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Discussioni - fabriba

#1
Storia / Columbus Day
Oggi alle 15:54:19 PM
Oggi in america si celebra e non si celebra il Columbus Day.
È una festività controversa da qualche anno.

È stato portato alla mia attenzione questo documento, che apparentemente ha vissuto un suo momento di viralità circa 12 anni fa.

https://theoatmeal.com/comics/columbus_day
(in inglese; inoltre non è una pagina di testo, ma è testo su un immagine, quindi non so come farlo processare a un traduttore automatico)

Le informazioni riportate sulla figura di Cristoforo Colombo (che non ne esce bene), mi sembrano abbastanza verosimili, complessivamente allineate con le aspettative, ma i dettagli riescono comunque ad essere peggio di quanto pensassi.

Non ho conoscenze per confermare se sia storicamente accurato, ma immagino che qui dentro ci sia chi ne sa più di me.
#2
La formica previdente è un esempio di virtù rispetto alla cicala che invece non mette nulla da parte per l'inverno.

La popolarità della favola sicuramente ha a lungo risuonato con la morale del tempo: "accumulare" è una virtù.

L'idea che l'accumulo sia un valore da tramandare (anche tramite favole), lega la morale del tempo all'economia.



Da qualche anno a questa parte, il PIL mondiale è composto da una componente di dati, informazioni e beni immateriali, che è più grande della componente di beni materiali come cibo, automobili, ecc.

I dati sono fondamentalmente diversi dai beni materiali in termini economici, alcuni esempi:
  • non si prestano naturalmente a strategie di accumulo,
  • possono essere duplicati a costo (quasi) zero,
  • richiedono di sovrastrutture costose per determinarne e proteggerne la proprietà,
  • si prestano male alla compravendita,
  • non necessitano di intermediari per lo scambio


Che ne facciamo della morale della favola?


(nota: il consumismo è precedente all'economia digitale, e in parte già problematico rispetto alla favola, lo dico così non dovete farmelo notare)
#3
La premessa è semplice:
sono qui da un mese, e non posso negare che mi è sia capitato poche volte di dubitare della onestà intellettuale del mio interlocutore, sia che la mia onestà fosse messa in dubbio.
Immagino sia normale, umano.

E mi sono trovato a chiedermi:
Come si fa a restare ragionevolmente certi di essere intellettualmente onesti con se stessi prima che con gli altri?
Come si fa a discernere quando si risponde per narcisismo e quando invece per contribuire utilmente alla conversazione?

E non ho una risposta per ora.
Al limite posso darvi noia facendo le pulci alle vostre risposte, finché non trovo la mia!  ;D
#4
Nella Grecia antica, l'atleta incarnava l'ideale dell'uomo.

Si può spiegare col fatto che nella Grecia antica, la forza fisica aveva un valore (economico) e quindi era un valore, che si concretizzava nell'ideale di un uomo muscoloso, la cui fisicità era un chiaro tratto distintivo, di cui l'aspetto psicologico era quasi una emanazione (la disciplina, il coraggio...).

Nel corso dei secoli, le macchine hanno ridotto e quasi annullato il valore della forza fisica umana, e oggi i muscoli non comandano più rispetto, non sono più un valore.

Nel mondo contemporaneo l'intelligenza ha preso il posto della fisicità. Similmente, si può spiegare col fatto che l'intelligenza ha un valore e quindi è un valore.
Nel corso dei decenni (mettiamo anche secoli, ma dubito), i computer -le AI- ridurranno e quasi annulleranno il valore dell'intelligenza umana, e un domani, il cervello non comanderà più rispetto, non sarà più un valore.

Mi vengono in mente le foto d'epoca di Arnold Schwarzenegger che mostra i muscoli, immagino tra X anni di guardare le foto degli intellettuali con lo stesso sguardo incuriosito, impressionato, e tutto sommato divertito con cui oggi guardo Arnold.

Posto qui perché mi sembra che le implicazioni sociali di questa inflazione sono già in corso: la prima categoria colpita è stata forse quella degli informatici (non si è mai visto un quinquennio di licenziamenti così massicci nel settore, l'inflazione del loro* valore nel mercato del lavoro è già realtà), ma è difficile immaginare che rimarrà l'unica categoria coinvolta.

* nostro, dovrei dire, visto che ci lavoro, ma non vorrei farne una questione di campanilismo.
#5
Riflessioni sull'Arte / Armani e l'eterno
05 Settembre 2025, 11:21:03 AM
C'è una prevalenza (comprensibile) di Post sulle "belle arti" in questa sezione. 
Mettere un post su Armani è un gesto "politico" in questo senso, riflette una volontà di allargare il campo di discussione.
Sono il terzultimo iscritto al forum, e non capisco quasi un tubo di arte, a peggiorare le cose.
Siate clementi.
-----

Armani è un prodotto del suo tempo, un tempo in cui si costruivano case, mobili, e gli oggetti di tutti i giorni, con in mente l'eterno: non si comprava un accessorio personale con un orizzonte temporale breve come si fa oggi. Il vestito, la radiolina, il comò.
In questo senso, la sua eleganza è sempre stata nel non inseguire il qui-e-ora, le mode(!!) del momento. Ha gestito la sua azienda dando priorità alla pianificazione di lungo termine, rispetto alla gratificazione immediata (economica, ma anche di prestigio personale). 
Ha accettato serenamente di essere sulla cresta dell'onda, poi di essere superato da altri, poi di tornare in voga, fino al momento in cui l'eleganza e serenità con cui ha affrontato gli alti e bassi della carriera, lo hanno reso eterno.

Il suo stare nel suo tempo e cavalcarlo senza le ansie del momento, gli ha permesso di assorbire l'humus culturale e creare capi che sono simbolo stesso del tempo: la giacca destrutturata, che rinuncia alle "impalcature" nascoste e ridefinisce la linea che divide eleganza e comfort, bellezza e funzionalità; gli abiti femminili ispirati ai tagli maschili, che continuano a enfatizzare la bellezza femminile, e al contempo sfumano il confine tra generi.

Il suo essere figlio del suo tempo, classe 1934, lo rende un icona unica, e irripetibile in questo momento storico in cui la priorità è sul qui-e-ora.
#6
Ne Il problema dei 3 corpi, libro e serie TV, si parla dei sofoni (che non esistono nella realtà).

##############                SPOILER A SEGUIRE                  ##############
########        dal libro 1 e 2, in parte non ancora uscito in tv          #########

Sono in sostanza particelle senzienti, create dagli alieni per andare a confondere le nostre ricerche di laboratorio e impedirci di progredire scientificamente.
Il risultato di lungo termine è che l'umanità perde completamente fiducia nella scienza, e piomba in una specie di nuovo medio evo (breve).

##############                            fine spoiler                        #############
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La situazione attuale della scienza è tale per cui:
  • da una parte la quantità di "fake studies" sta aumentando esponenzialmente con il risultato di confondere i risultati delle nostre ricerche e ostacolare il progresso scientifico
  • da un'altra parte indipendente, la percezione della scienza da parte dell'opinione pubblica sta mutando rapidamente, e di conseguenza la politica sta iniziando a mettersi di traverso (togliere fondi ecc).

In entrambi i casi, il risultato di lungo termine sembra remare in una direzione che può giustificare preoccupazioni.

Può essere un contributo alla nascita di un post illuminismo? Fino a che punto, e quali saranno gli aspetti positivi di una simile "evoluzione" del pensiero umano?
Sono alcune delle domande con cui mi sto arrovellando ultimamente.
#7
Tematiche Culturali e Sociali / Il relativo maschile
26 Agosto 2025, 14:57:45 PM
Tra gli autori del le rubriche di riflessioni.it  ci sono 39 uomini e 13 donne, più qualcuno che non ho saputo categorizzare a primo acchito dal nome. Sostanzialmente un rapporto di 3:1.
Nei titoli delle rubriche ci sono 3 riferimenti espliciti al mondo femminile, 0 al mondo maschile. 3:0.

Al di là delle ovvie ragioni storiche o sociali che ci hanno portato a considerare il maschile come umano archetipico, vorrei discutere la possibilità teorica (e l'indisponibilità reale) di creare spazi in cui il maschio si interroga sul proprio essere un tipo particolare di umano.

In un articolo semiserio rivolto al femminile si parla di come essere donna significhi avere il ciclo, depilarsi, fare dieta, essere insicure, ecc. Non è l'unico: rivolgersi al femminile, significa anche parlare di tematiche identitarie femminili come queste apparentemente banali, ma con implicazioni sociali non scontate.

Perchè nel semi-universo maschile non si parla di erezioni mattutine, barba, fascinazione per il barbeque, eccessi di rabbia, ecc?
Sono tematiche più o meno banali che non vengono affrontate (3:0) eppure hanno sicuramente implicazioni sul modo maschile di essere umani.

La domanda è duplice: da una parte è non retorica, dall'altra vorrebbe avere valore di "stimolo" forse, visto che in questo forum non mancano voci in grado di sbanalizzare qualunque tema.
#8
Presentazione nuovi iscritti / Sono in ritardo
23 Agosto 2025, 10:00:02 AM

Per la miseria non avevo visto questa cosa!
Non so se sia un rito di passaggio, ma mi sottopongo volentieri.

Ecchimi... boh, ho già partecipato a qualche discussione e ho appena creato un post... a questo punto forse lascio che quello che ho detto e dirò decida chi sono invece che presentarmi per quello che penso di essere!




#9
Mi chiedo se i più giovani hanno mai sentito l'espressione "processi alle intenzioni", un vecchio adagio che fino a 20 o 30 anni fa era molto più in voga, e che sostanzialmente indicava che in una democrazia per tutelare la libertà di pensiero bisogna limitarsi a giudicare i fatti, e non le intenzioni.

Da parecchi anni però vengono sempre più spesso introdotti o applicati reati da destra e da sinistra che possono essere visti come reati in cui l'intenzione gioca un ruolo chiave, mi vengono in mente 2 grandi categorie*:
  • aggravanti omofoba, razziale, femminicidio e simili
  • terrorismo e ordine pubblico (non l'11 settembre, ma atti minori o addirittura manifestazioni)

Mi sto interrogando su parecchi fronti al momento, come ad esempio (ma non solo)
  • quale è stato il momento in cui abbiamo sbloccato questa modalità, e
  • quali vantaggi** porta questo approccio, perché altrimenti non l'avremmo adottato.
Non mi sto interrogando sugli svantaggi come credo sia chiaro già dal primo capoverso.


( * ordine randomizzato: è un dibattito di natura "politica" che però idealmente non vorrei diventasse un dibattito <destra vs sinistra>)
( ** veri o fittizi, per molti o per pochi, permanenti o temporanei che siano)