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Discussioni - Adalberto

#1
Cinema, Serie TV e Teatro / GENERAZIONE ROMANTICA
24 Aprile 2025, 23:48:01 PM
GENERAZIONE ROMANTICA un film cinese di qusi 2 ore, pochissimi dialoghi, molte canzoni  e tante inquadrature  magistrali in un collage della vita cinese, realizzato da  Jia Zhangke durante un periodo di 20 anni di rapidissime  trasformazioni sociali e di costumi, per non parlare di economia, paesaggio, urbanistica. Di conseguenza  si adatterebbe meglio il titolo internazionale del film: "Catturati dalle maree".
La storia d'amore fra i due protagonisti che emergono pian piano è il filo esile che cuce insieme questo mosaico di video e di immagini in movimento, tutte di grande rilievo.
Un'altra traduzione del titolo  cinese è "Generazione errante", che si adatta forse meglio di quello italiano il quale si presta anche a una lettura ironica.
Formidabile l'esclamazione della protagonista nel finale: forse  è la prima volta che apre bocca in tutto il film.
Ci ha catturato la brevissima segnalazione di Mymovies: una scelta d'impulso. Un paio d'ore dopo eravamo già al cine.
Davvero notevole, molto molto particolare. Qualsiasi altro mio commento risulterebbe riduttivo.
#2
 Translator
 
 
 Non so se esiste la paleofilosofia, però forse mi aiuterebbe a interpretare le origini della differenza di pensiero fra  l'estremo oriente e l'occidente. 
Se il pensiero cinese interpreta la coppia di opposti come l'accettazione di un dato di fatto (considerando la relazione fra i complementari yin e yang),  in un angolo dell'area mediterranea mi sembra sia emersa una visione diversa, in cui  gli opposti vengono divisi da un agente, il dio monoteista. Questa è l'impressione che mi offre la Genesi quando narra  l'azione di  separazione della luce dalle tenebre ecc. ecc.
 Si può affermare che in Cina la coppia di opposti emerga come complementarietà mentre in Occidente evidenzi la loro divisione?

Supposto che questa sia una pista da seguire, c'è da dire che queste due visioni  geolocalizzate  emersero  ben prima della loro razionalizzazione in testi scritti, raffinandosi nel corso dei secoli attraverso diverse oralità: riti, canti e narrazioni mitologiche.
Forse rasenta l'impossibile cercare a ritroso  i fili che possano individuare i processi di questa svolta originale. Sia a est che a ovest con modalità diverse nel neolitico suppongo si siano sviluppati più o meno gli stessi elementari processi di costruzione del pensiero a partire da similari  organizzazioni sociali e culturali magico religiose,  che dallo sciamanesimo si sono evolute nel politeismo.
Non so se sia lecito far risalire questo switch concettuale al successivo passaggio dal politeismo al monoteismo. Forse dovrei indagare su quello che Freud scrisse sulla trasmissione a Mosè del concetto di monoteismo degli egizi.
Nel frattempo chiedo lumi.

P.S. Magari sbaglio a trascurare la Grecia, però... Omero e Eisodo sono dell'VIII aC. Ecco perché parlo di paleopensiero.
Se la Genesi è stata scritta 26 o 27 secoli fa, si può presumere che i concetti espressi risalgano a molti secoli  prima. Arriviamo a parlare del XIV aC  se l'Egitto si può considerare la culla del monoteismo. A quel tempo i micenei avevano ereditato dei minoici la lineare B, che però poi si è persa per strada nel medioevo ellenico. Forse l'India potrebbe dire di più e anche la Persia, ma ne so ben poco, anzi nulla.
#3
Percorsi ed Esperienze / Desiderate la Vita Eterna?
08 Febbraio 2025, 13:06:11 PM
 Translator
 
 
Altri vi chiederebbero se "credete" nella vita eterna. Io vi domando solo se questo è il vostro desiderio, in quanto trovo che la vita sia prima sensazione e poi pensiero.
Non mi sfiora la domanda filosofica (poco o nulla so) o spirituale (non percepisco), ma solo quella esistenziale.

La mia risposta è no, non desidero alcuna vita eterna.
Impressa nella mia memoria è l'immagine di un'antica vignetta di Linus: un tipo chiede al ragazzotto stranito che lecca un gelato: "Ti offro la vita eterna, la vuoi?" Scuotendosi dal torpore del caldo estivo, il ragazzo cerca in giro una qualche ispirazione. Incurante del  gelato che si squaglia riflette e poi  risponde: "No grazie, in TV passano sempre i soliti film."
E' passato mezzo secolo e mi riconosco tutt'ora in quella scema (non è un lapsus).
L'idea di ripercorrere la mia stessa vita, non speciale ma nemmeno banale, non mi attrae.
A parità di condizioni di partenza, mi troverei a rifare la stessa vita e mi risulterebbe noiosetto ripercorrere le stesse svolte, cogliere o perdere le medesime opportunità, apprezzare lo sforzo per liberarsi da, rinunciare a qualche libertà di.

C'è poi l'opzione B: il ciclo delle rinascite. Trovo affascinante lo stupore arcaico: animali che in primavera risorgono dalla morte letargica, informi tuberi che rifioriscono o semi costretti a morire per dar vita a nuove piante.
Certo  che mi piacerebbe rinascere gatto (il mio animale totemico) oppure polipo, che sembra abbia una elevata coscienza di sé a dispetto del suo apparire.
Però dove lo trovo un biglietto per vincere alla lotteria delle rinascite? Non provo particolari sensi di colpa, ma se mi confrontassi con la morale canonica... mi andrebbe di lusso rinascere lombrico.

Per l'opzione C bisogna essere decisamente Credenti. Non mi riferisco all'alternativa  Inferno o Paradiso, o all'emozione di fondersi in una qualche forma di spirito. Non è questo il punto. Bensì credere all'infinito.
Desiderate davvero vivere..  per l'eternità?