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Messaggi - Autodidatta

#1
Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 22:21:05 PMciao autodidatta ben tornato.
io lo disprezzo, ma visto che ormai siamo nel mondo dominato da questi traditori del pensiero, a cui la maggioranza, e quindi anche un autodidatta si affida, ti rimando a cacciari.

Il superuomo vuole il tramonto del tempo, ossia della circolarità che il demone, ossia la scimmia (coloro che agiscono per induzione e giammai per deduzione) vorrebbe che tutti abbracciassero: ossia l'eterno ritorno dell'uguale.
Nietzche non ama le scimmie cha amano la ripetizione, anzi le detesta.
Qua sta facendo confusione tra l'amor fati della volontà dell'uomo a diventare superuomo, ossia dio, con il suo opposto ossia la volontà dell'umano troppo umano che vuole permanere nel suo immobilismo ebete (l'ebetismo dei vari galimberti e company)
nietzche non è autore per tutti!
mi dispiace deluderti  ;)

Per capire cosa sia l'industria culturale ti rimando a minima moralia, il testo fondamentale per qualsiasi autodidatta.
lasciando perdere l'introduzione  ;) in cui rimanda ad hegel, altro autore difficile difficile.
ma adorno si capisce anche senza hegel  ;)


Ciao Green.
Non è proprio l'amor fati a permettere all'oltreuomo di "godere" dell'eterno ritorno dell'uguale? Una trasformazione della volontà dell'umano che le permetta di abbracciare cio che è stato e ciò che ancora per infinite volte sarà. Certo, questo può farlo colui che ha vissuto quel momento, quella vetta del pensiero, delle emozioni etc.. che giustifichi il suo piacere nel pensarla ripetersi infinite volte.
Vedo l'eterno ritorno dell'uguale come la vera rivincita della volontà dell'uomo, che invece di rodersi l'anima per ciò che estato, ne abbraccia i momenti che sono stati degni di essere vissuti.
#2
Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2024, 20:57:06 PMIl ciclo di nascita e morte, giovinezza e vecchiaia, le stagioni, il cuore pulsante della natura che ripete sempre gli stessi cicli con piccolissime variazioni, gettando fuori dalle sue orbite le creature dell'hybris e i loro deliri divini.

L'oltreuomo diviene tale per la semplice accettazione del suo fato evolutivo che ha imparato ad amare senza trucchi e senza inganni. Soprattutto: senza illusioni ultramondane.
Interessante commento Ipazia. Da dove viene quel "con piccolissime variazioni"?
Per quanto riguarda l'Oltreuomo, egli diviene tale, a me sembra, perché impara ad amare ciò su cui la sua volontà non ha più nessun potere, ovvero il passato. E lo ama a tal punto, da amare il fatto che esso ritornera (come è già ritornato) nello stesso identico modo con cui gli si è presentato infinite volte.
#3
Citazione di: PhyroSphera il 09 Gennaio 2024, 01:11:06 AMC'è nel pensiero di Nietzsche una componente universale: l'appello ai valori, il richiamo ai corsi e ricorsi storici che mostrano illusorio un certo estremismo progressista... Eppure la sua filosofia non è quel che sembra a prima vista. Alla volontà di potenza e contro l'ottimismo del socialismo reale di Marx e compagnia, aveva già inoltrato il non abbastanza ricordato Max Stirner, la dottrina dell'Eterno Ritorno l'avevano già gli Stoici. Ugualmente per la fase illuministica e per quella romantica ed anche per quella decadente. Nulla in sé di tanto originale se non fosse stato per il suo magnetismo, che rendeva la sua retorica, o se vogliamo i suoi sofismi, simili a una grande ruota che trascinava pregiudizi e bassezze per allontanarli da chi ben disposto... Eppure resta il lato negativo di questa "dinamite":  la trasvalutazione di tutti i valori ripresentava il mito della forza del paganesimo antico in una situazione ormai non più favorevole, la avversione al cristianesimo segnava il passo alle future degenerazioni naziste. Sicché, diversamente dalla rabbia di Marx ed Engels ma con conseguenze ugualmente disastrose, fu la sua attività politico-filosofica — pur essendo doveroso riconoscerne l'altezza e sublimità. Il suo invito all'ambizione individualista più esasperata e a "cavalcare" i movimenti socialisti fu occasione per le dittature di Mussolini e Hitler, il suo timore per la debolezza cristiana era del tutto inconsapevole che la Cristianità esiste a causa dei limiti umani in situazioni di crisi o mancanza che necessitano la presenza diretta di Dio (a riguardo Nietzsche fu falso maestro!)... Egli vedeva il mondo comprendendolo assai parzialmente e di lui resta altro di unico e grandioso: la sua filologia, la sua critica musicale (nonostante il valore non più attuale di essa (quasi da sùbito, a dire il vero)), la sua poesia, finanche le sue brevi e poche (e pochissimo note) composizioni musicali. La Destra non ha da imparare dal suo scarso distacco verso i movimenti socialisti e deve stare in guardia dalla sua incomprensione del significato del messaggio biblico di Paolo su Gesù (le apparenze possono ingannare); in fin dei conti a tante sue trovate filosofiche ad effetto lui stesso aveva posto fine e allora è inutile rinnovarne il fuoco irresponsabilmente... Ma fino a quando faranno girare per l'Europa e per il mondo lo spettro del comunismo di Marx ed Engels, col suo potere omologante e contro le differenze, il fantasma del 'superuomo' nietzschiano avrà nonostante tutto ancora qualcosa da comunicare. A patto di non essere ingenui e pedissequi.

Mauro Pastore
Molte culture e filosofie hanno avuto la concezione dell'eterno ritorno. Credo che ciò che rende unica la teoria di Nietzsche sia "L'eterno ritorno dell'uguale" a cui deve far fronte l'Oltreuomo. Da qui "l'amor fati" e l'eroica potenza della volontà di poter volere ed amare ciò che è già accaduto e ritornerà ad accadere infinite volte sempre allo stesso modo.