Ciao, con questo post volevo condividere dei miei ragionamenti inerenti l'esistenza del libero arbitrio.
L'uomo nella mia visione non è troppo diverso da un qualsiasi congegno meccanico o tecnologico, funzioniamo secondo un rigido principio di causa effetto, riceviamo degli stimoli interni o esterni, che poi elaboriamo, e reagiamo di conseguenza.
Dal mio punto di vista però questa reazione non è libera, non siamo noi a scegliere ma le nostre scelte sono frutto di reazioni biochimiche che avvengono nel nostro cervello.
Provo a spiegarmi meglio facendo un esperimento mentale.
Pensiamo ad una persona che sta camminando lungo una strada dritta, ad un certo punto quella strada si divide in due, la persona è di fronte ad un bivio. Quella persona a quel punto avrà un infinità di scelte, potrà andare a destra, a sinistra, tornare indietro, rimanere fermo, uscire dalla strada, andare prima a destra e dopo un po' tornare in dietro e prendere un'altra strada e così via.
Il concetto del libero arbitrio ci direbbe che in realtà è lui a fare questa scelta, ha il completo controllo della strada che può intraprendere e di come intraprenderla, può infatti camminare veloce o piano, può strisciare o saltellare.
Ma è davvero libero di scegliere la strada che vuole e di scegliere come percorrerla? O tutto questo è già scritto, è già deciso?
Beh la mia risposta come potete immaginare dal titolo è che la strada sia già stata decisa. Ma cosa determina la scelta di questa strada? Come si può dire che quella strada era destinata ad essere percorsa in quel determinato modo?
La risposta sta nella scienza, come ho detto le nostre decisioni sono determinate da stimoli esterni che il nostro cervello elabora, questa persona magari alla vista del bivio si spaventa, significa che con gli occhi vede queste due vie, l'informazione arriva al cervello, inizia a pensare a cosa fare, se scegliere una delle due strade o se fermarsi lì ma questi pensieri non sono altro che reazioni che avvengono nel cervello. La strada non la sceglie lui ma è obbligato a sceglierla, non potrebbe sceglierne un'altra.
Se noi tornassimo indietro nel tempo e osservassimo per un numero infinito di volte questa persona (senza ovviamente modificare minimamente l'ambiente) la vedremmo percorrere per infinite volte la stessa strada, se noi potessimo studiare questa persona con una conoscenza completa di tutte le reazioni che avvengono nel suo corpo (studiare il suo cervello, quali sono le reazioni biochimiche che avvengo specificatamente nel suo cervello, queste reazioni sono personali, cambiano da individuo ad individuo per differenze biologiche e di esperienze) potremmo determinare ogni sua risposta ad ogni singolo stimolo, potremmo sapere che strada percorrerebbe ancora prima che la percorresse come possiamo sapere che una penna cade se lanciata o come possiamo sapere che il telefono si accenda quando viene schiacciato il suo tasto di accensione.
Rispondo già a chiunque pensasse "eh ma se il telefono è rotto allora non si accende anche se lo schiaccio, non posso sapere se si accenderà o meno". E invece posso, se conoscessi esattamente la meccanica del telefono in ogni suo istante saprei anche che schiacciandolo non si accenderebbe in quanto è rotto.
Ovviamente non possiamo sapere in ogni istante come sia lo stato del telefono ma era per rendere l'idea che di fatto che il telefono si accenda o meno è già stato deciso, è qualcosa di inevitabile.
Spero di essere stato chiaro e scusatemi se è lungo.