io la penso come questi due tizi, che si esprimono probabilmente meglio di me:
https://www.youtube.com/watch?v=1GJeXSB7ltw
Non voglio costringervi a sentire i 20min e passa dell'estratto, nonché le ore del video(che consiglio comunque), e mi limito a riportare alcune frasi salienti dell'argomento:
"Per il terrorismo islamico il grande satana è il sistema capitalistico"
"lo scontro tra mondo islamico e non islamico è di retroguardia"
"Le religioni non capiscono che il loro nemico è la simbiosi tra sottosuolo* e ciò che consente alla tecnica di procedere liberamente"
"Siamo avvezzi a pensare che l'Islam attacchi l'occidente, relativizzando lo sguardo l'occidente ha messo sotto attacco l'islam. Il capitale è un monoteismo idolatrico del mercato che non accetta concorrenti e vuole convertire i popoli. La relazione Islam-Occidente è dunque biunivoca"
"la globalizzazione capitalistica occupa gli spazi come il colonialismo (aumento demografico, non contenimento del divario tra i ricchi e poveri ecc)"
"Nel mondo capitalistico tutto diventa merce, anche il tempio"
*Il sottosuolo è la percezione concreta della realtà assunta come luogo in cui non esiste più un eterno (valori, assunti epistemici, dio ecc) ma solo il divenire.
Comunque sia vorrei aggiungere soltanto che la religione è una cosa seria, forse la più seria fino a questo momento della storia umana, e credo bisogni stare attenti a non correre il rischio di assumerla come mero punto di vista erroneo della realtà. La religione, ma come anche gran parte della filosofia a partire da quella socratica, cerca di dare all'uomo qualcosa che la sua volontà richiede a priori, e se la fede crolla, la volontà rimane e persiste, e si fa sentire anche con le guerre. L'uomo ha bisogno di spiegarsi il mondo, ma soprattutto ha bisogno di constatare o quanto meno intuire che potrà spigarsi almeno qualcosina, e non nulla, altrimenti impazzisce, l'uomo necessita di una direzione e chi la conserva ancora oggi in certe modalità sarà sicuramente spinto a condurre una battaglia di retroguardia. La frase "esportare la democrazia" penso sia una frase che nell'occidente possa apparire insipida e innocente, o magari addirittura una frase morale o di aiuto, ma altrove la intendono più chiaramente di noi.
Con questo non scambiatemi per un simpatizzante, sto solo facendo una riflessione e aimhè la parola biunivocità tra occidente e mondo islamico mi sembra quanto meno perentoria.
https://www.youtube.com/watch?v=1GJeXSB7ltw
Non voglio costringervi a sentire i 20min e passa dell'estratto, nonché le ore del video(che consiglio comunque), e mi limito a riportare alcune frasi salienti dell'argomento:
"Per il terrorismo islamico il grande satana è il sistema capitalistico"
"lo scontro tra mondo islamico e non islamico è di retroguardia"
"Le religioni non capiscono che il loro nemico è la simbiosi tra sottosuolo* e ciò che consente alla tecnica di procedere liberamente"
"Siamo avvezzi a pensare che l'Islam attacchi l'occidente, relativizzando lo sguardo l'occidente ha messo sotto attacco l'islam. Il capitale è un monoteismo idolatrico del mercato che non accetta concorrenti e vuole convertire i popoli. La relazione Islam-Occidente è dunque biunivoca"
"la globalizzazione capitalistica occupa gli spazi come il colonialismo (aumento demografico, non contenimento del divario tra i ricchi e poveri ecc)"
"Nel mondo capitalistico tutto diventa merce, anche il tempio"
*Il sottosuolo è la percezione concreta della realtà assunta come luogo in cui non esiste più un eterno (valori, assunti epistemici, dio ecc) ma solo il divenire.
Comunque sia vorrei aggiungere soltanto che la religione è una cosa seria, forse la più seria fino a questo momento della storia umana, e credo bisogni stare attenti a non correre il rischio di assumerla come mero punto di vista erroneo della realtà. La religione, ma come anche gran parte della filosofia a partire da quella socratica, cerca di dare all'uomo qualcosa che la sua volontà richiede a priori, e se la fede crolla, la volontà rimane e persiste, e si fa sentire anche con le guerre. L'uomo ha bisogno di spiegarsi il mondo, ma soprattutto ha bisogno di constatare o quanto meno intuire che potrà spigarsi almeno qualcosina, e non nulla, altrimenti impazzisce, l'uomo necessita di una direzione e chi la conserva ancora oggi in certe modalità sarà sicuramente spinto a condurre una battaglia di retroguardia. La frase "esportare la democrazia" penso sia una frase che nell'occidente possa apparire insipida e innocente, o magari addirittura una frase morale o di aiuto, ma altrove la intendono più chiaramente di noi.
Con questo non scambiatemi per un simpatizzante, sto solo facendo una riflessione e aimhè la parola biunivocità tra occidente e mondo islamico mi sembra quanto meno perentoria.