INTRODUZIONE
Il seguente studio di mie ricerche, in campo religioso e scientifico, ha riscontrato, secondo il mio umile sapere delle incongruenze sulla teoria dell'esistenza ed evoluzione dei giganti biblici.
Perciò ho sviluppato una mia personale teoria riguardo al mito o storicità di questi personaggi.
C'erano una volta i giganti, ma chi erano veramente, la Bibbia ne parla spesso, e per poter capire bisogna leggere attentamente tutta la genesi per avere un quadro chiaro. La Bibbia dice: "E DIO fece l'uomo a sua immagine e somiglianza lo fece maschio e femmina". In questa frase che intendiamo, in che cosa rassomigliamo a Dio, sicuramente non al corpo del l'uomo bensì l'anima che ha la virtù di avere una coscienza e di sapere di essere dicendo: io sono , lo stesso "Io SONO ".
Che DIO nel roveto ardente sul monte Sinai fece capire a Mosè dicendo appunto" Io sono". Quindi come DIO ha un anima che gli permette di dire IO SONO "cioè l'essere",così l'uomo a immagine di Dio dice "io sono". Il primo uomo, al contrario della teoria evolutiva, Dio lo creò perfetto fisicamente e i suoi anni erano circa 1000 anni, e rispetto agli uomini di oggi era un gigante. Quindi il primo uomo Adamo era un gigante infatti visse 930 anni . Dio gli aveva dato in corredo anche una lingua per poter parlare, tanto è vero che Adamo diede i nomi agli animali. Io non credo che l'uomo si sia inventato una lingua da solo, prima con parole molto rozze e poi con il passare del tempo la lingua si è raffinata. A questo punto posso supporre che La lingua parlata da Gesù è quella che si avvicina di più alla lingua madre parlata da Adamo. Questo perché biblicamente Gesù era anche primogenito della discendenza diretta di tutti i primogeniti dei patriarchi da Adamo a Giuseppe padre adottivo di Gesù, e quindi ,con molta probabilità era loro abitudine conservare sia la lingua che le etnie. Cominciando dal capostipite Adamo, che ebbe due figli, uno fu agricoltore e l'altro pastore. Questi due personaggi rappresentano i due destini della Terra. Caino rappresenta lo sfruttamento della Terra la cattiva urbanizzazione, l'inquinamento, le guerre, in parole povere la distruzione della Terra, perciò la sua offerta non fu gradita a Dio. Abele invece camminò davanti a Dio facendo il custode della natura, curando e governando gli animali, vivendo in simbiosi con la Terra diventando il primo uomo ecologico. Perciò l'offerta di Abele fatta con i primogeniti del suo gregge e del loro grasso fu gradita a Dio. Abele rappresenta l'armonia con Dio che avrebbe portato a una lunga vita sulla Terra e in futuro la vita eterna. Poi Adamo all'età di 130 anni ebbe un terzo figlio e lo chiamo Set un altro gigante, questo personaggio rappresenta l'inizio della redenzione che porterà la venuta del Salvatore, cioè Gesù Cristo. Questo fu l'inizio di una nuova era, legati da un filo d'oro (la benedizione di Dio) che passo da primogenito a primogenito cominciando da Set arrivando fino a Noè. Questi personaggi, oltre essere giganti, vivevano in media 900 anni e apportavano anche giustizia sulla Terra, perché erano guidati da Dio e venivano chiamati anche Dei o semi Dei, mentre la maggior parte degli uomini si lasciarono subito al peccato. Questi rimasero integri a Dio, tanto è vero che Enoch, anche esso primogenito, non vide la morte, ma fu prelevato direttamente al cielo. Poi dopo un certo tempo anche i discendenti nati dalla prima genitura di Adamo, vedendo che le figlie degli uomini corrotti erano più belle, si presero per mogli quelle che erano più al loro gradite. Allora gli uomini, che quel tempo erano giganti e vivevano in media mille anni, al contrario del Darwinismo ebbe una decadenza da uomo a umanoide. Non più millenario ma bensì centenario e si
abbasso anche di statura. Ma nonostante i peccati e la decadenza dell'uomo, DIO non abbandonò completamente la prima genitura . Noè primogenito rimase integro a Dio che anche esso fu un gigante insieme ai suoi figli. La Bibbia è chiara su chi erano i giganti, noi immaginiamo i primi uomini animaleschi pieno di peli, con un linguaggio rozzo in parole povere ad un primato. Io credo invece, che i primi uomini comparsi sulla Terra erano perfetti in tutto. Costoro messi a con fronte a noi erano giganti e la durata della loro vita era millenaria. E' nella decadenza del peccato che nelle varie generazioni hanno perso la loro perfezione.
Ma Noè e la sua famiglia furono a quei tempi gli unici giusti davanti a Dio rispetto alla malvagità degli altri uomini . E Dio li salvò dal diluvio insieme agli animali che stavano nell'arca. Noè dopo un certo tempo benedisse il primogenito Sem facendo continuare la benedizione di Dio legati da un filo d'oro a tutti i primogeniti da Adamo fino ad Abramo. Dai tre figli di Noè uscirono tre grossi popoli, inizialmente i tre popoli stavano insieme. Emigrando da oriente, gli uomini giunsero in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
A quei tempi tutta la terra parlava una sola lingua, probabilmente la lingua di Adamo. Dissero l'un l'altro "venite facciamo mattoni e cuociamoli al fuoco. Il mattone servii da pietra e bitume da cemento. Poi dissero : venite costruiamo una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo. Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
Il Signore disse: Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una sola lingua; Questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la lingua, perché non comprendono più l'uno la lingua dell'altro e cessarono di costruire la città.
Il Signore li disperse di là su tutta la Terra.
Per questo quel luogo lo si chiamò babele, perché Dio aveva confuso la lingua.
Così Dio evito il primo tentativo di globalizzazione dell'uomo e il così detto "progresso".
Dio, conoscendo sia l'inizio che la fine dell'uomo, la evitò ritardandola di millenni confondendo la lingua. Da questo racconto che riassumiamo? Che l'uomo dopo il diluvio voleva subito organizzare il progresso perché ne aveva già le capacità sia scientifiche e sia tecnologiche. Quando dico progresso intendo il nostro progresso quello da inizio novecento e adesso e se non prendiamo seri provvedimenti la vita sulla Terra è a rischio.
Questo ci fa capire che l'uomo è come un bambino molto vivace e si mette facilmente nei guai, perciò la comparsa dell'uomo sulla Terra probabilmente è molto recente, forse all'incirca 10000 anni, perché se la sua comparsa fosse più antica l'uomo con suo comportamento invasivo, la Terra, l'avrebbe già distrutta. Il messaggio che cogliamo dalla bibbia è che l'uomo ha avuto un involuzione sia fisico che intellettuale e morale . Da Adamo a Noè dopo la selezione naturale del diluvio l'uomo continuò nella sua immoralità. E l'uomo ebbe un ulteriore declino degli anni, da vita millenaria cominciava a essere centenaria, la sua statura si abbassava, gli uomini giganti diminuivano e l'uomo era soggetto di più alle malattie. Ma Dio non aveva abbandonato completamente l'uomo. Nella discendenza di Sem figlio di Noè, mantenne la benedizione sulla prima genitura arrivando fino ad Abramo, proseguendo finì a Giuseppe padre adottivo di Gesù. Quindi i giganti sono stati i nostri primi progenitori, uomini forti, intelligenti e millenari, non come vuole il Darwinismo scimmiesco. Se facciamo un ragionamento sulla logica e sulla fisica, dal perfetto può uscire l'imperfetto, non dell'imperfetto può uscire il perfetto.
Quindi tutti gli esseri viventi primordiali comparsi sulla Terra erano perfetti capostipiti di ogni specie.
Si sono sviluppati non evoluti (perché la parola evoluti è piena di contraddizione) pure in sottospecie per potersi adattare all'ambiente in cui vivevano trasformandosi. Ma c'è da dire questo che i capostipiti delle specie viventi, non solo erano complessi e perfetti, ma avevano nel loro dna già le informazioni che gli permettevano di trasformarsi in specie diverse per adattarsi meglio alla vita. La cosa strana che io noto che l'uomo invece di meravigliarsi che questi esseri si sono riprodotti per milioni di anni e chi sa per quanto ancora . Si meravigliano se il becco prima era giallo e poi diventato bianco.
L'uomo nei millenni non solo ha bloccato il completo sviluppo delle specie in altre forme, ma alcune specie le ha distrutte facendole estinguere. Quando Darwin andò sull'isole Galapagos e vide quella rara volta che le specie erano riuscite a svilupparsi completamente, perchè era venuta a mancare in componente uomo.
Prendiamo per esempio le rane, nascono girini e sono acquatici poi pian piano si trasformano in ranocchi. Immaginiamo che i ranocchi si fossero istinti milioni di anni fa, oggi gli archeologi direbbero, vedendo i fossili delle rane e i girini, che per il caso e la selezione naturale i girini si sono evoluti in rana.
E che dire del bruco nelle prime fasi della vita è terrestre facendo la seta, poi subisce una metamorfosi diventando un farfalla trasformandosi in un volatile. Questo che ci fa capire che sia il girino che il bruco nel loro dna già c'è descritto la metamorfosi. La cosa strana è che la cultura umana invece di meravigliarsi della complessità della specie, minimizza il miracolo dicendo che il bruco nel riprodursi per vari errori dovuti a mutazioni gli venuta voglia di volare e gli sono cresciute le ali.
Gli evoluzionisti credono nel padre caso e madre tempo. Il loro errore secondo il mio modesto parere e il tempo. Il fatto di dire sono passati milioni di anni e noi sappiamo quante cose sono potute succedere e quindi invece di meravigliarsi che questi esseri hanno affrontato, riproducendosi in milioni di anni con tutte le avversità ed infine subendo pure una selezionati naturale, sopravvivendo solo i perfetti e i più adattati. Minimizzano il miracolo dicendo solo che la selezione naturale ha fatto vivere i migliori. Negando il fatto che i migliori sono usciti da esseri già preesistenti.
Poi un altro errore è pensare che la vita sia facile, siccome sulla Terra abbonda in tutte le forme la vita. Di conseguenza l'uomo pensa che la vita si sia sviluppata anche su altri pianeti pressappoco come la Terra.
Guardare il cielo e la sua immensità e miliardi di galassie e quindi miliardi di sistemi solari simile al nostro, porta a pensare che l'universo pullula di vita.
Dimenticando che per l'universo Dio ha dedicato un sola parola sia la" luce e la luce fu". E con la luce che è energia per la formula E=M.C2 ha formato la massa creando le galassie formando tutto l'universo, e chiaramente anche la Terra. Invece per la Terra, oltre la prima parola ha dedicato altre cinque parole, cioè cinque interventi in più.
Quindi l'universo intero è solo energia e rimane energia, invece per la Terra in primis l'ha posizionata alla giusta distanza dal sole e dalla luna, poi ha creato l'atmosfera che è una macchina perfetta con l'aria che ha le giuste dose di vari gas per permettere la vita. Poi la Terra è schermata da un campo magnetico che la protegge dai raggi cosmici. Ha creato una vegetazione che serve, oltre per cibo per gli esseri viventi, fa anche da rigeneratore di ossigeno nell' atmosfera e chi sa quante cose ancora. In conclusione la Terra, cioè il nostro mondo non è miracolo ma tanti miracoli che per la loro grandiosità il cervello umano facilmente si confonde e invece di credere nel vedere la maestosità di Dio finisce per rinnegarlo. Come la maestosità della nascita di Cristo in una mangiatoia, mentre una stella nel cielo guidava da oriente i Re magi , che secondo me erano i
detentori della conoscenza e della scienza di quei tempi, cioè grandi scienziati di quei tempi. Costoro donarono al bambino Gesù l'oro, che rappresenta la conoscenza nella tecnologia che porta la potenza di un popolo. L'incenso che rappresenta la conoscenza in astronomia in matematica e nelle varie scienze. La mirra che rappresenta la medicina e il suo progresso nell'ambito delle cure. Tutto questo ha un significato molto importante perché i Re magi rappresentano secondo me i popoli, che a causa del progresso tecnologico, dal tempo di Cristo fino ai giorni nostri, subirono e subiscono la fame, la sete, la miseria, il sottosviluppo e l'emarginazione e di contro lo strabenessere dei popoli tecnologicamente sviluppati .
E questo, quando detto, si collega al discorso universale di Cristo sulla montagna, riguardando la giustizia il riscatto la pace a tutti popoli emarginati del Mondo.
Il seguente studio di mie ricerche, in campo religioso e scientifico, ha riscontrato, secondo il mio umile sapere delle incongruenze sulla teoria dell'esistenza ed evoluzione dei giganti biblici.
Perciò ho sviluppato una mia personale teoria riguardo al mito o storicità di questi personaggi.
C'erano una volta i giganti, ma chi erano veramente, la Bibbia ne parla spesso, e per poter capire bisogna leggere attentamente tutta la genesi per avere un quadro chiaro. La Bibbia dice: "E DIO fece l'uomo a sua immagine e somiglianza lo fece maschio e femmina". In questa frase che intendiamo, in che cosa rassomigliamo a Dio, sicuramente non al corpo del l'uomo bensì l'anima che ha la virtù di avere una coscienza e di sapere di essere dicendo: io sono , lo stesso "Io SONO ".
Che DIO nel roveto ardente sul monte Sinai fece capire a Mosè dicendo appunto" Io sono". Quindi come DIO ha un anima che gli permette di dire IO SONO "cioè l'essere",così l'uomo a immagine di Dio dice "io sono". Il primo uomo, al contrario della teoria evolutiva, Dio lo creò perfetto fisicamente e i suoi anni erano circa 1000 anni, e rispetto agli uomini di oggi era un gigante. Quindi il primo uomo Adamo era un gigante infatti visse 930 anni . Dio gli aveva dato in corredo anche una lingua per poter parlare, tanto è vero che Adamo diede i nomi agli animali. Io non credo che l'uomo si sia inventato una lingua da solo, prima con parole molto rozze e poi con il passare del tempo la lingua si è raffinata. A questo punto posso supporre che La lingua parlata da Gesù è quella che si avvicina di più alla lingua madre parlata da Adamo. Questo perché biblicamente Gesù era anche primogenito della discendenza diretta di tutti i primogeniti dei patriarchi da Adamo a Giuseppe padre adottivo di Gesù, e quindi ,con molta probabilità era loro abitudine conservare sia la lingua che le etnie. Cominciando dal capostipite Adamo, che ebbe due figli, uno fu agricoltore e l'altro pastore. Questi due personaggi rappresentano i due destini della Terra. Caino rappresenta lo sfruttamento della Terra la cattiva urbanizzazione, l'inquinamento, le guerre, in parole povere la distruzione della Terra, perciò la sua offerta non fu gradita a Dio. Abele invece camminò davanti a Dio facendo il custode della natura, curando e governando gli animali, vivendo in simbiosi con la Terra diventando il primo uomo ecologico. Perciò l'offerta di Abele fatta con i primogeniti del suo gregge e del loro grasso fu gradita a Dio. Abele rappresenta l'armonia con Dio che avrebbe portato a una lunga vita sulla Terra e in futuro la vita eterna. Poi Adamo all'età di 130 anni ebbe un terzo figlio e lo chiamo Set un altro gigante, questo personaggio rappresenta l'inizio della redenzione che porterà la venuta del Salvatore, cioè Gesù Cristo. Questo fu l'inizio di una nuova era, legati da un filo d'oro (la benedizione di Dio) che passo da primogenito a primogenito cominciando da Set arrivando fino a Noè. Questi personaggi, oltre essere giganti, vivevano in media 900 anni e apportavano anche giustizia sulla Terra, perché erano guidati da Dio e venivano chiamati anche Dei o semi Dei, mentre la maggior parte degli uomini si lasciarono subito al peccato. Questi rimasero integri a Dio, tanto è vero che Enoch, anche esso primogenito, non vide la morte, ma fu prelevato direttamente al cielo. Poi dopo un certo tempo anche i discendenti nati dalla prima genitura di Adamo, vedendo che le figlie degli uomini corrotti erano più belle, si presero per mogli quelle che erano più al loro gradite. Allora gli uomini, che quel tempo erano giganti e vivevano in media mille anni, al contrario del Darwinismo ebbe una decadenza da uomo a umanoide. Non più millenario ma bensì centenario e si
abbasso anche di statura. Ma nonostante i peccati e la decadenza dell'uomo, DIO non abbandonò completamente la prima genitura . Noè primogenito rimase integro a Dio che anche esso fu un gigante insieme ai suoi figli. La Bibbia è chiara su chi erano i giganti, noi immaginiamo i primi uomini animaleschi pieno di peli, con un linguaggio rozzo in parole povere ad un primato. Io credo invece, che i primi uomini comparsi sulla Terra erano perfetti in tutto. Costoro messi a con fronte a noi erano giganti e la durata della loro vita era millenaria. E' nella decadenza del peccato che nelle varie generazioni hanno perso la loro perfezione.
Ma Noè e la sua famiglia furono a quei tempi gli unici giusti davanti a Dio rispetto alla malvagità degli altri uomini . E Dio li salvò dal diluvio insieme agli animali che stavano nell'arca. Noè dopo un certo tempo benedisse il primogenito Sem facendo continuare la benedizione di Dio legati da un filo d'oro a tutti i primogeniti da Adamo fino ad Abramo. Dai tre figli di Noè uscirono tre grossi popoli, inizialmente i tre popoli stavano insieme. Emigrando da oriente, gli uomini giunsero in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
A quei tempi tutta la terra parlava una sola lingua, probabilmente la lingua di Adamo. Dissero l'un l'altro "venite facciamo mattoni e cuociamoli al fuoco. Il mattone servii da pietra e bitume da cemento. Poi dissero : venite costruiamo una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo. Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
Il Signore disse: Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una sola lingua; Questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la lingua, perché non comprendono più l'uno la lingua dell'altro e cessarono di costruire la città.
Il Signore li disperse di là su tutta la Terra.
Per questo quel luogo lo si chiamò babele, perché Dio aveva confuso la lingua.
Così Dio evito il primo tentativo di globalizzazione dell'uomo e il così detto "progresso".
Dio, conoscendo sia l'inizio che la fine dell'uomo, la evitò ritardandola di millenni confondendo la lingua. Da questo racconto che riassumiamo? Che l'uomo dopo il diluvio voleva subito organizzare il progresso perché ne aveva già le capacità sia scientifiche e sia tecnologiche. Quando dico progresso intendo il nostro progresso quello da inizio novecento e adesso e se non prendiamo seri provvedimenti la vita sulla Terra è a rischio.
Questo ci fa capire che l'uomo è come un bambino molto vivace e si mette facilmente nei guai, perciò la comparsa dell'uomo sulla Terra probabilmente è molto recente, forse all'incirca 10000 anni, perché se la sua comparsa fosse più antica l'uomo con suo comportamento invasivo, la Terra, l'avrebbe già distrutta. Il messaggio che cogliamo dalla bibbia è che l'uomo ha avuto un involuzione sia fisico che intellettuale e morale . Da Adamo a Noè dopo la selezione naturale del diluvio l'uomo continuò nella sua immoralità. E l'uomo ebbe un ulteriore declino degli anni, da vita millenaria cominciava a essere centenaria, la sua statura si abbassava, gli uomini giganti diminuivano e l'uomo era soggetto di più alle malattie. Ma Dio non aveva abbandonato completamente l'uomo. Nella discendenza di Sem figlio di Noè, mantenne la benedizione sulla prima genitura arrivando fino ad Abramo, proseguendo finì a Giuseppe padre adottivo di Gesù. Quindi i giganti sono stati i nostri primi progenitori, uomini forti, intelligenti e millenari, non come vuole il Darwinismo scimmiesco. Se facciamo un ragionamento sulla logica e sulla fisica, dal perfetto può uscire l'imperfetto, non dell'imperfetto può uscire il perfetto.
Quindi tutti gli esseri viventi primordiali comparsi sulla Terra erano perfetti capostipiti di ogni specie.
Si sono sviluppati non evoluti (perché la parola evoluti è piena di contraddizione) pure in sottospecie per potersi adattare all'ambiente in cui vivevano trasformandosi. Ma c'è da dire questo che i capostipiti delle specie viventi, non solo erano complessi e perfetti, ma avevano nel loro dna già le informazioni che gli permettevano di trasformarsi in specie diverse per adattarsi meglio alla vita. La cosa strana che io noto che l'uomo invece di meravigliarsi che questi esseri si sono riprodotti per milioni di anni e chi sa per quanto ancora . Si meravigliano se il becco prima era giallo e poi diventato bianco.
L'uomo nei millenni non solo ha bloccato il completo sviluppo delle specie in altre forme, ma alcune specie le ha distrutte facendole estinguere. Quando Darwin andò sull'isole Galapagos e vide quella rara volta che le specie erano riuscite a svilupparsi completamente, perchè era venuta a mancare in componente uomo.
Prendiamo per esempio le rane, nascono girini e sono acquatici poi pian piano si trasformano in ranocchi. Immaginiamo che i ranocchi si fossero istinti milioni di anni fa, oggi gli archeologi direbbero, vedendo i fossili delle rane e i girini, che per il caso e la selezione naturale i girini si sono evoluti in rana.
E che dire del bruco nelle prime fasi della vita è terrestre facendo la seta, poi subisce una metamorfosi diventando un farfalla trasformandosi in un volatile. Questo che ci fa capire che sia il girino che il bruco nel loro dna già c'è descritto la metamorfosi. La cosa strana è che la cultura umana invece di meravigliarsi della complessità della specie, minimizza il miracolo dicendo che il bruco nel riprodursi per vari errori dovuti a mutazioni gli venuta voglia di volare e gli sono cresciute le ali.
Gli evoluzionisti credono nel padre caso e madre tempo. Il loro errore secondo il mio modesto parere e il tempo. Il fatto di dire sono passati milioni di anni e noi sappiamo quante cose sono potute succedere e quindi invece di meravigliarsi che questi esseri hanno affrontato, riproducendosi in milioni di anni con tutte le avversità ed infine subendo pure una selezionati naturale, sopravvivendo solo i perfetti e i più adattati. Minimizzano il miracolo dicendo solo che la selezione naturale ha fatto vivere i migliori. Negando il fatto che i migliori sono usciti da esseri già preesistenti.
Poi un altro errore è pensare che la vita sia facile, siccome sulla Terra abbonda in tutte le forme la vita. Di conseguenza l'uomo pensa che la vita si sia sviluppata anche su altri pianeti pressappoco come la Terra.
Guardare il cielo e la sua immensità e miliardi di galassie e quindi miliardi di sistemi solari simile al nostro, porta a pensare che l'universo pullula di vita.
Dimenticando che per l'universo Dio ha dedicato un sola parola sia la" luce e la luce fu". E con la luce che è energia per la formula E=M.C2 ha formato la massa creando le galassie formando tutto l'universo, e chiaramente anche la Terra. Invece per la Terra, oltre la prima parola ha dedicato altre cinque parole, cioè cinque interventi in più.
Quindi l'universo intero è solo energia e rimane energia, invece per la Terra in primis l'ha posizionata alla giusta distanza dal sole e dalla luna, poi ha creato l'atmosfera che è una macchina perfetta con l'aria che ha le giuste dose di vari gas per permettere la vita. Poi la Terra è schermata da un campo magnetico che la protegge dai raggi cosmici. Ha creato una vegetazione che serve, oltre per cibo per gli esseri viventi, fa anche da rigeneratore di ossigeno nell' atmosfera e chi sa quante cose ancora. In conclusione la Terra, cioè il nostro mondo non è miracolo ma tanti miracoli che per la loro grandiosità il cervello umano facilmente si confonde e invece di credere nel vedere la maestosità di Dio finisce per rinnegarlo. Come la maestosità della nascita di Cristo in una mangiatoia, mentre una stella nel cielo guidava da oriente i Re magi , che secondo me erano i
detentori della conoscenza e della scienza di quei tempi, cioè grandi scienziati di quei tempi. Costoro donarono al bambino Gesù l'oro, che rappresenta la conoscenza nella tecnologia che porta la potenza di un popolo. L'incenso che rappresenta la conoscenza in astronomia in matematica e nelle varie scienze. La mirra che rappresenta la medicina e il suo progresso nell'ambito delle cure. Tutto questo ha un significato molto importante perché i Re magi rappresentano secondo me i popoli, che a causa del progresso tecnologico, dal tempo di Cristo fino ai giorni nostri, subirono e subiscono la fame, la sete, la miseria, il sottosviluppo e l'emarginazione e di contro lo strabenessere dei popoli tecnologicamente sviluppati .
E questo, quando detto, si collega al discorso universale di Cristo sulla montagna, riguardando la giustizia il riscatto la pace a tutti popoli emarginati del Mondo.