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Messaggi - SaraM

#1
Non è detto che libertà e volontà di conoscenza implichino necessariamente la volontà di fare il male.Qualsiasi genitore che concede al figlio inesperto libertà di decisione sa già che il figlio incorrerà in qualche errore ma non per questo è responsabile se il figlio diventa un delinquente!Se Dio decidesse le nostre azioni saremmo solo dei burattini nelle sue mani e non faremmo del male ma nemmeno saremmo capaci di impiegare la nostra volontà per amarlo.
#2
Tematiche Spirituali / Riflessioni sull'Eucarestia.
21 Agosto 2018, 20:17:27 PM
Si mangia ogni giorno per sostenere il corpo e il simbolo del cibo quotidiano è il pane.Gesù si è definito pane vivo in quanto nutrimento di una vita in cui c'è fame e sete di giustizia,di onestà,di pace.Di questo pane di vita c'è bisogno ogni giorno.La pasqua degli Ebrei si festeggiava una volta all'anno ma la pasqua di Cristo è giornaliera :è il passaggio dal cibo che perisce a quello che fa vivere sempre.Con il pane di vita assorbiamo insieme alla corporeità anche la spiritualità di Gesù che con il suo sangue (simbolo di vita offerto per dare vita) produce in noi un nuovo Essere(Corpo) che ha la Vita(Sangue).Innestati in Cristo abbiamo in noi anche una sorgente di acqua viva che ci fa produrre azioni pulite,"rinfrescanti" e vitali sia per noi che per gli altri.Nutrirsi ogni giorno del Corpo di Cristo non vuol dire necessariamente ingoiare la particola di pane consacrato(che costituirebbe anche un'esclusione per   tutti quelli che  non possono farlo)ma significa assumere la personalità di Gesù,adeguare il pensiero e le azioni ai suoi,ricordarci di Lui(Fate questo in mia memoria) specialmente quando siamo con gli altri in famiglia,a scuola, nel lavoro,nelle riunioni,nelle assemblee religiose o attorno ad una tavola per condividere un pasto.Gesù si fa presente nella comunità umana mediante il gesto simbolico essenziale dell'umanità:la commensalità(pane condiviso è la presenza della persona completa di Cristo Vivente).Questa condivisione(Eucarestia dal greco) si pone al di là dei tradimenti ,degli abbandoni,delle negazioni,della codardia e delle condotte ipocrite.Non si può cercare di escludere dall'eucarestia neanche i codardi e i traditori.La chiesa cattolica celebra l'eucarestia nella messa ma purtroppo questa è stata organizzata in modo da escludere coloro che non ottemperano alle regole ecclesiastiche.Gesù non impose esclusioni:Egli rispettò tutti fino all'estremo a tal punto che in un gruppo ridotto,dopo anni di convivenza,a nessuno dei presenti passava per la testa chi potesse essere il traditore.Gesù mantenne con tutti  un rispetto e un trattamento estremamente delicato ,tollerante,equilibrato e ciò perchè non è possibile sedere alla medesima tavola dove vige l'esclusione,la dequalificazione,la minaccia,la disapprovazione o altri comportamenti simili in contrasto con la commensalità essenziale nell'Eucarestia.
#3
Quando si sentono notizie di delitti efferati viene spontaneo di desiderare sofferenze o anche la morte di chi li ha commessi.In effetti,nonostante il cambiamento nei secoli delle leggi giudiziarie,la legge del taglione è ancora insita nell'uomo e il desiderio di vendetta è ancora forte.La vendetta consistente nella pena massima per il colpevole diventa un lenitivo per chi ha subito il male o per i parenti delle vittime che comunque non avranno più i propri cari.Spesso gli uomini vogliono penalizzare anche Dio quando lo ritengono responsabile di qualche catastrofe e bestemmiano o diventano atei (perchè altro non possono fare).Indubbiamente la pena per chi commette il male è giusta.La reclusione è una sicurezza per gli altri e deve essere anche PIU' DURATURA di quanto non lo sia troppe volte.L'impossibilità di delinquere ma,soprattutto l'esclusione dalla società,è una pena che il colpevole deve scontare(anche tutta la vita se è recidivo)Per quanto riguarda la pena di morte il discorso è diverso.A parte che il diritto alla vita o alla morte di un individuo spetta solo a Dio,creatore della vita;a parte che la giustizia umana può sbagliare;a parte che la pena di morte non è un esempio per eliminare la delinquenza(basti pensare alla delinquenza sempre in crescita anche negli Stati dove c'è la pena di morte),il motivo principale di non far morire il delinquente è il fatto che gli si preclude ogni via di riscatto,si elimina l'operaio dell'ultima ora che,come sappiamo dal Vangelo,riceve la stessa paga del primo,si uccide il figlio prodigo senza dargli la possibilità di ritornare al Padre.Non si tratta di un falso bonismo come qualcuno può pensare.Anche Gesù ha consigliato di trattare chi non si ravvede dopo vari tentativi come un peccatore (cioè di non avere contatti con lui).Può darsi che molti dei colpevoli non si ravvedano come può darsi che alcuni diventino meglio di altri:questo lo sa solo Dio.Se San Francesco fosse stato ucciso quando era un ragazzo scapestrato non avremmo avuto un San Francesco,se Paolo di Tarso fosse stato eliminato quando assisteva all'uccisione di Stefano non avremmo avuto un San Paolo e di altri esempi ce ne sono a decine!!
#4
Tematiche Spirituali / Parlando di giustizia.
22 Luglio 2018, 18:28:27 PM
La giustizia.
CitazioneMi sono chiesta spesso che origini ha il senso di giustizia,se è tipico solo dell'uomo,che cosa si intende per giustizia e se ha un denominatore comune per tutti.Chiedendo ad amici e conoscenti ho raccolto risposte diverse:c'è chi dice che è una cosa insita nell'essere umano,chi afferma che è una convenzione sociale per una buona convivenza.Tutto ciò non mi soddisfa perché se penso alla giustizia nei secoli constato che ciò che era giusto una volta adesso non è più giusto;ciò che è giusto presso alcuni popoli non è giusto per altri.Per i Romani era giusto che ci fossero gli schiavi considerati come esseri inferiori;per altri popoli era giusta la legge del taglione o la scarsa considerazione della donna;per alcune etnie è giusto offrire la propria moglie all'ospite,mutilare le ragazze;i regimi dittatoriali ritengono giuste le torture e le esecuzioni di massa.Quindi la giustizia ha un carattere sociale ma anche strettamente individuale:in un gruppo di persone c'è chi ritiene giusto agire in un modo chi in un altro.Anche il metro di misura delle pene è notevolmente diverso nelle società:ciò che per alcuni è una pena lieve per altri è una grave condanna(esempio il taglio della mano al ladro)Anche le religioni,come gli Stati hanno formulato leggi su un concetto di giustizia che non è uguale per tuttiFondamentalmente sia per gli Stati che per le religioni è giusta l'incolumità dell'individuo,spesso la libertà,l'uguaglianza,la moralità,il rispetto della proprietà altrui,l'onestà.Le religioni inoltre attribuiscono la somma giustizia alla Divinità.Sicuramente per chi crede Dio è la giustizia fatta Persona ma guai se fosse soltanto giusto:nessuno scamperebbe ad un giudizio di condanna perché tutti,chi più,chi meno siamo ingiusti.Il solo fatto di fumare,per esempio,è un'azione non giusta perchè rovina il corpo e il portafoglio;mantenere un figlio che si droga e non vuole lavorare non è giusto ma fortunatamente la giustizia può unirsi con la carità(intesa non come elemosina ma come misericordia,bontàdi cuore.La giustizia è il fondamento della misericordia(non c'è misericordia se non c'è prima giustizia poichè la misericordia è anche giustizia ed è giusto essere misericordiosi,caritatevoli.Dio non è solo giusto ma è anche caritatevole.Essere caritatevoli è il modo perfezionato e sublime di essere giusti.Dio giustizia è diventato nel mondo il Cristo caritatevole che non è venuto per giudicare ma per salvare.Riflettendo bene,anche il perdono senza la misericordia diventa un'ingiustizia!Leggendo i Vangeli spesso ci si imbatte in passi in cui sembra che la giustizia non ci sia.Il più eclatante è quello del padrone che ha pagato in modo uguale gli operai che hann o lavorato tutto il giorno e quelli dell'ultima ora.C'è stata giustizia?Sì perchè hanno ricevuto la paga pattuita ma c'è stato un gesto di misericordia del padrone verso chi ha potuto lavorare di meno(e questo alla nostra giustizia non va giù).Il padre che accoglie festoso il figlio allontanatosi da casa è criticato dall'altro figlio che richiede una giustizia a suo favore e non comprende la misericordia del padre verso il figlio che ha sbagliato(Anche qui il perdono è ritenuto un'ingiustizia)Gesù richiedeva la giustizia caritatevole,maggiore di quella degli scribi e dei farisei.Per tutti è giusto cercare di stare in pace ma solo chi usa la giustizia caritatevole è in grado di evitare litigi anche a costo di porgere l'altra guancia e di sottomettersi.Questo potrebbe essere non necessario sempre,anzi,difendere il debole e chi subisce soprusi è un dovere per tutti,un atto di giustizia a cui nessuno può sottrarsi a nome di un falso intendimento dell'insegnamento cristiano.Nelle Beatitudini Gesù dichiarava beati gli"affamati"di giustizia ma anche i misericordiosi,i pacifici,i semplici,i miti e prometteva che nella realtà della sua futura Società Celeste la fame di giustizia sarebbe saziata e tutti i perseguitati per la giustizia avrebbero goduto per la sua realizzazione.Gesù esortava a far pace con l'avversario prima di finire davanti al giudice perchè il giudizio umano potrebbe essere poco caritatevole.La giustizia misericordiosa non ha bisogno di essere sbandierata ai quattro venti poichè basta che Dio la riconosca e dia il benestare.Nel mondo il mestiere più frequente è quello del giudice perchè,anche se non lavorano nei tribunali,gli uomini emettono giornalmente decine di sentenze verso gli altri e spesso sono sentenze di condanna ma Gesù ha detto che Dio giudicherà noi con lo stesso metro di misura con cui misuriamo gli altri se non chiediamo la sua misericordia.Anche il Cristo si è rifiutato di dare giudizi sulle cose del mondo(a chi gli richiedeva di giudicare sulla spartizione di un'eredità proprio perchè egli non è un giudice umano.Nella parabola del buon samaritano la giustizia è presente nel suo aspetto umano(sacerdoti e leviti non potevano contaminarsi con il ferito anche se soccorrere un uomo è un atto di giustizia)Il samaritano non solo è stato giusto nel soccorrere un uomo ma è stato misericordioso perchè ha soccorso un nemico.La giustizia umana può sbagliare,seguire simpatie o antipatie,emettere sentenze solo per evitare scocciature(come la parabola della vedova e del giudice continuamente interpellato) ma la vera giustizia,più che dal codice civile,viene dal cuore.
#5
Tematiche Spirituali / Bestemmie e rispetto altrui.
09 Luglio 2018, 19:09:26 PM
Poichè per i credenti la bestemmia è come un colpo al cuore,un pugno in piena faccia e poichè lo Stato tutela la libertà religiosa e l'integrità fisica e morale dei cittadini la pubblica bestemmia(per tutte le religioni) dovrebbe essere perseguita.E' necessario rispettare il proprio simile anche come credente.Il dissenso è libero ma non il vituperio:è contro la libertà umana.Pur essendo cristiana mi indigno contro i pellegrini cristiani che vanno in Terra Santa e che ironizzano  sulla preghiera del muezzin o sull'inchino degli Ebrei al muro del pianto.Bisogna rispettare il proprio simile che eleva lo Spirito!
#6
Se si riflette un po' sul comportamento umano non si può fare a meno di rilevare delle enormi assurdità.L'uomo moderno si vanta delle sue scoperte scientifiche,delle avanzate tecnologie e si sente importante,capace di gestire se stesso e il mondo che lo circonda.Ma guardando più approfonditamente,puntando l'obiettivo sulla maggior parte degli esseri umani sono evidenti le incongruenze.La scienza e le tecnologie hanno fatto senza dubbio passi da gigante:molti farmaci salvano la vita,si può vivere con il cuore di un'altra persona,i viaggi aerei permettono di vedere il mondo,per non parlare della comodità degli elettrodomestici,dell'automobile o di internet.Nonostante ciò è da constatare che le persone non conoscono neanche il proprio corpo e le sue funzioni, sono costrette ad andare da un medico per sapere la causa di un malessere,devono mettersi nelle mani di un estraneo per capire cosa non va di se stesse e molte malattie risultano ancora incurabili.Per quanto riguarda l'alimentazione non si sa ancora esattamente cosa è meglio mangiare;ci vengono proposte decine di possibilità alimentari spesso del tutto contrastanti ma non si sa veramente che cosa è più confacente per il proprio fisico( per non parlare dei cibi che hanno perso sapore,genuinità e valore nutritivo quando non sono del tutto dannosi)Ci teniamo a trovare rimedi alla salute per vivere di più ma,nonostante la consapevolezza,si fuma si bevono alcolici,si fanno sport estremi per non parlare della droga.Ma è sicuro che l'essere umano vuol vivere di più?Chi è malato darebbe qualsiasi cosa per essere sano;chi è sano si rovina la salute con stravizi.Nonostante tutti i progressi l'uomo continua ad andare incontro a morti assurde:per egoismo e supremazia si muore ancora nelle guerre;si muore di miseria e per fuggire dalla guerre e dalla miseria;si muore per lavorare ma si muore anche per le conseguenze della noia;si muore sulla strada pur conoscendo le regole di prudenza;si muore per essere belli e per vincere nello sport;si muore nelle famiglie per egoismo e gelosie.Scientificamente si sa che il sottosuolo terrestre è instabile eppure si muore nei terremoti perché si costruisce male;si muore per gli imbrogli e le speculazioni di chi offre servizi inefficienti.L'industrializzazione ha inquinato il pianeta e non si può tornare indietro:nessuno tornerebbe a vivere senza le comodità pur rendendosi conto del prezzo che paga.Il bisogno dell'essere umano di farsi notare di dimostrare di esistere,invece che puntare sulle qualità personali,lo induce ad aderire a mode sempre più appariscenti(tatuaggi,pericolose mutilazioni) ma anche livellanti(tutti vestiti allo stesso modo).Il progresso scientifico va avanti ma è ancora ad un livello basso.Tra qualche centinaio di anni gli uomini sorrideranno delle nostre scoperte di adesso(anche in campo astronomico) come noi sorridiamo delle scoperte del secolo scorso anche se hanno portato alle nostre.Ora che siamo giovani ci teniamo alla bellezza,alla forza e alla prestanza fisica ma il tempo scaverà le rughe sul volto,si porterà via capelli e denti,renderà pesante il corpo e se adesso non facciamo qualcosa (iniziando dalla nostra persona) per rendere più vivibile questa nostra umanità ce ne andremo senza aver dato un senso alla nostra vita e senza lasciare traccia con un pugno di mosche in mano.Nella situazione attuale dell'umanità se anche si dovesse trovare l'elisir di lunga vita l'uomo morirebbe ugualmente per poca prudenza e inettitudine!
#7
Tematiche Spirituali / Re:L'enigma del cristianesimo.
03 Febbraio 2018, 18:54:52 PM
Con il sacrificio Gesù non ha tolto il male dal mondo(come si toglie un'erbaccia o si debella una malattia) ma ha dato all'uomo la possibilità di guardare a lui e perciò di redimersi correggendo il proprio modo di vivere giorno dopo giorno.Numerose volte Gesù ha specificato di aver"innescato un incendio",di aver portato una spada nel mondo non di violenza fisica ma di divisione spirituale(anche tra le persone di una stessa famiglia).Gesù ha previsto per i suoi una serie di persecuzioni e il formarsi di falsi cristi con false idee ed ha raccomandato di stare in guardia e di perseverare.L'essersi assunto le colpe degli uomini è immagine di colui che porta i pesi degli altri perchè questi possano rialzarsi e camminare evitando la disperazione di chi perde ogni speranza.
#8
L'insegnamento di Gesù non è religione( dogmi,culto,atteggiamenti a cui Lui in maniera evidente si opponeva) é VITA,è UNIVERSALE e chiunque vive,nel senso vero e alto della parola,sotto qualsiasi bandiera(religiosa o politica) in cui si è posizionato può seguirlo intraprendendo un cammino di vita che non appartiene a nessuna chiesa(o appartiene a tutte,il che è lo stesso) e che è valida in tutti i tempi e in tutti i luoghi.Gli esseri umani hanno trasformato l'insegnamento di Gesù in religione,gli hanno dato il titolo di cristianesimo ma non sempre Gesù e il cristianesimo come lo intendiamo coincidono!
#9
Cristo chiama tutti gli esseri umani a seguirlo ma pone alcune condizioni per cui premette subito che parte dell'umanità accetterà e parte no.Innanzi tutto chi decide di seguire Gesù deve fare dei CALCOLI per vedere se sarà in grado di farlo fino in fondo(come chi vuol fare una costruzione deve calcolare se può sostenere le spese per non rischiare di lasciarla a metà o una nazione deve constatare se ha i mezzi necessari per vincere una guerra).Le forze necessarie per seguire Cristo sono state chiaramente esposte da lui in più occasioni(e non sono una  cosa facile se non per il fatto che Lui è disposto ad aiutarci!): è necessario vivere nel mondo SENZA APPARTENERE AL MONDO,vivere per Dio senza prostituirsi agli idoli.Una"strada" di vita così può essere piuttosto angusta perchè indubbiamente richiede sacrifici:rinunciare a se stessi in quanto esseri che si realizzano per il mondo,non essere sempre in ansia per i bisogni della vita quotidiana,mettere tutto al secondo posto dopo Dio(famiglia compresa);andare avanti portando giornalmente le sofferenze che il mondo ci dà e che questa sequela può comportare confidando nell'aiuto divino,non dare importanza a ciò che il mondo esalta(ricchezze,carriera,prestigio)che per molti è come dire rinunciare alla vita ma soprattutto è necessario NON VOLTARSI INDIETRO rimpiangendo ciò che è stato trascurato.Tutto questo non vuol dire rintanarsi in una grotta,non lavorare ,non formare una famiglia ma vuol dire vivere nel mondo senza appartenervi mettendo Dio al primo posto in tutte le cose che si fanno,in tutte le decisioni che si prendono(nello studio e nelle posizioni di prestigio senza superbia,nella famiglia senza prepotenza o possessione,nel lavoro senza cupidigia,nella ricchezza senza egoismo)Anche il divertimento e il riposo fanno parte della vita e rendono al massimo se vissuti con moderazione.Pensandoci bene ,tutto sommato,il peso di una vita così non è eccessivo,il giogo di Gesù(l'unico giusto per cui Dio ha salvato l'umanità) è leggero perchè lui ci aiuta a portarlo!
#10
Tematiche Spirituali / Re:greggi e pastori
21 Gennaio 2018, 16:41:43 PM
Dio Pastore del suo popolo era già un concetto biblico(è uno dei termini simbolici della Bibbia per significare qualcuno che si occupa e ha cura di più persone).Anche nella letteratura classica,in Omero per esempio,gli antichi re si chiamavano "pastori dei popoli".Gli israeliti amavano ricordare di Dio più le manifestazioni di potenza che quelle dell'amore e gli interventi prodigiosi della sua giustizia piuttosto che le azioni della sua misericordia.Quanto ai "pastori di popoli" la storia ci dice quanto fossero più pronti ad usare il vincastro che la voce carezzevole ed a sfruttare...la lana ed il formaggio delle loro pecore piuttosto che dar la vita per esse.Anche oggi di questo termine si impadroniscono molti  anche se pochi ne sono degni( e che veramente"divorano "le pecore).Gesù usava termini già conosciuti per parlare di se stesso e farsi capire.Egli rende concreta e visibile in sè l'immagine biblica e vi aggiunge la qualifica della bontà( IL BUON PASTORE) perchè si comprenda quanto intimi e familiari ridiventino con lui i rapporti fra Dio e gli uomini.La sua è una BONTÀ ATTIVA,OPERANTE,GENEROSA e si contrappone al mercenario prezzolato che conduce al pascolo un gregge non suo ,un gregge che non ama perchè non gli appartiene e che è pronto ad abbandonare preoccupandosi soltanto di salvare se stesso se giunge il lupo rapace.Gesù non solo difende le sue pecore ma per esse mette in gioco la vita!
#11
Libertà e volontà di conoscenza non vuol dire scegliere il male.L'uomo ha scelto il male ma Dio NON L'HA CASTIGATO nè respinto,lo ha lasciato soltanto "godere" della sua libertà.Chi ha un figlio lo mette in guardia su ciò che gli può nuocere,cerca di tenerlo lontano dal pericolo ma lo lascia libero di scegliere su come condurre la propria vita anche se le conseguenze a volte possono essere molto nefaste.Non per questo si può dire che il padre ha castigato il figlio(in effetti il figlio si è castigato da sè usando male la propria libertà).La Bibbia ha una profonda simbologia che spesso è male interpretata.Quando si legge che Dio ha detto all'uomo e alla donna che avrebbero sofferto,lavorato con sudore,partorito con dolore non significa che questo fosse un castigo ma un AVVERTIMENTO.Un buon genitore avverte il figlio(avendo maggiore esperienza e conoscenza)"Guarda che se conduci una vita sregolata ti puoi ammalare;se non consideri bene il rischio di un investimento puoi rovinarti ecc.Non per questo quel genitore augura al figlio i guai che potrebbero succedergli lo mette solo in guardia e meno male che c'è qualcuno che si preoccupa e ci mette in guardia!
#12
Ritengo che l'inferno sia la condizione in cui si trova colui che è lontano  da Dio,non gode della Sua presenza ,del Suo amore,della Sua compagnia(sia in questa vita nel corpo che in quella eterna con lo Spirito).Il male non è la causa dell'inferno ma la conseguenza(si fa il male perchè si è in una condizione d'inferno).Comunque la notizia positiva è che da questo inferno si può uscire:è esattamente il messaggio di Gesù.La sua venuta,il suo sacrificio sono il "salvacondotto"per uscire dalla solitudine spirituale.L'unione con Gesù deve essere talmente forte com'è quella del cibo per il corpo( non per niente Gesù ha detto di nutrirsi di Lui).Con  questo sostentamento si può uscire dalla situazione di buio e di aridità in cui siamo.Chi fa il male e si pente è perdonato infinite volte.Dio accetta la persona com'è fatta(come un padre accetta il figlio com'esso sia) ma non per questo non desidera che questa persona migliori e smetta di farsi del male(Un papà vuole sempre bene a suo figlio ma non smette di preoccuparsi,di rimproverare,di correggere quando vede che il figlio è sulla cattiva strada e sta buttando via la sua vita).Inoltre il compito di Dio è ancora più difficile e meno capito perchè ci ha lasciato libertà di azione evitando certi interventi che noi vorremmo che facesse.Questi non interventi spesso sacrificano i corpi a favore degli Spiriti.Per noi è difficile capire perchè vorremmo essere liberi ma solo se si tratta del nostro interesse!Nel mondo di Dio nessuna persona ha ruoli malvagi(anche Giuda ha tradito Gesù perchè era il volere di Giuda e non di Dio).Da Dio si eredita il "D N A divino"(se così si può dire) cioè lo Spirito che è Immagine e Somiglianza di Dio cioè BUONO.Il male viene solo dal malvagio e l'uomo lo può evitare!Certe chiese dicono diversamente?NON E' COLPA DI DIO !!!
#13
Nel Vangelosi legge"Ascoltate le mie parole e mettetele in pratica".Ascoltare è facile,mettere in pratica è un po' più difficile.Le nostre azioni quotidiane basate sugli insegnamenti di Cristo(bontà,comprensione,giustizia,onestà ecc.)non valgono solo per noi ma devono costituire un valido ESEMPIO per gli altri affinché facciano lo stesso eamino Dio.Gesù ha PERFEZIONATO una fede imperfetta, ha portato a compimento ciò che era incompleto: non basta non uccidere materialmente,anche una parola offensiva è un'uccisione;non basta non tradire un coniuge poiché anche il desiderio è tradimento.Il male che è dentro di noi già nelle intenzioni va STRAPPATO radicalmente anche a costo di sminuire la nostra persona.Strappare un occhio o una mano è un senso figurato per dire che a quell'occhio e a quella mano non si deve dare più alcuna importanza se portano al male,come se non esistessero più(non  pensare più a ciò che quell'occhio e quella mano ti fanno fare). Non basta non mentire o non giurare il falso; è necessario non giurare affatto poiché chi è sincero non ha bisogno di giurare avendo Dio stesso  come testimone.Quelli che si comportano bene solo per farsi notare e ricevere lode dagli altri non hanno meriti :l'approvazione altrui è già  una ricompensa  ricompensa e non possiamo aspettarcene altre.Il bene va fatto con discrezione,in punta dei piedi,quasi in  segreto in modo che solo Dio veda e come Padre e "datore di lavoro" ci dia la ricompensa.Gesù molto spesso usava immagini paradossali ma efficaci per farsi capireIn questo caso ci dice che se fai del bene con la mano destra neanche la tua mano sinistra deve essere al corrente di ciò che hai fatto.E' inutile stare in ansia per i beni terreni a cui purtroppo dedichiamo quasi l'intera vita(cibo, abbigliamento, casa ecc.)Chi non ha Dio si occupa solo di questo! Se si cercano prima i beni spirituali Dio provvederà anche a ciò che ci serve materialmente perché sa che ne abbiamo bisogno.Preoccuparsi per il domani è una pena inutile che porta a crisi,depressione,litigi,malessere( e poi chi di noi può garantire di avere un domani?) Affrontiamo  con Dio le pene di ogni giorno con FIDUCIA cercando di far fruttare le nostre capacità per il nostro bene e quello altrui.Dio non ci lascia in panne.Se l'uomo sa provvedere ai propri cari(figli,coniuge,parenti) dando loro ciò che serve,quanto più farà Dio verso di noi.Per questo è necessario chiedere(anche con insistenza) per ottenere.Il bambino che è SICURO che  i suoi genitori lo accontentano se insiste, non demorde finchè non ha ottenuto ciò che vuole(in un certo senso ha fede,non proprio corretta,ma sempre fede è).L'insegnamento di Gesù non ha portato concordia ma divisione(lo ha detto Lui stesso) tra categorie di persone,anche tra componenti della stessa famiglia(chi lo segue e chi no )Egli chiede la dedizione totale a Dio,il primo posto tra tutti e tutto. Vivere con una croce addosso e "perdere " la vita(che può essere anche la ricchezza,il prestigio,l'approvazione altrui) in questa situazione provvisoria può  significare vita eterna nella dimensione divina ( e non è la stessa cosa). Gesù promette riposo per gli affaticati e gli oppressi e invita ad essere come Lui, mite ed umile di cuore.Bisogna essere un albero buono che fa frutti buoni.Il nostro pensare,parlare e agire verso il prossimo deve avere sempre il segno + davanti cioè essere sempre POSITIVO mentre  molto spesso è una critica, una disapprovazione,una condanna Gesù dichiara di ritenere come suo familiare colui che segue la volontà di Dio.Trattare lo Spirito con la stessa cura con cui si tratta il corpo potrebbe già essere un buon inizio per creare un rapporto più stretto con Dio..





















#14
Mi rivolgo in particolare a coloro che hanno un"brutto rapporto" con la vita,sempre più difficile e monotona.Certo se la vita viene guardata dal basso è così ma l'essere umano ha una marcia in più rispetto agli animali.Oltre all'intelligenza e alle emozioni che ci fanno piangere e ridere,apprezzare la bellezza,scoprire,affezionarsi,abbiamo la spiritualità ed è questa che rende veramente felice l'uomo.Ritengo che la spiritualità di ognuno parte da uno Spirito Unico che tutto convoglia e che tutto distribuisce.A questo Spirito sono stati dati tanti nomi ma è lo stesso per tutti.Il termine più comune è Dio ma l'essere umano ha sfruttato talmente questo termine per suo uso e consumo da rovinare la bellezza e l'integrità dello stesso.Non ha senso dire di credere o non credere in Dio perchè il contatto con Lui non avviene attraverso la conoscenza ma tramite l' AMORE.Penso che o si ama Dio o non lo si ama e nessuno può convincere un altro a sentire Dio( lo può solo indirizzare a una ricerca dello Stesso).Essere indifferenti a Dio è come vivere in una stanza con le finestre sbarrate dove la luce non può entrare.L'ostacolo alla luce è un male che tiene legato l'uomo e che solo Dio può togliere se trova un minimo spiraglio,una minima presa.La vita degli uomini(anche i più derelitti) ha senso perché per TUTTI c'è la possibilità ogni giorno di dare lode a Dio e di comunicargli il proprio amore.Bastano pochi attimi di un "Ti amo" a Dio perchè una giornata sia degna di essere vissuta.Per un bambino ancora immaturo o un disabile la cui "macchina corporea si è inceppata" la lode a Dio è nella forza spirituale di chi gli sta vicino.Io non approvo la teologia perchè l'uomo non può pretendere di conoscere Dio nè tanto meno di creare delle verità e dei dogmi che sono unicamente umani.Voler studiare Dio è un atto di sfiducia e di orgoglio dell'uomo a scapito dell'amore e che lo ha sempre reso infelice,insoddisfatto e in contrasto con gli altri(creazione di diverse religioni e diversi culti).La mente umana nella situazione attuale è limitata e non può cogliere i misteri dello Spirito;l'amore,invece ha una sua forza, non degenera e non muore mai.L'amore ci aiuta ad essere sempre"connessi" con Dio!







#15
Dov'è possibile,l'amore per Dio può e deve tradursi in gesti.Certamente chi ama cerca di far qualcosa per l'amato/a nei limiti del possibile nei limiti dei suoi TALENTI.Non c'è alcun essere umano che non abbia almeno un talento da mettere in gioco  e da far fruttare per rendere più ricca la sua spiritualità.Fare bene,coscienziosamente e onestamente il proprio lavoro(qualsiasi esso sia) è già un talento;essere un bravo genitore è un talento,saper ascoltare senza giudicare è un talento,insegnare curare,scrivere,parlare,governare bene,aiutare i meno fortunati sono talenti.I talenti possono aumentare fino all'annullamento di sè  a favore degli altri.Non pensiamo assolutamente che davanti a Dio chi ha pochi talenti valga meno di chi ne ha molti.Dio non fa scale di valori,anzi a chi più ha più sarà chiesto mentre chi ha poco e non lo sfrutta perde anche quel poco.L'importante quindi è far fruttare ciò che Dio ci ha concesso.Chi ha tanti talenti e non li mette a frutto vale senz'altro meno di chi ne ha uno solo e fa di tutto per valorizzarlo.Un idraulico che ripara gratuitamente o per poco il rubinetto al vecchietto indigente non vale meno di un grande predicatore o di un missionario che  dedica la vita ai derelitti(sono i derelitti che valorizzano il missionario!)Il valore fondamentale delle azioni é uguale per tutti(stesso peso,stessa moneta).Anche un disabile molto grave,sia fisico che psichico dà un contributo all'umanità come esempio di corpo martoriato ma di spirito paziente,sacrificio continuo che può far riflettere e migliorare il rapporto con la vita di molte persone che ,pur avendo tutto,sono infelici.Ricordiamo che la sofferenza è dovuta al male di questo mondo e non a Dio che certamente non è sadico (purtroppo tendiamo a dargli tutte le colpe senza notare tutte le cose belle!)Dobbiamo chiederci che talenti abbiamo e come possiamo investirli:sicuramente saremo più ricchi(una ricchezza con la R maiuscola!)