La Zuppa del Demonio (termine più che mai azzeccato con cui Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale Ansaldo del 1964, Il pianeta acciaio per descrivere le lavorazioni nell'altoforno.
in realta il suo commento andava ben oltre e fu di estrema lungimiranza e chiarezza profetica
il bellissimo film documentario (2014) di Davide Ferrario ricostruisce un'illusione attraverso immagini d'archivio, filmati d'epoca che raccontano l'esaltazione collettiva mostrando immagini che oggi ci farebbero rabbrividire (gli ulivi sradicati dalla spiaggia per fare posto alla fabbrica dell'ILVA - clip qui sotto) come simboli di crescita, sviluppo e miglioramento sociale. Il risultato è un'opera interessante e rigorosa, che usa il passato per spiegare gli scempi che riempiono tristemente le cronache del presente. Le parole di grandi uomini di scienza e cultura fanno da controaltare alle immagini, rivelando come il mito del progresso fosse radicato anche negli intellettuali, indipendentemente dal loro credo politico.
Le immagini (qui sotto) e i commenti di allora spiegano davvero tutto.
(Dedicato ai continui rimestatori di questo infernale zuppone)
https://www.youtube.com/watch?v=HQNDJCIJPB4
https://www.youtube.com/watch?v=2pMYnRVCjrg
https://www.youtube.com/watch?v=Tn5tm471iq8
https://www.youtube.com/watch?v=gXidmk-H2FU
in realta il suo commento andava ben oltre e fu di estrema lungimiranza e chiarezza profetica
il bellissimo film documentario (2014) di Davide Ferrario ricostruisce un'illusione attraverso immagini d'archivio, filmati d'epoca che raccontano l'esaltazione collettiva mostrando immagini che oggi ci farebbero rabbrividire (gli ulivi sradicati dalla spiaggia per fare posto alla fabbrica dell'ILVA - clip qui sotto) come simboli di crescita, sviluppo e miglioramento sociale. Il risultato è un'opera interessante e rigorosa, che usa il passato per spiegare gli scempi che riempiono tristemente le cronache del presente. Le parole di grandi uomini di scienza e cultura fanno da controaltare alle immagini, rivelando come il mito del progresso fosse radicato anche negli intellettuali, indipendentemente dal loro credo politico.
Le immagini (qui sotto) e i commenti di allora spiegano davvero tutto.
(Dedicato ai continui rimestatori di questo infernale zuppone)
https://www.youtube.com/watch?v=HQNDJCIJPB4
https://www.youtube.com/watch?v=2pMYnRVCjrg
https://www.youtube.com/watch?v=Tn5tm471iq8
https://www.youtube.com/watch?v=gXidmk-H2FU