l'avrete capito tutti il senso della locuzione latina , ne abbiamo parlato tanto. "Ogni determinazione è una negazione", famoso aforisma di Hegel che in un certo senso abbraccia Aristotele e Platone tramite il principio di non contraddizione , una cosa è quella e non un altra cosa ovviamente. Ma già Spinoza scriveva che " La determinazione non appartiene alla cosa secondo il suo essere; al contrario essa è il suo non essere" . Qualsiasi cosa che noi possiamo conoscere , qualunque ente noi possiamo conoscere immediatamente suppone una negazione. Qualsiasi cosa voi possiate pensare, dicendola, immediatamente istituite una negazione , se dite che è una cosa è questo allora non è anche quest altro e quindi delimiti e quindi determini.
C è una dimensione dell essere che noi non possiamo conoscere che Anassagora chiamava "Nous" , che gli antichi chiamavano "Sophia" , che Eraclito chiamava "logos" , che i credenti chiamano Dio, ovvero quella logica , quell essere che abbraccia e che contiene la grande energia creatrice e al tempo stesso distruttrice di tutte le cose e che da forma a tutte le cose , questo, necessariamente deve contenere tutto , è quindi, indeterminato. E io penso che questa indeterminazione noi ce la portiamo dentro.
Abbiamo istituito il dualismo, essere e non essere, bene e male , Dio e il diavolo, il bene dello spirito in antitesi con la tentazione del peccato , il corpo e l anima , anch'essi in antitesi. Veniva contrapposto il non senso della vita, il male del mondo al bene , alla giustizia . Così che abbiamo istituito il dualismo metafisico che poi a ben guardare è anche fisico , (l anima contrapposta al corpo).
Ma non ci sono il bene e il male come fossero due regni, due territori contrapposti . Dio da un lato, Satana dall altro e via dicendo. Quello che c'è , è un unico processo che si fa anche attraverso il negativo . è vero, noi ci portiamo dentro propio tutto, Dio e il cielo, l'inferno e la terra, la vita e la morte e anche molti secoli . Siamo l'antinomia , siamo la contraddizione.
"Nell ultima capanna un uomo giaceva al suolo con la testa quasi sepolta nella sabbia mentre le formiche correvano sul suo corpo. Era un indigeno colpito dalla malattia del sonno che era stato abbandonato dai suoi perchè non erano più in grado di trasportarlo. Benchè respirasse ancora non vi era più nulla da fare. Intanto che mi occupavo di lui, attraverso la porta aperta della tenda contemplavo le acque azzurre del golfo, contornato da verdi foreste mentre il sole al tramonto diffondeva i suoi raggi di fuoco. Era un panorama di magica bellezza. Ma abbracciare con un solo sguardo tale paradiso e l 'orribile miseria dell essere umano era una cosa che agghiacciava il cuore"
(albert schweitzer)
la contraddizione è la regola del vero. la non contraddizione , del falso. (Hegel)
è a questa tempesta di contraddizioni che la vita ci consegna e a volte questa tempesta ti può fare naufragare, restituire il biglietto come diceva Dostoevskij nei fratelli Karamazov , caro alioscia dice Ivan al fratello credente, non è il tuo Dio che non accetto, è questo mondo che non accetto. In questo senso voleva dire "restituisco il biglietto" e come ben sappiamo non mancano esempi di chi , oggi, restituisce il biglietto. Abbiamo bisogno di un etica che dia energia e speranza , un etica che vada oltre l'antroprocentrismo , ovvero il modo di comportarsi col prossimo. Un etica che si riassuma, ovvero che faccia sintesi della contraddizione , dell antinomia che viviamo e sperimentiamo , questa sintesi io la identifico tramite la breve frase "rispetto per la vita, in ogni sua forma".
C è una dimensione dell essere che noi non possiamo conoscere che Anassagora chiamava "Nous" , che gli antichi chiamavano "Sophia" , che Eraclito chiamava "logos" , che i credenti chiamano Dio, ovvero quella logica , quell essere che abbraccia e che contiene la grande energia creatrice e al tempo stesso distruttrice di tutte le cose e che da forma a tutte le cose , questo, necessariamente deve contenere tutto , è quindi, indeterminato. E io penso che questa indeterminazione noi ce la portiamo dentro.
Abbiamo istituito il dualismo, essere e non essere, bene e male , Dio e il diavolo, il bene dello spirito in antitesi con la tentazione del peccato , il corpo e l anima , anch'essi in antitesi. Veniva contrapposto il non senso della vita, il male del mondo al bene , alla giustizia . Così che abbiamo istituito il dualismo metafisico che poi a ben guardare è anche fisico , (l anima contrapposta al corpo).
Ma non ci sono il bene e il male come fossero due regni, due territori contrapposti . Dio da un lato, Satana dall altro e via dicendo. Quello che c'è , è un unico processo che si fa anche attraverso il negativo . è vero, noi ci portiamo dentro propio tutto, Dio e il cielo, l'inferno e la terra, la vita e la morte e anche molti secoli . Siamo l'antinomia , siamo la contraddizione.
"Nell ultima capanna un uomo giaceva al suolo con la testa quasi sepolta nella sabbia mentre le formiche correvano sul suo corpo. Era un indigeno colpito dalla malattia del sonno che era stato abbandonato dai suoi perchè non erano più in grado di trasportarlo. Benchè respirasse ancora non vi era più nulla da fare. Intanto che mi occupavo di lui, attraverso la porta aperta della tenda contemplavo le acque azzurre del golfo, contornato da verdi foreste mentre il sole al tramonto diffondeva i suoi raggi di fuoco. Era un panorama di magica bellezza. Ma abbracciare con un solo sguardo tale paradiso e l 'orribile miseria dell essere umano era una cosa che agghiacciava il cuore"
(albert schweitzer)
la contraddizione è la regola del vero. la non contraddizione , del falso. (Hegel)
è a questa tempesta di contraddizioni che la vita ci consegna e a volte questa tempesta ti può fare naufragare, restituire il biglietto come diceva Dostoevskij nei fratelli Karamazov , caro alioscia dice Ivan al fratello credente, non è il tuo Dio che non accetto, è questo mondo che non accetto. In questo senso voleva dire "restituisco il biglietto" e come ben sappiamo non mancano esempi di chi , oggi, restituisce il biglietto. Abbiamo bisogno di un etica che dia energia e speranza , un etica che vada oltre l'antroprocentrismo , ovvero il modo di comportarsi col prossimo. Un etica che si riassuma, ovvero che faccia sintesi della contraddizione , dell antinomia che viviamo e sperimentiamo , questa sintesi io la identifico tramite la breve frase "rispetto per la vita, in ogni sua forma".