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Discussioni - myfriend

#1
Il popolo francese ci sta dando una bella lezione.
L'ennesima.
Mentre il PD sostiene Macron....Mentre il PD ha sostenuto il governo Monti....Mentre il PD ha votato la legge Fornero, senza che i sindacati italiani muovessero un dito...Mentre il PD ha cancellato l'art.18 e introdotto il Jobs Act.....Mentre il PD è contro Salvini e la Quota 100...in Francia il popolo populista ( ;D ) si ribella all'ennesimo massacro imposto dalle politiche neoliberiste e neofasciste che tanto piacciono al PD italiano.
Dopo la standing ovation per il popolo britannico che ha confermato di volere fortissimamente la Brexit, oggi c'è una meritatissima standing ovation per il popolo francese che, dopo i Gilet Gialli, scende in piazza per difendere le riforme SOCIALDEMOCRATICHE in favore dei lavoratori che hanno caratterizzato l'Europa nel dopoguerra e che la UE di oggi, neofascista e neoliberista, vorrebbe cancellare con un colpo di spugna.

Intanto Svezia e Danimarca hanno chiuso le frontiere e bloccato Schengen per bloccare l'immigrazione clandestina di massa.
Il governo svedese è un governo di csx, ma evidentemente nessuno si sogna di dire che gli svedesi sono diventati xenofobi e razzisti.  ;D
E Bruxelles non ha mosso un dito nè si sono sentite dichiarazioni intimidatorie verso la Svezia.
Chissà perchè?
Il folle disegno europeo neoliberista nato a Maastricht si sta sgretolando pezzo dopo pezzo.
#2
È necessario liberarsi da un equivoco politico divenuto ormai senso comune, e dal quale dipendono un'infinità di conseguenze: quello di considerare la formazione dell' Unione Europea come un processo di unificazione politica di tutti i popoli europei e di creazione di una "comunità di diritto" che garantisca pace, diritti e libertà a tutti i "cittadini" dell'Unione. Al contrario, l'Europa è stata fin dall'inizio pensata e costruita come spazio egemonico franco-tedesco.

Tra i compiti del "progetto" europeo vi era dunque, anzitutto, quello della riunificazione politica della Germania. E se prima di quella realizzazione la Germania era una grande potenza economica, ma politicamente debole, le cose sono cambiate dopo il 1989. La prima decisione politica della nuova Germania fu, non a caso, l'introduzione della moneta unica, la quale fu, con l'accordo tra Kohl e Mitterand, imposta a tutti gli altri Paesi, ottenendo così il massimo beneficio da quella moneta in termini economici. L'asse Kohl – Mitterand ha dettato i tempi dell'integrazione europea, dell'adozione del Trattato di Maastricht, dell'accelerazione improvvisa per la costruzione dell'Europa unita. Le altre nazioni hanno dovuto "allinearsi": Prodi ripeteva continuamente "ce lo chiedono in Europa".

Ma la Germania ha finito per chiederci molto di più: ha imposto la distruzione del nostro sistema industriale. Come ha precisato Nino Galloni, ex funzionario al bilancio (cfr "Il funzionario oscuro che faceva paura a Kohl"), l'accordo tra Kohl e Mitterrand «prevedeva anche la deindustrializzazione dell'Italia. Perché se l'Italia si manteneva così forte dal punto di vista produttivo – industriale, quell'accordo tra Kohl e Mitterrand sarebbe rimasto un accordo così, per modo di dire».

Intervista a Nino Galloni...vedere a partire dal minuto 20:00.

https://www.youtube.com/watch?v=t_ssGy0LXo0


Il piano franco-tedesco in atto è chiaramente visibile da questi grafici.







#3
La teologia di Paolo e la teologia di Giovanni sono due teologie diversissime.
Questa è l'ennesima prova che i cosiddetti "testi sacri" sono stati scritti da uomini che, a partire dalle vicende del Gesù storico, hanno costruito delle visioni teologiche che, col Gesù storico, non c'entrano nulla.

Inoltre, nel vangelo di Giovanni (che non fu scritto dal discepolo Giovanni...ma da uno pseudo-Giovanni ignoto e sconosciuto), abbiamo la prova storica che le parole di Gesù riportate nei vangeli NON SONO le parole effettivamente dette dal Gesù storico, ma sono le idee teologiche degli evangelisti che hanno messo le loro idee in bocca a Gesù.
La prova storica consiste proprio nelle differenze abissali che troviamo nel Gesù dei vangeli sinottici e nel Gesù di Giovanni. Non può, evidentemente, essere la stessa persona.
Ad esempio: può essere lo stesso Gesù quello dei vangeli sinottici che "nasconde" il fatto di essere il Messia e - dopo i miracoli - impone ai miracolati di "non dire niente a nessuno" e quello dello pseudo-Giovanni in cui, invece, Gesù compie i miracoli pubblicamente, in stile hollywoodiano?
Evidentemente no.
I differenti modi di essere di Gesù che traspaiono dai vangeli non sono il Gesù storico. Ma sono le idee degli evangelisti che hanno messo le loro idee in bocca a Gesù.
Quindi, ad esempio, la famosa frase "Io sono la via, la resurrezione, la vita" che troviamo nello pseudo-Giovanni è una frase detta dal Gesù storico? No. Era una idea dello pseudo-Giovanni e che lo pseudo-Giovanni ha messo in bocca a Gesù.
Perchè questo?
Perchè un contro è dire: Io, Peppino, ho avuto questa splendida idea. Altra cosa è che io, Peppino, scrivo un vangelo e metto questa idea in bocca a Gesù e la faccio dire da Gesù.
Questo è l'inganno.

L'inganno è evidentissimo se mettiamo a confronto la teologia di Paolo con la teologia dello pseudo-Giovanni.

In particolare, la teologia di Paolo è una teologia orizzontale...dove l'asse orizzontale rappresenta la "storia del mondo" e i vari momenti della storia del mondo.
Nella storia del mondo di Paolo, le persone muoiono e finiscono in un limbo in attesa della risurrezione, poi arriva Gesù (prima volta), poi Gesù muore, poi Gesù risorge, poi ritorna Gesù (secondo avvento...e secondo Paolo il ritorno era imminente...imminente 2000mila anni fa)...solo a questo punto c'è la risurrezione dei morti, il giudizio, e l'instaurazione del Regno (e l'inferno per i peccatori).

La teologia di Giovanni, invece, è una teologia verticale....dove l'asse verticale rappresenta la "storia personale di ciascuno".
Noi nasciamo, poi moriamo...se abbiamo avuto fede in Gesù, dopo la morte "risorgiamo spiritualmente" in paradiso (passiamo dalla morte alla vita)...altrimenti andiamo all'inferno. Alla fine dei tempi (collocata in un futuro indefinito) ci sarà la risurrezione dei corpi col giudizio finale (quella prevista da Paolo).

La teologia di Giovanni, quindi, prevede un "doppio" giudizio...il primo dopo la morte e il secondo alla fine dei tempi.
Mentre Paolo prevedeva un giudizio unico al momento del ritorno di Gesù....che considerava imminente.
Paolo, inoltre, prevedeva che la resurrezione sarebbe avvenuta per tutti nel secondo avvento di Gesù. Nella visione di Paolo, la resurrezione dei corpi era propedeutica al Giudizio finale che sarebbe avvenuto una volta sola e per tutti nel momento del ritorno di Gesù. Paolo non prevedeva una resurrezione spirituale dopo la morte (come invece prevedeva Giovanni).

In sostanza....la teologia di Giovanni crea una anticipazione dopo la morte di tutto ciò che Paolo aveva previsto sarebbe successo col secondo avvento di Gesù.
Ed è evidente il perchè. La promessa di Paolo del ritorno imminente di Gesù si era rivelata una BUFALA COLOSSALE. E bisognava correre ai ripari...perchè la gente ormai aveva capito l'inganno e tutto il castello stava crollando miseramente.
Per continuare a propagandare la menzogna, quindi, Giovanni crea una teologia in cui anticipa il giudizio finale previsto da Paolo e lo colloca al momento della morte di ciascuno...e il giudizio finale previsto da Paolo al momento del secondo avvento di Gesù (che Paolo prevedeva essere imminente) Giovanni lo sposta in una imprecisata e indefinita "fine dei tempi" futura.

Ma come è possibile questo radicale cambio di teologia tra Paolo e Giovanni?
E' possibile...eccome se è possibile. Ed è possibile perchè le lettere di Paolo sono state scritte tra il 50dc e il 60dc.
Il vangelo di Giovanni, invece, è stato scritto intorno al 100dc quando era ormai del tutto evidente che la teologia - quella di Paolo - basata tutta sull'imminente ritorno di Gesù si era rivelata una BUFALA. Paolo era morto da ormai 40anni...e il ritorno imminente di Gesù non si era ancora visto.
Nacque quindi l'esigenza di fare un restyling alla teologia di Paolo...di rivederla e correggerla perchè era ormai considerata una BUFALA già allora.

Inoltre, il vangelo dello pseudo-Giovanni recepisce le idee gnostiche che già si stavano diffondendo tra il I e il II secolo.
In particolare recepisce l'idea centrale della teologia dello gnosticismo: questo mondo, il mondo materiale, è un luogo di peccato...noi siamo esseri venuti dal Cielo e la nostra vera casa è il Cielo...ed è lì che dobbiamo tornare ("Il mio regno non è di questo mondo"...l'idea del "paradiso nei cieli" al quale si accede dopo la morte).
Ed è proprio da questa idea dello gnosticismo che derivano le parole che lo pseudo-Giovanni ha messo in bocca a Gesù nel suo vangelo.
Questo è un concetto teologico del tutto estraneo a Paolo. Nella teologia di Paolo, infatti, il "Regno" è una realtà che irrompeva nella Storia e avrebbe trasfigurato la Terra. Con l'avvento del Regno, secondo Paolo, si sarebbero creati "cieli nuovi e terra nuova"...cioè sarebbe nata una nuova Realtà. E la resurrezione dei corpi era propedeutica all'instaurazione di questa nuova Realtà....che sarebbe nata a seguito della distruzione di questo mondo (concetto poi ripreso nei vangeli sinottici con la "fine imminente dei tempi e la distruzione del mondo"...profezia che gli evangelisti sinottici hanno messo in bocca a Gesù ma che, evidentemente, il vero Gesù storico NON HA MAI DETTO).

E, allora, si ripropone la domanda: chi era davvero il Gesù storico? Cosa voleva fare? E cosa ha detto veramente?
Di certo NON E' quello che traspare dai vangeli. E NON HA MAI DETTO quello che traspare dai vangeli. Perchè il Gesù che traspare dai vangeli (e dalle lettere di Paolo e degli altri) sono le idee teologiche degli evangelisti e che gli evangelisti hanno messo in bocca a Gesù. NON E' il Gesù storico.
Tra l'altro, nel Nuovo Testamento, esistono molti FALSI. Le FALSE lettere di Paolo...le FALSE lettere di Pietro.
Il nuovo testamento è pieno di FALSI....cioè di lettere di perfetti sconosciuti (Peppino) che hanno scritto lettere facendosi passare per Paolo, Pietro, Giacomo e Giovanni.
Perchè un conto è dire: Io Peppino (perfetto sconosciuto) vi dico questa nuova presunta verità....altra cosa è che Peppino annunci le sue presunte verità scrivendo una lettera di Pietro o di Giacomo. Cioè un FALSO.
#4
Tematiche Spirituali / I contrasti tra Paolo e Gesù.
28 Novembre 2019, 10:45:52 AM
Così Paolo ha scritto nella lettera ai Galati:

Galati cap 1
[6]Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. [7]In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. [8]Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! [9]L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! [10]Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

Galati cap 5
[1]Cristo ci ha liberati (dalla Legge) perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù (della Legge). [2]Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. [3]E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge. [4]Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. [5]Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo. [6]Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità.

Cioè, secondo Paolo, il vero vangelo di Cristo...il vero e unico vangelo...la vera volontà espressa da Gesù è questa: ciò che giustifica davanti a Dio (e quindi porta alla salvezza) è solo la fede in Gesù e non l'osservanza della Legge. Secondo Paolo, Gesù ci ha liberati dalla Legge e dalla schiavitù della Legge. Quindi, chiunque osserva la Legge non ha nulla a che vedere con Cristo e con la salvezza...anzi SOVVERTE il vero messaggio di Gesù. Chi dice che per salvarsi è necessario sottomettersi alla Legge e seguire la Legge è MALEDETTO da Gesù stesso e non ha nulla a che vedere con Gesù.

Ma ora vediamo cosa ha detto Gesù a questo proposito.

Matteo cap 5
[17]Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. [18]In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. [19]Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Matteo cap 19
[16]Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». [17]Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». [18]Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, [19]onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso».

Uhm...a quanto pare Gesù la pensava in modo diverso da Paolo. Secondo Gesù per salvarsi E' NECESSARIO seguire la Legge. Anzi! Le Legge non passerà mai e dovrà essere osservato anche il singolo iota della legge...cioè tutti i precetti (tra cui la circoncisione), anche i più piccoli e insignificanti.

A quanto pare, Giacomo (fratello di Gesù e capo della chiesa di Gerusalemme) la pensava come Gesù. Dagli Atti degli apostoli infatti emerge che Giacomo chiede a Paolo di rinnegare le sue idee e di fare un gesto pubblico di sottomissione alla Legge, in modo da dimostrare pubblicamente che quanto lui afferma è falso.

Atti 21:17. Giacomo - capo della chiesa di Gerusalemme - chiede a Paolo un atto di sottomissione e di lealtà, chiedendo a Paolo di smentire se stesso e imponendo a Paolo di sottomettersi alla Legge, in quanto Giudeo credente in Gesù. E ricorda a Paolo quali parti della Legge sono state imposte ai pagani convertiti (nel concilio di Gerusalemme del 50dc) e che i pagani convertiti sono tenuti ad osservare per ottenere la salvezza.

[17]Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. [18]L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. [19]Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo. [20]Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: «Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge. [21]Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. [22]Che facciamo? Senza dubbio verranno a sapere che sei arrivato. [23]Fà dunque quanto ti diciamo: vi sono fra noi quattro uomini che hanno un voto da sciogliere. [24]Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. [25]Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia».


Mah...che dire. La prima cosa che viene in mente è che Paolo predicava il vangelo di Gesù, ma era contro Gesù stesso. Così almeno sembra.
La realtà invece è molto diversa.
Gesù non parlò MAI di salvezza e di cosa fosse necessario per salvarsi (seguire la Legge o, invece, avere fede in lui).
La salvezza fu una invenzione teologica succesiva alla morte di Gesù creata dai suoi seguaci e che non aveva NIENTE a che fare col messaggio originario del Gesù storico.
Se, infatti, il Gesù storico avesse parlato CHIARAMENTE, mentre era in vita, della salvezza e di cosa fosse necessario per salvarsi - sia per i giudei che per i pagani (i gentili) - nessuno avrebbe avuto dubbi e non sarebbero potute nascere delle controversie.
Invece, il fatto che nacquero scontri teologici su cosa fosse necessario per salvarsi è la dimostrazione storica che il Gesù storico non parlò mai di queste cose.
La salvezza fu un concetto creato dai seguaci di Gesù. E, quando i primi pagani cominciarono a convertirsi, i seguaci di Gesù furono costretti a rielaborare la loro teologia per stabilire se i pagani, per salvarsi, dovevano prima convertirsi all'ebraismo (e quindi osservare i precetti della Legge) oppure no.
Ma non solo. Fu necessario stabilire se gli stessi ebrei che si convertivano al cristianesimo e che vivevano fuori dalla Palestina nei territori dell'Impero dovevano ancora osservare la Legge oppure no, per salvarsi.
Paolo la pensava in un modo (l'osservanza della Legge non era più necessaria per salvsarsi). I giudei-cristiani della scuola di Giacomo (a cui apparteneva anche lo pseudo-Matteo) la pensavano in modo diverso (l'osservanza della Legge era necessaria per salvarsi).

E allora...che dire delle parole di Gesù presenti nel vangelo di Matteo? (che non fu scritto dal vero Matteo...il discepolo di Gesù). Le ha dette davvero Gesù? La risposta è NO.
Quelle non furono le parole del Gesù storico. Quelle erano le idee teologiche di Matteo e che Matteo ha messo in bocca a Gesù nel suo vangelo per dare autorevolezza a quelle idee.
Infatti...un conto è dire: Io pseudo-Matteo (un autore ignoto e sconosciuto) la penso così. Un altro conto e fare dire a Gesù quelle stesse idee.
Questo è un vecchio trucco usato in tutti i cosiddetti "testi sacri"...che sono pieni di documenti FALSI scritti da autori ignoti che si sono firmati come Paolo, Pietro etc.
Nelle dispute teologiche far dire le proprie idee ad esempio a Pietro, inventando una lettera di Pietro MAI ESISTITA, era un buon trucco per dare autorevolezza alle proprie idee.

Se il Gesù storico avesse davvero detto le parole contenute nel vangelo di Matteo (che, tra l'altro, venne scritto tra il 70dc e 80dc...cioè dieci anni dopo la morte di Paolo), Paolo non avrebbe MAI potuto avere una visione teologica in netto contrasto col volere di Gesù. Questo è ovvio. Paolo non avrebbe MAI potuto dire "le mie idee sono il vero vangelo...cioè il vero volere di Gesù" se il Gesù storico avesse detto davvero cose diverse da quelle di Paolo. Se il Gesù storico avesse parlato chiaramente e veramente di queste cose - così come sembra trasparire dal vangelo di Matteo - le idee di Paolo sarebbero state subito messe all'angolo.
Ma non fu così...per il semplice motivo che il Gesù storico NON PARLO' mai di queste cose.
#5
La Realtà (quella che noi chiamiamo "realtà visibile e materiale") prende forma sempre attraverso un processo evolutivo che si sviluppa nel tempo, a partire da un "nucleo" (seme) iniziale per arrivare alla piena manifestazione.
- c'è il seme dal quale nasce la pianta e poi arriva il fiore
- c'è l'organismo unicellulare dal quale nascono i pesci, poi i rettili, poi i mammiferi e infine l'homo
- c'è il nucleo di "singolarità iniziale" dal quale, attraverso il big bang, si sono svilluppate galassie poi i soli e poi i pianeti
- c'è la cellula fecondata, dal quale nasce il bambino che poi diventa homo adulto

Questo è un "modello di trasformazione" che ricompare sempre e ovunque nella Realtà.
E non è certo un caso.
Poichè il "caso" (inteso come evento che si verifica spontaneamente, senza una causa originaria, senza uno scopo e senza una logica che ne guida lo sviluppo) non esiste.

Perchè dunque la Realtà "prende forma" attraverso un processo evolutivo?
Qual è il "disegno intelligente" che sta dietro ogni processo evolutivo?
Il processo evolutivo è il modo attraverso il quale si manifestano le "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che è alla base dell'Universo.
Queste "qualità" o "caratteristiche" sono GIA' tutte presenti nella Coscienza cosmica nel suo stato di pura Coscienza immateriale.
Ma sono tutte presenti solo in uno stato potenziale o latente.

La Realtà visibile (materiale) è la manifestazione delle "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica.
E queste "qualità" o "caratteristiche" si manifestano (e diventano ciò che noi chiamiamo Realtà...o Universo) attraverso "processi di trasformazione" ai quali noi abbiamo dato il nome di "evoluzione".

Cioè, attraverso l'evoluzione, la Coscienza cosmica "dà forma nella materia" alle sue "qualità" o "caratteristiche" (cioè manifesta le sue "qualità" o "caratteristiche").
Da quelle primordiali o di base a quelle più sofisticate e complesse.
L'Universo quindi è composto da tutte le "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che si manifestano in varie "forme".
A queste "forme" noi diamo dei nomi: galassie, pianeti, soli, sassi, piante, animali, homo.
Ma in realtà tutte queste "forme" non sono altro che "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che escono da uno stato solo potenziale o latente e si manifestano.

Che cos'è l'evoluzione della vita?
La risposta si deduce dall'osservazione del processo evolutivo stesso: organismi unicellulari, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, homo.
Questo è il tronco portante e principale dell'evoluzione (costituito anche da molte "diramazioni secondarie" e anche da "rami morti")
Attraverso l'evoluzione, la Coscienza cosmica che è alla base dell'universo è partita col manifestarsi con "qualità" o "caratteristiche" primarie o di base (alla quale noi diamo il nome di organismi unicellulari) ed è arrivata - fino ad ora - col manifestarsi con "qualità" o "caratteristiche" assai complesse e sofisticate (alle quali noi diamo il nome di intelligenza, creatività, compassione, libero arbitrio) che si sono manifestate con l'homo.

Questo è, dunque, il "disegno intelligente" che sta dietro l'evoluzione della vita: manifestare le "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica.
E questo processo di manifestazione dà origine all'Universo e a tutte le forme di vita in esso contenute.

Che cos'è il processo evolutivo di ciascuno di noi (nascita, crescita, morte)?
Ciascuno di noi è una particolare vibrazione o frequenza o fluttuazione della Coscienza cosmica.
Nella nostra particolare "vibrazione" c'è già tutto quello che siamo. Ma questo tutto esiste, inizialmente, solo a un livello potenziale o latente.
E' grazie al processo che noi chiamiamo "nascita" e "crescita" che la vibrazione che noi siamo si manifesta nel Reale e manifesta le sue qualità o caratteristiche. La nostra "individualità" esiste GIA' nella Coscienza cosmica a un livello solo potenziale o latente. E si manifesta nel nostro corpo/cervello con quella che noi chiamiamo "nascita" e "crescita".
Noi siamo la manifestazione di una particolare vibrazione della Coscienza cosmica.
Quando moriamo, il processo di "manifestazione" termina e noi ci trasformiamo in qualcosa d'altro. Ma di certo non "scompariamo"...perchè siamo Coscienza cosmica. E la Coscienza cosmica non scompare.

L'evoluzione non è certo finita con l'homo sapiens.
Esistono altre "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che ancora devono manifestarsi.
Queste "qualità" o "caratteristiche" ancora più sofisticate della Coscienza cosmica si manifesteranno nei prossimi "cervelli", cioè nei prossimi step evolutivi. Più evoluti e sofisticati del nostro. E percepiranno e vivranno la Realtà in un modo completamente diverso dal nostro.
#6
Tematiche Spirituali / Religione e spiritualità
06 Maggio 2017, 13:21:01 PM
Religione e spiritualità sono due concetti molto diversi anche se spesso vengono sovrapposti.

La religione è un corpo organizzato di convinzioni con uno specifico credo e confini di appartenenza ben definiti. E' normalmente organizzata in una gerarchia che ha lo scopo di conservare il credo e di renderlo immutabile. E' il cosiddetto "pensiero unico".
Questa definizione non si applica solo alle religioni convenzionali, ma anche alle "ideologie politiche" che sono delle vere e proprie religioni.

La spiritualità è un concetto molto più vasto. La spiritualità è "la ricerca dell'invisibile ordine delle cose" ed è un percorso di crescita per arrivare a essere in armonia con l'invisibile ordine delle cose. La comprensione dell'inivisibile ordine delle cose e l'essere in armonia con l'invisibile ordine delle cose si chiama "Consapevolezza".

Spesso i due concetti, religione e spiritualità, si confondono e si sovrappongono perchè entrambi i concetti presuppongono l'esistenza di una "mente cosmica" (dio) dal quale proviene l'invisibile ordine delle cose. Ma, mentre la religione ha un credo codificato e immutabile, la spiritualità si basa sulla "ricerca" e sulla "crescita" (la "crescita" si sviluppa proprio a seguito della "ricerca"). E' per questo motivo che la religione teme la scienza mentre la spiritualità si avvale anche della scienza e del metodo scientifico nel lavoro di "ricerca".

La religione, inoltre, non richiede un lavoro personale (la verità infatti è già codificata nel "credo" e quindi l'alternativa è prendere o lasciare). La spiritualità, invece, si basa esclusivamente sul lavoro personale. Questo lavoro personale presuppone che "la verità" esiste, ma ciascuno la deve cercare per diventarne consapevole.

Nel 19mo secolo si è operata una netta separazione tra religione e scienza. Secondo un accordo non scritto, la scienza si sarebbe occupata del "mondo naturale", mentre la religione si sarebbe occupata del "mondo soprannaturale".
Questa visione è figlia della separazione tra "mondo naturale" e "mondo soprannaturale". Secondo questa visione, dio starebbe nel "mondo soprannaturale" e il "mondo naturale" sarebbe un "incidente" temporaneo da superare per accedere, dopo la morte, al mondo "soprannaturale".

La spiritualità unisce religione e scienza e supera il conflitto tra religione e scienza. La spiritualità, infatti, si basa su una grande intuizione: "se dio esiste, esso non può prescindere dalla realtà del mondo naturale e non può essere altro rispetto al mondo naturale, ma si manifesta e ci parla proprio attraverso la realtà del mondo naturale".
Mentre per la religione il "mondo naturale" è qualcosa di negativo e di secondario che va superato perchè la sola cosa che conta è il "mondo soprannaturale", per la spiritualità il "mondo naturale" è il luogo in cui dio si manifesta e si manifesta secondo un "invisibile ordine delle cose". Per cui, per la spiritualità, separare il "mondo naturale" dal "mondo soprannaturale" non ha più senso; poichè il "mondo naturale" è il "mondo soprannaturale" e il "mondo soprannaturale" è il "mondo naturale".
Per la spiritualità non esistono più due mondi separati - uno "naturale" e uno "soprannaturale". Ma esiste una sola Realtà governata da un invisibile ordine delle cose.
E, siccome esiste una sola Realtà, esiste, di conseguenza, una sola Verità. Cioè l'invisibile ordine delle cose.
E il "percorso di crescita spirituale" ricerca proprio questo "invisibile ordine delle cose" (cioè LA Verità) per vivere in armonia con esso.

L'elemento cardine di questo "ordine invisibile delle cose" è l'evoluzione.
Dio si manifesta nella Realtà attraverso l'evoluzione. E noi siamo una fase di questa evoluzione.
E siamo composti da una "natura superiore" e da una "natura inferiore".
#7
Il nostro cervello è costituito da 3 strati:



Il cervello rettiliano risale a 200 milioni di anni fa.
Il cervello paleo-mammifero risale a 120 milioni di anni fa.
Il cervello neo-mammifero risale a 5 milioni di anni fa.

Questa immagine sintetizza le funzioni dei tre cervelli:




Il cervello rettiliano e il cervello paleomammifero sono la nostra "natura inferiore" e la nostra "mente inferiore".
Il cervello neomammifero è la nostra "natura superiore" e la nostra "mente superiore".
I termini "natura inferiore" e "natura superiore" derivano dalla posizione degli strati nel cervello. Gli strati inferiori e lo strato superiore.

Nella nostra "natura inferiore" c'è il rettile da cui discendiamo, c'è il leone (predatore) e la gazzella (preda) da cui disendiamo. Ovviamente il leone e la gazzella non sono nostri antenati. Con il termine "leone" e ""gazzella" si intendono i comportamenti (e i pensieri) del "predatore" che c'è in noi e i comportamenti (e i pensieri) della "preda" che c'è in noi. Leone e gazzella, infatti, discendono entrambi dal nostro antenato comune, il primo mammifero, che era una specie di topo. In esso erano presenti sia la natura (comportamenti e pensieri) del predatore sia la natura (comportamenti e pensieri) della preda, che poi, nell'evoluzione, si sono differenziati e specializzati in quelli che oggi sono il leone-lupo e la gazzella-pecora.

Dalla nostra "natura inferiore" nasce ciò che noi chiamaiamo "male". E cioè: egoismo, aggressivita, individualismo, violenza, superbia, codardia, paura. Comprendiamo, con questi termini, sia le emozioni che i pensieri che da esse derivano. I pensieri che derivano dalla nostra "natura inferiore" sono quella che definisco "mente inferiore".
Dalla nostra "natura superiore" nasce ciò che noi chiamiamo "bene". E cioè: creatività, compassione. Comprendiamo, con questi termini, sia le emozioni che i pensieri che da esse derivano. I pensieri che derivano dalla nostra "natura superiore" costituiscono quella che definisco "mente superiore".

Quello che noi chiamiamo "male", in realtà, non è "male".
Sono emozioni, pensieri, sensazioni della nostra "natura inferiore" o "mente inferiore" che sono serviti agli animali per sopravvivere in ambienti ostili (giungle e savane) per centinaia di milioni di anni. E servirebbero anche a noi se, per caso, ci ritrovassimo sperduti nella giungla.
Il punto è proprio questo: non siamo più sperduti nella giungla.
Tuttavia, continuare a vivere solo con la nostra "natura inferiore" riproduce la "legge della giungla" anche se viviamo in comode città e in comodi appartamenti.
La nostra "natura inferiore" ce l'abbiamo "gratis" poichè è radicata in noi grazie a 200 milioni di anni di evoluzione.
La nostra "natura superiore" c'è da poco tempo e quindi va coltivata e incoraggiata.

Il "cammino di crescita spirituale" consiste proprio nel coltivare e sviluppare la nostra "natura superiore", facendo in modo che i nostri comportamenti scaturiscano dalla nostra "mente suiperiore" e non solo dalla nostra "mente inferiore".
Il cervello è un muscolo e va esercitato.
Se non esercitiamo la nostra natura superiore ciò che prende il sopravvento sarà sempre la nostra natura inferiore.

Il male viene da satana?
Satana non esiste. Satana è una semplice rappresentazione umana del "male", fatta da chi ignora che il "male" è dentro ciascuno di noi, risiede nel nostro cervello, ed è il risultato di centinaia di milioni di anni di evoluzione. E in realtà il "male" non è "male", ma sono i comportamenti e i pensieri che noi abbiamo ereditato dalla evoluzione.
Il problema nasce quando noi ignoriamo che oltre a una natura inferiore abbiamo anche una natura superiore. E che lo scopo dell'homo sapiens è coltivare e sviluppare la nostra natura superiore per illuminare e trascendere la nostra natura inferiore.
E, quindi, partecipare al processo "creativo" con la "compassione".
Questa è la "consapevolezza". E si ottiene solo attraverso un percorso di "crescita spirituale".

Le "fedi" nascono dalla nostra natura inferiore e dalla nostra mente inferiore. Ed è per questo che le fedi, tutte le fedi, sono un ostacolo al processo di crescita spirituale. Compreso le fedi inculcate dalle religioni istituzionalizzate.
#8
Tematiche Spirituali / La Pasqua e il Gesù storico
08 Aprile 2017, 10:35:05 AM
Si avvicina la Pasqua e, quindi, mi sembra il momento ideale per fare una riflessione sul Gesù storico.

Partiamo da una premessa. Nel I secolo c'erano molti modi di interpretare la figura di Gesù e la sua missione. C'era chi pensava che Gesù fosse un uomo e chi pensava che Gesù fosse dio. C'era chi pensava che per essere cristiani occorresse aver prima abbracciato l'ebraismo e chi invece riteneva che l'ebraismo non era una pre-condizione per considerarsi cristiani. C'era chi pensava che la risurrezione degli uomini e delle donne fosse solo un fatto spirituale e chi invece riteneva che fosse un fatto fisico etc etc. Alla fine si impose quella che definisco la visione - o teologia - "ortodossa". Le altre teologie vennero dichiarate "eretiche" e i testi utilizzati da queste teologie eretiche vennero distrutti (o non più copiati). Tutti questi cristianesimi alternativi del I secolo li possiamo definire "cristianesimi perduti".

La teologia "ortodossa" è quella che troviamo nei vangeli cosiddetti canonici. I vangeli, da un punto di vista letterario, sono delle biografie di Gesù scritte secondo i canoni della letteratura "classica" o greco-romana. Le biografie dell'antichità non erano dei "resoconti storici", ma erano dei racconti all'interno dei quali gli autori presentavano quella che era la loro visione del personaggio che raccontavano. Gli evangelisti, quindi, hanno scritto i vangeli per raccontare quella che era la loro interpretazione del Gesù storico. E l'interpretazione del Gesù storico contenuta nei vangeli canonici si è ispirata alla teologia di Paolo.

Paolo fu il primo teologo cristiano. I suoi testi (le lettere di Paolo) sono i testi più antichi in nostro possesso. La sua teologia influenzò profondamente gli evangelisti. E i vangeli canonici si fondano su, ed elaborano, l'originaria teologia Paolina. Quindi, per comprendere l'interpretazione che gli evangelisti diedero della figura del Gesù storico occorre partire dalla teologia Paolina e cioè dall'interpretazione che Paolo diede della figura del Gesù storico.

Qual era, dunque, la visione teologica di Paolo? La visione teologica di Paolo in base alla quale Paolo stesso ha interpretato la figura del Gesù storico era l'apocalitticismo ebraico.
L'apocalitticismo ebraico era una visione teologica fondata sulle idee del profeta Daniele. Secondo questa visione teologica, il male nel mondo era dovuto a satana (il principe del male). Satana era un essere soprannaturale (di natura divina) che si era ribellato a dio. Satana operava nel mondo e generava il male. Coloro che nel mondo abbracciavano il potere di satana e si sottomettevano al potere di satana compivano le opere del male, cioè il "peccato". Quindi, secondo la teologia apocalitticista, il mondo era sotto il dominio di satana, cioè del peccato. Coloro che facevano peccato lo facevano perchè erano sotto il dominio di satana e abbracciavano il dominio di satana. E la morte era uno degli effetti del dominio di satana.
Per un motivo non ben specificato, dio aveva lasciato a satana il potere sul mondo. Tuttavia, questo potere era solo temporaneo, cioè aveva una scadenza. Terminato questo periodo temporaneo, dio avrebbe scatenato il Giudizio universale. Il Giudizio univerale segnava la fine del potere di satana e, quindi, la "fine dei tempi".
Col Giudizio universale, dio sarebbe intervenuto direttamente nel mondo con un evento cosmico distruttivo. Col giudizio universale, dio avrebbe distrutto la Terra (il luogo in cui satana operava). Questa è "l'apocalisse". Nel Giudizio finale satana sarebbe stato definitivamente sconfitto. Tutti gli uomini - i vivi ed i morti - sarebbero stati sottoposti al Giudizio. E i morti sarebbero stati risuscitati per essere sottoposti al Giudizio.
Il Giudizio si sarebbe concluso con la creazione di una nuova Terra. E in questa nuova Terra avrebbero trovato posto il Regno di dio (per i giusti) e l'inferno (per satana e per i peccatori). Il Regno di dio sarebbe stato governato da un Messia-apocalittico che avrebbe regnato per sempre.

Questa era la visione teologica di Paolo. E questa visione teologica fu la chiave interpretativa con la quale Paolo interpretò la figura del Gesù storico e la sua missione.
Secondo la visione di Paolo, Gesù era il Messia-apocalittico che avrebbe instaurato il Regno di dio e avrebbe governato su di esso. La risurrezione di Gesù era il segno tangibile della vittoria su satana e sul peccato (la morte, infatti, era ritenuta un segno del predominio di satana, e quindi del male e del peccato, sul mondo). Ed era l'inizio della risurrezione generale che sarebbe avvenuta nel Giudizio finale.
Per Paolo, la "salvezza" (cioè il fatto di scampare all'ira divina e al Giudizio finale) sarebbe stata guadagnata solo da chi aveva fede in Gesù. Era la fede in Gesù che rendeva gli uomini "giusti" davanti a dio e avrebbe consentito agli uomini di "salvarsi" dal Giudizio finale e di poter accedere al Regno di dio instaurato dopo il Giudizio finale.
In sostanza, per Paolo, la risurrezione di Gesù era il segno che il Giudizio finale era già iniziato. E si sarebbro salvati solo coloro che avevano fede  in Gesù.
Per Paolo, quindi, la fine dei tempi era già iniziata. Presto Gesù sarebbe tornato dal cielo per instaurare il Regno di dio.
Paolo era assolutamente convinto di questo. Nelle sue lettere autentiche, infatti, traspare chiaramente che lui pensava che sarebbe stato ancora in vita quando Gesù sarebbe tornato sulla Terra per instaurare il Regno di dio (vedi Prima lettera ai Corinzi e Prima lettera ai Tessalonicesi).

Questo è fondamentale. Paolo non pensava che il Giudizio finale dovesse avvenire in un futuro lontano e indefinito. Paolo pensava che il Giudizio fosse già iniziato. Per Paolo, la risurrezione di Gesù era l'inizio della risurrezione generale dei morti affinchè tutti - vivi e morti - fossero sottoposti al Giudizio. Per Paolo la "fine dei tempi" - con il ritorno di Gesù, la distruzione della Terra, il Giudizio finale, la sconfitta di satana, la resurrezione dei morti e l'instaurazione del Regno - non era ancora avvenuta, ma era già inizata ed era imminente. Tutto si sarebbe compiuto quando lui era ancora in vita. E la risurrezione di Gesù era il segno inequivocabile che la "fine dei tempi" era appena iniziata.

Questa visione teologica fu la visione teologica su cui si basarono Marco e Matteo quando scrissero le loro biografie su Gesù. Marco e Matteo scrissero le loro biografie inventando di sana pianta dialoghi ed affermazioni messe in bocca a Gesù, in modo tale da presentare Gesù secondo questa specifica visione teologica. Caso eclatante sono le "parabole". Le "parabole" sono invenzioni letterarie create dagli autori per presentare Gesù secondo questa specifica visione teologica. Nelle biografie del mondo "classico" gli autori inventavano dialoghi ed episodi per presentare il protagonista secondo quella che era la loro visione del personaggio. Molti dei dialoghi e degli episodi narrati nei vangeli sono invenzioni degli autori per presentare la figura di Gesù secondo la visione teologica apocalitticista; cioè la visione teologica che gli autori ritenevano essere la corretta interpretazione del Gesù storico.

Verso la fine del I secolo (Paolo era già morto da un pezzo) cominciarono a sorgere i primi dubbi. Il ritorno imminente di Gesù e il Giudizio finale che Paolo riteneva imminenti, non si verificarono. Nelle comunità cristiane esplose la delusione e cominciarono ad essere elaborate nuove teologie (lo gnosticismo cristiano).
Ci si rese conto che Paolo aveva sbagliato. La sua visione teologica era un ERRORE. Fu un tragico ERRORE.

Che cosa accadde, allora, verso la fine del I secolo?
Per far fronte alla delusione delle comunità cristiane e far fronte all'insorgere di nuove teologie (gnosticismo cristiano), i cristiani "ortodossi" posero mano al restyling della teologia Paolina.
Vennero create le FALSE lettere di Paolo (vedi Seconda lettera ai Tessalonicesi, Lettera agli Efesini, Lettera ai Colossesi), vennero modificati i vangeli di Marco e Matteo e venne elaborata la teoria che il Giudizio finale non era più imminente.
Il vangelo di Luca (scritto intorno al 85dc) segna il primo significativo cambiamento della teologia Paolina. Luca, che scrisse la sua biografia di Gesù ispirandosi a Marco e Matteo, introdusse per la prima volta il concetto che il Regno non è solo una realtà futura, ma è già presente qui e ora come dimensione spirituale.
Il restyling della teologia Paolina si completò col vangelo di Giovanni (scritto intorno al 95dc). Nel vangelo di Giovanni sparisce la figura di Gesù come Messia-apocalittico, il Regno diventa una realtà dell'aldilà, Gesù viene "divinizzato" e il Giudizio finale viene posticipato in un futuro lontano e indefinito.

Il cristianesimo moderno, quindi, si fonda su una visione teologica ERRATA, quella di Paolo, che venne poi rielaborata con la creazione di testi FALSI (le FALSE lettere di Paolo e la modifica dei primi vangeli, quelli di Marco e Matteo).
In sostanza, invece di dire "scusateci, abbiamo sbagliato", i cristiani "ortodossi" modificarono la teologia di Paolo per adattarla al fatto che il ritorno di Gesù e il Giudizio finale che Paolo riteneva imminenti non si verificarono.
E, per dare autorevolezza a questa nuova visione teologica, crearono dei testi FALSI firmati a nome di Paolo e alterarono i primi vangeli aggiungendo affermazioni attribuite a Gesù.
Fu effettuata una grande e colossale operazione di falsificazione dei testi.

Come ho già detto, i vangeli di Marco e Matteo non presentano il Gesù storico basandosi su resoconti storici. Ma presentano il Gesù storico inquadrandolo nella visione teologica apocalitticista, che era la visione teologica che Marco e Matteo avevano adottato per raccontare il Gesù storico. Cioè molti episodi, dialoghi e affermazioni di Gesù vennero inventati dagli autori per presentare il Gesù storico secondo la visione che ne avevano gli autori. Questo non deve scandalizzare. Nella cultura greco-romana era una cosa del tutto normale. Gli autori delle biografie inventavano i dialoghi, anche perchè all'epoca non esistevano registrazioni audio e video. Le biografie venivano create sulla base di racconti orali che erano parziali e frammentari. Quindi gli autori ricostruivano la figura storica del personaggio in base alla loro chiave interpretativa e creavano dialoghi ed episodi per supportare la loro chiave interpretativa.
Alla fine del I secolo, Luca cominciò a modificare questa chiave interpretativa e poi Giovanni la cambiò radicalmente.

L'interpretazione che Paolo diede della figura del Gesù storico fu un ERRORE. La chiave di lettura usata da Paolo per inquadrare la figura del Gesù storico, cioè la teologia apocalitticista, era una chiave di lettura SBAGLIATA.
La teologia apocalitticista fondata sui concetti di satana, il peccato, il Giudizio finale, Gesù Messia-apocalittico, la salvezza, la fede in Gesù, la risurrezione dei morti, il Regno di dio etc etc, era una visone teologica SBAGLIATA. Tutti questi concetti sono SBAGLIATI e niente hanno a che vedere con la figura del Gesù storico e con la sua vera missione. Questa visione teologica e i concetti sui quali si basa furono utilizzati per interpretare la figura del Gesù storico, ma furono un TRAGICO ERRORE, perpetuato dai cristiani "ortodossi" con dei testi FALSI e con la modifica dei vangeli.


Di fatto, non esiste ancora ad oggi, una lettura corretta della figura del Gesù storico, della sua missione e del senso della sua missione.
Il campo di indagine è quindi un campo ancora aperto. Per chi è interessato, ovviamente. E per chi ha ancora la capacità di stupirsi.
Chi, invece, pensa che "nulla potrà mai essere definito come verità", qui perde solo il suo tempo.  :D
#9
Perchè vediamo la Luna?
Come è fatta la Luna?
E che cosa significa "vedere"?



Il "vedere" è un processo del cervello. La luce del sole che rimbalza sulla Luna raggiunge la nostra retina. Sulla retina ci sono dei foto-ricettori sensibili alla luce; questi foto-ricettori reagiscono alla luce che li colpisce e mandano degli impulsi elettrici al cervello; gli impulsi sono tanto più forti quanto è più forte l'intensità della luce che ha colpito i foto-ricettori. Il cervello, in base a questi impulsi, costruisce l'immagine che noi chiamiamo Luna (con i vari chiaroscuri creati in base alla intensità dei vari impulsi ricevuti).
Quindi, quando guardiamo la Luna, vediamo effettivamente la Luna?
La risposta è no.
Quello che vediamo è una immagine costruita dal nostro cervello a partire dalla luce riflessa dalla Luna.

Ma se ciò che vediamo non è la Luna (ma è solo una immagine creata dal nostro cervello), la Luna che cos'è? Come è fatta realmente?
Non lo sappiamo e mai potremo saperlo. Perchè per sapere cos'è e come è fatta realmente la Luna dovremmo poterla guardare per quello che effettivamente è. Ma noi non la possiamo guardare per quello che è perchè possiamo solo guardare l'immagine creata dal nostro cervello in base alla luce riflessa.

E ora passiamo allo spazio circostante. Qualcuno dice: intorno alla Luna c'è lo spazio e lo spazio è nero.
Non è così.
Noi non sappiamo cosa c'è intorno alla Luna semplicemente perchè non lo vediamo.
Lo spazio intorno alla Luna non riflette la luce. Quindi la luce non raggiunge i foto-ricettori nella nostra retina. E quindi il cervello non costruisce nessuna immagine. E' per questo che ci "sembra" di vedere lo spazio-nero. Vediamo "nero" (esattamente come quando chiudiamo gli occhi) perchè il cervello - per quella zona del campo visivo - non costruisce nessuna immagine.
Quindi noi "non vediamo" cosa c'è effettivamente in quella zona del campo visivo. Quella zona del campo visivo che noi chiamiamo "spazio" è in realtà un "punto cieco" del nostro campo visivo.
E cosa c'è realmente, allora, nello spazio nero? Non lo sappiamo. E non lo sappiamo perchè, non riflettendo la luce, è una zona per noi cieca.

E ora passiamo a Giovanni, Antonio, Maria e Beatrice. Quando guardiamo una persona vediamo la persona per quello che è?
La risposta è ancora una volta no.
Vediamo una immagine costruita dal nostro cervello sulla base della luce riflessa da Giovanni, Antonio, Maria e Beatrice.
Vale lo stesso discorso fatto per la Luna.
Ma allora, Giovanni, Antonio, Maria e Beatrice che cosa sono? Come sono fatti realmente?
Non lo sappiamo, esattamente per lo stesso motivo per cui non sappiamo cos'è e come è fatta realmente la Luna.

E gli altri sensi come funzionano?
Allo stesso modo.
La sensazione al tatto di duro, morbido, caldo, freddo sono degli impulsi elettromagnetici che nascono dai nostri polpastrelli e che il cervello elabora creando per noi la sensazione di duro, morbido, caldo, freddo.
Uno dirà: che sciocchezze!!! Una roba dura è dura! E una roba calda è calda!
No! Queste sono sensazioni create per noi dal nostro cervello (sensazioni che noi chiamiamo "duro" e "calda") che altro non sono che elaborazioni di impulsi elettromagnetici che ci fanno percepire gli oggetti intorno a noi.
Cioè sono una "simulazione della Realtà" creata appositiamente dal nostro cervello per farcela percepire in un certo modo. Esattamente come avviene per la Luna.

Una conferma di questo ce l'abbiamo dal fatto che i nostri polpastrelli e i nostri occhi non sono tarati per farci percepire al tatto e farci vedere i miliardi di molecole che fluttuano nell'aria e ci avvolgono e che respiriamo ogni secondo. Esistono. Ma i nostri organi sensoriali non ce le fanno percepire. Se le percepissimo non potremmo più interagire con la realtà, perchè non potremmo più vedere gli "oggetti" intorno a noi e non potremmo più percepirne la forma.

La materia è fatta di atomi.
Ma la "materia" di un atomo è solo lo 0,01% del suo volume.
Se si rappresentasse la struttura di un atomo con un campo di calcio con il nucleo nel dischetto del centrocampo, gli elettroni si troverebbero all'esterno dello stadio stesso...più o meno nel parcheggio delle auto.



Lo spazio tra nucleo ed elettroni viene definito "vuoto". Ed è un po' come il "vuoto" che c'è tra il sole e i pianeti nel nostro sistema solare e lo "spazio nero" che percepiamo nel cielo notturno.
Quindi, siccome la "materia" di un atomo è solo lo 0,01% del suo volume, significa che il 99,99% dell'atomo è fatto di "vuoto".
Tale "vuoto" nessuno sa cos'è. Infatti non si può "vedere". Le particelle "alfa" usate per scoprire la struttura dell'atomo non rimbalzano su di esso, ma lo attraversano. Quindi nessuno può "vedere" cos'è e come è fatto (è un po' come lo "spazio nero" che percepiamo nel cielo stellato di notte).

Il 99,99% del nostro corpo è fatto di questo "vuoto".
Il 99,99% della sedia su cui sei seduto o seduta è fatto di questo "vuoto".
Il 99,99% dei muri di casa tua sono fatti di questo "vuoto".
Il 99,99% del tavolo, del tuo cellulare, delle tue mani, del tuo corpo, della strada su cui cammini, di tutto ciò che è visibile è fatto di questo "vuoto".

Se potessimo condensare tutta la materia (nuclei ed elettroni) di un grattacielo di 300 piani eliminando tutto il "vuoto", tutto il grattacielo sarebbe grande come un chicco di riso!

Inoltre le particelle sub-atomiche (protoni, neutroni ed elettroni) che costituiscono la "materia" di un atomo hanno una natura ondulatoria. Cioè sono onde elettromagnetiche. Cioè sono "luce". Non sono particelle con una massa, ma sono luce.

Ma allora la Realtà che abbiamo intorno e nella quale ci muoviamo, cos'è realmente e come è fatta realmente? Cosa sono realmente gli oggetti e come sono fatti realmente? E noi, cosa siamo realmente e come siamo fatti realmente?
Come è fatta la Realtà (con la R maiuscola) che si trova oltre al realtà (con la r minuscola) che noi percepiamo attraverso i nostri sensi?

Queste sono buone domande da cui iniziare per cominciare un percorso di crescita spirituale.
#10
Presentazione nuovi iscritti / Buon giorno a tutti
31 Marzo 2017, 10:34:58 AM
Sono Myfriend.
Mi occupo di tutto ciò che conosco e anche di ciò che non conosco.
Anche se non ho ancora ben capito che cosa conosco e che cosa non conosco.  8)