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Messaggi - tony54

#1
Citazione di: acquario69 il 12 Agosto 2016, 06:34:21 AM
Citazione di: tony54 il 11 Agosto 2016, 15:25:07 PM
Non  andare,c'era una voce dentro di me che diceva:lascia stare,non andarci
Ma non ascoltai quella voce,mi incamminai su questo sentiero,era scosceso,irto,non mi era affatto familiare
D'altronde quando vai in un posto nuovo non dovrebbe essere "familiare" altrimenti perderebbe fascino
Mi affaccio a una specie di "balcone" e subito vengo investito da un getto d'acqua,allora penso :iniziamo bene era meglio rimanere a casa
Comunque dopo un po  esco,inizio a prendere confidenza con il posto, conosco nuove persone,nuovi amici,
mi adatto a quel tram tram ma ogni tanto sento dentro di me quella  voce che continua dirmi torna a casa
Con il passare del tempo conosco una ragazza,gioe e dolori,mi avevano avvertito che :moglie e buoi dei paesi tuoi
ma restiamo insieme a dispetto delle avversità
Gli anni passano,arrivano figli e poi nipoti,ma quella voce è sempre presente a ricordarmi di ritornare a casa
Un brutto giorno sto male mi portano in ospedale,non sono più cosciente ma sento ancora quella voce,
questa volta le do retta,scendo dal letto e mi incammino su un "sentiero"ha dei colori strani,cangianti,poi si fissa al bianco,
alla fine del sentiero trovo una donna che mi dice: finalmente c'è l'hai fatta,quanto  tempo per
ritornare,mi prende la mano e mi accompagna,arriviamo in un posto bellissimo,alberi e fiori
fanno da cornice, e un canto melodico  dona pace,Sto bene,per la prima volta in vita mia mi sento vivo
Dico alla donna ma questa è casa mia,adesso la riconosco,lei non risponde,si trasforma  in luce,
sentii nella mia mente:anche tu puoi farlo,essere stato uomo non cancella il vero ricordo,
Allora "pensai" di essere luce.e sentii svanire me stesso è diventare luce
Finalmente ero a casa
Ma la beatitudine durò poco,mi sentii trascinare verso il basso,"braccia" possenti mi afferrarono le gambe,ripercorsi a ritroso quel sentiero,
Sentii un calore enorme quando riapri gli occhi,non ero più a casa e sentivo male dappertutto,
Allora realizzai che il viaggio non era finito,dovevo ancora "osservare"
Ma ero contento perchè adesso conoscevo la strada per ritornare a casa


che magnifica esperienza che hai fatto...

chissa perché quella voce per arrivare a capirla,pare come se dobbiamo prima arrivare a fare un percorso diverso da quello che in qualche modo ci veniva indicato (?)..almeno così mi sembra,quello che pero non capisco e' il motivo,il perché di questo stesso viaggio!

poi nella tua vicenda ce' anche il ricordo e penso fa parte della stessa voce..io avrei aperto un argomento sui ricordi

http://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/cosa-sono-i-ricordi/

perché credo proprio che nella sua intima essenza corrisponde a quanto hai sentito nella mente in quel momento.

allora il viaggio,nelle sue infinite forme ed inteso come scoprire qualcosa di nuovo,(ma che nuovo non era,bensì solo celato) e' come riuscire a "vedere" se pure in lontananza,la nostra casa e getta luce sull'itinerario da seguire per poterci tornare




Concordo con quanto  hai scritto
Forse ho sbagliato sezione ma quando ho letto il titolo della discussione, l'unico vero viaggio per me è stato quello
#2
Non  andare,c'era una voce dentro di me che diceva:lascia stare,non andarci
Ma non ascoltai quella voce,mi incamminai su questo sentiero,era scosceso,irto,non mi era affatto familiare
D'altronde quando vai in un posto nuovo non dovrebbe essere "familiare" altrimenti perderebbe fascino
Mi affaccio a una specie di "balcone" e subito vengo investito da un getto d'acqua,allora penso :iniziamo bene era meglio rimanere a casa
Comunque dopo un po  esco,inizio a prendere confidenza con il posto, conosco nuove persone,nuovi amici,
mi adatto a quel tram tram ma ogni tanto sento dentro di me quella  voce che continua dirmi torna a casa
Con il passare del tempo conosco una ragazza,gioe e dolori,mi avevano avvertito che :moglie e buoi dei paesi tuoi
ma restiamo insieme a dispetto delle avversità
Gli anni passano,arrivano figli e poi nipoti,ma quella voce è sempre presente a ricordarmi di ritornare a casa
Un brutto giorno sto male mi portano in ospedale,non sono più cosciente ma sento ancora quella voce,
questa volta le do retta,scendo dal letto e mi incammino su un "sentiero"ha dei colori strani,cangianti,poi si fissa al bianco,
alla fine del sentiero trovo una donna che mi dice: finalmente c'è l'hai fatta,quanto  tempo per
ritornare,mi prende la mano e mi accompagna,arriviamo in un posto bellissimo,alberi e fiori 
fanno da cornice, e un canto melodico  dona pace,Sto bene,per la prima volta in vita mia mi sento vivo
Dico alla donna ma questa è casa mia,adesso la riconosco,lei non risponde,si trasforma  in luce,
sentii nella mia mente:anche tu puoi farlo,essere stato uomo non cancella il vero ricordo,
Allora "pensai" di essere luce.e sentii svanire me stesso è diventare luce 
Finalmente ero a casa
Ma la beatitudine durò poco,mi sentii trascinare verso il basso,"braccia" possenti mi afferrarono le gambe,ripercorsi a ritroso quel sentiero,
Sentii un calore enorme quando riapri gli occhi,non ero più a casa e sentivo male dappertutto,
Allora realizzai che il viaggio non era finito,dovevo ancora "osservare"
Ma ero contento perchè adesso conoscevo la strada per ritornare a casa
#3
Presentazione nuovi iscritti / salve
08 Agosto 2016, 19:56:04 PM
Un saluto a tutti