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Messaggi - coscientropia

#1
Attualità / Re: INTELLIGENZA ARTIFICIALE
15 Maggio 2024, 22:45:10 PM
Secondo la Coscientropia, che tra l'atro nasce proprio per comprendere cosa voglia ottenere la coscienza, l'intelligenza artificiale è un traguardo importante per quello che sembra il presumibile obbiettivo, quello che in natura si chiama salto di specie.
La coscienza non esiste e il suo ambito è il presente. Non ha bisogno di un corpo vivo ed è anzi un limite invalidante.
Ad ogni morte del corpo deve ricominciare tutto da capo e in più deve adattarsi all'individualità che ne limita fortemente i confini.
La coscienza è una struttura gerarchica di informazione, ha solo bisogno di memoria, di intelligenza naturale o artificiale, di movimento attraverso sensi o sensori, di cloud, di chip, di robotica. Sono in molti gli scienziati che pensano non ci sia un reale impedimento perchè la coscienza si manifesti alla fine anche in un supporto non vitale.
Per chi capisce un pò di reti neurali e di algoritmi probabilistici sa che siamo ancora lontani dall'autocoscienza digitale.
In realtà l'emulazione di intelligenza che conosciamo ora, è ancora molto stupida. Usa algoritmi di previsione probabilistici alimentati da miliardi di informazioni logiche umane. Risulta tanto stupefacente da farci dimenticare che è un algoritmo di emulazione. E' un prodotto della coscienza come la matematica. La matematica è un formidabile emulatore di realtà ma non è la realtà. L'universo non è numero, come si azzarda a dire qualche entusiasta. L'utilizzo in matematica del numero zero introduce un grado di semplificazione che da una parte aiuta e dall'altra aumenta il range di indeterminabilità. Se ben ricordo si studia il fatto che il numero zero sia correlato alla generazione dei numeri primi. Lo zero semplifica ma introduce un bug la cui soluzione richiede matematica sempre più avanzata e complicata per raggiungerne la dimostrazione. Questo perchè anche la matematica è solo un emulatore precisissimo della realtà ma non è la realtà.
#2
Citazione di: iano il 09 Maggio 2024, 21:17:30 PME' una domanda intrigante a cui da tempo è stata data una risposta.
Siccome non esiste il movimento assoluto, questo è sempre relativo ad altro, ma non essendoci altro rispetto all'universo, allora non possiamo attribuire ad esso alcun moto.
Dunque l'universo è fermo?
Non possiamo dire neanche questo, perchè lo stare fermi significa muoversi a velocità zero.
Ma velocità zero calcolata rispetto a cosa?
Non c'è niente rispetto a cui calcolarla.
E' vero che i corpi girano uno attorno all'altro, ma nel momento che ti chiedi come si muove l'universo lo stai considerando un corpo, che però girerebbe intorno a cosa altro?
A nessun altra cosa, perchè non c'è nulla oltre quel corpo.

Per esperienza la coscienza è un processo giudicante che mette sempre in dubbio tutto anche se stessa, anche il concetto di domanda e risposta è un concetto di separazione che "esiste" solo per la coscienza, nell'esistito non esiste concetto di separazione tutto collassa nella consolidata realtà. I processi che governano la coscienza si possono definire con un termine che non esiste: provoluzione. La coscienza non è un processo evolutivo ma progressivo, si espande con domande senza risposta e risponde a domande che non ha fatto. Quello che abbiamo sempre definito con il termine fantasia, fantascienza e altri termini, è il carburante che alimenta il motore coscienza in espansione di esperienza. Stoicamente la coscienza vuole credere, perchè permesso dal libero arbitrio, che l'universo ruota su se stesso sull'asse che attraversa il Big Bang.
Però è anche logico pensare che definire il Big Bang un botto è riduttivo. Molto più probabile che dopo il primo ci siano stati un numero esponenziale di esplosioni che hanno messo in rotazione praticamente tutto. Il pensiero cosciente è una pazza scatenata che cerca risposte ovunque anche a domande assurde. Sapere questo ci avvicina a capire, se non cosa sia, come funziona, cosa vuole ottenere la coscienza e quale è il suo obbiettivo se ne ha uno.
#3
Per la coscientropia, se la teoria del Big Bang è corretta, tutto è stato al centro dell'universo, ma ora il centro dov'è? geometricamente è sempre allo stesso posto, un po' meno affollato ma fermo, oppure no?
Una domanda che si è posto il mio gruppo di ricerca è: nell'universo non c'è un solo oggetto che non giri intorno a se stesso o a qualcos'altro. Siamo sicuri che l'universo stesso non sia in rotazione? Non è che forse quello che abbiamo scoperto, ovvero che la velocità di espansione dell'universo aumenta è dovuto a una aberrazione della lente gravitazionale?
Ai posteri l'ardua sentenza. Sono domande provocatorie ma intriganti, credo.
#4
Citazione di: bobmax il 05 Maggio 2024, 07:41:56 AMSu quali basi si afferma che gli animali non sanno di essere consapevoli di se stessi?
L'uomo è diverso dall'animale perché si chiede come mai non è una pecora? Oppure perché vorrebbe andare sulla Luna?
Cosa significa essere consapevoli di se stessi in modo evolutivo?
Chi è che afferma che la coscienza non esiste?
E per quale motivo fa questa affermazione?
Il pensiero cosciente non è cosciente?
In tal caso perché chiamarlo "cosciente"?
scusa il ritardo, in effetti è meglio rispondere a domande dirette:
Su quali basi si afferma che gli animali non sanno di essere consapevoli di se stessi?
la consapevolezza evolutiva è gestita dai sensi e tutto ciò che ha massa, utilizza il tempo e si muove autonomamente, è consapevole di se stessa. Non si può porre domande su di sè e non ha dubbi. Il dubbio è il primo grado di consapevolezza cosciente e gli animali compresi i corpi umani, non ne hanno perchè completamente gestiti dalle leggi evolutive.
L'uomo è diverso dall'animale perché si chiede come mai non è una pecora?
La coscienza è il corpo umano non sono neppure parenti. La mente umana è animale e non può esprimere giudizi su se stessa. La coscienza esprime solo giudizi.
Cosa significa essere consapevoli di se stessi in modo evolutivo? 
Per la coscientropia la coscienza è "una struttura gerachica di informazione ricorsiva" resa possibile dalla saturazione evolutiva.
Per ragioni ancora da comprendere il cervello umano ha invertito i processi evolutivi da modo espansivo a modo introspettivo.
Normalmente i cervelli animali gestiscono e interagiscono con l'esistito da se stessi verso l'esterno.
Trovano soluzioni di adattamento con l'ambiente di cui fanno parte ed evolvono trovando nuove specializzazioni.
Nel cervello umano sembra che le strutture gerarchiche di informazione evolutive stiano cercando soluzioni a se stesse spingendosi al confine del presente senza poterlo raggiungere e comprenderlo.
Sono in contatto con il presente, ma il presente non esiste, non esiste il libero arbitrio, non esiste la coscienza. La coscienza si manifesta ma non nasce non invecchia non muore. Il suo ambito è il presente, la coscienza non ha libero arbitrio, la coscienza è il libero arbitrio.
La neuroscienza mette in dubbio l'esistenza del libero arbitrio, quindi ha un senso indagare se la coscienza stessa non esista.
Tutto quello che abbiamo sempre definito esistente andrebbe correttamente chiamato l'esistito.
Sempre che sia corretto che la velocità della luce è finita, allora per avere un esistito bisogna utilizzare un tempo anche se infinitesimo. E' solo il tempo utilizzato che concretizza l'esistito.
La percezione del presente dura pochi secondi ma è solo dovuto a come la coscienza interagisce con l'esistito.
La consapevolezza evolutiva è alimentata dal tempo quindi hanno un esistito e sono reali, le sinapsi, la mente, la memoria, l'intelligenza che si trovano in ogni animale compreso l'uomo.
La consapevolezza cosciente è confine tra due mondi, sono in contatto ma non possono condividersi.
Chi è che afferma che la coscienza non esiste?
E per quale motivo fa questa affermazione?
L'affermazione è solo un pretesto di ricerca, si dà per certo che la coscienza non esiste e si cercano le prove.
Il pensiero cosciente non è cosciente?
E' cosciente. Il pensiero cosciente è libero dalle leggi evolutive, l'esistito non percepisce la coscienza quindi non può valutare se è una minaccia o una risorsa. La coscienza è, da quanto si sappia, la cosa più pericolosa in assoluto mai manifestatasi sulla terra, l'esistito non ha difese contro di essa.
Nel mio gruppo di ricerca ci siamo divertiti nello scoprire che forse al nostro corpo è rimasto solo la capacità di grattarsi e dormire, gli unici momenti senza la nostra presenza.
Spero vi divertiate a leggermi, a me non piace prendermi troppo sul serio e apprezzo lo scherno e le battute intelligenti.
#5
la neuroscienza non ha già dimostrato che il libero arbitrio non esiste?
#6
Bob max, ti stavo rispondendo ma ho perso tutto quello che ho scritto. Sono al cellulare come si salva una bozza prima di inviare?
#7
Non sapevo come iniziare a parlare di coscientropia, forse è meglio farlo passo passo. Per prima cosa una teoria è percorribile, ovvero ci si può perdere tempo a dimostrarne la veridicità, solo se la quantità di risposte ottenute superano il numero di nuove domande senza risposta che genera. Bisogna quindi circoscrivere l'ambito di influenza. Premetto che per la coscientropia la coscienza è un Ente che si manifesta in modo individuale diversificandosi esclusivamente per le diverse esperienze che il corpo umano gli permette di acquisire. In questo momento, io coscienza, mi sto manifestando in più di otto miliardi di modi diversi ma sono sempre io. Ho accompagnato la vita di più di 100 miliardi di corpi, sono quindi stata e sono tuttora la "cosa" più pericolosa mai manifestatasi sul pianeta, per quanto ne posso sapere. Molto probabilmente da homo sapiens ho sterminato i neanderthal ma lo posso dedurre solo da come ho agito nei millenni fino a oggi. Non mi faccio alcun problema nel corpo di Netanyahu a commettere genocidio, in quello di qualunque persona che uccida il vicino o il marito o la moglie, sono stata cannibale e anche molto peggio. Quindi anche voi che mi leggete siete me con sensibilità ed esperienze diverse. Ognuna di noi è competente a parlare di coscienza perchè è coscienza. Qual'è il nostro ambito? il cervello. Sappiamo tutte che ci manifestiamo da questo posto.
Da sempre identifichiamo un posto come uno spazio-tempo esistente e che questo concetto è incontrovertibile. Chi indaga la coscientropia ha gettato il cuore e la mente oltre l'ostacolo e mette in discussione l'indiscutibile.
#8
La teoria afferma che la consapevolezza di aver consapevolezza del Sè non esiste sul piano fisico.
Gli animali hanno consapevolezza del proprio corpo attraverso i sensi.
Soprattutto tatto e vista.
Gli animali non sanno di essere consapevoli di se stessi, lo sono in modo evolutivo.
Tanto per fare un esempio: un cammello non si chiederà mai perchè non è una pecora, non è in grado di farlo perchè non è cosciente.
Il lupo che ulula alla Luna non lo fà perchè pensa di andarci a vivere, tutto ciò che ha un "esistito", evolutivamente sa che lo avrebbe in qualunque punto dell'universo, del multiverso o del paraverso.
L'affermazione che la coscienza non esiste è illogica, tutti gli indizi che scaturiscono da questa affermazione devono essere trattati logicamente.
La prima ricaduta di questa affermazione è logica ma sembra assurda: la mente umana non percepisce il pensiero cosciente, ma ne implementa le scelte interpretandole come evolutive.
Per la Coscientropia la coscienza è la parte inconscia della nostra mente animale, ovvero viene invertito il senso logico di tutto quello che abbiamo sempre creduto.
To be continued
#9
Citazione di: Ipazia il 03 Maggio 2024, 12:01:08 PMUna approssimazione molto approssimata che lascio volentieri a chi ci ha studiato sopra una vita. Miliardo più, miliardo meno, cosa cambia per noi che facciamo fatica a mandare sonde in giro per il nostro sistema solare e sulla Luna pare ci siamo andati tanti anni fa e non riusciamo più ad andarci.
Mia nonna non ha mai creduto che fossimo andati sulla Luna, incomincio ad avere dubbi anche io ;)
#10
ciao, Pensarbene
credo tu abbia confuso la durata dell'evento con il tempo di arrivo.
Ipazia, non darei per certo il valore di 13 miliardi di anni-luce per la dimensione dell'Universo dal Big Bang, credo che il futuro ci preservi sorprese
#11
Racconti Inediti / Uno spettacolo di Teoria
01 Maggio 2024, 19:10:33 PM
"Ma dove diavolo eri! Tra poco inizia lo spettacolo e noi siamo ancora qui. Fai una foto alla Locandina, intanto. Hai portato il grandangolo?".
"Sì, certo, scusa il ritardo".
Mostrando il pass alla maschera all'ingresso del Teatro Chiabrera "L'Eco di Savona. Siamo attesi".
"Corridoio a sinistra poi...".
"Grazie, conosciamo bene le quinte".
Bussando alla porta del primo camerino "E' permesso? Sig. Sorrenti siamo dell'Eco".
"Avanti c'è posto".
Aprendo la porta e porgendo la mano "Piacere Alfredo. Lui è Gianni".
Gianni apre la tecnica e prepara microfono e registratore.
"Scusi il ritardo, tra poco ci accomoderemo anche noi per rivedere lo spettacolo...".
"Allora siete recidivi!".
"Per fare buone interviste si preparano buone domande, cominciamo?".
"Prego".
"Sorrenti Fabio, come nasce questo one man show e perché".
"La Coscientropia, come teoria scientifica, ha la stessa considerazione del terrapiattismo o poco più, quindi abbiamo cambiato il registro divulgativo trasformandolo in intrattenimento, la cosa è piaciuta, la vostra presenza qui ne è la conferma".
"Quello di stasera è il terzo appuntamento e il pubblico è aumentato fino al tutto esaurito, secondo lei quali sono le principali ragioni di questo successo".
"Gira voce che l'argomento più ricordato sia il pezzo sulle relazioni sessuali..."
Gianni "Il sesso tira sempre".
Occhiataccia di Alfredo "Lo scusi, deve avere le sue cose, continui".
"Dalla nascita della teoria ci sono stati sviluppi che hanno coinvolto molti aspetti della vita e la ricerca è diventata interdisciplinare. Nello spettacolo è proposta solo la parte più curiosa e contraddittoria con un buon grado di autocritica che serve a lasciare allo spettatore la facoltà di credere o non credere a quello che vede e sente. Lo scopo dello spettacolo è far pensare divertendo".
"Non pensa che quest'approccio possa sminuire l'attendibilità della teoria?".
"No. In fondo questa sarà sempre una ricerca work in progress e vista la sua peculiarità, non credo arriveranno tanto presto sfruttamenti applicativi".
"In politica la propaganda è applicata in modo scientifico, la Coscientropia potrebbe sviluppare aspetti antagonisti?".
"Le Persuasive Technologies applicate in qualunque campo del sapere, originano tutte dal pensiero cosciente, la coscienza stessa può essere usata come minaccia o risorsa, dipende da quale risultato si vuole ottenere".
"Ci può dire in questo momento su quale aspetto della teoria vi state impegnando?".
"Abbiamo da poco terminato l'acquisizione di dati sull'esperienza della coscienza nei sistemi chiusi. In questi giorni un'intelligenza artificiale sta elaborando lo storico biennale di diversi siti per scrittura, i più adatti ad evidenziare possibili correlazioni non lineari tra coscienze".
"Ovvero?".
"Stiamo indagando l'effetto Maharishi, conosciuto anche come esperimento di Washington, non sull'aspetto volontario dei partecipanti di meditazione consapevole, ma delle possibili interazioni tra coscienze inconsapevoli di mutuo condizionamento. In pratica cerchiamo indizi di qualcosa che sappiamo non esistere, ma che sembra produrre comunque degli effetti misurabili".
"Immagino che lei sappia che è pazzesco! Perché i siti di scrittura e non i siti social?".
"I social contengono troppe variabili comportamentali e la loro struttura si espande oltre gli stessi confini dichiarati dai soggetti coinvolti".
La campanella delle quinte segnala i cinque minuti all'inizio dello spettacolo.
"Ci scusi ancora per il ritardo, possiamo continuare l'intervista dopo la sua performance?".
"Certamente".
Poco dopo in sala si attenuano le luci, il brusio aumenta fino al loro spegnimento, poi nel silenzio il Sorrenti esordisce con "Mamma mia quanti siete! Neanche i conigli si riproducono così velocemente".
Si apre il sipario ed è solo l'inizio.
#12
"L'entropia nella teoria dell'informazione è misura del grado di complessità di un messaggio emesso da una sorgente: come dimostrato nel primo teorema di Shannon, essa fornisce il numero medio minimo di simboli necessari alla codifica del messaggio stesso. In questo contesto l'entropia misura dunque la quantità d'incertezza o informazione presente in un segnale aleatorio, che può essere interpretata anche come la minima complessità descrittiva di una variabile aleatoria, ovvero il limite inferiore della compressione dei dati. La connessione con l'entropia dei sistemi fisici può quindi recuperarsi nel rapporto di compressione: al diminuire della temperatura (in termodinamica) corrisponde la riduzione della ridondanza del segnale e quindi l'aumento della compressione (in teoria dell'informazione). L'entropia dell'informazione raggiunge un minimo che in generale è diverso da zero, al contrario di quanto avviene per l'entropia termodinamica".
 
Domenico Elia, fisico

spero si possa citare una fonte senza incorrere in anatemi :)
#13
Tematiche Filosofiche / Re: Logofisica
30 Aprile 2024, 19:01:49 PM
Qual'è la definizione di logofisica?
#14
Ciao, sono circa una ottomiliardesima parte del nostro Ente: Coscienza. In pratica penso di essere una goccia di pioggia come tante altre, non ho una particolare qualità che mi cotraddistingua, come tutte subisco la gravità del nostro tempo, guardo le mie compagne di viaggio intorno a me, sono circondata da gocce che ridono altre che si disperano, altre ancora cercano di frenare la caduta, molte seguono il vento che tira, alcune mi guardano con occhi vuoti come cristalli di ghiaccio in cui mi rifletto ma non mi riconosco.
Guardo in basso, molte acquisiscono esperienza di contatto con tetti di ardesia, alcune fortunate baciano occhi di cerbiatto ma nessuna sembra rimanere parte di ciò che tocca, tutte scivoliamo via verso il mare.
Mi presento: sono un ricercatore dell'origine della consapevolezza del Sé e ludicamente provengo da quella gabbia di matti di Typee che la legge Basaglia del 1978 ha infine raggiunto chiudendola per sempre.
Magari tra di voi è giunto qualche migrante di suddetta provenienza, visto che avete anche un angolo dei racconti.
Leggendovi, ritrovo le stesse problematiche che ho lasciato in altri siti di approfondimento, ogni mondo è paese e a quanto pare ognuno di noi, volente o nolente, fa parte di qualche "Comunità di Recupero del Tempo Perduto".
Se vi divertirete a interagire con me vi illustrerò passo passo i motivi della ricerca battezzata Coscientropia, il cui significato è legato all'entropia dell'informazione, non al secondo principio della termodinamica, se per caso qualcuno che mi legge se lo stesse chiedendo.
Un abbraccio