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Discussioni - green demetr

#1
Primo autore Robert Walser: BOOOOMMM parte 1

citazioni scelte da

https://www.pangea.news/robert-walser-silvano-calzini/



«Non è forse bello che nella nostra esistenza rimanga qualcosa d'ignoto, di strano, come dietro un muro coperto d'edera? Questo le conferisce un fascino indicibile che sempre più si va perdendo. Oggi si ha voglia di tutto, ci s'impossessa di tutto con brutalità».

«Preferisco sparire, adesso. Certo, potevo scegliere un convento per chiudermici dentro e pregare, rispettato dalla chiesa e dai potenti. Ma forse è meglio il manicomio. Ci sono meno idee su Dio qui dentro, meno preghiere incomprensibili, meno riti da accettare. Qui si sopravvive calmi. Qui si è sicuramente malati. Certificazioni, esami, firme, diagnosi. Perché bisogna avere sempre la testa inquieta? Il mondo non è già abbastanza agitato? Almeno opponiamoci al furore. Qui deve esserci la quiete».

cit  Carl Seelig "Passeggiate con Robert Walser" Adelphi





Che autore magnifico, il volto come al solito dice già tutto.

Un grazie infinito a Davide Brullo per questo blog letterario che è una gemma solitaria nell'insulso tutto dell'editoria contemporanea.


#2
Tematiche Spirituali / Cafarnao
29 Maggio 2025, 00:39:27 AM
Lo sapevate che Cafarnao è il posto dove Gesù insegnava l'halakà ai samaritani?

Dietro questo semplice spunto, è Marco che ci parla.
Lo spirito impuro? Perchè urla, cosa sta dando fastidio a questo?

Che cosa è uno spirito impuro?
Non è un demone, lo spirito impuro è ciò che discende dall'alto.
Da dove? Non ho capito.
E' qualcosa che però si palesa come desiderio impuro (ciulare, mangiare etc...).

Ma in questo caso chi urla? Quale spirto impuro?
Egli dice CI ROVINERAI TUTTI.

Certo tutti quelli che ciulano e mangiano, quando invece Gesù lo ha proibito!

Casco da un pero gigantesco, all'improvviso quello che volevo, l'ebraismo che si sposa con lo spirito di cristo!!!!

Ma è proprio quello che urla lo spirito! tu il santo dello Spirito.

Ma il mio secondo maestro mi dice indirettamente che sto bestemmiando.
Infatti Gesù non è il santo dello spirito, ma è lo spirito santo in persona!!!

E cosa fa lo spirito santo? fa halakà.

Sono circa mille i comandamenti di gesù.  ???

Il mio maestro dice che dobbiamo far finta di niente, che diamo semplici informazioni. Là fuori ci sono gli elfi :D

Che sensazione strana di piccolezza! sapere che non ciò mai capito nulla! Mi esalta sta cosa.

Però a quanto pare Saturno si sta togliendo dalle balle in sti ultimi 5 anni mi ha smaciullato tutto.

E ora si fanno le cose sul serio.
#3
Il problema dell cultura woke è molto semplice.
Essi confondono il riconoscimento civile con quello identitario.
Si prestano facilmente al potere della propaganda che annette nell'identitarismo il collettivismo.
Dunque maschio e femmina sono la stessa cosa.
L'identità biologica è così soppiantata.
Come si sa quando si nega la realtà si entra in un mondo paranoide.
Il cui sintomo principale è il narcisismo dilagante di questa epoca.
Da un punto di vista filosofico nicciano è la prosecuzione del nichilismo
 che come previsto da Niezche da ideologico sta diventanto bio-politico.
Il controllo di cosa sia o non sia un corpo, il controllo di cosa sia o non sia il concetto di salute.
A margine le dichiarazioni gravissime del ministro della sanità italiano che afferma che per motivi di mancanza di soldi....(il loop delirante di questi fascisti e neonazisti al potere) la PREVENZIONE dovrà auspicabilmente diventare obbligatoria (alla faccia del concetto morale di sacralità del corpo)
E niente il tarlo del 2020 sta scavando sempre più a fondo, e in maniera allucinante: ovviamente in Italia.
Il problema dunque non è la cultura woke ma il controllo dei corpi.
Bio-politica (Niezche-Focault-Adorno).
L'anfibologia politica già condannata da Aristotele continua imperterrita.
Con mezzi sempre più finemente psicologici (senza distruggere cioè la massa dei lavoratori schiavi).
L'anfibologia porre vecchi problemi sotto il nome di altri.
Complimenti alla sinistra.

Il bipartitismo serviva a questo a trovare una quadra tra le necessità dello status quo, e il tentativo di liberare ulteriori forze individuali.
(l'individualismo è alla base della democrazia....notevole l'apparato mediatico di massa che invece inverte i fattori e fa diventare collettivo ciò che può e deve essere solo individuale.
Il comunitarismo è cosa totalmente diversa dal collettivismo.
Peccato che sia morto Preve, quanto ci sarebbe servita una figura onesta come la sua sono sicuro che sarebbe stato d'accordo con me.
e va bè-
#4
Attualità / Il giorno della memoria
27 Gennaio 2025, 13:46:37 PM
Voglio subito rassicurare che non sono un ebreo.
Ma la mia formazione culturale posso ben dire che ha aperto gli occhi con il libro di Primo Levi, Se questo è un uomo.
Come mai nel giorno della memoria il Papa si è permesso di dire che gli ebrei hanno commesso genocidio?
Noto con piacere che la comunità ebraica ha attaccato l'Anpi.
Bene hanno fatto a sollevare serie questioni sull'antisemitismo dilagante.
Con i TG nazionali che mentra fanno falsa propaganda contro il nazismo, essi sono il mezzo stesso di questa ideologia che ricorda molto da vicino proprio quello che loro dicono vada celebrato che non avvenga mai più.
Non cambia mai questa italietta, e anzi ormai l'intera Europa è diventata un italietta.
In mezzo a questa oscurità di nuovo dalla Germania arrivano forze antidemocratiche per credo.
Come ha fatto notare il mio maestro, le stesse che mise in campo l'allora giovanissima Merkel, le stesse parole, sono rimasto scioccato. La mia ignoranza sulla Storia è sempre più inammissibile.
Le cose non avvengono mai per caso, ma sono il frutto della Storia oscura, che si ripete all'infinito.







#5
Attualità / Trump Trump Trump
25 Gennaio 2025, 17:36:22 PM
Oh ma è arrivato  :D

Primo giorno: cari satanisti dell'agenda globale targata wobble wobble, a proposito dei vostri progetti sul futuro (creazione di popoli prigionieri prima, e ora pure in mutande), si quella cosa lì, come la chiamate, ah si, politica green, beh sapete, mi pare una cagata, no grazie  :D
cari saputelli dell'oms, sapete quella cosa che avete fatto con l'influenza stagionale, si si quella, quella che eravamo tutti morti, la considero il più grande SCAM mai visto nella storia  :D , no grazie  :D

Certo da Europeo dovrei essere terrorizzato visto che quei cani che ci governano in Europa verranno a prenderci anche l'anima a noi poveretti, pur di arricchire le loro PINGUI tasche da trichechi.

Felice per l'America.
STO SOLO GODENDO VEDERE LE SINISTRE ROSICARE fino all'inverosimile.

Ma come ho fatto a stare dalla parte di questi clown per tutto il tempo della mia giovinezza?
Mistero.

(ovvimante no, ideologia, ma ho perso la voglia di combattere, sono troppo stanco.)

Felice anche per il ritorno delle vittime di rapimento da parte dei terroristi palestinesi.
Un pò meno a vedere il popolo, autoproclamatosi tale sulla base di niente, palestinese, osannare gli stessi terroristi, evidentemente non hanno ancora capito.
Ma non disperiamo per loro, dopo gli accordi con gli stati terroristi della Meloni, che mica ci vorremmo perdere quello più interessante? :D

E so nato qui, e troppo povero per migrare in america.
Che GRANDE POPOLO!
#6
Ieri stavo leggendo per la seconda volta la prolusione alle confessioni di S.Agostini.
Lo sto leggendo nelle annotazioni Bompiani.
Devo dire che queste annotazioni sono piuttosto povere di senso, al massimo possono ricondurre il testo a qualche forma di prassi letteraria.
L'invocazione a Dio, invocazione di benevolenza.
E come abbiamo visto in Matteo 1,1 le citazioni, tenute però al segreto, non enunciate, come invece in Matteo 1,1 (per cui sarebbe impossibile andare avanti, in quel caso).

Ad una prima lettura mi avevo investito questo afflato mistico, questo desiderio di unione a Dio, questo richiamarsi in nome suo alla sua unità.
Ma in una seconda lettura, ho cominciato a vedere il testo smarginarsi (si sto vedendo l'amica geniale, stagione quarta, in parallelo).
I contorni di quello che sembra ben definito cominciano a sfocarsi, si comincia a vedere il non detto, suprema missione che solo i grandissimi scrittori, sono in grado di suggerire.
Infatti il desiderio si trasforma in domanda, le cose che sono, diventano semplicemente il tramite, l'oggetto morto, cui il Dio soffia la vita, la linfa vitale, su cui poi la ragione, ravvivata dallo stesso moto, moto interiore a sè stessa, motore immobile, ci fa cercare il nesso, l'unità, la perfezione.
Ciò che era morto vive, e vivendo ci chiede di cosa è allora quell'essere morto che prima c'era.
Prima e dopo, imperfezione e perfezione.

Inizia poi l'opera vera e propria, la confessione, l'atto di rinuncia a sè stesi, per il perdono divino.
Ma è proprio dove la forma dovrebbe prendere il sopravvento, come nelle aride opere di Tommaso, è la vita caotica del singolo a irrompere, dentro la domanda, domanda stessa che ricordiamoci, è il divino, e non noi, a suscitarci.
L'inizio delle confessioni è allora di quelli che pongono una distanza incolmabile tra la psicologia contemporanea (mera esibizione di forme positive, a casaccio esposte) e l'osservazione.
L'ironia di Agostino che covava nella stranissima forma della scrittura del prologo, esplode, in una serie di considerazioni semplici di verità eterna.
L'uomo è colpevole dalla nascita, senza essere consapevolo se non lo fosse addirittura nella fase uterina.
Una descrizione che mi ha lasciato alienato quando parla di latte "ubertoso" strano aggettivo, che non compariva negli atti osservati nel bambino precedenti.
Si mischia così qualcosa di evidente (copertura) insiema a qualcosa di obliquo (la vera ricerca).
A presto per il continuo della lettura e del senso.
#7
Buonasera.

Accantonata per un attimo la discussione su Hegel, in cui volevo aggiungere semplicemente la lettera da cui si capisce la conversione verso l'individuo schiavo. Schiavo di cosa? Schiavo della storia, ossia per chi sa leggere, schiavo del destino. La storia infatti la scrivono sempre i vincitori (di solito armati fino ai denti).

Avevo lasciato la lettura della bibbia ebraica per evidente contrasto tra le fonti.
Elomiti e Javisti sono due tradizioni diverse, anche se spero complementari come testimonia la tradizione che cerca di unirle, mi pare tradizione C.
Dunque dopo la pandemenza, che putroppo continua a rimanere nell'aria, nonostante ormai i dati siano pubblici, pensavo di occuparmene in maniera separata, forse tramite i libri del mamash.

Ecco allora che faccio partire questo terzo progetto, che dovrebbe durare di più.
Infatti il messaggio cristiano è un messaggio fuori dal tempo.

Per leggere un testo religioso come questo naturalmente bisognerebbe farlo a partire dalla fede, cosa che putroppo la grazia non mi ha consegnato.

Ma ritengo che si possa leggerlo anche in maniera agnostica, forse come anche diceva il pessimo Heidegger, è la cosa migliore da fare intellettualmente parlando.

Poichè faccio fatica a non vedere dei rimandi potentissimi fra le epoche da parte dei grandissimi autori di cui qua si vuole parlare, mi sono imbattuto nel progetto Moraldi (vedete la wiki).

Un progetto che vede il cristianesimo una investitura degli antichi pensieri della grecia e della roma classica, oltrecchè del giudaismo.

Poichè sappiamo che queste tre pensieri si fondano sull'antico egizio, è inevitabile che si parli di gnosticismo.

E' un progetto quello del Moraldi che dovrebbe trovare i suoi risultati più importanti nelle guerre giudaiche di Giuseppe Flavio, e epigoni su su fino al medioevo con la pistis sophia, testo centrale delle massonerie umanistico-risorgimentali. E da cui Jung prese spunto per la sua psicoanalisi.

Il primo testo che ci porta è Matteo. Non Marco come invece nella mia versione del Vangelo.
L'avevo iniziato a leggere, mi sono fermato naturalmente (se mi seguite nella parte filosofica) sul passo del non desiderare la donna d'altri.
Nel vangelo sta scritto non come gli ebrei dicono, semplicemente nell'atto, ma addirittura nel pensiero.
Questa robaccia è oggi totalmente inadeguata, e la ascrivo alle prime sette cristiane che avevano la necessità di staccarsi dal peso e dalla sapienza immensa degli ebrei.
Infatti questa legge ebraica va letta all'interno di un pensiero della comunità.
Una comunità che ha bisogno dell'unione per affrontare l'antisemitismo, e che faceva della famiglia il luogo madre della resistenza, per poi ottemperare ai doveri etici.
Invece il cristianesimo la fa diventare un abominio, introducendo il concetto orripilante di seduzione che dura fino a Freud, che lo liquida come una semplice proiezione. Naturalmente Freud viene ignorato e ste cagate tornano come lotta di emancipazione femminile. No non ci siamo proprio.

Ecco spero che questi momenti di polemica saranno veramente pochi, anche se sono poi quelli per cui io invito a leggere contro il cristianesimo di Nietzche.

Da un punto di vista teologico, le vere parola di Cristo sono quelle virgolettate.
Infatti i vangeli avevano anche un valore di catechesi, olre che un valore morale a se stante.

Penso che la vecchia legge ebraica basti e avanzi, non sento l'esigenza di questo moralismo inutilmente agressivo (chi infatti decide di cosa uno pensa? se non che il torturatore...etc...).

Sono partito con la polemica per vedere se qualcuno si offende.
Spero di no, infatti i passaggi precedenti che avevo letto mi erano piaciuti.

Ora se trovo il tempo, li mettiamo per iscritto e ci lavoriamo sopra.
Ciao ciao!
#8
Riflessioni sull'Arte / Il romanticismo tedesco
25 Settembre 2024, 19:15:57 PM
Ci sono cose segrete, solo per fini intenditori.
Il romanticismo tedesco parlava di mostri, mentre l'italia parlavi di patria.
E' normale che sia stato frainteso.
Persino il buon Leopardi parlava di tromboni tedeschi.
Ma se uno pensa che il perturbante freudiano viene introiettato come lettura di Hoffman, poi non ci dobbiamo lamentare dell'immenso vuoto che c'è.
Per esempio i titani di jean paul, me lo dovrò leggere in inglese....
C'è qualcosa che non torna in Italia...è incredibile come siamo arretrati intellettualmente, oltre ogni altra cosa ovviamente  :D.

Si! sto leggendo il Kohlhaas di Kleist...un autore della mio periodo liceale, quando senza saperlo la filosofia stava cominciando a lavorarmi sui fianchi e a farmi legggere TUTTI gli autori più sbagliati nel trentennio successivo.

E' inutile piangersi addosso. Apriamo un diario personale delle letture.
In ritardo, ma sempre meglio che la cacca intellettuale dei censori del nostro tempo di post-modernità (il niente).
#9
Attualità / Libano
25 Settembre 2024, 18:59:20 PM
Vi ricordate il Libano, con le sue meravigliose gole naturali?

Bè tra poco non ci sarà più.  :D

PS
Niente Palliwood, niente Tunnell....oh finalmente un pò di manovra.
Quei cattivoni degli ebrei.  :D
#10


Ecco volevo dare conto del difficile rapporto con il mio personalissimo problema con i video (quando mancano i libri base è inutile leggere i libri che li presuppongono) di Cacciari che riguardano la sua ultima fatica.

Se in un primo momento non potevo sopportarlo  ;)
poi mi è venuto in mente che forse sbagliavo.
E grazie al cielo questo video chiarifica TUTTO.

Naturalmente manca la parte morale, ma il buon cacciari ha fatto bene a chiarire la parte che lo precede.

Che dire! E' la mia stessa posizione!

Cacciari capisce benissimo l'errore dell'ontoteologia...mi viene da piangere: ma allora esiste qualcuno che lo capisce!!!

Ridefinisce magistralmente Aristotele e l'allievo Heidegger, perchè anche il buon Massimo non ha tempo da perdere con chi non capisce!!!

Il mio maestro per esempio ancora non ha capito...

Niente un video ricchissimo, dove per la prima volta dice con CHIAREZZA quale è la sua filosofia!

Non ho capito bene ancora il rapporto tra ousia (le idee platoniche) e ta onta (gli enti).

A mio modo di vedere mi è sovvenuta dal nulla l'intuizione che le ousie sono sostanzialmente quelle idee che noi INTERROGANDO lo spirito noi conosciamo.

E che sono i mattoni, la costellazione di ciò che la filosofia dovrebbe conosere come morale.

Ecco grazie alla precisazioni offerteci da Cacciari potri dire meglio che è l'interrogazione delle aporie, ovvero la loro apertura.
Cacciari in un passo che mi sono perso del simposio afferma che eros è figlia di poros, ovvero la filosofia è la ricerca della strada, del senso, laddove questo senso nei ta onta, negli enti, si chiude alla conoscenza scientifica.

Una volta che la scienza moderna mette in cantina il meccanicismo, questa ricerca diventa anche la NECESSARIA ricerca di qualcosa che la scienza stessa, non sa da dove venga.

Infatti le cose emergono (emergentismo).

E' necessaria una nuova patafisica. (questo cacciari non lo dice...e va bene così perchè lo scopo della lezione è dare LE BASI del RICOMINCIAMENTO a fare FILOSOFIA.

Il grund è nel pensiero stesso...cacciari ti adoro! lo aveva già detto LEOPARDI....

E niente è bello vedere che siamo in due!!!

Io e Cacciari e il mio maestro: riapriamo le vie della patafisica, ora che abbiamo capito!

Ovvero torniamo a dostoevsky mi dicevo io, e cacciari, Massimo MIO PURE!!!

Caro massimo, siamo esausti, io addirittura alla fine del famoso tunnel zizekiano (quello del treno contrario  :D )


E niente, putroppo oggi le idee passano più su youtube che dai libri!!!!

E' il nuovo gioco, e ti ringrazio tantissimo per questa lezione che NESSUNO OVVIAMENTE capirà.

infatti i tipi che lo hanno invitato parlano di "provocazione"   :D

Non c'è nessuna provocazione. Ed è questo il dramma.


PS naturalmente non mi aspetto il discorso morale, altrimenti gli si chiuderebbero i salotti "bene".

Infatti una volta che hai detto che l'individuo è incommensurabile dovresti capire che l'unica politica valida è una che rispetti OGNI SINGOLO INDIVIDUO, e ti ringrazio per le tue battaglie durante la pandemenza.

E certo anche tu hai capito, non che non lo avessi capito prima, ma ancora di più di come o la politica cattolica si sveglia, o è finita.

Arrivano i mangiamorte!!! :D (Cit harry potter, citazione dotta per finire).


Magari lo analizziamo pezzo per pezzo....non lo so dubito, l'euforia iniziale è già finita, sono esangue mentalmente, direi vicino all'esaurimento, o vicino all'apertura della diga che ho messo al mio pensiero, una delle due per certo.
:D
#11
Come suggeritomi dal forum apro continuazione del primo 3d. Infatti è già passato un anno e mezzo  :D  vecchio 3d
Ok scusatemi.

1 maggio 2024
Abbiamo saltato il terzo capitolo della FdS per via del fatto che In Hegel vige ancora la vecchia idea che l'universo sia statico.
Noi rigettiamo questa idea in quanto l'universo è infinito, come già dimostrato dalla fisica contemporanea teorica, benchè non ancora digerita da molti fisici pratici.
Nel Quarto capitolo Hegel sta di nuovo spiegando la questione dell'io.
Se nei primi tre capitoli si basava sulle modalità della verità a condizione dell'universalità, in questo quarto inizia a occuparsi dell'io.
Come a partire dal terzo capitolo ho cominciato a capire, lo Hegel si perde in frasi avvilupate che sostazialmente ripetono la stessa identica cosa.
Avanzo l'ipotesi, unico come la solito, che questo avviluppo è strettamente collegato all'idea che esista una totalità immobile.
Infatti nella traduzione del Garelli, si parla di quiete dell'essenza.
L'io è la sua antitesi, Hegel dice la vita come unità.
L'unità è composta dai due momenti il primo che abbiamo già visto tratta del toglimento dell'essenza stessa, ossia dell'universalità del movimento dei vari toglimenti, in nome dell'altro da sè, a cui diamo nome concetto. Ricordiamo brevemente per evitare la prosa impossibile di Hegel, che i momenti del singolo toglimento dileguano, non solo dell'universale, ma di ogni singolo universale, di modo tale che il concetto è proprio questa unità dilatata, degli infiniti qui e ora, sistematicamente dimenticati.
Il secondo è proprio ciò che emerge da questa dimenticanza, ossia appunto l'io, momento del negativo degli infiniti qui e ora, e dei loro correlati universali.
L'io in quanto momento negativo dunque sia dell'oggetto, che del concetto.
Un momento brillante della discussione è la definizione di desiderio, concetto, o meglio se abbiamo capito, non concetto, che appare all'io che si fa forma dall'assoluto niente ad appunto qualcosa che Hegel chiama brillantemente desiderio.
Riassumendo il desiderio è ciò che è alla base della formazione dell'io.
In questa geniale prospettiva i soggetti che noi siamo, ossia entità perennemente per sè, ossia vogliamo ricordare che vuol dire per gli altri, noi formiamo un desiderio uguale e contrario a queste forme.
L'io è dunque un anti-sogetto.
In queste prime righe che stiamo leggendo a onor del vero Hegel non parla mai di soggetto, ma di io per sè, e di io in sè (come momento negativo del per sè, ovvero per gli altri).
La narrazione mi pare chiaramente falsata dal meccanicismo in cui la teoria è pensata, e di cui ci ha dato traccia Koba nel 3d sull'attualità di Hegel oggi.
Infatti si perde in strane fantasie di un asse su cui la totalità dei movimenti si trova o si pone a seconda che stia definendo o alterando la definizione per il fine di determinare cosa sia l'io.
***
Metto qui considerazioni a latere mie: anzitutto facendo il paragone fra il primo capitolo (in realtà il secondo secondo Garelli) che si chiudeva con l'impossibilità di vivere il qui e ora.
E questa seconda definizione, molto più prosaica e poco incisiva, in cui la vita è vista come unione del concetto di universale, e il loro dissolversi nei vari momenti negativi degli altri io.
Se nel primo momento possiamo dire che la vita del bios si manifesta nella sua drammatica impossibilità ad essere pura zoè, nel secondo se Hegel fosse stato più attento, proprio alla nozione di desiderio che egli stesso ha qui brillantemente riportato, avrebbe riportato quello stesso bios nell'io.
Ecco che allora la vita si sarebbe dipanata in maniera assai diversa.
Mettendo invece la vita come secondo membro di una operazione sostanzialmente mnemomica egli travisa le sue due più brillanti intuizioni dalla FdS.
Se da una parte sono soddisfatto della definizione di desiderio, sono invece deluso dal quella di vita.
Ma lo sappiamo, siamo ancora dentro il momento positivo della definizione dei termini dell'operazione, aspettiamo di vedere come  questo si coniuga nel momento del negativo.
Anche se leggendo fra le righe, la vita è già un processo infinito di aumento della coscienza dell'io.
In fin dei conti però così Hegel sta andando nella direzione che speravo verso cui non andasse.
Ossia che la coscienza è la coscienza imperfetta di un tutto, che si dà in sè stesso come universale e che l'io conosce come tale, ossia come imperfezione desiderante la totalità.
E' sempre la castrazione politica fornita da Aristotele a Platone, e che finisce nel nazismo di Heidegger, poichè se esiste un ente totale, allora i suoi momenti non potranno che essere giusti PER SEì, ossia secondo una escatologia salvifica, che invece cela malamente la volontà di potenza di pensare che questa entità esista.
L'aristotelismo con il suo delirio di potenza e atto è la museruola con cui il tiranno, e i suoi lacchè intellettuali stanno distruggendo la cultura della vita, ossia la morale che si forma contro il tiranno.
Notevole che oggi venga visto come il contrario.
Secondo queste mie intuizioni, anche aiutato dal mio maestro, perchè il pericolo che l'ente diventi l'oggetto di interesse della volontà di potenza non riuscivo proprio a vederlo.
(per via del fatto che aristotele mi sta sommamente sulla palle, sorry).
:P :P :P
#12
Attualità / Attacco al teatro russo
23 Marzo 2024, 15:09:02 PM
Buonasera, come sapete mi sto interessando del califfato, che viene additato dai think tank ebraici come una delle tre minacce all'occidente (le altre due sono la Russia e la Cina).
Quello che non mi tornava era come mai la russia cristiana potesse allearsi ad una forza musulmana che sta per invadere l'occidente.
Il primo dei teatri (il califfatto atteccherà quelli) è stato sorprendentemente Mosca.
Provo a ragionare velocemente: il califfatto e i suoi alleati trasversali, nemici politici ma eguali di fronte al muslim.
Dopo aver corrotto praticamente tutti gli stati europei e americani, ha mandato un messaggio chiaro: anche tu russo cristiano come i tuoi deboli fratelli ti devi inchinarti a noi.
Non ti illudere che la nostra allenza non sia esente da cose sottobanco.
O forse come dice Eutidemo altrove, è un messaggio delle mafie interne, fenomeno che ignoro totalmente.
Lunga è la strada dell'apprendiemento.

Dubito fortemente che sia un commando nazista. Sarebbe grave se fosse così.
(per le questione di sicurezza interna).
Comunque io non mi sento più tanto bene, felice di vedere che il popolo italiano continui a taralli e vino.
Alla fine cianno ragione loro. :D
Come diceva la frase di accoglienza all'università: o la SPAGNA o la FRANCIA basta che se magna. :D

PS
L'Orsi il mio ex-fidanzato  :P ha detto che il califfato ormai non c'è più  :D
La sua disonestà è sempre più evidente.
Che tristezza. Sono costernato.
E triste: un caro pensiero, per quel che vale, al popolo russo e alle famiglie e amici coinvolti.


E bravi comunisti continuate a negare il califfato. Bravi andate a protestare pro Palestina. VERGOGNA.
#13
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-spirituali/(gds)-lettura-molto-libera-della-bibbia/

Buonasera riprendiamo la lettura.

Ho creato nuova discussione, perchè ho cambiato completamente idea.
Spero non accada troppo spesso.

Volevo leggere la Tanak come se fosse una esplorazione psicologica del fantasma della madre. La cosa ridicola è che l'avevo pure scritto: ad avere molti nomi è il fantasma della madre.
Primo errore gravissimo.

A che punto siamo?
Che ho ripreso in mano Freud.
Dovevo aspettarmelo da un francese del novecento: Lacan indaga Freud come se stesse parlando di una verità che si cela dentro il discorso.
Secondo errore gravissimo.

Che ho preso in mano Platone.
L'insegnamento più profondo che ho appreso fin ora: ONORA il CORAGGIO DEL TUO PENSIERO.
Quindi la cosa che diceva Niko era corretta, non l'avevo intesa.
La salvezza non è un atto di gregarietà, di parola che unisce.
La Bibbia non parla della "parola" che unisce e che salva.
Terzo errore gravissimo.

La cosa difficile è ora riformulare il tutto.
Infatti mi ero fermato su ERETZ TOHU e VOHU.
( e la terra era arida e vuota).

Grazie al forum ebrei di israele, mi è giunta l'epifania.
Il giorno prima della guerra....
Mi è preso anche un mezzo colpo.
Ho sempre sognato di riuscire ad avere questa immaginazione gravida di pensieri, ma nei miei sogni, solo due cose sono trapelate.
La prima era un tornado viola con al centro una luce verde verticale, un raggio verde.
Per anni ho cercato il significato di questa cosa.
Il significato si è presentato...tohu vohu.
Nella cabala è ciò che decade dai piani superiori (il cielo e le acque).

La gehenna, lo sheol....è la terra con cui guardavo terrorizzato quel vortice.
L'oscurità è quel vortice vohu (la tromba d'aria viola) e la luce è vohu (un raggio verde).

Non so nemmeno come spiegarmelo.... ???
Nel sogno le persone venivano aspirate dal raggio viola.
Loro che volevano il raggio verde.
E poi è scoppiata la guerra  ???
Strane coincidenze.

Non vorrei spaventarvi ma il sogno successivo riguarda una grande guerra su un piano desertico vastissimo circondato da montagne altissime.
:-[

Al di là di queste coincidenze bizzarre.

Sta scritto Con saggezza vi raccontiamo di come gli dei sono caduti e di come la magia con gli uomini dovrà cercare ISRAELE.

Il tema principale non riguarda dunque la parola, ma la magia.
Prima traducevo di come gli uomini con la magia...ma non è cosi.
Non sono gli uomini ma la magia.

Altrimenti non mi spiego affatto "E FU LUCE".
Come può un Dio che non esise dire E FU LUCE?

No qua si sta parlando di cose esoteriche, è evidente.
Le forme dell'inconscio si manifestano sotto forma di SINTOMI FISICI.
Mentre Lacan parla di discorso del fallo, facendolo passare per discorso del padre.
Freud insieme a Ferenczi stava studiano invece proprio il fallo fisico.


E' come dire che è dentro la materia che vanno ricercate le cose.
Un ribaltamento completo del discorso.
Ecco che la gehenna non è un luogo metafisico ma un luogo reale.
La terra è ciò che rimane di questo fallo-tornado.
Noi siamo agnelli sacrificali di poteri che possiamo solo immaginare.
I veggenti di ieri ci hanno consegnato cose incredibili a credersi.

Ma cosa sono questi luoghi? Chi è questo fantomatico DIO?
Mistero...
Nel mio sogno sono gli stessi druidi che combattono l'angelo...
usando la magia.
Ho visto anche una rappresentazione di un artista fantasy.
Deve essere qualcosa di psichico, di inspiegabile, come facciamo ad avere le stesse visioni?
Spero di trovarne altre in rete, se no farò screen shot  :D

La ricerca continua, a questo punto comincio a capire perchè lo Zohar ha sostituito il Talmud.
Purtroppo in italiano c'è un bigino...
Leggeremo la versione inglese.

Dobbiamo conquistare questa magia. E' questo il punto.

Lo riformulo tutto ponendo l'intera faccenda, non nel discorso, ma nell'inconscio.

E' l'inconscio il luogo barrato, ben al di là dei complessi edipici, e dei traumi.
Vi sono interi affreschi mitici, mettiamoci al lavoro.
Abbiamo catene terrificanti che non vediamo piu.
Su all'opera. ;) :D



#14
Sentieri del Pensiero Politico - Fausto Pagnotta - 23_02_21 - Geminello Preterossi - Perché ancora una teologia politica (sul tubo)

In questo video Abbiamo una disanima brillante del prof. Galli e del prof. Preterossi, di come unire Hegel e Gramsci, alfine di poter affrontare l'arroganza del liberalismo moderno che è totalmente dentro la voragine della modernità, una voragine data dal depensamento, e dal sostanzialismo, in vista di un ideologismo, di una ricerca dei valori, di un ethos cioè.
Al loro posto si cominicia a pensare che dentro l'eccedenza, ossia dentro la teologia politica, l'ordine, ossia il diiritto, possano e debbano inventarsi delle forme ibride tra sostanza e trascendenza. Ossia propone una teoria del soggetto, che negli ultimi scampoli del discorso, 3 minuti finali, si rivela essere uno (neo)psicologismo neo-popolare contro il grande abisso della violenza creatrice (Agamben) che minaccia nella sua tecnocrazia di essere veramente un totalitarsimo totalizzante.
In altre parole la scelta dell'occidente che si costituisce nel suo tramonto teologico (ossia nel suo dualismo uomo-dio e nelle sue infinite relazioni, uomo contro dio, dio contro uomo, dio con l'uomo, l'uomo con dio che sono altrettante facce di ciò che nasconde la modernità ossia un assoluto nichilismo, un eterna guerra tra uomo e uomo), è destinato ad un clash generazionale, dove veramente i popoli sono all'ultima spiaggia.
Nella mia visione sottotitolo:
Vincere e quindi perire o perdere e quindi perire (nel video ci si rifà al concetto di impero romano d'oriente, ieri Bisanzio, oggi Mosca): in questo orizzonte di cupezza assolutizzante, rimane solo una resistenza, o un progetto di rinascenza, che però non può essere. Infatti Preterossi e Galli dimenticano la questione dell'identità. La citano ovviamente, perchè hanno letto e capito Hegel, ma non riescono a immaginare le sue conseguenze. La neo-plebe infatti è completamente dentro l'ideologia, e poichè l'ideologia occidentale è completamente impazzita e descrive l'identità non come potrebbe essere, ma proprio al contrario di ciò che noi siamo, ossia prodotto della modernità, ossia assoluta mancanza, impossibilità di arrivare all'uno. Il discorso occidentale è completamente impazzito nel momento in cui si fa unica verità, unica possibilità, basterebbe una bomba atomica tattica in qualsiasi paese dell'occidente e la sua popolazione perirà, come già dimostrato da un antropologo nell'inizio del libro Sfere di Sloterdijk: un popolo può cadere in depressione,e questo avviene quando l'identità è negata da forze esterne, anche se nel caso occidentale sono interne, la conseguebza a livello antropologico è l'estinzione per calo di nascite di quel popolo.
Sarà per questo che le distopie dell'utero in affito e della clonazione già abitano i pensieri della neo-plebe, e dei suoi predatori.
Uno dei migliori video visti da sempre, che cita una marea di personaggi, e movimenti filosofici, in perfetta sintonia col mio sentire e pensare.

Ulteriori sviluppi e chiarimenti, aggiungete quello che vi pare, anche sganciato dal video.
#15
Bentrovati,

Apriamo un 3d che avevo in mente da tanto tempo, e che visti i tempi oscuri in cui siamo non può più essere rimandato.

Visto la vastita del territorio tenderei ad abusare della pazienza dei fruitori, tentando un post al giorno. (mod permettendo)

Non so se sia la sezione più corretta non è una scienza dura e pura, e non è nemmeno una filosofia dura e pura, mi sono detto che fa però parte della cultura, e di quella più importante.
#16
Percorsi ed Esperienze / City life di Milano
03 Ottobre 2022, 01:21:38 AM
E niente mi ci dovevano portare, agghiacciante!!!

Telecamere ovunque, però era pieno zeppo di famiglie, mai viste così tante a milano tutte insieme....(evidentemente si sentono sicure, sono felice per loro)

e la società sta proprio cambiando! ::)

notte folks!
#17
Sono arrivato alla quarta internazione di North seguendo il filo rosso delle critiche a Zizek, mio filosofo di riferimento per quanto riguarda il lacanismo-marxismo.
Già sapevo grazie all'intellettuale Francesco Rubino e un altro canale di psicanalisi che l'errore di Zizek era di quelli gravi, ma fino all'altro ieri ovvero dopo l'"affaire" pandemia, ma già a partire dal suo schierarsi con greta tumberg e i catastrofisti ambientali (noto ad oggi come transizione ecologica  :D , ossia ritorno al carbon-fossile!) per me era facile emendarlo, quest'uomo che ha fatto fortuna e continua a farla almeno nei circoli radical chic della sinistra americana, ha superato da tempo ogni più  banale definizione di ciarlatano o clown, ormai si è trasformato nell'ombra di se stesso, in un insopportabile gran cassa dell'imperialismo americano.
Qualcuno lo capisce in quanto per chi viene dall'esperienza dell'ex-jugoslavia, conosce l'assoluta impossibilità di fare il buffone (a questo punto direi, stavo per dire di fare l'intellettuale) vivere a Lubiana, anche se qualcuno lo ha visto sulle strade di Los Angeles, significa rivivere l'incubo del revanchismo serbo, appogiato, sempre secondo il Nostro, dal wagnerismo spinto che sta vedendo la serbia pullulare sempre più di soldati con in vista come primo step l'invasione della bosnia con la Croazia ad un passo dalla sua DEM Slovenia.
può essere che questa paura stia incidendo in qualche maniera, ma che dire del suo silenzio sui bombardamenti nato proprio nella sua terra anche allora come oggi la stessa pusillanimità?



https://www.limesonline.com/bosnia-erzegovina-serbia-russia-turchia-ucraina-balcani-dodik-erdogan-vucic-putin-croazia/127493

Alle domande sugli orrori della guerra la sua risposta è "i don't know but..etc" ossia non lo so ma gli altri sono cattivi etc...


https://www.wsws.org/en/special/pages/pseudoleft.html


Che cosa è la pseudo-sinistra?

vado a tradurre col buon google:



"Il termine "pseudo-sinistra" denota tendenze politiche che utilizzano la fraseologia democratica e populista per promuovere gli interessi delle sezioni privilegiate dell'alta borghesia e difendere il capitalismo dalla rivoluzione socialista. Ci sono molti rappresentanti di questa tendenza politicamente reazionaria a livello internazionale, inclusi i Socialisti Democratici d'America negli Stati Uniti, il Partito della Sinistra in Germania, il Partito Socialista dei Lavoratori in Gran Bretagna, l'Alternativa Socialista in Australia, il Nuovo Partito Anticapitalista in Francia, Podemos in Spagna, Syriza in Grecia e NSSP in Sri Lanka.

Nella sua prefazione a The Frankfurt School, Postmodernism and the Politics of the Pseudo-left, pubblicata nel 2015, il presidente del comitato editoriale di WSWS International David North ha fornito una concisa "definizione operativa" della pseudo-sinistra, come segue: 1) È " antimarxista, rifiuta il materialismo storico, abbracciando invece varie forme di idealismo soggettivo"; (2), È "antisocialista, si oppone alla lotta di classe e nega il ruolo centrale della classe operaia e la necessità della rivoluzione socialista nella progressiva trasformazione della società"; (3) "Promuove la 'politica dell'identità', fissando questioni relative a nazionalità, etnia, razza, genere e sessualità al fine di acquisire una maggiore influenza nelle società, nei college e nelle università, nelle professioni più remunerate, nei sindacati e nel governo e istituzioni statali, per effettuare una distribuzione più favorevole della ricchezza tra il dieci per cento più ricco della popolazione"; e, (4) "nei centri imperialisti del Nord America, dell'Europa occidentale e dell'Australasia, la pseudo-sinistra è generalmente filo-imperialista e utilizza gli slogan dei 'diritti umani' per legittimare, e persino sostenere direttamente, le forze armate neocolonialiste operazioni".

Lo sviluppo di un movimento socialista indipendente della classe operaia richiede una lotta incessante contro tutte le forme di pseudo-sinistra e di politica opportunista. etc..."


Il punto in questione da un punto di vista filosofico è la questione dell'idealismo soggettivo contrapposto al marxismo.


Per quale motivo si pone una tale discordia: non è forse vero che Marx deriva da Hegel proprio quella problematica del soggetto che si invera sotto la tematica DEFINITIVA e IMPORTANTISSIMA dell'alienazione e del feticismo?

Se non vi fosse una tale problematica che investe il soggetto, come potrebbe esistere anche solo l'idea che esista una cura scientifca a questo male?
( e di fatto quale sia la scienza in questione io non ne so ancora niente, sempre che il mio modo di domandare c'entri qualcosa con l'argomento).

Di fatto però la lucidità e la perentorietà del punto 3, a cui si può aggiungere francamente sia Fratelli d'Italia che i 5 Stelle, mi hanno fatto venire voglia di attacare il monte della sinistra mondiale, a mio parere l'intellettualità che conosce la STORIA, che il trotskismo rivendica, è assolutamente necessaria.
La mia ignoranza sulla storia pesa naturalmente come un macigno, con molta umilità mi metto sulle tracce del passato, stando a guardare attentamente il presente.

Di fatto questo 3d però è anche un omaggio al lacanismo, e in una certa misura anche ad uno Zizek emendato, ma MAI PIU' PERDONATO che l'onta del giudizio rimanga!
E comincio anche a capire dell'odio del Chomsky verso questo barbagianni del pensiero.

#18
Estratti di Poesie d'Autore / Pavese - Poesie
05 Marzo 2022, 23:53:38 PM
da Cesare Pavese , Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (Torino, Einaudi 1951)



Cesare Pavese - I gatti lo sapranno


Ancora cadrà la pioggia
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l'alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.

Ci saranno altri giorni,
ci saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.

Farai gesti anche tu.
Risponderai parole −
viso di primavera,
farai gesti anche tu.

I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l'alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi piú non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffriremo nell'alba,
viso di primavera.

10 aprile 1950

Sublime!
#19
Percorsi ed Esperienze / Milena Jesenska
05 Marzo 2022, 23:47:07 PM
VIENNA
Vienna, 27 dicembre
La cosa migliore è infilarsi sotto il piumino, coprirsi fino alle orec-
chie e non uscire fuori prima che siano finite le feste. Così ho pensato
di trascorrere il Natale! Strano: ciò che a Praga, a Berlino, in qualsiasi
altra città già da mesi avrebbe assunto le dimensioni di una catastrofe,
ciò che altrove provocherebbe cori di proteste, dimostrazioni e forse
persino una rivoluzione – a Vienna lo si sopporta tranquillamente, con
una rassegnazione ottusa quanto piena di spirito. Basta che un viennese
apra la bocca per parlare che la sua lingua si prende gioco di lui; persino
quando impreca, minaccia o dà sfogo alla sua collera le parole rotolano
in modo così spassoso giù dalle sue labbra che è impossibile prenderlo
sul serio.
Non ci sono combustibili, né carbone né legna né coke. I treni non
circolano per l'intero paese, le fabbriche si fermano ogni momento, i
negozi chiudono alle cinque e, a partire dalle venti, ristoranti e caffè
sono illuminati soltanto dalla luce vacillante di piccole lampade a car-
buro. Si dice che presto verrà tolta la corrente ai privati e saremo quindi
costretti a far uso di candele, che peraltro sono introvabili. Per riscaldar-
si non c'è niente, da mangiare non c'è niente. A migliaia si recano ogni
giorno nel Wienerwald in cerca di legna e portano a casa rami bagnati
che, una volta nella stufa, cuociono letteralmente e non danno alcun
calore. Ai capolinea dei tram nelle zone di periferia schiere di persone
con borse, sacchi e zaini pieni di legna attendono pazientemente; don-
ne, vecchi e bambini, sotto carichi pesanti. Nell'oscurità questa massa
di gente ha un aspetto grottesco, terrificante persino, come un bosco
che si agita misteriosamente. Sotto i loro fardelli gli uomini si scorgono
appena. Uno dopo l'altro, si pigiano tutti dentro il tram, pazienti come
buoi, le mani irrigidite dal freddo, le ossa rotte; il conducente sopporta
con uguale pazienza le botte e gli spintoni che gli arrivano per via dei
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rami portati a spalla. Dopo due minuti la vettura sembra stracolma di
legna. Naturalmente, per tutto il tempo, si grida, s'inveisce, ci si adira,
si reclama; ma non è niente di grave, niente di serio, il tono è quello di
buoni vicini di casa, inoffensivo, ingenuo, smorzato – si ha l'impressio-
ne che non si tratti di vere e proprie proteste ma soltanto dell'accompa-
gnamento verbale di un rito quotidiano, come quando si canta durante
il lavoro per sbrigarlo con più allegria.
L'altra metà della popolazione rivende questa legna. A due corone il
chilo. Alle stazioni si vedono giovani con carretti e sacchi. Carri carichi
di legna passano per le strade. Se volete riscaldarvi non dovete far altro
che scendere per strada, fermare il primo carretto che incontrate, tirare
un po' sul prezzo e pagare, pagare. Beninteso la legna non è né spacca-
ta né tagliata. Per farla tagliare dovete pagare ancora una volta. Per il
trasporto a domicilio dovete pagare di nuovo. Prima che la legna sia
arrivata a casa vostra si è ridotta della metà. Poi dovete dare una buona
mancia, offrire un bicchiere di vino, stringere la mano al brav'uomo e
ringraziare. E dirvi contenti di avere almeno un po' di legna.
Per mangiare le cose stanno allo stesso modo. La razione settima-
nale è sufficiente – quanto a qualità e quantità – per un unico misero
pasto, persino alla persona più parsimoniosa. Una pagnotta a testa e,
benché abbia già alle spalle due anni di scuola di miseria qui a Vien-
na, non sono ancora riuscita a mandare giù questo giallognolo, duro,
vecchio, ammuffito «dono di Dio». Non resta che procurarsi del cibo
al mercato nero, che qui prospera come in nessun altro luogo. Nella
parte bassa della città ci sono negozi che espongono in vetrina soltanto
un paio di mele e qualche carruba – giusto per salvare le apparenze. Il
banco è vuoto, ceste e barili sono vuoti, eppure il negozio è pieno di
persone. Queste persone, però, non si avvicinano al banco, come si fa
di solito in un negozio, per dire: Mi dia questo o quell'altro! No, esse
sussurrano qualcosa al venditore, questi risponde a sua volta sussurran-
do, poi va a prendere un pacchetto, riscuote la somma già pronta, e il
cliente si allontana. Qui non c'è niente per gli estranei. Le persone co-
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nosciute vi trovano invece liquori, vino, cioccolata, carne, prosciutto,
polli, salumi, tutto quel che vogliono. Ma non domandate il prezzo!
Prendete il pacchetto, il prezzo vi viene sussurrato all'orecchio, pagate
e guardate di sparire alla svelta.
Non molto tempo fa mi misi in cerca di pane. Feci il giro di tutti i
negozianti, fornai, lattai, camerieri – inutilmente. Allora una donna mi
consigliò di andare al mercato del pane al Gürtel. All'indirizzo indi-
catomi trovo una piccola taverna talmente satura di fumo che riesco a
malapena a scorgere qualcosa. Il locale è pieno di gente. Tutti stanno in
piedi, tutti vanno e vengono, tutti parlano, gridano, mercanteggiano.
Qui c'è di tutto. Pane – ma non vi dico che pane! Una pagnotta male-
odorante, ammuffita a 50 corone! Farina a 50 corone il chilo, riso a 80
corone il chilo, uova a 8 corone l'una, candele a 8 corone, burro a 200
corone il chilo, carne il cui prezzo oscilla fra le 150 e le 250 corone il
chilo, persino oche a 1000 corone! Carbone, legna, prodotti alimentari,
stoffe, tutto a prezzi folli. E la cosa più stupefacente è questa: quelli che
vendono qui sono tutti, senza eccezione, operai. Mi fermai al centro del
locale, sbigottita alla vista del mondo capovolto, non una ma tre volte
capovolto, al punto che non si capiva più quali fossero il sopra e il sotto.
Dovunque, su tutti i giornali, in tutte le riunioni, in tutte le conferenze
non si fa che parlare della classe operaia. Tutti invocano aiuti, aiuti per
il proletariato, per i bambini rachitici stipati in cinque, in otto in una
stanza a due letti, aiuti per le donne costrette a prostituirsi per fame.
E tutti – quasi tutti – siamo d'accordo, pieni di entusiasmo, disponi-
bili; ed ecco qui operai con le tasche ben fornite, che vendono merci
molto richieste a prezzi altissimi, scandalosi; sono centinaia, migliaia,
e in loro non si riscontra la minima traccia di miseria. Hanno pellicce,
buone scarpe, tempo libero, denaro. Io conosco varie famiglie, fra cui
una composta da tredici persone. Nelle loro tre stanze riscaldate ogni
giorno fa molto più caldo che nella mia unica stanza e da loro non si
porterebbe mai in tavola quello che cucino io – semplicemente perché
non si accontenterebbero! A colazione bevono caffelatte e mangiano
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panini bianchi, e tutti e tredici hanno facce rosse e piene, non un se-
gno di denutrizione. La classe operaia viennese non se la passa male,
nient'affatto male. Meglio così, s'intende! La vita è molto più dura per
i funzionari statali, per quelli che hanno famiglie numerose e stipendi
da fame, gli impiegati delle poste, ecc. – è fra loro che si trova forse la
miseria più nera, anche se non si vede! Poi tutti coloro che non sono
operai, le vedove, gli invalidi, gli spazzini, i postini, i piccoli artigiani –
queste famiglie dei quartieri di Favoriten e Ottakring vegetano davvero
nelle loro topaie piene di muffa, dove si vedono stracci appesi alle cor-
de per il bucato! Qui la miseria si manifesta nella sua forma più cruda.
Contemporaneamente, a Vienna, ci sono quindici teatri che ogni sera,
nonostante i prezzi proibitivi, registrano il tutto esaurito. (Un palco per
la première di «La donna senz'ombra» di Strauss costa 1000 corone;
all'Opera, per un posto nelle prime file della platea allo spettacolo più
insignificante si pagano 60 corone). Venti cabaret, venti bar, un mucchio
di ristoranti in cui non è possibile mangiare con meno di 200 corone,
tutti pieni. Chiassose réclame di luoghi di divertimento di ogni genere
invadono le strade. Cinema e caffè stracolmi, praticamente in ogni stra-
da. I negozi di moda della Kartnerstrasse zeppi di gente. Pellicce, abiti,
stoffe, cappelli, scarpe. Un paio di scarpe 1200 corone! Prezzi sbalordi-
tivi per biancheria, confezioni e guanti. Eppure si continua a comprare
con sempre maggiore frenesia e avidità. Ci sono persone per le quali
niente è abbastanza costoso, moderno e nuovo. Vienna si dà ai bagordi,
Vienna balla, Vienna si diverte, Vienna canta e suona valzer e operette
più assurde che mai. E la stessa Vienna che lentamente si spenge, muore
soffocata dalle commissioni per le riparazioni dei danni di guerra, e i
suoi dirigenti politici viaggiano per tutto il mondo per chiedere aiuti. I
treni non camminano, alla popolazione mancano pane, farina e patate,
posta, telefono e telegrafo funzionano soltanto a fatica e con incredibile
lentezza, negli ospedali e nelle cliniche c'è solo biancheria logora per i
malati, e nelle prigioni i poveri criminali gridano così forte per la fame e
il freddo che gli abitanti delle case vicine non riescono a dormire!
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Nello stesso tempo ci sono locali e sale da gioco aperti fino al matti-
no dove si possono guadagnare delle fortune, e alla borsa si fanno affari
straordinari speculando sulle valute. Mille corone non significano nien-
te per un commerciante, un parvenu, un restauratore, il proprietario di
un caffè, un acquirente e neppure per un ladro. Con mille corone si
comprano una camicetta, un paio di scarpe, cinque chili di strutto. Solo
un anno fa con un migliaio di corone si poteva andare avanti per un
mese. Oggi non bastano per una settimana.
Vienna è folle – oppure è il mondo ad essere folle? Vienna vive il
crepuscolo della sua grandezza, a tenerla ancora in vita è la sua vecchia
tradizione di grande città, il fatto che qui tutto esiste già da prima; che
edifici pubblici, hotels, ristoranti, bar e teatri sono già costruiti, che l'in-
tero meccanismo funziona anche quando gira a vuoto. La vita più dura
però è quella che facciamo noi cechi. La nostra patria è in Boemia, e qui
siamo costretti oltretutto a farci carico dei problemi altrui, senza che
i nostri possano venirci minimamente in aiuto! Non sarebbe possibi-
le aprire un poco le frontiere per gli appartenenti alla repubblica ceca,
consentire la corrispondenza e gli scambi fra i due paesi? Per le feste
natalizie non abbiamo potuto ricevere nemmeno un pezzo di torta o
un pugno di farina dalle nostre famiglie. Per questo motivo non mi è
restato altro che trascorrere il Natale sotto il mio piumino dormendo
come una marmotta.
(M.P., «Tribuna», 30 dicembre 1919)

#20
Cesare Preve per la casa editrice Evangelista darà quella che anche negli ultimi anni di vita chiamerà la sua proposta.
Il convitato di pietra è del 91, Assalto al cielo è del 92 e infine la trilogia si conclude con Il tempo della ricerca che è del 93.
Leggiamolo insieme!

Dalla prefazione del 91, Preve parla di inabissamento sia del marxismo teoretico sia del comunismo politico.
La sua ricerca lo ha portato su posizioni solitarie.
A suo avviso è necessario capire chi sia stato il convitato di pietra di mozartiana memoria, ossia qualcuno che è stato zitto sino alla fine, e si è trascinato poi gli agenti dell'opera (Don Giovanni, aka il comunismo e il marxismo) all'inferno.
In particolare ovviamente si riferiva alla crisi dell'89.
A suo modo di vedere la critica al marxismo che pure aveva ottenuto buoni risultati anche nei bui anni 80, quando cioè i vari partiti comunisti avevano già cominciato ad essere ingoiati dal capitalismo.
Ha poi cessato di aver alcun senso.
Nessuna più comunità è oggi possibile senza un serio confronto con questo convitato il cui nome è nichilismo.
I nomi degli anni 80 sono quelli dei maestri su cui Preve costruisce la sua critica iniziale, ossia Althusser, Lukacs e Bloch.
I nomi per intendere il nichilismo sono quelli vecchi di Nietzche e Heidegger.
Per Preve il nichilismo è dunque il problema della tecnica, e non una mancanza di moralismo.
Ecco il punto è come ripartire da una teoria che però si faccia sempre prassi.
Ossia che capisca che al contrario di Nietzche e Heidegger, il nichilismo è comunque una risposta sociale.
In particolare la tesi di Preve è quella non di lasciare l'universalismo dei principi, ma bensì di raccogliere le sfide per un rilancio ed una integrazione di tutte quelle mancanze che il post-marxismo non ha saputo vedere, riconoscere per poter poi ripensare un suo modo di produzione.(essendo il modo di produzione il cardine della socialità, ed avendo la socialità come nemico sempre lo stesso vecchio capitalismo).
Vedremo insieme come argomenterà il nostro.

Pongo questo 3d in cultura e società in quanto oscilla tra filosofia e socialismo. ( o almeno così mi era parso di capire, in caso chiederò all'admin di spostarlo definitivamente in filosofia)