Quale destino per un mondo che non riflette adeguatamente su ciò che rende la scienza concretamente tale e le tecniche realmente affidabili? Quando un test è basato sulla scienza? Quando un test basato sulla scienza è sensato? Quando è effettuabile? A che condizioni?
Qui di sèguito una pagina del sito Wikipedia, dove si presenta una 'esclusione di possibilità', in nome di presunte prove irrefutabili, riguardo all'identità di una donna che si era dichiarata la figlia dell'ultimo Zar Nicola II (dalla cui testimonianza nasceva anche un'opera cinematografica):
https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Anderson
Ecco domande necessarie, ma evitate dagli autori della pagina di Wikipedia:
Chi ci assicura che il DNA non attribuibile a parente dello Zar fosse proprio quello della donna che assicurava di esserlo - riconosciuta, a quanto pare, anche dai parenti meno stretti della famiglia Romanov? Forse negli obitori non possono accadere scambi di materiali, od anche nei laboratori di scienza?
Per quale motivo non si ipotizza che la donna polacca, presentata come la vera identità della presunta Anastasija Romanov che girava sotto nome di "Anna Andererson", fosse la stessa persona anche se sotto altra menzione anagrafica diversa? Perché non si fa altra ipotesi, che vi sia stata una doppia confusione di materiale genetico?
Perché si fa riferimento a una plausibilità come fosse più che tale, senza neppure pensare direttamente alla eventualità di test biologici sbagliati o gravemente falsati? Perché non ritenere che un caso come quello di una discendente dell'ultimo Zar potrebbe esser circondato di intrighi, da parte di nemici, intrusi? Questo senza passare ad ulteriore vaglio, riguardo al valore che un codice genetico ha per definire e riconoscere un individuo, una persona; infatti: davvero è impossibile che esistano condizioni del tutto ignote alla comunità scientifiche, per le quali un codice biologico genetico in una stessa persona non possa mai variare? I rapporti tra ambienti e genetica non sono mai in tutto ponderabili. Gli ambienti recano sempre incognite potenzialmente determinanti.
Vi sono gravi interessi contro le affermazioni di incertezze dimostrabili sui test genetici. Uno è l'apologia degli odierni metodi giudiziari e processuali, che sono creduti infallibili o pressoché; e annullare tante sentenze non è una prospettiva agevole. Molti si fanno guidare dagli agi per pensare oltre che dalle semplici plausibilità, che pure sono soltanto quel che sono.
Quale destino per un mondo così superficiale e distratto, subculturalmente e antipoliticamente tanto, troppo condizionante?
MAURO PASTORE
Qui di sèguito una pagina del sito Wikipedia, dove si presenta una 'esclusione di possibilità', in nome di presunte prove irrefutabili, riguardo all'identità di una donna che si era dichiarata la figlia dell'ultimo Zar Nicola II (dalla cui testimonianza nasceva anche un'opera cinematografica):
https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Anderson
Ecco domande necessarie, ma evitate dagli autori della pagina di Wikipedia:
Chi ci assicura che il DNA non attribuibile a parente dello Zar fosse proprio quello della donna che assicurava di esserlo - riconosciuta, a quanto pare, anche dai parenti meno stretti della famiglia Romanov? Forse negli obitori non possono accadere scambi di materiali, od anche nei laboratori di scienza?
Per quale motivo non si ipotizza che la donna polacca, presentata come la vera identità della presunta Anastasija Romanov che girava sotto nome di "Anna Andererson", fosse la stessa persona anche se sotto altra menzione anagrafica diversa? Perché non si fa altra ipotesi, che vi sia stata una doppia confusione di materiale genetico?
Perché si fa riferimento a una plausibilità come fosse più che tale, senza neppure pensare direttamente alla eventualità di test biologici sbagliati o gravemente falsati? Perché non ritenere che un caso come quello di una discendente dell'ultimo Zar potrebbe esser circondato di intrighi, da parte di nemici, intrusi? Questo senza passare ad ulteriore vaglio, riguardo al valore che un codice genetico ha per definire e riconoscere un individuo, una persona; infatti: davvero è impossibile che esistano condizioni del tutto ignote alla comunità scientifiche, per le quali un codice biologico genetico in una stessa persona non possa mai variare? I rapporti tra ambienti e genetica non sono mai in tutto ponderabili. Gli ambienti recano sempre incognite potenzialmente determinanti.
Vi sono gravi interessi contro le affermazioni di incertezze dimostrabili sui test genetici. Uno è l'apologia degli odierni metodi giudiziari e processuali, che sono creduti infallibili o pressoché; e annullare tante sentenze non è una prospettiva agevole. Molti si fanno guidare dagli agi per pensare oltre che dalle semplici plausibilità, che pure sono soltanto quel che sono.
Quale destino per un mondo così superficiale e distratto, subculturalmente e antipoliticamente tanto, troppo condizionante?
MAURO PASTORE