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Discussioni - Alexander

#1
Cinema, Serie TV e Teatro / Nadia è morta
19 Marzo 2025, 16:12:54 PM
Oggi la triste notizia della morte di Nadia Cassini, icona di quel cinema soft sexy degli anni felici della nostra Italia : 1970-80. La ricordo con nostalgia: era su Playboy del maggio 1980.  Io e mio fratello, minorenni, chiedemmo al nostro povero papi se poteva acquistarlo in edicola per noi. Mio padre la prese sul ridere ed essendo di larghe vedute lo acquistò. Ricordo ancora la sfuriata e l' imbarazzo di mia madre  :)).  Nadia era bellissima. 
#2
Buongiorno a tutti

Ci stiamo tutti rassegnando alle disuguaglianze sociali sempre più marcate. Sia l'Istat che , ieri, il Mef disegnano un quadro di una società italiana sempre più spaccata tra benestanti che stanno sempre bene, nonostante covid e adesso guerra, e "malestanti" che soffrono sempre più per tirare avanti. Sono quasi 7 milioni gli italiani poveri; più di 1 su 10 della popolazione. Poveri nel vero senso della parola: redditi così bassi da aver bisogno di assistenza e bonus per tirare avanti. A Roma 1 su 4 è povero. Sono dati raddoppiati rispetto a 10 anni fa. Ed è un trend in continuo peggioramento. All'orizzonte non si vede come questa tendenza si possa invertire. La guerra e le spese folli militari, che sottrarranno ulteriore spesa pubblica per i servizi sociali, non faranno che peggiorare la situazione. Ai redditi bassissimi si somma l'inflazione a livelli record e un costo delle bollette energetiche fuori controllo. La domanda però è un'altra: perché tutti noi , piano piano, ci stiamo rassegnando a vivere in questa società così strutturata? Voglio dire: un tempo la gente si ribellava alle ingiustizie, nascevano forze politiche di cambiamento, rivoluzioni, tensioni sociali profonde che, anche se non ottenevano tutto ciò che prospettavano, riuscivano a strappare un miglioramento, una più equa distribuzione della ricchezza. I ricchi rimanevano ricchi, non c'è dubbio, ma i poveri erano meno poveri, o almeno miglioravano il loro basso tenore di vita. Adesso, un po' ovunque nei paesi occidentali, ma anche negli altri dove, invece di forzare un cambiamento sociale e adoperarsi per esso, la povera gente preferisce, sfiduciata, andarsene inseguendo la chimera della vita "bella" in Occidente, è subentrata la convinzione che "tanto nulla cambia". Noi occidentali siamo ormai arroccati a difendere quel che resta della (sempre più in diminuzione) ricchezza costruita dalle generazioni che ci hanno preceduto, mentre nei paesi in via di sviluppo i miglioramenti sociali sono lentissimi e spesso pagati con riduzioni di libertà, con i ricchi che arricchiscono sempre più anche in quei paesi.Mancano anche leader politici all'altezza. In Francia se la giocheranno due come Macron e Le Pen per la presidenza.Cosa cambierà per la gente in concreto dalla vittoria di uno o dell'altro?Lavorativamente, socialmente intendo? Poco, quasi nulla. Cambieranno forse le politiche sull'immigrazione, ma per il resto? E' così un po' dovunque.
#3
Storia / Perché Annibale non proseguì su Roma?
08 Febbraio 2022, 21:48:34 PM

Il 2 agosto del 216 a.C. ebbe luogo una delle più grandi battaglie della storia : Canne. Si fronteggiarono romani e cartaginesi con relative truppe alleate. Come tutti abbiamo studiato a scuola, l'esercito cartaginese era guidato da Annibale, uno dei più geniali condottieri della storia, mentre le legioni romane erano condotte da due consoli: Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. Come era uso il comando delle legioni toccava un giorno a uno e uno all'altro dei due consoli.Il giorno della battaglia pare che il comando fosse nelle mani di G.T.Varrone (ma non è sicuro del tutto). Le truppe romane erano superiori per numero, soprattutto nella fanteria, mentre Annibale poteva contare su una cavalleria migliore e più esperta. L'esito della battaglia, come tutti sappiamo, si risolse nell'annientamento dell'esercito romano, preso a tenaglia da due ali di cavalleria, mentre la fanteria romana si incuneava in profondità nello schieramento cartaginese, sapientemente fatto arretrare da Annibale. L'incapacità e l'irruenza acefala di Varrone, malgrado pare l'opposizione di Emilio Paolo, portarono al disastro. I romani lasciarono sul campo, secondo Polibio, più di 70.000 vittime. Moltissimi feriti vennero finiti dagli africani. Molti si uccisero scavando un buca nel terreno e infilando la testa per soffocarsi (?) o si fecero trafiggere dai commilitoni. Di fatto Roma , dopo le disfatte subite sul Trebbia e al Lago Trasimeno, si trovava senza una consistente forza di difesa della città stessa. Era praticamente scoperta. La strada per la conquista da parte cartaginese della città sui sette colli era senza più ostacoli. E qui avvenne un fatto che ha deciso il corso della storia. Se Annibale si fosse deciso a marciare su Roma per occuparla, come lo pregavano i suoi generali, l'intera storia dell'Occidente e del mondo sarebbe stata diversa. Probabilmente il mondo come lo conosciamo non sarebbe stato lo stesso. Ecco quindi la mia domanda: perché Annibale non proseguì verso la definitiva conquista della città, ponendo così fine vittoriosamente alla seconda guerra punica?
Lo stesso console Emilio Paolo, ferito e morente, esortò l'ufficiale Lentulo, sopravvissuto alla carneficina, di correre ventre a terra a Roma per dare la notizia e per tentare così di preparare una disperata difesa  della città dicendo:Vai avanti, quindi, tu stesso, il più veloce che puoi, sfrutta al meglio la tua strada verso Roma. Chiama le autorità locali qui, da me, che tutto è perduto, e devono fare ciò che essi possono per la difesa della città. Vai più veloce che puoi, o Annibale sarà alle porte prima di te.»
Ma Annibale non marciò sulla città ormai indifesa, nonostante Maarbale, comandante della cavalleria numida, lo esortasse a cogliere l'incredibile opportunità dicendo:«Anzi, perché tu ben sappia quanto si sia ottenuto con questa giornata, io ti dico che fra cinque giorni banchetterai vincitore sul Campidoglio.Seguimi, io ti precedo con la cavalleria, affinché ti sappiano giunto prima di apprendere che ti sei messo in marcia».Si dice che il rifiuto di quest'ultimo abbia provocato un'esclamazione di Maarbale: «Gli dei evidentemente non hanno concesso alla stessa persona tutte le doti: tu sai vincere, Annibale, ma non sai approfittare della vittoria».
Annibale si limitò a inviare un negoziatore a Roma, Cartalone, con il compito di negoziare una pace con il Senato, in termini piuttosto moderati.Il Senato però rifiutò persino di trattare e proclamo la mobilitazione generale, chiamando alle armi persino gli schiavi. Passato il momento favorevole, dopo varie altre battaglie minori, Annibale venne richiamato in patria, dove venne battuto a Zama.
Perché non approfittò della vittoria di Canne? Ci sono molte ipotesi, ma nessuna certezza. Certo non si può pensare che il condottiero cartaginese difettasse di coraggio per muovere sulla città. Aveva già dato ampie dimostrazioni di quanto ne possedesse.
#4
Attualità / 2022
01 Gennaio 2022, 13:57:18 PM
Snoopy:


2019 - State lontani dalle persone negative
2020 - State lontani dalle persone positive
2021 - State lontani dalle persone
2022 - ????
#5

"il s. della vanità della storia umana che l'aveva colto poco prima in cortile, lo riprese" (I. Calvino).


Uso il termine senso nell'accezione di significato. La storia umana , e quindi la storia personale di ognuno di noi, non appare priva di significato in assenza di Dio? Non di un dio qualsiasi ma del Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, il Dio di Cristo, comunione trinitaria di amore e giustizia? Più si allontana nella storia il senso di questa presenza, ormai espulsa dalla società, espulsa dal cuore degli stessi credenti, più scende la percezione della vanità della storia stessa. Se nulla ho da raggiungere, e quindi da aggiungere, al mio passare come ombra tra il mutare degli anni e dei volti che incontro, non vengo colto anch'io, come il personaggio di Calvino dal senso di vanità della storia umana? Come gira la Terra attorno al suo Sole, come giro attorno ai miei anni, privato di significato, il senso di vuoto sembra quasi alleggerire la mia esistenza, come un inganno che nasconde invece una cupa pesantezza, una cappa di piombo che grava sul cielo. Senza Dio sono privato di una chiave di lettura della storia, una sua finalità, un suo epilogo. Qualunque storia ha un epilogo, bello o brutto, improvviso o lento . Quando raccontavo storielle ai miei figli spesso non mi lasciavano nemmeno terminare e mi chiedevano insistentemente:"Come finisce?". E allora, se tardavo a dare un epilogo, se lo inventavano loro. Viene naturale pensare ad un epilogo di una storia, altrimenti non sarebbe una storia, ma altro, dove innumerevoli storie che ci sembrano legate fra loro appaiono come il dibattersi di innumerevoli larve di zanzara in un secchio d'acqua piovana abbandonato. Il proprietario della casa se n'è andato e il secchio è rimasto là. Così Dio se n'è andato e la storia umana è rimasta abbandonata a se stessa, proprio come quel vecchio secchio. Naturalmente non sto parlando del dio di qualche chiesa, del dio che vive nei templi, ma del Dio-con-noi, di Quello con il quale discutevamo, ci arrabbiavamo, che invocavamo. Insomma del padrone della vigna, quello così ingiusto per noi da pagare gli operai che arrivavano nella vigna al tramonto come quelli che ci avevano sudato dall'alba.
#6
Percorsi ed Esperienze / Dubito ergo sum
30 Settembre 2021, 14:18:25 PM

Io dubito di tutto:
-dubito della religione e dubito della scienza
-dubito delle istituzioni e dubito della gente comune
-dubito dell'amore degli altri e dubito del mio amore verso gli altri
-dubito della mia auto e dubito di quelle degli altri
-dubito della mia mente e dubito che gli altri ne abbiano una anche loro
-dubito della mia esistenza e dubito anche di quella degli altri
-dubito che le verdure facciano bene e dubito che faccia bene la carne
-dubito dei no-covid-vax e dubito anche dei pro-covid-vax
Insomma dubito di tutto
Avete voi qualcosa o qualcuno di cui non dubitate mai?
#7
Attualità / Inefficienza italiana ai tempi del covid
18 Settembre 2021, 08:35:11 AM
Buon sabato a tutti



Molti si chiedono perché il governo italiano abbia puntato tutto sul green pass e quindi sull'obbligo indiretto alla vaccinazione, quando la stragrande maggioranza dei paesi non l'ha fatto.Penso che il furore vaccinatorio nostrano cerchi di supplire alle carenze e inadeguatezze del nostro SSN e non solo.Carenze che sono sotto gli occhi di tutti, ma che si cerca di coprire portando continuamente il focus sul problema vaccinatorio.Per dare un'idea dell'inadeguatezza del nostro SSN: il 30% di tutte le morti per sepsi ospedaliera (infezione da batteri resistenti contratta in ospedale)in Europa avvengono in Italia. Un dato riportato dai media in questi giorni. Per trovare posti in più in ospedale per i malati covid, non si aumentano i posti letto complessivi, ma si riducono quelli ordinari . Così non si assumono medici e infermieri in più.Un famoso ospedale veneto , in previsione di un aumento di necessità di ricovero per l'inverno di malati covid, ha creato un piccolo reparto da 10 posti letto.Per farlo però ha diminuito di 6 posti ematologia e di 4 nefrologia. Se potenzio di qua , riduco di là, insomma: nessun ampliamento di potenzialità effettivo. Così si cura il covid, ma si muore di insufficienza renale acuta. E che dire dei mezzi pubblici? Siamo già al terzo anno scolastico con il corona-virus, eppure i bus, le metropolitane, ecc. sono strapieni. I miei figli hanno iniziato la scuola e mi riferiscono di dover fare tutto il tragitto in piedi, ammassati gli uni agli altri. Un certo potenziamento si è tentato di farlo, ma troppo poco per le esigenze. Gli autisti costano.Quindi andiamo di vaccino, che è la soluzione più semplice e meno costosa. Si intuisce che il problema è essenzialmente ospedaliero dal fatto che, nonostante sia ormai chiaro che, dopo l'avvento della variante delta, il vaccino non copre dal contagio, ma dagli effetti gravi e quindi dal ricovero, si fa credere  il contrario. Così capita che i vaccinati si proteggono poco facendo circolare il virus tranquillamente. Ma non importa.L'importante è che non finiscano in ospedale. Disponendo però di vaccini un po' "labili" (dopo qualche mese già iniziano a perdere efficacia contro il contagio e anche il rischio di sviluppare la malattia, in particolare negli anziani ) è necessario ri-vaccinare in continuazione, soprattutto la popolazione più a rischio. E' una situazione difficile da sostenere a lungo, se non arriveranno vaccini di seconda generazione, per così dire, con una durata da vaccino "serio" (almeno diversi anni). Nel frattempo non c'è alternativa, almeno per gli anziani e i fragili, che ri-vaccinarsi ogni 6 mesi, temo. In attesa di quell'antivirale che alcuni ricercatori pensano sarà disponibile per la prossima primavera, introducendo così un'arma in più.
Purtroppo scontiamo, in particolare in alcuni territori, gravi carenze strutturali: sanitarie, scolastiche (non si dovevano più fare classi-pollaio: sono in 29 nella classe prima di liceo di mio figlio), trasporti, ecc.
Tutto ciò ha il suo peso sulle decisioni politiche in materia. Però se, come sembra, dovremo convivere a lungo col virus e probabilmente con continue varianti che potrebbero sorprendere ancora,prendendo in contropiede vaccini e farmaci, sarà necessario arrivare , in tempi rapidi e non biblici all'italiana, anche a mettere mano ai grossi problemi strutturali che si trascinano ormai da decenni. Altrimenti avremo ancora molti morti evitabili, molta tensione sociale, molte decisioni impopolari e divisive. In poche parole, non riusciremo ad uscire da quello stato d'emergenza da cui molte altre nazioni sono già uscite o stanno per uscire.
#8
Varie / 50 miliardi di uccelli
19 Maggio 2021, 11:11:48 AM

La terra è popolata da circa 50 miliardi di uccelli, secondo le stime più accreditate, divisi in 9.700 specie diverse. Essendo stato recentemente vittima di un attacco vigliacco da parte di due piccioni, che mi hanno bersagliato con ripetute deiezioni, mi è venuta la curiosità, partendo da questo dato che non conoscevo, di stimare quanto guano piove dal cielo ogni giorno. Ho scoperto che fare una stima è difficilissimo, perché la quantità di deiezioni varia da specie a specie. Naturalmente un cormorano fa cacche molto più grandi di un canarino. Possiamo però fare un calcolo approssimativo prendendo il numero di deiezioni di alcune specie e facendo poi la media. Si va allora, per fare un esempio, dai venti bombardamenti al giorno del piccione, ai cinquanta circa dei passeriformi. Il peso dell'evacuazione varia notevolmente, com'è ovvio. Ho fatto una media dopo un'accurata ricerca in internet, dove mi sono imbattuto in un'infinità di storie paradossali (tipo: ricerca "numero evacuazioni uccelli"-risultato."Aiuto!la mia casa è sotto assedio e bombardata dai piccioni". Tipico di Google). I passeriformi sono più numerosi dei piccioni  e ancor di più delle specie più grandi di uccelli. Ho fatto la media di circa 40 deiezioni al giorno. Si ottiene cosi l'incredibile cifra di 2.000 miliardi di cacche che piovano ogni giorno dal cielo , nella gabbia o nel recinto. In un anno sulla superficie terrestre, in un modo o nell'altro, si depositano 730.000 miliardi di escrementi d'uccello.
Se però calcoliamo il peso di questo guano vediamo un dato interessante: mediamente, anche qui con ampie variazioni, la "bomba" di un uccello ha un peso medio di 1-1,5 grammi. Ogni uccello scarica quindi mediamente 50 grammi al giorno di guano. Otteniamo quindi (tralasciando i casi di uccelli che soffrono di stipsi)circa 1,825 kg all'anno per uccello di ottimo fertilizzante. Abbiamo quindi 91,25 mld di kg di guano all'anno.
Ho fatto qualche errore matematico?
Le feci umane pesano invece 225 g di media e , sempre di media, un essere umano evacua 6 volte alla settimana, quindi circa 300 volte all'anno (è un calcolo veramente approssimativo, perché ci sono soggetti che evacuano anche tre volte al giorno, con quantità minore però. mentre in alcune zone del mondo si evacua una volta al mese perché non si mangia quasi nulla). 225 x 300=67.500 g= 67,5 Kg. Siamo stimati, come popolazione mondiale in circa 8 miliardi (cento anni fa eravamo 2 miliardi!). Abbiamo quindi 540 mld di kg di cacca umana all'anno. Una cifra spaventosa. Notiamo l'evidente differenza tra l'impatto ambientale degli uccelli e quello umano. Le deiezioni concorrono alla formazione dello strato superficiale del terreno (molto meno del fogliame però), ma quelle umane non si depositano in superficie e , ormai dappertutto, viaggiano nelle condotte fognarie e si riversano? Dove si riversa questa quantità enorme , piena di residui di medicinali di ogni tipo?  Non lo so...Lo sapete voi?
#9
Tematiche Filosofiche / Il problema dei tre nani
06 Aprile 2021, 14:30:53 PM
Buongiorno a tutti


sottopongo un problema:



Tre nani, scavando nella miniera, trovano un grosso diamante. Tutti e tre lo vedono nello stesso momento. Decidono di portarlo in superficie, tenedolo in mano a turno affinché nessuno si consideri il padrone del diamante.  Una volta usciti dalla miniera, fattosi ormai notte fonda e buio pesto, devono decidere il da farsi:
Fili vorrebbe vendere il diamante e dividere la somma in tre parti uguali.
Chili vorrebbe dividere in tre parti uguali il diamante, ma non è possibile tagliarlo.
Nili vorrebbe darlo al capovillaggio perché sia usato per il bene comune.
Non sapendo come uscirne per trovare un accordo, e non potendo tirare a sorte a causa del divieto di giocare la sorte imposto dalla religione nanesca, i tre nani decidono di sotterrare il diamante in un terreno sicuro per trovare la soluzione dopo un buon sonno ristoratore.
Al mattino si recano dove hanno sepolto il diamante, ma durante la notte un violento acquazzone ha lavato ogni traccia del punto esatto dov'era  nascosto.
Decidono allora  di dividere in tre parti il terreno, così che ognuno abbia un appezzamento della stessa misura da scavare. Chi trova nuovamente il diamante ne diventa l'unico proprietario. Come fare la divisione, considerando che non è possibile tirare a sorte e che tutti e tre vogliono decidere per primi quale parte scegliere, per non dare alcun vantaggio?

#10
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
12 Febbraio 2021, 09:16:48 AM
La natura va amata? Personalmente non la amo, ma osservo che c'è molta pressione mediatica e sociale affinché anch'io, e altri che, come me, non l'amano, debbano amarla. Si dice che la natura è la nostra madre. Visto però che appare del tutto indifferente al nostro destino, penso sarebbe più corretto definirla matrigna. Però le matrigne, a ben vedere, non sono del tutto indifferenti al destino dei loro figliastri. Infatti, in negativo o in positivo, nutrono aspettative nei loro confronti. Si potrebbe dire che, forzando un po' il concetto,anche la natura un certo tipo di aspettative , del tutto inconsapevolmente, le cova: che ci riproduciamo e che infine, completato il nostro ciclo, diventiamo dell'ottimo humus fertilizzante (cosa che noi ultimamente rifiutiamo, facendoci tumulare in ottime e costose casse di legno o facendoci cremare e riporre in urne cinerarie). Ma perché dobbiamo amarla?  Perché, se non lo facciamo, ci si "ribella" contro? Allora , se questo è il timore, dobbiamo certamente temerla, ma non amarla. Temere è ovviamente molto diverso da amare. Si teme qualcosa che può farti del male, si ama ciò che può farti del bene. Allora si dice che dobbiamo amarla perché è "bella" e che quindi è un peccato rovinare qualcosa che sollecita il nostro gusto estetico. Ma la bellezza percepita è un sentimento soggettivo. Infatti molti non provano questo senso di bellezza osservandola. In un certo senso bisogna restare "fanciulli" per provare quel senso di meraviglia davanti allo spettacolo della natura. Con il passare degli anni, questa sensazione si affievolisce, per poi scomparire quasi sempre.La cosa fa capire che la natura mette in atto, del tutto inconsapevolmente, una strategia ingannatoria per attirare l'uomo e indurlo ad amarla per desiderare così di prolungare la vita, la sua visione, e quindi riprodursi. Il sentimento più corretto sarebbe quindi quello di odiarla? Sarebbe assurdo, ovviamente, odiare qualcosa che ti inganna senza volerlo. La natura infatti non desidera ingannarti, ma è essa stessa una macchina per inganni. E come una macchina per produrre tappi di sughero non può produrne di plastica, così la natura non può che produrre inganni. Si può quindi adottare un atteggiamento indifferente nei suoi riguardi, come lei fa con noi? Ripagarla con la stessa moneta?Questa soluzione parrebbe la più logica, se non esistesse una disparità di forze tra noi e lei. Infatti noi possiamo distruggerla solo fino ad un certo punto, relativamente e probabilmente solo temporaneamente, mentre lei , del tutto inconsapevolmente, ci può annientare con indifferenza,  probabilmente anche definitivamente. Come una persona schiaccia un foruncolo pruriginoso e ne fa uscire il pus, così la natura, infastidita, del tutto inconsapevolmente, ci può schiacciare definitivamente. Come si può amare quindi qualcosa che si può solo temere? Riuscite ad amare, per esempio, una persona che temete e dalla quale dovete proteggervi e lottare per tutta la vita, come contro la natura nostra stessa? Ci riuscite? Io no.