Riporto sotto la lettera che Alex Zanotelli ha inviato in questi giorni ai giornalisti italiani chiedendo di non continuare l'assordante silenzio dei mass media sulla terribile condizione che si vive in molti paesi africani devastati dalle guerre, dalla fame, dalle malattie, dal terrore, a cui si vanno ad aggiungersi gli effetti del cambiamento climatico che renderà inabitabili sempre più vaste aree del continente. Di non tacere per farci capire il motivo dell'emigrazione a rischio della vita da quel continente così martoriato, situazione di cui è strutturalmente responsabile il sistema economico finanziario vigente e che viene continuamente alimentata con la vendita delle armi e il foraggiamento interessato alle peggiori tirannie e bande di potere locali.
"Aiutiamoli a casa loro" è uno slogan che, detto da chi per secoli a casa loro li ha sempre saccheggiati e continua a farlo a beneficio della finanza e di imprese come ENI e Finmeccanica, suona di un'ipocrisia nefanda. "Aiutiamoli a casa loro" sembra voler dire "aiutiamoli a crepare a casa loro", magari sovvenzionando gente come Erdogan o peggio ad allestire gli appropriati campi di concentramento, a fare quel lavoro sporco che noi non possiamo fare direttamente.
Certamente aiutarli significa non tacere per permetterci di capire, aiutarli significa aiutare noi a non vedere la storia della conquista dei diritti sociali e civili in cui la civiltà nata dalla storia europea trova il suo riferimento ideale, affondare con i profughi nel Mediterraneo.
Ma questo potrà davvero risvegliare le nostre coscienze dal profondo intorpidimento morale preludio della nostra stessa rovina? Basterà la verità o non preferiremo invece continuare a credere alle balle degli interessati imprenditori della paura che recitano la parte dei difensori dell'etnicità?
La lettera è questa e spero vogliate leggerla e commentarla
http://www.fnsi.it/appello-di-padre-alex-zanotelli-ai-giornalisti-rompiamo-il-silenzio-sullafrica
"Aiutiamoli a casa loro" è uno slogan che, detto da chi per secoli a casa loro li ha sempre saccheggiati e continua a farlo a beneficio della finanza e di imprese come ENI e Finmeccanica, suona di un'ipocrisia nefanda. "Aiutiamoli a casa loro" sembra voler dire "aiutiamoli a crepare a casa loro", magari sovvenzionando gente come Erdogan o peggio ad allestire gli appropriati campi di concentramento, a fare quel lavoro sporco che noi non possiamo fare direttamente.
Certamente aiutarli significa non tacere per permetterci di capire, aiutarli significa aiutare noi a non vedere la storia della conquista dei diritti sociali e civili in cui la civiltà nata dalla storia europea trova il suo riferimento ideale, affondare con i profughi nel Mediterraneo.
Ma questo potrà davvero risvegliare le nostre coscienze dal profondo intorpidimento morale preludio della nostra stessa rovina? Basterà la verità o non preferiremo invece continuare a credere alle balle degli interessati imprenditori della paura che recitano la parte dei difensori dell'etnicità?
La lettera è questa e spero vogliate leggerla e commentarla
http://www.fnsi.it/appello-di-padre-alex-zanotelli-ai-giornalisti-rompiamo-il-silenzio-sullafrica