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Discussioni - bobmax

#1
L'ontologia consiste nell'illusione di studiare l'essere attraverso categorie.
Mentre le categorie si riferiscono sempre all'esistere, mai all'essere.

L'ontologia è perciò in realtà sempre e soltanto una sistemazione della interpretazione di ciò che esiste. Mai di ciò che è.
L'ontologia è analisi dell'esistente che procede, in quanto analisi, tramite distinzioni.

Per comprendere occorre infatti separare per poi relazionare.
La separazione è indispensabile per dare un senso alla esistenza.
Perché solo sulla base della separazione è possibile poi valutare le eventuali relazioni.

Ma se questo approccio, fondamentale per il pensiero razionale, viene poi inteso come ontologia, ossia studio dell'essere, ecco che siamo perduti lungo il sentiero della notte.

Ben altra è la strada della ricerca dell'Essere.
Che non consiste nell'analisi, nella separazione, cioè nell'avanzare nell'esistente. Si tratta invece di fare un passo indietro e ascoltare.
È l'apertura che è richiesta.
Non il possesso, ma l'accettazione.

Perciò non l'ontologia, ma la periecontologia (Jaspers), che è apertura all'Essere
#2
Tematiche Filosofiche / Cosmo e Caos
26 Maggio 2024, 08:31:50 AM
Si è soliti far coincidere il Cosmo con ciò che è bello e buono, mentre il Caos corrisponde al brutto e cattivo.

Ma è proprio così?

In effetti sembrerebbe che il bene consista nella armonia, dove ogni cosa è in accordo con tutte le altre.
Mentre il male è ciò che impedisce questa armonia.

Di modo che è naturale aspirare ad un mondo in cui l'armonia sia onniavvolgente. Ossia avvenga il trionfo del Cosmo sul Caos.

E poiché la stessa verità è normalmente intesa come accordo, il Cosmo finisce per coincidere con la stessa verità.
Mentre il Caos... con la falsità.

E poiché la realtà è necessariamente vera, cresce il convincimento che, in fin dei conti, vi sia solo il Cosmo.
Che cioè il Caos proprio non esista. E che perciò anche il male non sia proprio male... Ma soltanto un nostro giudizio incompleto, deformato dal non aver ancora ben compreso la onnipresenza del Cosmo.

D'altronde tutto deve avere una ragione, una spiegazione, nel Cosmo...

Ma estromettendo il male, negando il Caos, ci ritroviamo annichiliti in un vuoto meccasnismo.
Senza accorgene, abbiamo ucciso lo Spirito.

Niente ha più autentico valore.

Ciò avviene perché abbiamo scambiato il relativo per l'assoluto.
Che non è il Cosmo.

Perché questo Cosmo, la sua armonia, hanno la loro origine altrove.
Sono nient'altro che un desiderio. Una possibilità che cerca di realizzarsi.
Attraverso la libertà e l'amore, che non sono di questo mondo, ma che lo creano.

È il Caos.
È Dio che ama se stesso.

#3
Può essere motivo di riflessione filosofica, considerare dove sia il centro dell'universo.

Perché alla luce della teoria del Big Bang, possiamo dire che il centro dell'universo è dove sei tu.

Così come d'altronde è dove sono io.

Questa constatazione non suggerisce una tua centralità, spaziale  e temporale, nella stessa esistenza?
Ossia che tu, proprio tu, sei il figlio unigenito?
Ci sei solo tu e Dio.

Così come ci sono solo io e Dio.

E non vi è alcuna contraddizione.
Persino la scienza lo suggerisce 

Ma soprattutto, lo dice il mio amore.
#4
Il tratto forse più emblematico, della involuzione in atto, è riscontrabile nella negazione della Verità.

Delirio della ragione.

La Verità non può essere negata.
Questa dovrebbe essere l'evidenza suprema. Che fonda ogni possibile ragionamento.

E invece... è diffuso il convincimento che la Verità non sia.
Pure qui, non sono rare le posizioni che negano la Verità assoluta.

Si tratta di un mero non pensiero.
Cioè sembra di pensare, ma in effetti non si pensa.
Basterebbe infatti riflettere un attimo su cosa si sta dicendo... per ammutolirsi.

Ma perché siamo giunti a questo punto?
Donde scaturisce questo sonno della ragione?
Come mai avviene quello che, a tutti gli effetti, è un corto circuito cerebrale?

Secondo me le cause sono da ricercarsi nello stesso pensiero logico-razionale che ha perduto consapevolezza di se stesso.
Cioè ha perduto ciò che permette  la sua stessa esistenza: la Verità.

La Verità viene prima di ogni possibile pensiero.
Essendo Verità = Essere

Tutto è incluso nella Verità.
Anche la negazione della Verità, è nella Verità.

Ma come mai siamo arrivati a questo punto?

Secondo me per lo stesso splendore dell'Essere, della Verità.
Che per merito dello sviluppo scientifico è diventato sempre più accecante.
Infatti il nostro inoltrarci nel mondo ha comportato, da un lato lo svanire di ogni rimedio all'angoscia esistenziale, e dall'altro è ormai ineludibile il nostro diretto coinvolgimento.

Un coinvolgimento che richiede un grande sforzo razionale. Perché si tratta di giungere al limite del comprensibile. E lì resistere!

Occorre cioè un pensiero coerente e fermo nella sua logica, costi quello che costi.

Impresa non facile.
Non per niente tra i negatori della Verità non è infrequente la presenza di una capacità logica non eccelsa...
#5
Varie / L' enigma degli ubbidienti
14 Febbraio 2024, 12:46:09 PM
Nel paese degli ubbidienti, tutti eseguono prontamente ogni ordine del despota.
Il quale pretende che si rechino ogni mattina in piazza per udire le sue volontà.

Nel paese non vi è nessun specchio, nessuna superficie riflettente, neppure una pozza d'acqua, per cui nessuno ha mai visto la propria faccia.

Una mattina il despota ordina:
"Tutti quelli che hanno gli occhi azzurri devono spararsi! Almeno uno tra voi morirà senz'altro"

Gli abitanti si guardano l'un l'altro e poi tornano a casa.
La mattina successiva tutti si ritrovano, come di consueto in piazza, si guardano e poi tornano alla propria dimora.
E così nei giorni successivi, senza che nessuno muoia.

Finché, il 22° giorno si odono degli spari.

Quanti sono stati i morti?
E perché?
#6
Varie / L'enigma del segno da inserire
07 Febbraio 2024, 07:10:08 AM
Quale segno inserire, dello stesso tipo e in quali posizioni, nella seguente espressione affinché diventi una equazione corretta?

1  3  1 = 2  2  5
#7
Varie / Enigma dell'orologio
05 Febbraio 2024, 17:13:11 PM
È mezzogiorno, il principe entra nella cella e indica al prigioniero l'orologio della torre, visibile attraverso le grate della finestrella, dicendogli:

"0ra le lance dell'orologio della torre sono sovrapposte, essendo mezzogiorno.
Dimmi, seduta stante, quante volte torneranno a sovrapporsi nei prossimi due giorni.
Se risponderai correttamente sarai libero!"

Il prigioniero non era un orologiaio, ma dopo una breve riflessione riuscì a tornare libero!
Cosa rispose?
#8
Varie / Enigma del rendere vera l'uguaglianza
04 Febbraio 2024, 09:00:01 AM
Come rendere vera, spostando una sola cifra, la seguente uguaglianza?

26 - 1 = 63 
#9
Tematiche Filosofiche / Positivismo vs Idealismo
28 Gennaio 2024, 11:53:44 AM
Positivismo e Idealismo esprimono  le due vie in cui inevitabilmente si incammina il ricercatore.
Nessuna delle due può essere trascurata del tutto, nella ricerca della Verità.

Perché il Positivismo, seppur inconsapevolmente, non ha un proprio fondamento se non nell'Idea. Cioè le leggi della natura.

Mentre l'Idealismo necessita di considerare implicitamente oggettive, cioè dati su fatto, quelle idee che invece pretende siano esclusivamente soggettive.

Positivismo e Idealismo hanno in se stessi il loro opposto, la propria debolezza.
Epperò sono percorsi necessari.
Da percorrere tuttavia fino in fondo, per vederne la "effettiva" fondatezza.

Che non hanno, né potranno mai avere.
Ed è in questo smacco, nel ritrovarsi di fronte il limite insuperabile, che l'esistenza si palesa a se stessa.
#10
Sono qui discussi gli obiettivi e i requisiti da soddisfare per meglio "Riflettere insieme".
Iniziando con una bozza da rivedere e correggere fino alla conclusione dell'analisi.

Obiettivi (bozza)

* Individuare le migliori condizioni nell'uso del Forum, affinché i partecipanti possano trovarvi una feconda occasione di confronto.

* Soddisfare le legittime volontà di espressione evitando che, per la loro invadenza e/o inconsistenza, queste ostacolino la partecipazione di altri.

* Rendere fruibili, alla più larga platea possibile, le riflessioni maturate nel Forum, facilitandone la rilettura.

Requisiti (bozza)

Dagli obiettivi su esposti, si possono trarre i seguenti requisiti, necessari per il loro raggiungimento.

* Democrazia aristocratica

Una prima considerazione sugli obiettivi, riguarda la necessità di trovare una sintesi tra due approcci che, di primo acchito, risulterebbero incompatibili: democratico vs aristocratico.

Perché da un lato vi è la necessità, per non chiudersi in una sterile torre d'avorio, di aprirsi a chiunque, fornendogli la massima facoltà possibile di intervenire.

Mentre dall'altro questa libertà può diventare, come in effetti diventa, un liberi tutti! Dove ognuno si sente autorizzato a esprimersi in tutta libertà, magari senza ritegno. Né delle assurdità che dice, né del chiacchiericcio inconcludente, né del ridicolo, e neppure del bombardamento a cui sottopone un eventuale malcapitato lettore. Il quale, sarà così sospinto con mala grazia ad andarsene.

Occorre perciò mettere dei limiti alla invasività priva di costrutto.

E questo risultato può essere raggiunto solo discriminando. Ossia attribuendo ad ognuno differenti facoltà nell'uso del Forum, in funzione delle sue comprovate attitudini.

Una attribuzione delicata, che può facilmente far gridare allo scandalo! Soprattutto tra i sostenitori di un egualitarismo senza se e senza ma. Appunto, quello stesso egualitarismo che sta portando la nostra società alla rovina...

* Aristocrazia in democrazia

Ma come stabilire cosa può fare chi?

Se si vuole mantenere comunque la democrazia, e ciò è indispensabile, spetta agli stessi partecipanti il decidere con chi desiderano confrontarsi e con chi preferiscono invece non aver a che fare.

Cioè è necessario che venga data, almeno su alcuni temi, una qual autorizzazione per avere la facoltà di intervenire.
Che occorra cioè iscriversi ad uno specifico gruppo di lavoro, che ha come missione il tema a cui si desidera partecipare.
Sarà sempre il gruppo a decidere, a maggioranza, l'ingresso o meno di un nuovo componente, così come una eventuale espulsione.

È perciò necessario che il partecipante debba godere del riconoscimento, da parte del gruppo, di un minimo di competenza nell'ambito per il quale il gruppo è stato formato. O, in alternativa, gli sia riconosciuta la sincera disponibilità a diventarne un po' competente. In modo di partecipare davvero.
#11
È possibile migliorare la propria consapevolezza, sul mondo e su se stessi, senza confrontarsi con altri?
Dalla mia personale esperienza direi che è impossibile.
Solo nel confronto, anche duro ma sincero, possono svilupparsi nuove idee in me.

Questa nostra epoca, della facile comunicazione di tutti con tutti, sembrerebbe l'occasione perfetta per aprirsi agli altri in modo da crescere insieme.
E invece... questi stessi mezzi di comunicazione tanto potenti, con i quali è cresciuta enormemente la quantità di informazioni scambiate, sembra proprio che abbiano compromesso lo sviluppo personale.
Che è invece semmai generalmente appiattito, rispetto a quando i mezzi disponibili erano molto più limitati.

Le cause di questa involuzione sono senz'altro molteplici. Ma tra queste, gioca un ruolo importante la modalità con cui avviene la comunicazione.
E questa modalità, risente di una concezione ingenua della democrazia e di come la si dovrebbe attuare.

Perché la democrazia, così come qualsiasi modo di organizzarsi, richiede che vi siano diritti e pure... doveri.
Sta invece ormai prevalendo l'idea che prima vi siano sempre e comunque diritti.
Mentre è vero il contrario! Senza doveri, ogni diritto diventa solo un sopruso.
E quando questo accade, anche la comunicazione scade in cacofonia. Rumore, la cui utilità può semmai essere sfogo delle proprie tensioni interiori. Un carnevale dell'anima, a cui tuttavia deve poi seguire l'ordine, il raccoglimento, l'ascolto. Se viceversa ciò non avviene, se il carnevale non ha fine, allora segue inevitabile l'abbrutimento.

Venendo a noi, a questo forum prezioso, offerto generosamente per dare una possibilità di riflettere, quali sono i doveri che devono essere seguiti, per far in modo che i diritti permettano un proficuo sviluppo?
Come riuscire almeno a limitare la deriva che pure qui è in atto?

Di questo vorrei discutere. Analizzando quali doveri andrebbero seguiti, oltre a quelli indispensabili già presenti nel regolamento,  affinché questo forum possa rimanere un faro e evolversi al meglio possibile.

Per svolgere l'analisi, vorrei seguire la classica sequenza:
Obiettivi -> Requisiti -> Procedure

Dove:

Gli Obiettivi descrivono ciò che si vuole raggiungere, e sono necessariamente sintetici.

I Requisiti specificano le caratteristiche che gli Obiettivi richiedono, e sono il più esaustivi possibile.

Le Procedure sono invece le modalità che posso permettere il raggiungimento degli obiettivi, in quanto soddisfano i loro requisiti.

La sequenza Obiettivi -> Requisiti -> Procedure viene solitamente raffinata con passaggi ripetuti, man mano che si consolidano gli Obiettivi e a cascata i Requisiti e le Procedure.





#12
Varie / L'enigma del Sì o No
16 Gennaio 2024, 13:28:57 PM
Un esploratore percorre un sentiero nella foresta per raggiungere un villaggio.
Nella zona vi sono solo due tribù di indigeni, la tribù dei Bugiardi, che dicono sempre falsità, e quella dei Veritieri, che dicono sempre verità.

Giunto a un bivio, dove vi è un indigeno, non sapendo quale direzione prendere decide di chiederglielo.
Sebbene non abbia modo di comprendere se si tratta di un Bugiardo oppure di un Veritiero.

L'esploratore conosce la lingua degli indigeni, che è la stessa per entrambe le tribù, e sa che Sì e No si dicono Ni e So, ma non si ricorda quale corrisponda al Sì e quale al No.

Quale unica domanda, la cui risposta è soltanto Ni o So, pone l'esploratore per conoscere con certezza quale via prendere per il villaggio?

PS
Enigma davvero difficile, almeno per me, visto che non sono riuscito a risolverlo. Ma la soluzione c'è.
E in effetti, pure qui vi è semplicità...
#13
Varie / L'enigma dei litri d'acqua
15 Gennaio 2024, 10:36:55 AM
Il prigioniero viene condotto nel cortile del castello dove c'è una fontana.
Il principe gli mostra due taniche dicendo:
"La tanica A è di 5 litri, mentre la B è di 3 litri. Non sono graduate. Riempi e svuota come vuoi queste due taniche con l'acqua della fontana, ma se vorrai tornare libero dovrai consegnarle al guardiano con dentro 4 litri d'acqua precisi, entro 5 minuti!"

Come potrà il prigioniero tornare libero?
#14
Tematiche Filosofiche / Logica e Verità
12 Gennaio 2024, 17:15:45 PM
È pressoché universale l'idea che ciò  che è vero debba essere necessariamente logico.
Se è logico è vero e se non è logico, allora non è vero.

Coloro che la pensano diversamente, sono considerati in blocco persone con scarsa intelligenza.

Questo giudizio deriva dal convincimento che non solo la logica sia un requisito da rispettare, ma che non vi sia nient'altro ad essa superiore.
Dio stesso, se esiste, deve sottostare alla logica!

È curioso notare come, tra i più infervorati sostenitori del primato assoluto della logica, solitamente questa non brilli particolarmente.
Cioè chi sostiene a spada tratta l'assolutezza della logica, spesso non sa granché utilizzarla...

In effetti, occorrerebbe distinguere tra illogico, logico e... alogico.
Perché vi è ciò che è contrario alla logica, ciò che invece è logico e... ciò che è estraneo alla logica, non le compete.

Tra ciò che è alogico, vi è il limite del comprensibile razionalmente. Cioè ciò che sta oltre alla logica.
Ma non per questo può essere derubricato allora come illogico.

E allora, la questione della Verità?

Beh, resta aperta. Senza neppure il conforto di uno scoglio logico, su cui contare nella tempesta della vita
#15
Varie / L'enigma senza equazioni
10 Gennaio 2024, 15:42:07 PM
Il principe entra nella cella di un fisico e gli pone il seguente enigma:

"Una barca sta risalendo il fiume quando, passando sotto a un ponte, perde il salvagente che finisce in acqua.
Passati 20 minuti navigando alla stessa andatura, il barcaiolo si accorge della scomparsa del salvagente e prontamente inverte la rotta.
La barca si muove anche nel ritorno, così come nella andata, alla stessa velocità rispetto all'acqua.
Il barcaiolo recupera il salvagente 1 chilometro a valle del ponte.

Senza fare alcuna equazione, dimmi, seduta stante, a quale velocità si muove l'acqua del fiume!
E perché...

Se risponderai correttamente, motivando la tua risposta, sarai libero!"

Come potrà il prigioniero trovare la soluzione, motivandola solo discorsivamente?
#16
Tematiche Filosofiche / Morte e Verità
09 Gennaio 2024, 08:12:31 AM
La verità ha a che fare con la certezza.
Nel senso, che ciò che è certo non ammette più alcun dubbio!

E non essendoci più alcuna possibilità di dubitare... il certo è la Verità che si fa sostanza, da trascendente si fa immanente.

E cosa c'è di più certo della morte?
La morte è, per antonomasia, la Verità in terra.

Epperò forse non ci accorgiamo che la verità della morte, cioè che la morte ci sia, dipende a sua volta da un' altra verità: la verità della vita, che la vita davvero ci sia.
La certezza della morte è condizionata da un'altra certezza, la certezza della vita.

Ma cos'è la vita, di cui sono così certo?
È pure, questa mia certezza sulla vita, una Verità in terra?
Ma Verità di che?

Vi è davvero qui la vita che, in quanto Verità, è incommensurabile rispetto a tutto il resto di ciò che c'è?

Perché se mi si insinua anche solo un piccolo dubbio, che non vi sia in realtà alcuna sostanziale differenza tra ogni cosa del mondo... allora questo dubbio fa inevitabilmente crollare pure la granitica certezza sulla morte.
#17
Varie / L'enigma delle carte girate
06 Gennaio 2024, 19:11:42 PM
Il principe fa condurre il prigioniero in una cella completamente buia.
Gli mette in mano un mazzo di carte da gioco dicendo:
"Qui vi è un mazzo di 40 carte nuovissime. 10 di queste sono state girate con la faccia rivolta verso l'alto e poi mescolate con le altre.
È impossibile per te riconoscere quali carte sono poste di faccia o di dorso.
Ora entro 5 minuti dovrai uscire con due mazzi aventi ciascuno lo stesso numero di carte con la faccia in alto!
Se vi riuscirai otterrai la libertà"

Riuscirà il prigioniero a tornare libero?
#18
Tematiche Filosofiche / Autorità e Verità
03 Gennaio 2024, 11:38:03 AM
L'autorità si fonda sulla verità.
L'autorevolezza deriva dalla verità che viene espressa.
Tant'è vero che una autorità messa in discussione non è più autorità.
L'autorità deve infatti necessariamente essere percepita come animata dalla verità.

Diverso è l'autoritarismo, che viceversa esprime una violenza sulla verità.

L'attuale momento è caratterizzato da una diffusa carenza di autorità. Pressoché nessuno pare ormai degno di essere considerato autorevole.

Secondo me soprattutto a causa del cinismo dilagante. Alimentato da un verso dalla diffusa scarsa capacità critica, e dall'altro dagli dei che sono fuggiti e ormai ben lontani.

Ma poiché l'uomo è animale sociale, difficilmente riesce a vivere senza una guida. Cade così nel desiderare un autoritarismo, nella speranza fallace che si tratti comunque di verità.
Finendo magari per apprezzare un Putin o persino Hamas!

Le pecore sonnambule, perso il pastore si affidano al lupo.
#19
Tematiche Filosofiche / Scienza e Filosofia
11 Dicembre 2023, 14:53:54 PM
Sebbene vi possano essere scienziati filosofi, così come filosofi che masticano discipline scientifiche, vi è una fondamentale differenza tra scienza e filosofia.
Perché la scienza si occupa di come funziona il mondo, mentre la filosofia è interessata alle ragioni della esistenza del mondo.

Cioè la scienza studia ciò che esiste,  la filosofia indaga cosa lo fa esistere.

La scienza è fisica.
La filosofia è metafisica.

La filosofia necessita della scienza, delle sue scoperte, dei suoi modelli, per trarne la concretezza e l'ispirazione delle sue speculazioni metafisiche.

Mentre la scienza, sebbene a volte non ne sia consapevole, trae dalla filosofia la metafisica che permette di dare un senso a se stessa.
Senza metafisica, implicita o meno non importa, la scienza non potrebbe produrre nulla di sensato.

Chi ritiene di essere scienziato, ma non è consapevole della metafisica a cui fa inevitabilmente costante riferimento, in effetti non è scienziato.

Ma pure chi vuol fare filosofia, argomentando sulle eventuali implicazioni di recenti o passate scoperte scientifiche, di cui non sa però sostanzialmente nulla... non fa affatto un buon servizio alla filosofia.
#20
Tematiche Filosofiche / L'orrore e la verità
08 Novembre 2023, 20:15:00 PM
Affrontare l'orrore è una sfida ineludibile.

Quando mi coglie l'orrore, il pensiero si arresta e si spalanca l'abisso. Ogni rimedio svapora e mi ritrovo assolutamente solo.

È lo sguardo della Medusa che mi interroga.
Una domanda di senso dove nessun senso è possibile.

Ma proprio qui decido chi sono.
È una decisione per l'eternità.

Tra essere o non essere.
E l'essere inizia a comparire se dalla mia profondità nasce un NO!

Quella che ho davanti è la verità, orrenda ma quella è.
Ciononostante, dico: NO!

Se invece mi metto a disquisire, con un ma, un però, che sì, insomma, quell'orrore ha comunque delle ragioni... ecco che ricado nel non essere.

Il No è necessario per iniziare a essere. Ma è soltanto il primo passo. Perché se lì mi fermo, sono soltanto un'anima bella. Una buona intenzione vuota.

Così devo poi mettermi a scavare, seguendo questo mio assoluto No. Perché devo separare il grano dalla gramigna, per scartare quest'ultima e salvare il grano.

Una operazione tragica, perché non posso assecondare ciò che vorrei, ma solo ciò che è.