Qualche giorno fa, leggendo un libro di divulgazione scientifica (A. Zee: Gravità. Trattazione leggera di un soggetto pesante), ho trovato questa considerazione:
"Nella scienza si cerca di dire ciò che nessuno ha mai detto prima. Nella poesia si cerca di dire ciò che ha già detto qualcun altro, ma meglio. E' questo, in sostanza, a spiegare perché la buona poesia é rara come la buona scienza".
Forse l' autore intende per "poesia" la filosofia, oppure vi include comunque anche, fra l' altro, la filosofia insieme a tutto ciò che non é scienza. Francamente non l' ho capito (si tratta comunque di una marginale "nota di colore"); e comunque spesso anche della filosofia si dice che, contrariamente alle scienze, tratta sempre gli stessi problemi riproponendo sempre le stesse soluzioni, per quanto con variabili gradi di approfondimento o in forme e interpretazioni diverse.
Mi é venuto da chiedermi se qualcuno nel forum potrebbe commentarla secondo una sua interessante interpretazione più o meno critica.
"Nella scienza si cerca di dire ciò che nessuno ha mai detto prima. Nella poesia si cerca di dire ciò che ha già detto qualcun altro, ma meglio. E' questo, in sostanza, a spiegare perché la buona poesia é rara come la buona scienza".
Forse l' autore intende per "poesia" la filosofia, oppure vi include comunque anche, fra l' altro, la filosofia insieme a tutto ciò che non é scienza. Francamente non l' ho capito (si tratta comunque di una marginale "nota di colore"); e comunque spesso anche della filosofia si dice che, contrariamente alle scienze, tratta sempre gli stessi problemi riproponendo sempre le stesse soluzioni, per quanto con variabili gradi di approfondimento o in forme e interpretazioni diverse.
Mi é venuto da chiedermi se qualcuno nel forum potrebbe commentarla secondo una sua interessante interpretazione più o meno critica.