho avuto una proposta da un'agenzia pubblicitaria e ho deciso di accettare. Ci sarà un test iniziale. Non ho ancora una conferma riguardo l'obbligo di inserire i banner su tutto il sito e non so, quindi, se dovrò inserirli anche nel forum.
Volevo comunque comunicarvelo.
Buona giornata
Grazie Ivo per la comunicazione .. penso che tu abbia fatto bene ad accettare ... compreso il tuo malgrado
#12
Ciao anima curiosa e benvenuto tra noi. Ti ringrazio per l'apprezzamento rivolto al forum e spero sia sincero perché nell'essere umano la sincerità è merce rara. Benvenuto in ogni caso, ti attendiamo sui problemi a te cari
#13
Sorvolo sulla politica. In merito al "woke" se proprio volessimo farne una questione di sesso, si può anche pensare che forse l'orientamento sessuale non sia strettamente connesso all'identità sessuale biologica come si è usi pensare. Potrebbe, detto orientamento, essere più prossimo al concetto di "gioco".
Personalmente, infatti, non è che io abbia una chiara percezione di essere un maschio se non per la definizione che se ne dà. Il mio orientamento sarebbe quindi dato dall'essere semplicemente attratto dalla donna, ma non da tutte le donne, ed è questa esclusione che mi fa pensare al "gioco"

#14
Varie / Re: Pettegolare
04 Giugno 2025, 16:52:04 PM
Ciao doxa. Non conosco la massoneria, ma se è teleologicamente orientata alla ricerca del segreto lo farà partendo da una base che a noi è segreta, o almeno per certo è segreta a me ... grazie comunque per info ... ma pensa un po', io pensavo che ce l'avesse già, il segreto appunto.. aah! ah ah!
Ti dirò comunque che anche il mio modo di pensare è assimilabile al teleologico, ma la base da dove parto io non è segreta, bensì pubblica.
Nei rapporti interpersonali, dal momento che ritengo che sia impossibile conoscere sé stessi, lo stesso schema vale pure per l'"altro". C'è quindi un limite di comprensione che non dipende certo da un nostro difetto; un limite stabilito cioè dalla struttura del pensiero, ovvero il pensiero che ambisce.
Personalmente non amo condividere "segreti" (intendi l'insieme delle cose più o meno intime, o più estesamente, personali), valutando comunque volta per volta una eventuale condivisione. Parto in un certo senso dal presupposto che quando lo sa uno possono saperlo in molti. Bisogna dire in ogni caso che ci sono persone che sentono il bisogno di confidare, e questo è comprensibile. Pertanto, contrariamente a Simmel non sarei in linea di massima favorevole alla custodia dei segreti condivisi come fondo di coesione poiché prima o poi può essere che questi ti presentino conti indesiderati, basti pure l'ansia del personaggio del romanzo che hai citato ... e si potrebbe dirne altre, sarei curioso di sentire Ipa
zia
#15
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
02 Giugno 2025, 13:22:17 PM
Certo che i russi si sono presi una bella stecca sui denti ... come minimo dovranno ridimensionare le loro pretese